Gustave Dore

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Gustave Dore in un ritratto di Nadar , del 1867.

Paul Gustave Louis Christophe Dore ( [?ys?taːv d???e] [ senza fonte ] ; Strasburgo , 6 gennaio 1832 ? Parigi , 23 gennaio 1883 ) e stato un pittore e incisore francese . Disegnatore e litografo , noto soprattutto per le sue illustrazioni della Divina Commedia di Dante , benche sia solo una delle molte opere che ha illustrato. Le sue incisioni (in francese : gravures [1] ) rispecchiano un gusto romantico , accostato a una visione epica e drammatica.

Biografia [ modifica | modifica wikitesto ]

Carolus-Duran , Ritratto di Dore (1877).

Gustave Dore nacque a Strasburgo il 6 gennaio 1832. Presto la sua famiglia si trasferi a Bourg-en-Bresse , dove il padre era stato inviato come ingegnere dei Ponts et Chaussees . Autodidatta colto ed entusiasta, gia a sei anni rivelo una forte inclinazione per il disegno; la sua primissima esperienza artistica si ha tuttavia all'eta di quindici anni, quando si mise a pubblicare disegni per il giornale La caricature . Formatosi al Louvre , tra il 1847 e il 1854 esegui una cospicua mole di caricature e litografie, affermandosi rapidamente per le sue doti tecniche e artistiche. [2]

Pur godendo gia di un minimo di notorieta (nel 1853 gli fu chiesto di illustrare le opere di Lord Byron ), la celebrita del Dore sopraggiunse con la pubblicazione dell'illustrazione Storia pittoresca, drammatica e umoristica della Santa Russia , il cui successo fu repentino ed imponente. Paul Lacroix , lusingandone l'operato, gli incarico nello stesso anno l'illustrazione del Rabelais e la realizzazione di 425 disegni per i Contes drolatiques di Balzac ; fu cosi che si consolido definitivamente la sua fama europea.

Arrivarono percio le molte commissioni. Nel 1861 Dore, segnato dal successo e dal prestigio professionale, pubblico le illustrazioni dell' Inferno e del Don Chisciotte , due tra le sue opere piu degne e rappresentative; nel 1862 fu il turno dei Racconti di Perrault e nel 1864 illustro la Bibbia , lavoro che pure gli garanti il ricordo nei posteri. La serie di queste incisioni dei grandi classici termino nel 1867, con le Favole di Lafontaine, preceduto dal Milton , che fu dato alle stampe a Londra nel 1877. [2]

Dopo il 1870 Dore, deciso a non intraprendere piu illustrazioni librarie di gran mole, inizio a dedicarsi principalmente alla pittura e alla scultura, discipline nelle quali non riuscira pero a riscuotere i plausi che ebbe quando fu incisore. Cio malgrado, al di fuori della patria continuo a ottenere uno sfolgorante successo, specialmente in Inghilterra , dove in occasione di una mostra a New Bond Street a Londra venne istituita la galleria Gustave Dore , dove si possono tuttora ammirare le sue migliori pitture.

Di queste, si segnalano La battaglia d'Alma (1855), la Battaglia di Balaklava (1865), Il Neofita e il Cristo mentre lascia il pretorio , tutte tele caratterizzate da composizioni abborracciate, ma molto veementi. Del Dore scultore, invece, ci rimane la statua di Dumas padre (1882), eretta nella piazza Malesherbes di Parigi nel 1884. [2] Gustave Dore mori infine a Parigi il 23 gennaio 1883: sinceramente pianto dai suoi contemporanei, fu sepolto al cimitero di Pere-Lachaise .

Produzione artistica [ modifica | modifica wikitesto ]

Gustave Dore
Illustrazione del Canto I dell'Inferno di Dante . Nella didascalia in basso leggiamo:
( EN ) ≪In the midway of this our mortal life, / I found me in a gloomy wood, astray≫

Artista estremamente eclettico e poliedrico, Dore si e misurato con tutte le tecniche e i formati - pittura, acquerello, disegno, scultura, incisione - e con svariati generi pittorici, realizzando in questo modo ≪quadri giganteschi e tele piu intime, brillanti e luminosi acquarelli , disegni a inchiostro sfumato di grande virtuosismo tecnico, vignette graffianti realizzate a penna, incisioni, illustrazioni bizzarre e perfino sculture barocche, stravaganti, monumentali, enigmatiche ...≫ (Museo d'Orsay). [3]

