Guglielmo il Maresciallo

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Guglielmo il Maresciallo
Busto di Guglielmo il Maresciallo nella chiesa del Tempio a Londra
Soprannome ( EN ) William The Marshal
( FR ) Guillaume le Marechal
Nascita 1150 circa
Morte Caversham , 14 maggio 1219
Dati militari
Grado Luogotenente
Comandanti Hubert de Burgh
Guerre Prima guerra dei baroni
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Il castello di Pembroke

Guglielmo il Maresciallo , I conte di Pembroke (in inglese William The Marshal , in francese Guillaume le Marechal ; 1150 circa ? Caversham , 14 maggio 1219 ), e stato un cavaliere medievale e condottiero inglese .

Biografia [ modifica | modifica wikitesto ]

Nacque da Giovanni e Sibilla di Salisbury in localita sconosciuta e mori nel suo castello di Caversham . La data della morte e certa e ben documentata, dato lo spessore storico e politico raggiunto da Guglielmo, ormai conte di Pembroke [1]

Famiglia [ modifica | modifica wikitesto ]

La sua famiglia apparteneva alla piccola nobilta inglese che gravitava nell'orbita dei Plantageneti .

Nella famiglia medievale la nascita, specie per chi non apparteneva ad una casa reale o all'alta nobilta, aveva un'importanza relativa: era solo un fatto biologico , l'inizio di una nuova vita nella forte incertezza della sopravvivenza ? data la elevatissima mortalita infantile ? e nell'altrettanta incertezza del suo possibile sviluppo sociale. Questo spiega i dubbi sul tempo e sul luogo di nascita di Guglielmo in un'epoca, il XII secolo , in cui sono ben piu importanti il momento dell' exitus e gli istanti che lo precedono, gli attimi del bilancio finale: la morte nel Medioevo era, per cosi dire, uno spettacolo dello status raggiunto e uno strumento di legittimazione del successore [2] .

Le notizie sulla sua famiglia di origine sono scarse e non aiuta in questo il poeta trovatore Giovanni, suo biografo ufficiale, che ne illustro la vita in un poema in versi. La chanson che gli fu commissionata da Guglielmo il Giovane, il primogenito successore del Maresciallo, ad eterna memoria del padre [4] ma anche a gloria del casato, e di grande importanza per la storia del nostro protagonista ma ancora di piu per il costume e l' ideologia dell'epoca, che descrive in tutte le sue sfumature psicologiche .

Si tratta di un testo, per quanto encomiastico, fondamentale per la comprensione della cavalleria medievale , dei suoi principi, delle sue aspirazioni, dei suoi tabu , della sua liturgia altrettanto forte di quella religiosa. Cio che emerge da quei versi che vogliono esaltare una figura eroica e il ritratto vivo di una societa guerriera , dei suoi principi come dei suoi umori, dei suoi ideali come delle sue bassezze [5] .

La chanson di Guglielmo

ci consegna qualcosa di infinitamente prezioso: la memoria cavalleresca quasi allo stato puro; senza questa testimonianza non ne sapremmo quasi nulla .≫

In quest'opera la voce e del Trovatore ma la parola e di Giovanni d'Early, lo scudiero e amico fedele del Maresciallo [7] , il cui ricordo a volte vacilla, a volte sottace, ma e sempre attento ad esaltare la figura del suo signore . Forse la cronaca non e sempre precisa ma il mondo descritto rivive in tutta la sua freschezza offrendo una fine analisi psicologica del protagonista e dei suoi comprimari, il cui palcoscenico era una societa turbolenta e creativa che tuttavia si stava avviando al tramonto.

Il silenzio del Trovatore sui progenitori di Guglielmo potrebbe essere stato un artificio retorico per esaltare maggiormente la sua figura quale uomo che ha creato da solo la propria fortuna, il proprio successo grazie esclusivamente alla propria virtus [8] .

Abbiamo solo il nome del nonno paterno, Gilberto , un discendente dei normanni al seguito di Guglielmo I il Conquistatore nella sua avventura inglese.
Gilberto era al servizio di Enrico I d'Inghilterra con la funzione di maresciallo, poco piu di un servitore addetto alla cura dei cavalli reali, funzione che fu ereditata dal figlio Giovanni , il padre del nostro Guglielmo, divenendone il patronimico [9] .

Giovanni, per una serie di circostanze fortunate, si trovo, nei torbidi che seguirono la successione di Enrico I, ad aiutare Matilda , [10] la madre del futuro re d'Inghilterra Enrico II , della quale divenne uno dei favoriti: fu l'inizio della sua fortuna e della sua scalata sociale. Sposo in seconde nozze Sibilla Chaworth, sorella di Patrizio da Salisbury, primo conte di Salisbury , dalla quale ebbe Guglielmo ed altri tre maschi, oltre a due femmine a cui si aggiungevano Gilberto e Gualtiero, frutti di un precedente matrimonio . Guglielmo, quarto in linea di successione, era destinato ad una vita da cadetto, ossia alla ricerca dell'avventura e della fortuna facendo affidamento soltanto sulle proprie forze, un destino comune a tutti i cadetti dell'epoca [8] .

