La
Grande Sfinge di Giza
e una
scultura
di
pietra calcarea
situata nella
Necropoli di Giza
, raffigurante una
sfinge
sdraiata, ovvero una
figura mitologica
con la testa di un uomo e il corpo di un leone (nello specifico e detta anche
androsfinge
o sfinge andricefala).
Da un punto di vista geografico, il monumento si colloca all'interno dell'altopiano di Giza (comprensiva dell'
omonima Necropoli
), sulla riva occidentale del fiume
Nilo
, che separa
Giza
dalla capitale d'Egitto,
Il Cairo
.
Ottenuta da un substrato roccioso, e la piu grande statua
monolitica
tra le sfingi egizie: e lunga 73 metri (dalla coda alle zampe anteriori), alta 20 metri (dalla base alla punta della testa) e larga 19 metri; la sola testa ha un'altezza di 4 metri.
[1]
Nella sua lunghissima storia, la Sfinge e stata chiamata in diversi modi: per gli
Arabi
musulmani
e per i
Copti
e ancor oggi
Ab? l-H?l
(in
arabo
??? ?????
?
), ossia "padre del terrore" (
Abu
= "padre",
Haul
= "terrore").
Il nome Sfinge che le attribuiamo deriva dal
greco
Σφ?γξ
Sphinx
(gen. Σφιγγ??, termine in relazione col verbo σφ?γγω che significa "strangolare"), derivante a sua volta dall'egizio
traslitterato
in
?sp ?n?
[2]
(shespankh)
che significa "statua vivente" ed era il nome attribuito alle statue di leoni con testa di uomo.
[3]
La
Stele del Sogno
la identifica con un altro nome, quello con cui era conosciuta nell'antichita:
Hor em akhet
, reso
Armachis
in greco.
Le consonanti che compongono
Hor em akhet
sono
hr w kt
oppure
hr m kt
;
hr
vuol dire
Horus
,
w
significa
dimora
(mentre
m
esprime lo stato in luogo),
kt
e
l'orizzonte
:
Horus dimora
(oppure e, si trova)
all'orizzonte
(qualcuno traduce anche Horus sorge all'
orizzonte
).
Nonostante il significato esplicito di questo nome, gli studiosi non riscontrano una relazione tra Sfinge e
Horus
; qualcuno, invece, identificando Horus con il
Sole
, ritiene che il rapporto esista, dal momento che la Sfinge assiste alla sua nascita ogni giorno.
Il monumento probabilmente fu ricavato da un affioramento di roccia durante la
costruzione
delle
Piramidi di Giza
. Stranamente la Grande Sfinge e un monumento isolato, mentre le Sfingi successive erano poste in coppia per proteggere l'ingresso di un edificio. In teoria poteva essere scolpita un'altra grande Sfinge; infatti, poco distante a sud, sull'altopiano si erge un'altra collinetta di roccia. In pratica pero non e stato cosi, forse a causa della troppa distanza.
La Grande Sfinge pare sia stata creata attorno al 2500 a.C., al tempo del
faraone
Chefren
(2558-2532 a.C.). Si pensa che rappresenti il faraone Chefren e sia posta davanti alla sua piramide (la seconda del complesso di El-Giza per dimensioni dopo quella di Cheope) per proteggerla.
La Grande Sfinge fu realizzata scolpendo la pietra viva, mentre alcune parti sono state costruite o riparate con l'aggiunta di blocchi di roccia tagliati. Tuttavia lo strato roccioso varia all'interno del monumento. La struttura geologica fu analizzata a meta degli
anni ottanta
del
ventesimo secolo
, durante i lavori di
Lehner
e
Hawass
, dal geologo
K. Lal Gauri
[4]
dell'
Universita di Louisville
,
Kentucky
. Il risultato fu che il monumento e composto da tre diversi strati rocciosi:
- lo strato inferiore del corpo e di pietra calcarea dura ma fragile, di origine piu antica;
- lo strato mediano, che comprende il nucleo della Sfinge, migliora salendo verso l'alto, ma e in media di pessima qualita; per questo sono presenti numerose crepe;
- lo strato superiore, che comprende la testa della Sfinge e il collo, e formato da pietra calcarea dura, che diventa sempre piu pura nella testa, permettendo una migliore conservazione nel tempo.
