Le
guerre d'indipendenza italiane
furono tre
conflitti
, avvenuti nel 1848-49, 1859-60 e 1866, che ebbero come esito l'estensione territoriale del
Regno di Sardegna
e la
proclamazione del Regno d'Italia
. Tali eventi furono gli episodi cardine del
Risorgimento
e furono il punto di arrivo della politica del Regno di Sardegna, guidato dal primo ministro
conte di Cavour
, e dei vari movimenti e gruppi (fra cui quelli ispirati da
Giuseppe Mazzini
) che a partire dalla fine delle guerre
napoleoniche
propugnavano l'unificazione delle terre abitate da italiani.
Tale unificazione si realizzo come un'espansione, sancita da
plebisciti
, dello Stato
sabaudo
, sostenuto politicamente dall'
Inghilterra
liberale e dall'alleanza militare con l'
Impero francese
retto da
Napoleone III
prima e con la
Prussia
di
Otto von Bismarck
poi, ai danni dei preesistenti Stati formatisi nella penisola a seguito del
Congresso di Vienna
e dei possedimenti della
Casa d'Asburgo
.
Ancor prima della dichiarazione di guerra contro l'Austria vi fu nel 1848 una serie di sanguinose insurrezioni anti-asburgiche nelle tre piu importanti citta del Lombardo-Veneto: l'8 febbraio a Padova, il 18 marzo a
Milano
durante le
Cinque giornate
e il 22 marzo anche
Venezia
aveva cacciato gli Austriaci, i quali si ritirarono nel cosiddetto "quadrilatero", ovvero una posizione strategica costituita da quattro fortezze (Verona, Peschiera del Garda, Legnago e Mantova), situate tra Lombardia e Veneto; fu proclamata quindi la
Repubblica di San Marco
.
Allora il re di Sardegna
Carlo Alberto di Savoia
, il 23 marzo
1848
, si pose a capo di una coalizione di Stati italiani e dichiaro guerra all'Austria, nell'intento di conquistare il
Regno Lombardo-Veneto
. Nelle prime fasi la guerra fu favorevole alle truppe guidate da Carlo Alberto di Savoia, ma quando il Papa si ritiro dal conflitto poiche l'impero austriaco aveva minacciato uno scisma, la maggior parte degli stati italiani ritiro il proprio appoggio all'impresa. Rimase cosi solo il
Piemonte
sabaudo a combattere contro l'Austria.
Intanto in
Toscana
, il granduca
Leopoldo II
fu costretto alla fuga e i democratici diedero vita alla Repubblica Toscana. A
Roma
il Papa, Pio IX, dovette abbandonare la citta rifugiandosi presso
Gaeta
e il 9 febbraio
1849
fu proclamata la
Repubblica Romana
, del cui governo fecero parte Mazzini e Garibaldi; presto gran parte delle citta pontificie aderi alla repubblica.
La prima guerra d'indipendenza si concluse nel marzo del
1849
, con la
sconfitta di Novara
, cui segui l'abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio
Vittorio Emanuele II
. I motivi della sconfitta sono da ricercare anche in quella che Carlo Alberto chiamava "Guerra Regia", cioe prettamente sabauda. Egli, infatti, rifiuto di portare al seguito aggregazioni di volontari irregolari: tali scelte portarono non solo all'insuccesso ma anche ad un grande sacrificio di uomini: e da ricordare, a tal proposito, la cosiddetta
Carica di Pastrengo
, compiuta da 300
Carabinieri
che con la loro azione permisero di salvaguardare il Sovrano piemontese.
Nonostante la fine della guerra tra il regno sabaudo e l'Austria, le lotte continuarono in varie citta d'Italia: Brescia resistette nelle
Dieci giornate
,
Livorno
non aveva accettato la fine della Repubblica Toscana, la
Repubblica di San Marco
continuava a difendersi dall'esercito austriaco e la
Repubblica Romana
era attaccata da est dai francesi e da nord dagli austriaci, accorsi per ripristinare il dominio temporale del Papa.
Ad una ad una le citta ancora ribelli cedettero sotto i colpi degli avversari:
Brescia
il 1º aprile,
Livorno
l'11 maggio,
Bologna
il 16 maggio,
Ancona
il 19 giugno,
Roma
il 3 luglio e infine
Venezia
il 23 agosto.