Iter [ modifica | modifica wikitesto ]

Seguire la vita di Guglielmo vuol dire entrare nel mondo della cavalleria , comprenderne il reale significato, i doveri e gli onori, in un certo senso osservare la culla dell'organizzazione sociale occidentale come iniziava a formarsi sulle ceneri dell' Impero carolingio [8] .

La Storia di Guglielmo il Maresciallo scritta da Giovanni il Trovatore apre uno squarcio nella societa feudale , i cui valori principali erano la virtus guerriera unita alla fidelitas e alla caritas verso un Senior , sia esso di livello intermedio o l'apice della scala gerarchica guerriera, il Sovrano . Sotto questo aspetto Guglielmo fu lo stereotipo del perfetto cavaliere tanto da meritarsi dai suoi contemporanei il titolo di migliore cavaliere del mondo [11] . La sua carriera fu esemplare, quasi didascalica: da scudiero a tutore di re e poi reggente del Regno d'Inghilterra , l' apoteosi finale [12] .

Cadetto e il Signore di Tancarville [ modifica | modifica wikitesto ]

Guglielmo era un figlio cadetto e per questo in presenza del primogenito nulla gli era dovuto dalla famiglia, dal padre [13] :

Nella societa feudale era il primogenito che coagulava su di se, oltre all'amore paterno, gli interessi della casata. [8] Solo al primogenito spettava l' asse ereditario , intendendo con cio non solo i beni economici ma anche tutti gli altri di ordine immateriale quali le giurisdizioni , la tutela degli elementi femminili della famiglia, le alleanze , insomma quel complesso di rapporti e principi che costituivano l'  onore della famiglia o meglio della stirpe . Al cadetto, che era vissuto come un peso ed un pericolo perche avrebbe potuto ostacolare il primogenito ? l'unico a cui erano demandati l'onore e l'onere della perpetuazione della stirpe ? rimaneva la strada del mondo o la carriera ecclesiastica : Guglielmo fu avviato alla prima [8] .

Castello di Tancarville

Giovanni il Maresciallo , il padre, lo invio ancora fanciullo [14] in Normandia da Guglielmo signore di Tancarville , un feudatario del Re d'Inghilterra , perche lo svezzasse e lo educasse da guerriero, da futuro cavaliere. Il signore di Tancarville era anche un parente e per questo sentiva maggiormente l'importanza di allevare e ammaestrare il ragazzo affidatogli [15] .

Il suo era il compito tipico del cavaliere senior , specie se aveva raggiunto un certo grado nella scala gerarchica guerriera: sostituire il padre carnale assumendone le funzioni educative nei confronti del cadetto o dei cadetti affidatigli e portarli all'addobbamento. [5] La consegna della spada , che trasformava il giovane apprendista in cavaliere, ossia in vero uomo, era il momento simbolico piu alto della vita del guerriero, il momento che marchiava per sempre la sua anima . La vestizione era un momento liturgico, sacramentale , [16] carico di simbolismi, vissuto intensamente dal mentore e ancora di piu dal suo pupillo, un secondo battesimo o meglio il vero battesimo del cavaliere che da quel momento in poi si trovava solo con se stesso di fronte al mondo e alle sue capacita: ≪... la cavalleria, sorgente di grazia, era senz'altro cio che i teologici definivano allora un sacramento≫ [17] .

Divenuto cavaliere, Guglielmo partecipo a diverse scaramucce di poca importanza tra feudatari dimostrando sempre un grande valore bellico per audacia e per tecnica. Inizio a partecipare ai tornei che si tenevano nella regione , distinguendosi sempre di piu e vincendo i premi messi in palio oltre alle armature e ai palafreni dei cavalieri sconfitti. I tornei, in un'epoca in cui il denaro contante era un elemento piuttosto raro, erano l'occasione per mettersi in mostra e guadagnare somme anche considerevoli, a volte arricchirsi, [18] come nelle moderne gare sportive.

Patrizio di Salisbury [ modifica | modifica wikitesto ]

La Normandia , feudo del re d'Inghilterra e al tempo stesso vassalla del re di Francia era una regione ricca di tornei, una palestra di guerrieri dove Guglielmo compi e perfeziono il suo apprendistato, ma restava per lui solamente una terra di adozione [8] [19] .

Lo statuto giuridico della Normandia quale vassalla del Re di Francia rendeva ambigua la posizione del re d'Inghilterra. Questi era infatti sovrano in Inghilterra, ma in quanto titolare del ducato di Normandia era tenuto all'omaggio vassallatico verso il re di Francia.