Pur possedendo una personalita artistica dotata di vari aspetti, Dore ha raggiunto i risultati piu alti in veste di illustratore (≪Illustrerei tutto!≫ affermo una volta). [4] Nel corso della sua carriera, infatti, Dore visualizzo con le sue incisioni sia i capolavori classici ( Dante , Rabelais , Cervantes , La Fontaine , Milton , Ariosto ) che i testi della letteratura a lui contemporanei ( Balzac , Gautier , Poe , Coleridge , Tennyson ), contribuendo cosi al riflesso quasi subliminale della cultura europea, di nazione in nazione. [5]

Nella produzione grafica, pittorica e scultorea di Dore, in ogni caso, siamo in grado di individuare diversi soggetti ricorrenti. Molte delle sue opere, per esempio, sono popolate da zingari, saltimbanchi, indovini: verso queste figure Dore nutriva una simpatia tutt'altro che dissimulata. Egli amava dare di se un'immagine gioconda e spensierata e adorava il mondo delle sagre, delle fiere e delle serate in maschera, che spesso frequentava travestendosi da Pierrot . La stessa figura del saltimbanco, in Dore, si carica di connotati simbolici pregnanti, e intendere alludere alla situazione dell'artista che, a causa della versatilita del proprio estro, viene visto con sospetto dai pittori accademici e per questo motivo emarginato. Altrettanto sentito fu il tema della morte e delle visioni infernali, che Dore pote approfondire in opere morbose e inquietanti, stimolato dal succedersi di tragici eventi personali e storici, come la morte dell'amico Gerard de Nerval e della madre, o soprattutto la disastrosa disfatta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana (1870), poi sfociata nella sanguinosa rivolta della Comune di Parigi e in un periodo di disordini politici e incertezze economiche. I tumultuosi eventi contemporanei riaffiorano anche in molti altri dipinti di Dore che, ≪testimone di molti episodi drammatici e strazianti≫, decise di raffigurarli in dipinti dai toni scuri e opprimenti, in perfetto accordo con il clima di tensione che si respirava in Francia, o in annotazioni grafiche satiriche, dal carattere ironico e mordace. [5]

Dore fu anche un apprezzato artista religioso. Celebre e la sua edizione illustrata della Sacra Bibbia , che pur tra mille polemiche esercito una grande influenza nell'arte religiosa della seconda meta dell'Ottocento. Pur compiendo una meditata riflessione sugli archetipi classici - il Calvario di Cristo , per esempio, attinge a piene mani dai dipinti di Rembrandt - Dore carica i soggetti sacri raffigurati di significati nuovi e inediti: per usare le parole del museo d'Orsay, ≪per la prima volta nella storia delle rappresentazioni cristiane, le scene della Bibbia sono cosi illustrate e "immaginate", al punto da urtare la sensibilita di alcuni≫. Il sentimento religioso in Dore affiora in modo orchestrale, cristallizzandosi in opere dal sapore drammatico, teatrale, persino fantasmagorico, che valsero all'incisore la fama di ≪pittore predicatore≫. [5]

Altrettanto significativa e la produzione paesaggistica di Dore, che quando si accingeva a ritrarre la Natura concedeva ampi spazi al sublime , sentire onnipervasivo del Romanticismo di chiara derivazione burkeniana . Mostrandosi sensibile alle opere di Courbet , Alexandre Calame e soprattutto Caspar David Friedrich , Dore fu autore di vedute che rendono perfettamente la tensione tra l'uomo e la Natura, resa con uno stupore ammirato e una grandiosita sospesa che meglio esprime la poetica del sublime. Le rappresentazioni paesaggistiche di Dore, in effetti, annientano l'elemento umano e spesso si risolvono in vedute notturne o crepuscolari ricolmate di suggestioni religiose. Soprattutto nelle sue incisioni, Dore e stato il cantore di un inquieto mondo soprannaturale e, soprattutto, un visionario interprete del Medioevo . Il Medioevo, sino ad allora visto come un periodo buio e barbarico, nell'opera di Dore viene rivalutato come uno dei momenti piu alti dello sviluppo culturale europeo, secondo un'ottica nazionalista assai radicata nel pensiero romantico. Le incisioni di Dore, infatti, ≪mostrano immagini di un mondo assolutamente fantastico, popolato da fitti boschi, di rovine, di scenari "orridi", visioni di un tardo Romanticismo ricorrente nel campo dell'illustrazione, ma in Dore piu esasperato che in altri≫ (De Agostini). [4]