Nel
1852
,
Camillo Benso conte di Cavour
divento primo ministro del regno di Sardegna. Cavour porto una ventata innovativa nella pianificazione dell'unita. Anzitutto
Cavour
era consapevole del fatto che senza l'appoggio di una potenza europea non sarebbe stato mai possibile sconfiggere l'impero Asburgico e quindi inizio ad attirare le attenzioni delle potenze continentali sulla questione Italiana. Presto Cavour si accorse che in nessuno stato europeo si aveva coscienza della situazione italiana; mise in atto allora varie iniziative diplomatiche. Una svolta importante si ebbe con lo scoppio della
Guerra di Crimea
; Cavour spinse il Regno di Sardegna a prendervi parte a fianco di Gran Bretagna, Francia e Impero Ottomano. L'intento era quello di rendere sempre piu stretti i legami tra il regno sabaudo e le grandi potenze europee. L'iniziativa ebbe i frutti sperati dallo statista piemontese: al
congresso di Parigi
ebbe l'occasione di esporre di fronte ai rappresentanti dei maggiori stati europei l'importanza della questione italiana per il mantenimento della pace nel continente e i diplomatici inglesi e francesi sostennero le tesi di Cavour.
[1]
Significativo per rinforzare i buoni rapporti con l'imperatore francese
Napoleone III
fu l'invio a Parigi, come ambasciatrice, della donna considerata la piu bella dello stato sabaudo, la
contessa di Castiglione
,
amante del re
Vittorio Emanuele II
[
senza fonte
]
[2]
, di cui
Napoleone III
subi il fascino.
Il consenso ottenuto dopo la guerra di Crimea porto all'
incontro segreto a Plombieres
tra Cavour e Napoleone III. Il patto prevedeva l'intervento francese a fianco del Regno di Sardegna in caso di aggressione da parte dell'Austria e, in caso di vittoria, l'annessione al regno sabaudo del Lombardo-Veneto; il sogno di
Napoleone III
era di prendere Vienna. Ora Cavour disponeva di un forte alleato; doveva pero spingere l'Austria ad attaccare per prima.
Cavour inizia a spostare truppe sul confine sabaudo e a muoverle in su ed in giu per la linea: l'Austria cade nella trappola e fa giungere un ultimatum a
Torino
. Scaduto l'ultimatum, l'Impero asburgico attacca facendo scattare la clausola del patto e costringendo la Francia ad intervenire. La seconda guerra d'indipendenza italiana vede schierati da un lato la
Francia
e il Regno di Sardegna e dall'altro l'Austria. Gli eserciti franco-piemontesi, guidati da Napoleone III, sconfiggono gli austriaci nelle battaglie di
Magenta
e di
Solferino e San Martino
Successivamente, pero, Napoleone III abbandono la guerra, per il sanguinoso bilancio successivo alla
Battaglia di Solferino e San Martino
(per la Francia reduce dalle guerre Napoleoniche si trattava della prima vera guerra) e, altresi timoroso di un eventuale allargamento del conflitto in Europa centrale, avvio trattative con l'Austria, con la quale firmo l'
armistizio
l'11 luglio 1859, a
Villafranca di Verona
.
La Francia ottenne dall'Austria, che assolutamente non voleva trattare con i piemontesi, la
Lombardia
, con l'esclusione di
Mantova
. Cavour deluso dalla condotta francese, che non aveva rispettato i patti, e amareggiato dall'umiliazione di ricevere la Lombardia dalla Francia e non direttamente dall'Austria si dimise dall'incarico di primo ministro.
Nel 1860, a seguito di
plebisciti
, si ebbe l'annessione, al Regno di Sardegna, del
Ducato di Parma e Piacenza
, della
Legazione delle Romagne
, del
Ducato di Modena e Reggio
e della Toscana, dove un
governo provvisorio
si era insediato ponendo fine al
Granducato di Toscana
. Tali annessioni contrastavano pero con quanto stabilito alla fine della guerra tra Austria e Francia nella
Pace di Zurigo
.
La Francia e il Piemonte convennero infine che quanto promesso e non mantenuto dall'
alleanza sardo-francese
, e cioe l'annessione dell'intero
Lombardo-Veneto
, poteva essere sostituito con l'annessione dei territori suddetti. Per cui il 24 marzo
1860
il Regno di Sardegna cedette alla
Francia
quanto previsto dai patti in cambio del Lombardo-Veneto: la
Savoia
e la
provincia di Nizza
.