Ormai abile e affermato cavaliere decise di rientrare in Inghilterra, la sua patria, ma non presso la propria famiglia di origine, dove altri per diritto di primogenitura ne erano a capo. Ando ed entro nella famiglia di Patrizio conte di Salisbury , zio materno, che lo accolse benevolmente. [20]

La scelta che fece Guglielmo di rientrare in Inghilterra presso Patrizio di Salisbury fu oltre che fortunata oculata, in quanto questi era intimo di Enrico II d'Inghilterra . Essere al servizio dello zio significava essere al servizio del Re e di un Re dello spessore di Enrico II, ma significava anche gravitare attorno alla corte reale con tutto cio che ne poteva derivare, insomma un rientro da grande tra i grandi in un mondo in continuo fermento in cui non sarebbero mancate le occasioni da sfruttare [8] .

L'occasione fortunata fatalmente si presento nel 1168 quando accompagno lo zio incaricato da Enrico II di scortare la regina Eleonora d'Aquitania nel Poitou per domarvi una rivolta. Qui in uno scontro con dei ribelli Patrizio fu ucciso e lo stesso Guglielmo, che si era lanciato per vendicarne la morte, fu ferito e fatto prigioniero. In questa azione mostro coraggio e audacia, amore e fedelta verso lo zio, e con cio, secondo i canoni etici dell'epoca, rispetto e capacita di sacrificio per l'onore della Regina e del Re d'Inghilterra. La sua condotta impressiono moltissimo Eleonora , che, grata, lo riscatto dalla prigionia e lo inseri tra i cavalieri del suo seguito [21] .

Il destino di Guglielmo si compi: non piu cavaliere errante ma membro di una corte reale e, ancora meglio, di una famiglia reale, l'inizio di un lungo viaggio eroico e smagliante che lo avrebbe portato ad essere l'uomo piu potente d'Inghilterra [22] .

Enrico il Giovane [ modifica | modifica wikitesto ]

Enrico il Giovane

Enrico II nel 1170 incorono re il figlio quindicenne Enrico , d'ora in avanti il Giovane, senza cedergli tuttavia alcun potere reale che tratteneva strettamente nelle sue mani. Enrico il giovane si affaccio cosi alla vita politico-militare carico di prestigio formale ma privo di esperienza e di alcun potere effettivo, pieno di quell'ansia di autonomia e di quelle ambizioni che lo avrebbero messo in rotta di collisione con il padre fino a scatenargli una guerra.

Enrico II, consapevole della situazione ed estremamente geloso del potere, che non intendeva spartire con il giovane e inesperto figlio, scelse come suo mentore ? quasi un tutore ? Guglielmo il Maresciallo, ormai nelle grazie della regina e dello stesso re. Questo incarico proietto di colpo Guglielmo al vertice del gruppo dei cavalieri che facevano parte della casa reale [23] .

Essere l'istruttore del figlio del re, esso stesso re, suo consigliere, suo difensore e in situazioni particolari sua volonta decidente conferiva a Guglielmo una responsabilita e un'importanza inimmaginabili. Era come essere signore del proprio signore, anche se si trattava di un signore che il padre preferiva tenere lontano dal potere foraggiandone, piu o meno volentieri, costosissime imprese cavalleresche [5] .

Cavalieri normanni [24]

Queste imprese si tradussero in un continuo errare per tornei [25] , sport e sfogo per i giovani guerrieri che volevano mettersi in mostra e vivevano in modo ludico questa specie di esercizio bellico, spesso piu pericoloso della stessa guerra, tanto da essere stato condannato dalla Chiesa nel Concilio Laterano del 1179 . In queste circostanze si dispiego tutta la bravura di Guglielmo, che doveva proteggere il giovane re, farlo vincere e farlo ben figurare in una societa che poneva i tornei tra gli elementi fondamentali della propria cultura. Guglielmo si dimostro, oltre che fulgido cavaliere e torneatore, attento istruttore e prezioso consigliere, tanto da guadagnarsi l'amore del giovane Enrico [26] .

Quest'amore Enrico glielo dimostro quando gli chiese di armarlo cavaliere: trattandosi di un re, per giunta del Re d'Inghilterra, questo compito, ancor piu importante di quello del padrino nei nostri battesimi e considerato allora un enorme onore e privilegio, sarebbe spettato ad un altro re, probabilmente a Luigi VII di Francia , che oltretutto era suo signore feudale. Fu invece Guglielmo, semplice cavaliere, a cingergli la spada , a prendergli le mani tra le sue, a baciarlo sulla bocca, a farlo nascere cavaliere, a farlo sbocciare alla virilita facendone un vero uomo di guerra e immettendolo in quella fraternitas che costituiva lo strato eletto della societa feudale [27] .

