Lezione allo
Studium bolognese
, scolpita sull'arca funebre del giurista trecentesco
Giovanni d'Andrea
.
Graziolo Accarisi
(
Tossignano
,
1380
?
Bologna
,
1470
) e stato un
giurista
e
politico
italiano
.
La sua figura e legata in particolare alla vicenda della cosiddetta
Madonna di San Luca
a
Bologna
.
Stemma Accarisi
Discendente del ramo felsineo dell'antica
[1]
e nobile casata degli
Accarisi
di
Faenza
, nota per i sentimenti
ghibellini
, Graziolo (o Graciolo) Accarisi (o de Accarisiis, de Acharixiis, Acarizi, Accarigi)
[2]
nacque a Tossignano, piccolo borgo sulle pendici dell'
Appennino imolese
, una sessantina di chilometri a sud-est di Bologna, dove la sua famiglia si era ritirata quando i rivali Geremei avevano preso il controllo della citta. Graziolo comunque rientro nella "dotta" Bologna per frequentarne lo
Studium
, dove il 28 maggio 1403 fu addottorato
in utroque iure
dall'illustre giurista
Bartolomeo da Saliceto
e dove poi insegno diritto ("lettore legista") dal 1406 fino al 1469.
[3]
Il 14 dicembre 1414 l'
antipapa Giovanni XXIII
lo nomino avvocato concistoriale, certamente per le sue ottime capacita giuridiche ma anche con intenti "politici". Di fatto, posteriormente a tale data, Graziolo ≪comincio ad essere impiegato nelle cose del governo della citta≫.
[4]
Fu tra l'altro ambasciatore nel 1420 presso
papa Martino V
al fine di sollecitarne l'intervento per sedare la lotta fra
Anton Galeazzo Bentivoglio
e Matteo Canetoli per la signoria di Bologna, da cui era derivato l'
interdetto
pontificio contro la citta; e nel 1424 fu nominato vicario a
Castelfranco Emilia
per assicurarne la difesa contro gli attacchi del duca di Milano
Filippo Maria Visconti
.
Il quattrocentesco santuario della Guardia a Bologna in un'incisione del 1723 (prima della costruzione della nuova chiesa).
Nel
1433
si ha testimonianza della sua presenza nel Consiglio degli Anziani di Bologna. Nel giugno di quell'anno, infatti, citando l'esempio di quanto facevano i fiorentini con l'immagine della
Madonna dell'Impruneta
attribuita a san Luca
, suggeri al Consiglio di portare in processione per tre giorni lungo le strade cittadine l'immagine della Madonna (pure attribuita a san Luca) venerata nel vicino
Santuario della Guardia
, impetrandone l'intervento perche fermasse le piogge che ininterrottamente e violentemente da aprile imperversavano sulla citta, mettendo a rischio i raccolti e creando grave carestia per la popolazione. Gli Anziani approvarono la proposta e incaricarono lo stesso Accarisi di occuparsene; questi chiese alla Compagnia dei Battuti dell'ospedale di Santa Maria della Morte di provvedere al trasporto dell'immagine sacra, che venne organizzato per domenica 5 luglio. Quando l'icona fece il suo solenne ingresso in citta il cielo si rassereno e la pioggia cesso.
[5]
Fu lo stesso Accarisi a lasciar traccia di questo episodio in un suo resoconto, l'
Historicus contextus
, stilato intorno al
1459
e il cui manoscritto e tutt'oggi conservato presso l'Archivio di Stato di Bologna (Codici miniati, cod. 46 bis). Come dice il titolo completo dell'opera,
Historicus contextus trium Bononiae civitatis gloriarum. Hoc est templi D. Mariae Virginis de Monte divinitus constructi, Imaginis eiusdem Deiparae quam D. pinxit Lucas miraculose acquisitae, Vexillique aureae flammae dono regio recepti
, Graziolo Accarisi vi descrive "tre glorie della citta di Bologna", ed esattamente il santuario della Madonna della Guardia, l'immagine della
Madonna di San Luca
che vi e custodita
[6]
e l'
Orifiamma
donato nel 1389 da
Carlo VI di Francia
alla citta posta sotto la sua protezione. Il testo venne pubblicato solo nel 1665 dallo stampatore bolognese Giovanni Battista Ferroni a cura dei nipoti in sesto grado dell'autore, Arnaldo e Goffredo Accarisi. Una seconda edizione, curata dal solo Goffredo Accarisi e stampata sempre a Bologna ma da Giuseppe Longhi, apparve nel 1678. In italiano e invece l'opuscolo
Leggenda della Madonna di San Luca che si venera sul Monte della Guardia presso Bologna
, traduzione parziale del testo di Graziolo (Bologna, Sigonio, 1877).