Nonostante il tipo di pietra utilizzato per la testa della Sfinge sia di qualita migliore rispetto a quello usato per il corpo, il volto e la parte piu danneggiata del monumento. La causa, tuttavia, non e solamente da attribuire al deterioramento naturale, ma anche all'azione dell'uomo. Infatti il naso e stato completamente rimosso, mentre la bocca e gli occhi sono stati gravemente danneggiati. Contrariamente a quello che alcuni pensano, il
naso
della Sfinge non fu distrutto in epoca napoleonica, ma nel 1378, ovvero in epoca
mamelucca
, per opera dello
sceicco
sufi
Mu?ammad ???im al-Dahr, appartenente alla
khanqa
di Sa??d al-Su?ad??, irritato per i doni che i contadini del posto offrivano alla Sfinge, anziche alla sua confraternita, come scrisse lo storico arabo
al-Maqrizi
.
[5]
La credenza che i responsabili del danneggiamento fossero i soldati di Napoleone scaturi dal fatto che nel 1804, proprio in seguito alla spedizione napoleonica, furono pubblicate delle vedute dell'Egitto, tra le quali ce n'era una riproducente la Sfinge con il naso intatto. Ma in altre immagini (di
Frederick Lewis Norden
), risalenti al 1737, viene invece mostrato il colosso gia privato del naso. Per quanto riguarda la datazione, la testa della Sfinge e sicuramente stata realizzata durante la
IV dinastia
dell'
Antico Regno
(
2620 a.C.
-
2500 a.C.
). Appartengono a quell'epoca lo stile del copricapo, la presenza del
cobra
reale sulla fronte e la fisionomia del volto, caratteristiche che si ritrovano nelle sculture dei re
Chefren
e
Micerino
, della stessa dinastia. Inoltre, un elemento in comune con le statue dell'epoca e la barba cerimoniale, i frammenti della quale sono stati ritrovati ai piedi della sfinge e che sono ora conservati al
British Museum
di
Londra
e al
Museo di antichita egiziane
del
Cairo
.
Rispetto al corpo la testa e di dimensioni ridotte. La causa e forse da attribuire o alla scarsa quantita della pietra calcarea dura, o all'esigenza posteriore di allungare il corpo per via delle crepe.
L'identificazione del volto raffigurato, invece, desta molti dubbi. Inizialmente era stato attribuito a
Chefren
, sovrano della
IV dinastia egizia
(
2560 a.C.
?
2540 a.C.
);
Mark Lehner
ha mostrato con modelli al
computer
[6]
, che sovrapponendo il volto della Sfinge alla statua del faraone
Chefren
la somiglianza fosse evidente. Tuttavia il risultato di
Lehner
e stato confutato dalla ricostruzione facciale eseguita dal
detective
Frank Domingo
della
polizia
di
New York
[7]
. Secondo recenti studi la statua rappresenterebbe, invece,
Cheope
, secondo sovrano della
IV dinastia
(
2595 a.C.
?
2570 a.C.
), e la sua costruzione sarebbe da attribuire al figlio
Kheper
, a lui succeduto prima di
Chefren
dal
2570 a.C.
al
2560 a.C.
In conclusione, dopo numerose ricerche non c'e ancora un risultato inconfutabile, anche se l'
archeologia
ufficiale continua ad attribuire il volto della Sfinge a
Chefren
.
Uno dei misteri della Sfinge, alimentato dalle leggende popolari, e certamente la presenza di passaggi nascosti al suo interno. Attualmente e nota l'origine di uno di essi soltanto: un breve varco senza uscita dietro la testa, lungo approssimativamente 5 metri, scavato nel 1837 da
John Shae Perring
e
Howard Vyse
durante la ricerca di una camera segreta all'interno del corpo.
[8]
L'ipotesi che all'interno del monumento ci siano camere nascoste non ha riscontri scientifici, anche se gli ultimi scavi hanno rilevato la presenza di altri tre cunicoli nel corpo della statua
[9]
:
- il primo cunicolo si trova anteriormente, dietro la stele fatta porre dal faraone Tuthmosis IV tra le zampe della Sfinge
- il secondo cunicolo si trova sul lato nord (a destra per chi guarda il volto della statua): la sua esistenza era stata da tempo ipotizzata osservando le foto ingiallite di
Emile Baraize
, pioniere dell'egittologia, che mostrano operai nell'atto di rimuovere sabbia da un tunnel.