Sospetto [ modifica | modifica wikitesto ]

La posizione di Guglielmo si era grandemente rafforzata e l'intimita con il re lo elevava tra i suoi compagni suscitando invidie e gelosie che gia covavano per il tumultuoso e inarrestabile sviluppo della sua carriera.

( FR )

Li envios orent envie
del bien e de la bone vie
del Mareschal e de l'amor
que il aveit a son seignor
.≫

( IT )

≪Gli invidiosi ebbero invidia
del bene e della bella vita
del Maresciallo e dell'amore
che aveva per il suo signore.≫

Alcuni cavalieri del seguito reale, invidiosi della benevolenza ed affetto che Enrico il Giovane ostentava nei suoi confronti, ordirono nel 1182 una congiura [29] contro di lui.

Stemma dei Capetingi

Si incomincio ad insinuare, prima velatamente e poi apertamente, il sospetto di un suo rapporto adulterino con la moglie di Enrico, Margherita figlia di Luigi VII di Francia : si voleva rovinare Guglielmo e sostituirsi a lui nel cuore del Re. Guglielmo respinse ogni accusa, si dichiaro pronto a sostenere il Giudizio di Dio [30] attraverso un duello con qualsiasi campione, ma il sospetto e le accuse ebbero la meglio, e perse l'affetto del Re. Abbandono la corte iniziando ad errare per tornei certo che presto sarebbe stato richiamato.
Guadagno moltissimo, ma spese altrettanto, come si conveniva ad un cavaliere di cui la prodigalita era una caratteristica; la sua bravura dava lustro ai tornei e per questo era ambito e conteso, e al tempo stesso ne aumentava il prestigio e il guadagno [31] .

Non dovette aspettare molto: Enrico il Giovane, che nel frattempo si era disfatto della moglie restituendola a Luigi VII di Francia ed era entrato in guerra con il proprio padre, Enrico II, aveva bisogno di lui e della sua capacita bellica.
Lo fece cercare per riammetterlo a corte; Guglielmo chiese delle garanzie che ottenne e rientro nel seguito di Enrico [32] .

L'11 giugno 1183 Enrico il Giovane inaspettatamente mori di dissenteria nei pressi del castello di Martel in Turenna , infliggendo cosi un altro duro colpo, questa volta involontario, a Guglielmo, che sperava di ripartire da dove i sospetti e la congiura lo avevano allontanato. Guglielmo lo ricordo commosso:

( FR )

Ha Dex, que fera or Largesse
e Chivalerie e Proesce
qui dedenz lui soleient meindre?
...
A Martel morut, ce me semble
cil qui ot dedenz sei ensemble
tote corteisie et proesce
debonairete et largesce
.≫

( IT )

≪Oh Dio, che faranno ora Generosita
e Cavalleria e Prodezza
che erano solite abitare dentro di lui?
...
A Martel mori, io credo,
colui che riuni in se
ogni cortesia e prodezza,
amabilita e generosita.≫

Crociata ed Enrico II [ modifica | modifica wikitesto ]

Enrico II

Tutto sembrava cospirargli contro quando Guglielmo eseguendo l'ultima volonta di Enrico lo sostitui come crociato recandosi al suo posto a Gerusalemme dopo averne ottenuto l'autorizzazione del padre, il re. Enrico II lo aveva perdonato per avere levato le armi contro di lui poiche lo aveva fatto per fedelta al figlio che gli aveva affidato in ossequio alle leggi non scritte della cavalleria dove la fidelitas era considerata la prima virtu del cavaliere. Agli occhi di Enrico il Vecchio avere seguito il figlio che gli aveva mosso guerra era piu un'azione da premiare che non un demerito da punire [8] .

Al ritorno, nel 1187 , entro nel seguito di Enrico II, il vecchio e potente re d'Inghilterra: ora era ammesso la dove si gestiva il vero potere in un momento in cui il re vedeva l'altro figlio Riccardo muovergli guerra, sobillato ed aiutato da Filippo II di Francia .
Il re gli concesse il feudo di Cartmel , ma era poca e povera cosa, Guglielmo aspirava ad altro; come tutti i cavalieri voleva una propria casata, la ricchezza vera ed un potere che per quanto subalterno a quello del re lo ponesse al di sopra degli altri cavalieri facendolo entrare nell'alta nobilta [34] .

Premio [ modifica | modifica wikitesto ]

Tutto cio si poteva conseguire solo attraverso una conveniente unione matrimoniale e questa fu il premio che il re gli diede per la sua fedelta alla casa plantageneta [8] .

