La
guerriglia irachena
indica un insieme composito di
milizie
e
gruppi paramilitari
di varia ispirazione
politica
e
religiosa
, attivi durante la
guerra in Iraq
. Le truppe americane presenti in Iraq e i loro alleati sono stati l'obiettivo principale di alcuni di questi gruppi fino al loro ritiro nel 2011. Un altro obiettivo di rilievo sono militari e forze di polizia fedeli al governo iracheno. Alcune fazioni sunnite e sciite prendono di mira raduni e luoghi di culto dell'altra comunita religiosa.
La guerriglia e composta da vari gruppi non coordinati che si contrappongono in modo violento - utilizzando tattiche di
guerriglia
,
guerra asimmetrica
,
attentati suicidi
e
propaganda
- alla
coalizione multinazionale in Iraq
a guida
statunitense
(fino al 2011), al governo iracheno insediatosi in
Iraq
successivamente alla caduta di
Saddam Hussein
e a comunita etnico-religiose considerate rivali.
La quantita e le ideologie dei gruppi impegnati nella guerriglia sono cambiati col tempo. Fra le varie componenti identificate ci sono:
- Sunniti
aderenti al
salafismo
takfirita
. Oltre a lottare contro le truppe straniere e governative, alcuni di questi gruppi attaccano anche luoghi simbolo dello sciismo o raduni sciiti, colpendo la popolazione civile. Uno di questi gruppi era
al-Qaeda in Iraq
, che ha in seguito assunto i nomi di Stato Islamico in Iraq e Stato Islamico dell'Iraq e del Levante ed e oggi noto come
Stato Islamico
, o ISIS. Inizialmente guidato da stranieri, col tempo le redini del gruppo sono passate nelle mani di Iracheni.
- Ex esponenti del
partito Ba'th
e fedeli di
Saddam Hussein
;
[3]
si tratta di gruppi in prevalenza sunniti e laici. Tuttavia la comune opposizione agli Stati Uniti e al governo sciita ha spinto molti di questi miliziani ad avvicinarsi allo Stato Islamico, divenendone una rilevante componente.
[4]
Nelle primissime fasi della guerra uno di questi gruppi erano i
Fedayyin di Saddam
, milizia paramilitare che combatteva accanto all'esercito regolare. Nel 2006 e emerso l'
Esercito degli Uomini dell'Ordine di Naqshbandi
, guidato dall'ex vice di Saddam
Izzat Ibrahim al-Douri
. I rapporti di quest'ultimo con la componente islamista della ribellione hanno attraversato fasi di contrasto e fasi di collaborazione. Ha partecipato in coordinamento con l'ISIS alla presa di
Falluja
all'inizio del 2014.
[5]
[6]
[7]
- Milizie
sciite
filo-iraniane come l'
Esercito del Mahdi
, attivo dal 2003 al 2008 e guidato dal religioso
Muqtada al-Sadr
; principale obiettivo di queste milizie erano le truppe della coalizione internazionale. Talora luoghi di culto e raduni della comunita sunnita vengono presi di mira da alcuni di questi gruppu. Nel 2014 alcune di queste milizie sciite sono state integrate in un corpo paramilitare chiamato
Forze di mobilitazione popolare
, con l'obiettivo di affiancare l'esercito iracheno nella lotta allo
Stato Islamico
.
I movimenti di guerriglia sono sorti rapidamente dopo l'invasione dell'Iraq del 2003 e prima ancora dell'insediamento del nuovo governo nazionale. Dall'inizio del
2004
fino al maggio
2007
, l'obiettivo principale della guerriglia erano le forze della coalizione internazionale (74% degli attacchi) e, a seguire, le forze di sicurezza irachene considerate
collaborazioniste
della coalizione.
[8]
Una parte degli attacchi sono stati, invece, diretti verso obiettivi civili o hanno provocato, se diretti contro obiettivi militari, un largo numero di vittime civili. Secondo un
sondaggio
realizzato nel febbraio-marzo 2007 dai network televisivi
ABC
e
BBC
(il terzo dal
2004
), il 51% degli iracheni approva gli attacchi alla Coalizione (il tasso di approvazione sale al 90% tra gli arabi sunniti), ma l'86% si dice anche preoccupato che i propri familiari possano perire nelle violenze.
[9]
La guerriglia ha anche cercato di impadronirsi del flusso di denaro generato dalle ingenti quantita di
petrolio
presenti in
Iraq
, o quanto meno di limitare la capacita del governo di sfruttare questa risorsa. A tale scopo sino stati sabotati gli
oleodotti
e minacciati funzionari delle
compagnie petrolifere
, concentrandosi sulle raffinerie presenti a
Kirkuk
e
Bassora
, facendo deragliare il flusso che trasportava oltre 1,6 milioni di
barili
di greggio al giorno.