[10]
- il terzo cunicolo e di recente individuazione (l'archeologo ed egittologo egiziano Hawass vi e entrato per la prima volta durante i restauri della struttura, terminati da poco); e sita presso la coda e avrebbe una profondita di ben 15 metri.
Non si esclude che tali cunicoli debbano essere fatti risalire a tentativi piu o meno antichi di penetrare in una presunta camera segreta situata nel corpo della Sfinge o al di sotto di essa.
La
stanza dei registri
e una mitica biblioteca sepolta sotto la Sfinge di Giza
[11]
che secondo alcuni (a cominciare dall'occultista e sensitivo statunitense
Edgar Cayce
) conterrebbe tutta la conoscenza degli antichi Egizi fissata su rotoli di papiro, oltre alla storia del perduto continente di
Atlantide
.
La Grande Sfinge e parte integrante dell'ampio
complesso funerario
di Chefren e si trova lateralmente alla
rampa processionale
che conduce dal
tempio a valle
alla
Piramide di Chefren
a
Giza
.
Il corpo della Sfinge e posto su una piattaforma di pietra ed e circondato da un recinto roccioso a forma di U, realizzato con la stessa pessima qualita di pietra durante gli scavi per la costruzione del monumento.
Essendo infossata, la Sfinge e soggetta a essere sepolta dalle sabbie del
deserto
ed erosa dalle infiltrazioni d'acqua piovana e in passato dall'innalzamento della
falda freatica
dovuta alle
esondazioni
del
Nilo
.
A est della Sfinge sorgono due templi, uno di fronte alle zampe posteriori, battezzato come
Tempio della Sfinge
, mentre l'altro, il
Tempio a valle di Chefren
, si trova accanto al primo in direzione sud. Entrambi sono stati costruiti con la medesima roccia del corpo della Sfinge, e per questo sono gravemente danneggiati dall'
erosione
. Quando fu rinvenuto il
Tempio a valle di Chefren
, l'ipotesi che la Grande Sfinge fosse stata realizzata dopo la costruzione delle Piramidi di
Cheope
e
Chefren
ottenne una nuova prova a sostegno: il tempio era infatti collegato alla
Piramide di Chefren
tramite una via d'accesso in pietra calcarea, che era fornita di canali di drenaggio per l'acqua piovana e, sul lato settentrionale, di un grande fosso, che e tagliato in un angolo dal recinto della Sfinge e bloccato con pezzi di
granito
, per non far defluire l'acqua nel sito. Questo fa pensare che il recinto sia di eta posteriore alla via d'accesso della Piramide.
D'altra parte il ritrovamento di tombe appartenenti all'epoca di
Cheope
e
Chefren
sul lato nord del recinto avvalora l'ipotesi della realizzazione del monumento durante il loro regno o per lo meno non prima.
A causa della cattiva qualita della pietra calcarea, il corpo della Sfinge e la parte piu danneggiata dall'erosione naturale.
Il collo e la parte inferiore del copricapo, oggi mancante, hanno subito per secoli l'erosione provocata dalle folate di sabbia. Sono inoltre presenti numerose crepe lungo il corpo che sono state datate al tempo della formazione della pietra stessa. A causa del persistente deterioramento, nel corso del tempo sono state compiute moltissime
riparazioni
.
Negli
anni ottanta
numerosi egittologi e geologi, tra cui soprattutto K. Lal Gauri, Mark Lehner e Z. Hassan, hanno studiato la condizione odierna di erosione della Sfinge. Il risultato fu la scoperta che il deterioramento del corpo sia in parte causato dal fenomeno di condensa notturna, assorbita per azione capillare, con evaporazione mattutina, che provoca la cristallizzazione dei sali nei pori della roccia e l'erosione in seguito all'espansione dei cristalli. Questo fenomeno e ancora attivo e puo avvenire anche sotto strati di sabbia: per questo il degrado del monumento e continuato anche nei moltissimi secoli in cui e stato ricoperto dalla sabbia.
Sul corpo della Sfinge sono altresi presenti segni di erosione compatibili con l'esposizione continua all'acqua piovana, ipotesi accettata dalla comunita scientifica nonostante l'egittologia ufficiale non sappia come spiegare questo fatto, considerando che le ultime piogge in grado di sortire tali effetti nella regione di Giza risalgono alla fine dell'ultima glaciazione.