Il re medioevale premiava cosi i propri fedeli, utilizzando un ampio bacino di ereditiere, piu o meno giovani, delle quali teneva lo stretto controllo.
La politica matrimoniale era come una gratificazione, ma anche uno strumento per legare maggiormente a se i piu fedeli del proprio seguito o dei propri alleati [35] .
Questa politica, che trovava ampio spazio nella societa feudale, svolgeva una funzione redistributiva della ricchezza e attuava una rapida mobilita sociale . La donna come mezzo di promozione sociale in un mercato matrimoniale di cui il re era il supremo custode ed arbitro. La donna, la cui volonta semplicemente non aveva alcun ruolo, assumeva un'importanza fondamentale allorquando, oltre ad essere essa stessa elemento premiale, era tramite di alleanze o del loro consolidamento [36] .Questo accadde anche a Guglielmo.

Castello di Pembroke ( XI secolo ).

Enrico II, la cui salute iniziava a declinare, gli promise la diciassettenne Isabella di Clare , ricchissima ereditiera che custodiva nella Torre di Londra . La fanciulla, orfana di Riccardo di Clare, II conte di Pembroke , soprannominato Strongbow (forte arco) e di Eva MacMurrough di Leinster figlia dell'irlandese Dermot re di Leinster , era ricchissima, con immensi possedimenti in Irlanda (quasi un quarto dell'intero territorio), in Inghilterra e in Normandia [8] .

Questo matrimonio avrebbe proiettato Guglielmo nell'alta aristocrazia europea, quasi all'altezza di un re. L'obiettivo era sfolgorante ma anche questa volta vi si frappose un improvviso ostacolo, la morte di Enrico II prima che fosse celebrato il matrimonio [8] .

Battaglia di Le Mans [ modifica | modifica wikitesto ]

La corte di Saumur che Enrico tenne nel Natale 1188 sanci il fallimento della sua altalenante politica familiare e la rottura ormai insanabile con il figlio Riccardo conte di Poitou , sopravvissuto ai fratelli che lo precedevano dinasticamente: fu la guerra; da una parte Enrico II e il fedele Maresciallo, dall'altra Riccardo e l'alleato Filippo Augusto re di Francia [37] .

Nel 1189 Enrico si ritrovo assediato a Le Mans da dove dovette precipitosamente fuggire sotto l'incalzare del figlio e delle sue truppe. Durante questa azione accadde un episodio che avrebbe potuto perdere Guglielmo, e per sempre; questi che ne copriva la ritirata si scontro con Riccardo abbattendone il cavallo, ma volutamente senza ferirlo, come dira piu tardi [14] .

Castello di Chinon

Si ritrovo cosi coinvolto in una situazione delicatissima, in una guerra tra padre e figlio, tra un re e chi lo sarebbe stato tra non molto; fedele al primo, il perdente, ed avendo umiliato il secondo, il vincitore, avrebbe avuto di che temere quando Riccardo sarebbe diventato re [38] .

Il 6 luglio 1189 Enrico II che si era ritirato a Chinon mori distrutto dalla malattia e dalla sconfitta lasciando Guglielmo sull'orlo di un baratro. La morte di Enrico II, uno degli uomini piu potenti e temuti dell' occidente , avvenne nello squallore dell'abbandono generale. Derubato persino del suo mantello, solo Guglielmo gli fu ancora vicino curandone la tumulazione nell' abbazia di Fontevrault nell'indifferenza generale. Ancora una volta gli dimostro quell'affetto e quella pietas che neanche il figlio sentiva.

≪Suo figlio Riccardo, appresa la morte del padre, accorse in tutta fretta, il cuore pieno di rimorsi. Fin dal suo arrivo, il sangue si mise a colare dalle narici del cadavere, come se l'anima del defunto si indignasse della venuta di colui che era la causa della sua morte, e come se questo sangue gridasse vendetta a Dio. A tal vista, il conte ebbe orrore di se e si mise a piangere amaramente.≫

Tutto sarebbe precipitato: niente ereditiera, niente gloria anzi l'ignominia, forse la morte. In un'atmosfera tragica e carica di minacce avvenne il suo incontro con Riccardo.

Riccardo lo accuso apertamente di avere tentato di ucciderlo senza riuscirci, ma Guglielmo replico, a viso aperto, che lo aveva risparmiato volutamente e che se avesse voluto lo avrebbe potuto finire facilmente data la sua ben nota forza e bravura [40] . Riccardo Cuor di Leone dimostrando generosita e forse lungimiranza lo perdono e mantenne la promessa matrimoniale fattagli da suo padre dandogli in sposa la diciassettenne Isabella, contessa di Striguil [41] e di Pembroke, ricordandogli abilmente che mentre il padre gliela aveva promessa lui gliela dava, e lo inseri nel suo seguito. Il destino di Guglielmo il Maresciallo si compi.