Influenza culturale [ modifica | modifica wikitesto ]

L'opera grafica di Gustave Dore e servita da ispirazione a Georges Melies per la realizzazione del Viaggio nella Luna

Dore, artista eclettico e poliedrico, ha esercitato una notevole influenza sulla genesi del fumetto e della cinematografia sin dalle sue origini: basti pensare al parere di Ray Harryhausen , celebre tecnico degli effetti speciali secondo cui ≪Gustave Dore sarebbe stato un gran direttore artistico (…), qualcuno che guarda le cose dalla prospettiva della telecamera≫. [5]

L'opera grafica di Gustave Dore, di impianto potentissimo e dotata di fantasia inesauribile, e stata un riferimento iconografico imprescindibile per moltissimi grandi registi del cinema del XX e XXI secolo, specialmente per quanti si siano cimentati con le trasposizioni su pellicola dei grandi classici gia illustrati dall'artista francese. Si va dalla rivelazione de La Vie et la Passion de Jesus-Christ , prodotto dalla Pathe nel 1903, al Viaggio nella Luna di Georges Melies , che si e direttamente ispirato alle scene oniriche di Dore, passando per i molteplici adattamenti cinematografici di Dante o Don Chisciotte. Dore e stato un riferimento d'obbligo anche per le varie versioni di King Kong , che si rifanno alle sue illustrazioni sulle foreste primitive, adottate per ragioni puntualmente raffigurative anche da Peter Jackson per la saga Il Signore degli Anelli . Degna di menzione, inoltre, anche l'influenza esercitata sul personaggio di Chewbecca di Guerre stellari e sul La bella e la bestia di Jean Cocteau . [5]

Infine, nel campo dei lungometraggi animati, devono moltissimo alle illustrazioni di Dore Walt Disney , Tim Burton , e la genesi del celebre gatto con gli stivali di Shrek . [5]

Opere [ modifica | modifica wikitesto ]

Caduta di Lucifero , dal Paradiso perduto di John Milton

Di seguito viene riportata una tabella per riassumere le maggiori opere curate da Dore.

Anno Autore Opera
1854 Gustave Dore Storia della Santa Russia
1854 Francois Rabelais Gargantua e Pantagruel
1861 Dante Alighieri Divina Commedia
1862 Gottfried August Burger Munchhausen
1862 Charles Perrault Fiabe
1863 Miguel de Cervantes Don Chisciotte della Mancia
1866 vari Bibbia
1866 Jean de La Fontaine Fiabe
1866 John Milton Paradiso perduto
1866 Samuel Taylor Coleridge La ballata del vecchio marinaio
1868 Alfred Tennyson Idilli del re
1879 Ludovico Ariosto Orlando furioso
1884 Edgar Allan Poe Il corvo e altre poesie

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ Gravure , su dizionari.corriere.it , Corriere della Sera . URL consultato il 31 marzo 2016 .
  2. ^ a b c Daria Kamenka, DORE, Gustave , in Enciclopedia Italiana , Treccani, 1932. URL consultato il 31 marzo 2016 .
  3. ^ Gustave Dore (1832-1883). La fantasia al potere , su musee-orsay.fr , Museo d'Orsay. URL consultato il 16 febbraio 2017 (archiviato dall' url originale il 17 febbraio 2017) .
  4. ^ a b Il XIX secolo: il Neoclassicismo, il Romanticismo, il Realismo, l'Impressionismo , collana Storia Universale dell'Arte , vol. 8, De Agostini, p. 287, ISBN   88-402-0891-7 .
  5. ^ a b c d e f Gustave Dore (1832-1883). La fantasia al potere , su musee-orsay.fr , Museo d'Orsay. URL consultato il 4 marzo 2019 (archiviato dall' url originale il 6 marzo 2019) .

Voci correlate [ modifica | modifica wikitesto ]

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Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]

Incisioni di Gustave Dore
Controllo di autorita VIAF ( EN 41839207  · ISNI ( EN 0000 0001 2278 6962  · SBN CFIV014343  · BAV 495/83618  · Europeana agent/base/57083  · ULAN ( EN 500013657  · LCCN ( EN n79089221  · GND ( DE 118526839  · BNE ( ES XX1164088 (data)  · BNF ( FR cb119004228 (data)  · J9U ( EN HE 987007260523005171  · NSK ( HR 000025157  · NDL ( EN JA 00438124  · CONOR.SI ( SL 8672355  · WorldCat Identities ( EN lccn-n79089221