[10]
Durante i primi anni della
guerra in Iraq
, nelle mani dei
mujaheddin
iracheni
arrivarono spedizioni illegali di oltre 10.000
pistole
Beretta 92
; che i guerriglieri pagavano ai
trafficanti d'armi
circa 850
dollari
l'una.
[11]
In
Italia
, a causa di questo, si suggeri di dover modificare la legge del 18 aprile 1975, n. 110; riguardo al controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi.
[12]
Con l'intensificarsi della guerra i
mujaheddin
hanno presto cominciato a fare uso di
autobombe
imbottite non solo con
TNT
, ma anche con il
cloro
, un gas altamente tossico.
[13]
Il portavoce militare statunitense,
tenente colonnello
Christopher Garver affermo: ≪Si tratta di un nemico che sa adattarsi a nuove tattiche e nuove armi, e che vuole vincere≫; non di meno infatti, i
mujaheddin
spostarono la propria attenzione sugli
elicotteri d'attacco
, mentre per gli ordigni collocati sulle strade iniziarono ad essere usate
cariche cave
in grado di perforare la blindatura delle
humvee
; inoltre, anche gli attacchi contro le postazioni militari statunitensi iniziarono ad essere condotti in modo piu coordinato.
[13]
Altro importante metodo di condurre battaglia e stato quello dell'
attacco suicida
. Fra gli innumerevoli attacchi, sia contro militari che civili, in cui questo metodo e stato usato, vi sono gli
attentati di N??iriya
, quando 4
kamikaze
si fecero esplodere causando la morte di oltre 50 persone.
[2]
La guerriglia irachena ha anche praticato il
rapimento di ostaggi
provenienti da svariate nazioni.
[14]
Sotto il profilo della
persecuzione
, molte
chiese
sono state distrutte e
minoranze religiose
cacciate o terrorizzate da alcuni settori della guerriglia, che perseguono talvolta una politica di
pulizia etnica
[15]
- ^
Chi e Al Zarqawi, la mente della guerriglia irachena
, su
repubblica.it
, 28 giugno 2004.
- ^
a
b
Nassiriya, 10,40 del mattino - strage di italiani in Iraq
, su
repubblica.it
, 12 novembre 2003.
- ^
La Resistenza irachena: cinque anni dopo, riappare il successore di Saddam
, su
resistenze.org
.
- ^
https://theintercept.com/2015/06/03/isis-forces-exbaathist-saddam-loyalists/
- ^
Il ritorno del Califfo
, in
Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali
.
URL consultato il 4 aprile 2017
.
- ^
AffarInternazionali
, su
affarinternazionali.it
.
URL consultato il 4 aprile 2017
(archiviato dall'
url originale
il 5 aprile 2017)
.
- ^
Daniel Cassman,
Jaysh Rijal al-Tariqa al-Naqshbandia (JRTN) | Mapping Militant Organizations
, su
web.stanford.edu
.
URL consultato il 4 aprile 2017
.
- ^
Le cifre sono riportate in un servizio realizzato per il
New York Times
dai giornalisti Molly Bingham e Steve Connors che citano come fonte
Il Pentagono
. In
Molly Bingham e Steve Connors,
Meeting Resistance: New Doc Follows Iraqis Fighting U.S. Occupation of Their Country
, su
democracynow.org
, Democracy Now!.
URL consultato il 1º agosto 2008
(archiviato dall'
url originale
il 13 novembre 2007)
.
- ^
Poll: Iraqis pessimistic about war’s outcome
, su
msnbc.msn.com
, MSNBC, marzo 2007.
- ^
Il petrolio l’obiettivo della guerriglia irachena
, su
europaquotidiano.it
, 17 giugno 2004.
URL consultato il 15 gennaio 2016
(archiviato dall'
url originale
il 26 agosto 2016)
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Iraq, pistole italiane alla guerriglia
, su
corriere.it
, 25 maggio 2005.
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Italia: Rete Disarmo sulle armi Beretta alla guerriglia irachena
, su
unimondo.org
, 13 agosto 2005.
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a
b
La guerriglia irachena usa bombe al cloro
, su
lastampa.it
, 22 febbraio 2007.
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Iraq, chi sono i sette stranieri sicuramente tenuti in ostaggio
, su
repubblica.it
, 9 aprile 2004.
- ^
Iraq, i cristiani nel mirino - esplodono cinque chiese
, su
repubblica.it
, 1º agosto 2004.