Nuova vita [ modifica | modifica wikitesto ]

Guglielmo, la cui unica dote era stata la propria forza, la propria capacita bellica e la fama di guerriero che lo circondava, era ora un senior potentissimo, capo di una nuova casata e con un seguito di cavalieri o aspiranti tali, come lui stesso era stato molti anni prima.

Il castello di Chepstow

Si chiudeva cosi il cerchio: da apprendista cavaliere, baccelliere, quindi Senior ; non piu tornei, ma l'alta politica e la cura e l'affetto dei suoi protetti e sodali. Ora era lui a dispensare benefici e ricchezza in quella societa guerriera e gerarchizzata, in cui il premio o la sua aspettativa erano il cemento della fedelta personale che costituiva la base del vassallaggio, forza aggregante e disgregante al tempo stesso. A tutto cio si aggiungeva la cura e l'ampliamento del patrimonio acquisito con il matrimonio, patrimonio che comprendeva diversi castelli , i piu importanti dei quali erano il castello di Pembroke , nel Galles meridionale, ed il castello di Chepstow che amplio e fortifico [42] .

Con il matrimonio cambio anche il suo rapporto con la famiglia reale, dalla quale da quel momento usciva. Non piu un rapporto di tipo quasi parentale ? filiale con Enrico II, paterno con Enrico il Giovane ? bensi pubblico e vassallatico [43] . Alla caritas si sostitui la fidelitas , temperata peraltro dalla necessita di difendere e fare valere i diritti della propria famiglia e della moglie.

Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra [ modifica | modifica wikitesto ]

Il 20 luglio 1189 Riccardo fu insignito del titolo di Duca di Normandia dall' arcivescovo di Rouen e pochi mesi dopo venne incoronato Re dall' arcivescovo Baldovino di Exeter nell'abbazia di Westminster con una cerimonia fastosa. Alla processione dell'incoronazione Guglielmo il Maresciallo portava lo scettro reale a testimonianza del favore del re e della posizione raggiunta [31] .

Riccardo Cuor di leone

Non segui Riccardo quando questi parti per la crociata , preferendo rimanere in patria a salvaguardia della propria casa, tenuto conto che a gestire il regno rimaneva Giovanni Senza Terra , che cercava di approfittare della situazione e del quale doveva essere fedele vassallo. Di questo dovette giustificarsi con Riccardo al suo rientro, protestando di avere servito i due fratelli con pari fedelta. In effetti seguiva i canoni della cultura feudale basata appunto sulla fidelitas , un intreccio di devozioni incrociate a volte contraddittorie ma tutte tese a rendere unito il traballante corpo politico della societa feudale. Basta pensare alla posizione dei re Plantageneti, re in Inghilterra ma vassalli del re di Francia in Normandia [31] .

Anche con Riccardo diede prova di grande valore militare e di quell'irruenza giovanile che lo accompagno sempre, come quando nel 1197 ormai cinquantenne si lancio alla conquista del castello di Milly in Normandia e incurante della sua posizione fece personalmente alcuni prigionieri.

Riccardo per questo suo comportamento lo rimprovero amabilmente.

( FR )

Li reis dist: Sire Marechal
ce n'est mie bien, einz est mals,
d'ome de si tres grant hautece,
e de si tres bele proece
qu'il deie enprendre tel afaire:
as bachilers le laissiez faire
qui ont a porchacier lor pris.

( IT )

≪Il re disse: Signor Maresciallo
non e affatto bene, anzi e male,
per un uomo dalla posizione tanto alta
e dalla prodezza tanto bella
che si impegni in una faccenda simile:
lasciatela ai baccellieri,
che devono guadagnarsi la fama.≫

Guglielmo visse abilmente le difficolta che le diverse fedelta contemporanee gli creavano ? mentore di Enrico il Giovane, ma cavaliere del padre Enrico II; vassallo del re d'Inghilterra, ma anche dipendente dal re di Francia per i feudi che la moglie possedeva in Normandia.

Questa situazione gli complico spesso la vita, come puntualmente accadde quando Giovanni mosse contro il re di Francia in quella guerra continua che serpeggiava tra i Plantageneti e i Capetingi alimentata da queste contraddizioni feudali. Supero sempre queste difficolta vassallatiche, che Giovanni gli faceva pesare anche dopo che - alla morte di Riccardo I avvenuta il 6 aprile 1199 a Chalus - Guglielmo ne aveva facilitato l'incoronazione nei confronti del nipote Arturo, figlio di Goffredo di Bretagna , aiuto per il quale Giovanni gli concesse il titolo di Conte di Pembroke.

Nel grande gioco di alleanze e controalleanze, di ribellioni e torbidi che caratterizzarono gli ultimi anni di regno di Giovanni Senza Terra, Guglielmo mantenne sempre una linea di equidistanza, senza rompere tuttavia la fedelta che lo legava a lui ma senza impegnarsi troppo. I suoi interessi avevano assunto ormai un carattere internazionale ? spaziavano dall'Irlanda alla Francia passando per l'Inghilterra ? e cio lo poneva in una posizione particolarmente delicata che riusci sempre a padroneggiare.