Venezia rimane sotto il controllo austriaco, lo Stato Pontificio, amputato delle Romagne, sotto il governo del
Papa
e il
Regno delle due Sicilie
sotto la monarchia assoluta dei Borbone. Intanto, nel 1859, era morto
Ferdinando II
, re delle
Due Sicilie
, ed era salito al trono il figlio
Francesco II
; nel regno sabaudo fu richiamato al governo Cavour.
Il 5 maggio
1860
,
Giuseppe Garibaldi
, contro il parere di Cavour, che temeva una risposta francese, salpo con
i Mille
da
Quarto
, nei pressi di Genova, dando avvio alla famosa
Spedizione
. Il nizzardo, con l'appoggio di Vittorio Emanuele II, avanzo rapidamente risalendo lo stivale.
Nel frattempo l'esercito sardo batteva quello pontificio nella
Battaglia di Castelfidardo
, che permise l'annessione delle Marche e dell'Umbria al Regno di Sardegna. In seguito all'
incontro
tra
Giuseppe Garibaldi
e
Vittorio Emanuele II
, avvenuto nella citta di
Teano
, anche tutte le regioni del sud entrarono nel regno sabaudo.
Con un'Italia oramai unificata dalle Alpi alla Sicilia (ma ancora mancante del Triveneto e del Lazio), il 17 marzo
1861
, il parlamento nazionale riunito a Torino (capitale del nuovo Stato) proclamo la trasformazione del
Regno di Sardegna in Regno d'Italia
di cui quindi
Vittorio Emanuele II
fu il primo re.
Alla completa riunificazione dell'Italia mancavano ancora la conquista del
Veneto
annesso nel 1866, di
Roma
annessa nel 1870, di
Trento
con il
Trentino
e di
Trieste
con la
Venezia Giulia
, annessi tra il
1915
-
1918
(
prima guerra mondiale
). Il nuovo Stato italiano era poco incline a iniziare una nuova guerra, mentre i rivoluzionari italiani puntavano ad azioni come la
Spedizione dei Mille
che sfruttando l'appoggio della popolazione locale permettesse la liberazione dei territori. Una spedizione di Garibaldi contro lo
Stato Pontificio
fu fermata dallo stesso esercito italiano, che temeva una guerra con la
Francia
, allora protettrice dello Stato Pontificio. Nel
1866
il regno d'Italia si alleo con la
Prussia
contro l'
Austria
. La guerra sul fronte italiano fu segnata da alterne vicende, ma la vittoria prussiana consenti al
Regno d'Italia
di annettere il Veneto e parte del Friuli.
Fin dalle prime riunioni del parlamento italiano, era stato dichiarato il programma di rendere Roma capitale del regno
[3]
[4]
. Lo Stato Pontificio rimaneva pero ancora al papa e comprendeva una buona parte del centro Italia; tuttavia il Regno d'Italia aveva firmato la
Convenzione di settembre
con la Francia, in cui si impegnava a non occupare Roma. Le cose cambiarono nel 1870, quando scoppio la
guerra Franco-Prussiana
; l'efficientissima macchina da guerra del cancelliere
Otto von Bismarck
e di
Guglielmo I
ottenne una schiacciante vittoria sulla Francia. Dopo la sconfitta francese l'Italia non si senti piu obbligata dal patto sottoscritto con l'imperatore francese, ormai decaduto. Inoltre la guarnigione francese a difesa di Roma era stata ritirata e il
papa Pio IX
si rifiutava di trattare
[5]
. Vittorio Emanuele II fece allora avanzare il suo esercito verso Roma. Il 20 settembre 1870, un reparto di bersaglieri apri la
breccia di Porta Pia
ed entro in Roma; fu la fine della storia millenaria dello Stato della Chiesa. La reazione del Papa non si fece attendere: nonostante l'Italia avesse approvato la
Legge delle Guarentigie
in cui si concedevano al pontefice il
Palazzo Pontificio
, i
palazzi del Vaticano
e un indennizzo annuo in denaro, Pio IX rifiuto di trattare e ribadi la sua disposizione ai cattolici di non partecipare alla vita politica del Regno italiano (
non expedit
). Dopo il
plebiscito
del 2 ottobre 1870 che sanci l'annessione di Roma al Regno d'Italia, il 3 febbraio 1871 la capitale d'Italia divenne definitivamente Roma.