Dopo la morte,
[7]
Graziolo Accarisi fu sepolto nella
chiesa di San Michele dei Leprosetti
. La sua lapide funeraria, oggi conservata presso il
Museo civico di Bologna
, e costituita da una lastra tombale in marmo rosa con figura intera distesa: la testa riposa su un cuscino, gli occhi sono chiusi e le mani poggiano su due libri in uno
stilema
iconografico ricorrente in numerose tombe di giuristi e docenti di diritto (i due libri potrebbero riferirsi alla sua
laurea in
diritto civile
e in
diritto canonico
). L'epigrafe che corre lungo la cornice recita: "Sepolcro del signor Graziolo di Giacomo detto Zacca, degli Accarisi, dottore in legge, avvocato concistoriale, nel quale giace il signor Baldassarre suo figlio, licenziato in diritto canonico morto nell'anno del signore 1434." La data e pertanto riferita alla morte del figlio, a lui premorto, mentre Graziolo era ancora segnalato in vita fino al 1470.
[8]
- ^
Un Floriano Accarisi risulta console a Bologna gia nel 1193, come citato in (
DE
) Nikolai Wandruszka,
Die Oberschichten Bolognas und ihre Rolle wahrend der Ausbildung der Kommune (12. und 13. Jahrhundert)
("Le classi superiori di Bologna e il loro ruolo durante il periodo comunale - XII e XIII secolo"), Francoforte sul Meno, Lang, 1993, pp. 269-371.
ISBN 3-631-45667-0
.
- ^
Giuseppe Rabotti, "Accarisi, Graziolo", in
Dizionario biografico degli italiani
.
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1960, vol. 1.
- ^
Cosi le scarne note, ma impreziosite da un suo ritratto del 1437, che compaiono sul sito dell'
Archivio Storico dell'universita di Bologna
[
collegamento interrotto
]
.
e che sembrano avvalorare la tesi del Fantuzzi di una costante permanenza di Graziolo a Bologna, in contrasto con quanto affermato dal Mazzuchelli che invece lo vuole "cittadino di
Ferrara
" a partire dal 1407.
- ^
Fantuzzi,
op. cit.
, p. 29.
- ^
Un estratto della cronaca di Accarisi e riportata
qui
(archiviato dall'
url originale
il 27 febbraio 2014)
.
- ^
Poiche l'immagine della Madonna della Guardia e un'
icona
orientale, non e da escludere che il racconto dell'Accarisi sia in qualche modo da porre in relazione con la legazione pontificia condotta in quegli anni (1450-1455) a Bologna dal cardinal
Basilio Bessarione
, che molto si prodigo per salvare l'immenso patrimonio della cultura bizantina dopo la presa di
Costantinopoli
da parte degli
Ottomani
nel
1453
. Sull'argomento si possono vedere, fra gli altri,
Santuario della Madonna di San Luca
sul sito delle
Acli dell'Emilia-Romagna
(
PDF
).
o il saggio di Fabrizio Lollini su "Bologna, Ferrara, Cesena. I corali del Bessarione tra circuiti umanistici e percorsi di artisti", in Piero Lucchi (a cura di),
Corali miniati del Quattrocento nella Biblioteca Malatestiana
, Milano, Fabbri, 1989, pp. 19-36 (consultabile anche
on line
.
).
- ^
Avvenuta plausibilmente nel 1470. Sull'argomento tuttavia le fonti indicano svariate date che si collocano nell'arco di un trentennio, dal 1460 al 1490.
- ^
Vedi:
Elvio Giuditta,
Testimonianze araldiche al Museo civico medievale di Bologna
, Bologna, Clio, 2001, p. 28.
, che attribuisce la scultura a un allievo non particolarmente dotato di
Jacopo della Quercia
.
- Giammaria Mazzuchelli
,
ACCARIGI (Graziolo)
, in
Gli scrittori d'Italia, cioe notizie storiche e critiche intorno alle vite e agli scritti dei letterati italiani
, vol. I, parte I, Brescia, Bossini, 1753, pp. 33-34.
- Giovanni Fantuzzi
,
Accarisi Graziolo
, in
Notizie degli scrittori bolognesi
, vol. I, Bologna, Stamperia di San Tommaso d'Aquino, 1781, pp. 28-30.