Apoteosi [ modifica | modifica wikitesto ]

La Magna Carta [45]

Nell'ottobre del 1216 re Giovanni mori, ma prima di spirare affido suo figlio Enrico, un bambino di soli nove anni salito al trono come Enrico III d'Inghilterra , alla tutela del Maresciallo: ecco l' apoteosi di un cavaliere, in questo caso del miglior cavaliere del mondo , come mai piu si sarebbe ripetuta. Guglielmo, partito molti anni prima come povero cadetto, concluse la sua carriera come tutore del re bambino e come reggente del regno, uno degli uomini piu potenti dell'occidente dell'epoca [31] .

Nella sua nuova posizione, i suoi atti politici piu importanti furono le riemanazioni della Magna Carta del 1216 e del 1217 con alcune varianti rispetto alla versione emanata da Giovanni Senza Terra a Runnymede il 15 giugno 1215 che peraltro aveva controfirmato come testimone [31] .

La Magna Carta e considerata la radice delle moderne costituzioni parlamentari e delle liberta individuali.

( LA )

[...] Nullus liber homo capiatur, vel imprisonetur, aut disseisiatur, aut utlagetur, aut exuletur, aut aliquo modo destruatur, nec super eum ibimus, nec super eum mittemus, nisi per legale judicium parium suorum vel per legem terre .≫

( IT )

≪[...] Nessun uomo libero sara arrestato, imprigionato, espropriato, messo fuori legge, esiliato o molestato in alcun modo, ne noi useremo la forza contro di lui o demanderemo di farlo, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la legge del regno.≫

Concluse il suo curriculum bellico con la battaglia di Lincoln del 1217 contro i francesi, l'ultima splendida vittoria, salvando il regno al suo pupillo e non accanendosi contro i vinti. Scorto infatti al porto d'imbarco le truppe nemiche e Luigi , il figlio di Filippo Augusto , che le conduceva [46] .

Questo zelo cavalleresco fu interpretato variamente: come diplomatica difesa dei suoi interessi in terra di Francia, come tradimento della causa inglese o come doverosa osservanza del codice cavalleresco. Enrico, il suo pupillo, divenuto re parlera di questa azione, dopo la sua morte, come di un tradimento [47] .

Leggenda [ modifica | modifica wikitesto ]

La battaglia di Lincoln fu il canto del cigno di Guglielmo, che mori poco tempo dopo, il 14 maggio 1219 , nel suo castello di Caversham. Erano presenti l'amico Giovanni d'Early ed i figli, ad eccezione del secondogenito Riccardo, che si trovava in Francia col re Filippo Augusto.

Come aveva espressamente richiesto durante il suo soggiorno a Gerusalemme, volle essere seppellito come un cavaliere templare e come tale fu ammesso nell'ordine poco prima di morire [48] .

I funerali si conclusero con la sepoltura del suo feretro nella chiesa del Tempio a Londra [5] .

Cosi nacque la leggenda del "miglior cavaliere del mondo", la cui morte, pero, sanci la fine di un mondo di cui si nutriva in fondo al cuore una struggente nostalgia [49] .

Progenie [ modifica | modifica wikitesto ]