Una parte della storiografia italiana vide la
prima guerra mondiale
sul
fronte italiano
come una sorta di
quarta guerra d'indipendenza
[6]
[7]
;
Antonio Salandra
, allora primo ministro, commentando alla Camera dei Deputati l'entrata in guerra del paese, affermo che il destino aveva data alla presente generazione il compito di completare l'opera del Risorgimento
[8]
[9]
. L'interpretazione della prima guerra mondiale come parte integrante del processo risorgimentale e ancora sostenuta da un modello storiografico che parla di "Risorgimento lungo" intendendo tutto il periodo dalla fine del
XVIII secolo
fino alla fine della Grande guerra, visto come periodo di costruzione della nazione italiana, interpretazione storiografica sostenuta anche da storici non italiani come Gilles Pecout
[10]
.
Va tra l'altro notato che il tema della
necessita
di una "quarta guerra d'indipendenza" contro l'Austria comincio a svilupparsi fin dagli ultimi decenni del
XIX secolo
, nell'ambito delle correnti di pensiero legate all'
irredentismo italiano
[11]
[12]
; anche la
guerra italo-turca
fu vista, in ambito irredentista, come facente parte di tale tematica
[13]
.
Il
conflitto
cominciato in Italia il 24 maggio
1915
con la dichiarazione di guerra da parte dell'Italia all'Austria-Ungheria, si sarebbe poi concluso il 4 novembre 1918 con il dissolvimento dell'Impero austro-ungarico e l'annessione all'Italia di parte dei territori promessi in seguito ai
patti segreti di Londra
stipulati dal Regno d'Italia con i paesi della
Triplice intesa
.
Con
Trento
e
Trieste
annesse al territorio italiano si concluse il processo di unificazione.
Il
trattato di Saint-Germain-en-Laye del 1919
non garanti pero tutti i territori promessi all'Italia dall'Intesa, infatti rimase irrisolto il problema di
Fiume
, che non fu annessa e divenne motivo di scontro tra l'Italia e le potenze alleate.
- ^
Rosario Romeo,
Vita di Cavour
, Laterza Bari, 2004 (pagine 325 - 327).
- ^
Gianni Fazzini,
OLDOINI, Virginia, contessa di Castiglione
, su
Dizionario Biografico degli Italiani Volume 79 (2013)
.
URL consultato il 13 ottobre 2020
.
≪Nel novembre 1856, dopo schermaglie amorose, durate qualche mese, nelle quali era maestra, Oldoini ? ospite dei festeggiamenti nel castello di Compiegne, cui partecipava la migliore societa parigina ? cedette al corteggiamento dell’imperatore, divenendone l’amante≫
- ^
Camillo Benso Cavour (conte di),
I discorsi di Cavour per Roma capitale
, Istituto di studi romani, 1971
- ^
Camillo Benso di Cavour, Isaac Artom,
Il conte di Cavour in parlamento: discorsi raccolti e pubblicati
, edizioni Barbera, 1868 (pagina 637)
- ^
Giuseppe Vottari,
Storia d'Italia (1861-2001)
, Alpha Test, 2004 (pagine 32-33)
- ^
Archivio di Stato di Piacenza
, su
archiviodistatopiacenza.beniculturali.it
, Archivio di Stato di Piacenza.
URL consultato il 13 ottobre 2020
(archiviato dall'
url originale
il 23 luglio 2012)
.
- ^
Piergiovanni Genovesi,
Il manuale di storia in Italia. Dal fascismo alla Repubblica: Dal fascismo alla Repubblica
, FrancoAngeli, 11 giugno 2009,
ISBN
978-88-568-1868-0
.
URL consultato il 13 maggio 2024
.
- ^
Cfr. pag 444, Christopher Duggan,
La forza del destino
, Laterza, 2011
- ^
Alberto Mario Banti,
Storia contemporanea
, Donzelli Editore, 1997,
ISBN
978-88-7989-345-9
.
URL consultato il 13 maggio 2024
.
- ^
Gilles Pecout,
Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)
, Bruno Mondadori, 2011
- ^
Antonio Scotta,
La Conferenza di pace di Parigi fra ieri e domani (1919-1920): atti del Convegno Internazionale di studi, Portogruaro-Bibione, 31 maggio-4 giugno 2000
, Rubbettino Editore, 2003,
ISBN
978-88-498-0248-1
.
URL consultato il 13 maggio 2024
.
- ^
Emilio Lussu,
La catena
- ^
Antonio Schiavulli,
La guerra lirica: il dibattito dei letterati italiani sull'impresa di Libia (1911- 1912)
, casa editrice Fernandel, 2009,
ISBN
978-88-96117-02-6
.
URL consultato il 13 maggio 2024
.
- E. Bianchi,
Le guerre d'indipendenza
, Firenze, A. Salani, 1935.