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ G. Duby, Guglielmo il Maresciallo , p. 25
  2. ^ G. Duby, op. cit., p.7.
  3. ^ G. Duby, op. cit. , p.39.
  4. ^ G. Duby, op. cit. , p. 37.
  5. ^ a b c d G. Duby, ibidem .
  6. ^ G. Duby, op. cit. , p.42.
  7. ^ G. Duby, op.cit. , p. 44.
  8. ^ a b c d e f g h i j k G. Duby, ibidem
  9. ^ G. Duby, op. cit. , p. 74.
  10. ^ G. Duby, op. cit. , p. 76.
  11. ^ Jean Flori, Riccardo Cuor di leone , p. 292, op. cit.
  12. ^ Jean Flori, ibidem
  13. ^ G. Duby, op. cit. , p. 11.
  14. ^ a b G. Duby, op. cit. , p. 84.
  15. ^ G. Duby, op. cit. , p. 85
  16. ^ G. Duby, Lo specchio del feudalesimo , p. 378.
  17. ^ G. Duby, op. cit. , p. 86.
  18. ^ F. Cardini, Il guerriero e il cavaliere p. 111. In L'uomo medievale di J. Le Goff, op. cit.
  19. ^ Lo statuto giuridico della Normandia quale vassalla del Re di Francia rendeva ambigua la posizione del re d'Inghilterra. Questi era infatti sovrano in Inghilterra, ma in quanto titolare del ducato di Normandia era tenuto all'omaggio vassallatico verso il re di Francia.
  20. ^ Ecco un'altra caratteristica della societa feudale: la particolare figura dello zio materno e i particolari rapporti che si creavano e consolidavano con i figli della sorella. Era un rapporto di tipo paterno da una parte e filiale dall'altra. Lo zio materno sentiva il dovere di curarsi dei figli della sorella come fossero i propri figli, forse piu dei propri, tra i quali potevano nascere problemi ereditari che invece un nipote non poteva creare: i figli cadetti dovevano uscire dalla famiglia mentre i figli della sorella erano i benvenuti. Lo zio materno diventava non il tutore bensi il vero padre, e questo accadde a Guglielmo (G. Duby, op. cit. , p. 95.)
  21. ^ G. Duby, op. cit. , p. 97.
  22. ^ JeanFlori, op. cit. , p.12.
  23. ^ G. Duby, op. cit. , p. 98.
  24. ^ Cavalieri normanni a Hastings , raffigurati nell' arazzo di Bayeux , XI sec.
  25. ^ Jean Flori, op. cit. , p. 30.
  26. ^ Jean Flori, cifr, bibliografia .
  27. ^ G. Duby, op. cit. , p. 101.
  28. ^ Ex Jean Flori, op. cit., p. 379.
  29. ^ G. Duby, op. cit. , p. 59.
  30. ^ Il giudizio di Dio, od ordalia , era il sistema, riconosciuto giuridicamente valido, attraverso cui l'innocenza di un accusato veniva accertata con il superamento da parte sua di prove particolarmente difficili e pericolose. Il fondamento del giudizio di Dio si basava sulla presunzione che Dio avrebbe aiutato il sospettato innocente, mentre il mancato superamento della prova ne avrebbe attestato la colpevolezza.
  31. ^ a b c d e G. Duby, op. cit. .
  32. ^ G. Duby, op. cit. , p. 143.
  33. ^ Jean Flori, op. cit., p. 37.
  34. ^ G. Duby, op. cit., p. 149.
  35. ^ G. Duby, op. cit. , p 161.
  36. ^ Christiane Kaplisc-Zuber, La donna e la famiglia , in L'uomo medievale , p. 323, op. cit.
  37. ^ G. Duby, op. cit. pp 83-84.
  38. ^ G. Duby, op. cit. , p. 152.
  39. ^ Ex Jean Flori, op. cit. , p. 58
  40. ^ Jean Flori, op. cit. , p. 64.
  41. ^ Striguil e il nome che indicava nel periodo normanno il complesso costituito dal Castello di Chepstow e il porto sul fiume Wye .
  42. ^ G. Duby, op. cit. , pp 172-174.
  43. ^ G. Duby, op. cit. , p. 174.
  44. ^ Jean Flori, op. cit, p. 184.
  45. ^ Magna Carta firmata da Giovanni d'Inghilterra. Versione del 1225, The National Archives (Archivi Nazionali), Inghilterra.
  46. ^ G. Duby, op. cit. , pp 188-189.
  47. ^ G. Duby, op. cit. , p. 189.
  48. ^ G. Duby, op. cit. , pp 190-192.
  49. ^ G. Duby, op. cit. , p.192.
  50. ^ La linea dinastica diretta del Conte di Pembroke discendente da Guglielmo il Maresciallo cesso con la morte dell'ultimo figlio maschio Anselmo, VI conte di Pembroke. Attualmente il titolo, la decima linea dinastica, appartiene a William Alexander Sidney Herbert, XVIII conte di Pembroke e XV conte di Montgomery (α, 1978 ).

Bibliografia [ modifica | modifica wikitesto ]

Fonte [ modifica | modifica wikitesto ]

  • Giovanni D'Erlay, Histoire de Guillaume le Marechal , New York , Pierpont Morgan Library , ms M888
  • ( EN ) History of William Marshal , A.J. Holden, D. Crouch edd.; S. Gregory, interpr., 3 vol. London: Anglo-Norman Text Society, 2002?2007

Letteratura critica [ modifica | modifica wikitesto ]

Voci correlate [ modifica | modifica wikitesto ]

Altri progetti [ modifica | modifica wikitesto ]

Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]

Predecessore Lord maresciallo Successore
John Marshal (II) 1194 - 1219 William Marshal, II conte di Pembroke
Predecessore Conte di Pembroke , II creazione Successore
Isabella di Clare, IV contessa di Pembroke 1189 - 1219 William Marshal, II conte di Pembroke
Controllo di autorita VIAF ( EN 100194402  · ISNI ( EN 0000 0001 1683 4497  · BAV 495/37195  · CERL cnp00399805  · LCCN ( EN n83064545  · GND ( DE 118771973  · BNF ( FR cb119756067 (data)  · J9U ( EN HE 987007266437405171