Si e tentato anche di spiegarne la causa con le esondazioni del Nilo, ma i segni d'erosione presenti, che sono piu marcati in alto e meno marcati in basso, sono incompatibili con quelli che causerebbe un'erosione dovuta all'acqua del fiume, che sarebbero piu evidenti alla base della statua.
La disciplina dell'
Egittologia
si sviluppa pienamente soltanto nel
XVIII secolo
, dopo la spedizione militare di
Napoleone Bonaparte
in
Egitto
. Prima che si approfondisse l'interesse per l'
Antico Egitto
qualsiasi cosa che lo riguardava, Sfinge inclusa, era un mistero.
Prima del
XVIII secolo
la
Bibbia
era considerata come fonte attendibile dagli appassionati di storia antica. L'
Egitto
e i suoi faraoni erano spesso citati all'interno del libro sacro, ma senza informazioni dettagliate. Tuttavia la Sfinge non viene mai menzionata.
Un'altra fonte d'informazione per l'
Antico Egitto
erano i classici greci e latini, fra cui ebbe maggiore importanza
Erodoto
, che per primo scrisse cio che vide di persona a
Giza
nel 460 a.C.
[12]
circa un paio di millenni dopo che la sfinge venne scolpita.
Nei suoi testi, come in quelli degli altri scrittori greci, non si parla mai della Grande Sfinge: molto probabilmente fino al
I secolo
il monumento era ancora interamente sommerso dalla sabbia.
La prima testimonianza della presenza della Sfinge si ha grazie all'autore romano
Plinio il Vecchio
nella sua
Naturalis Historia
[13]
, dove racconta le credenze della gente del luogo.
Il monumento era considerato come l'immagine della manifestazione del dio "
Horus
all'Orizzonte" e per questo il volto era intonacato e dipinto con
ocra
, osservazione attendibile perche ancora oggi sono presenti le tracce del colore.
Inoltre
Plinio il Vecchio
afferma che la Sfinge era stata scolpita nel posto con la roccia locale, contrariamente alla leggenda che fosse stata trasportata da altro luogo.
Durante la
conquista araba
, un medico di
Baghdad
,
Abd el-Latif
, scrisse attorno al
1200 d.C.
che nei pressi delle Piramidi c'era una testa colossale, dal volto dipinto di rosso, che emergeva dalla sabbia, il cui corpo era sepolto nel terreno. Inoltre riporto il nome con cui veniva al tempo chiamata la Sfinge:
Abul-Hol
. Lo stesso termine fu usato nel
1402 d.C.
dallo storico
El-Makrizi
, che vide al suo tempo il monumento gia danneggiato al volto e ne espresse le cause.
[5]
Il nome arabo della Sfinge, "Padre del Terrore", secondo le ipotesi del professore
Selim Hassan
[14]
, deriverebbe dall'antica espressione egiziana:
bw Hwl
, "dimora della Sfinge". La parola
Hwl
era una variante del nome
Horemakhet
,
Horus
all'Orizzonte, con cui veniva al tempo dei faraoni chiamata la Sfinge.
Nel
XVI secolo
si ebbe un particolare interesse per le antichita egizie, soprattutto a
Roma
. Numerosi viaggiatori si recarono in
Egitto
, non tanto per studiare i resti dell'antica civilta, quanto per ammirarla. La testimonianza del prete di
Caterina de' Medici
e indicativa per mostrare quanto la cultura egizia era poco conosciuta e fusa con le altre
religioni
: egli, infatti, annoto di aver visto la testa di una grande statua, creata da
Iside
e amata da
Giove
. Nel
1579 d.C.
Johannes Helferich
sviluppo questa interpretazione, descrivendo la Sfinge come il ritratto della dea
Isidis
, figlia del re greco
Inachus
, che ando in sposa, con il nome di
Iside
, al re egizio
Osiride
e in cui onore sarebbe stata costruita quella testa. Il resoconto di Helferich era accompagnato da un'illustrazione, che dimostra chiaramente, dalla forte caratterizzazione femminile della statua, che egli non si reco mai sul sito della Sfinge. Helferich, inoltre, racconto della presenza di un passaggio segreto all'interno della
statua
, che permetteva ai
sacerdoti
pagani di entrare dentro la testa e parlare al popolo. Questa affermazione era frutto soltanto di credenze popolari.
[15]
Nel
XVII secolo
numerose persone continuarono a viaggiare in
Egitto
e a riportare in patria le loro osservazioni. La prima illustrazione affidabile della Sfinge si ebbe nel
1610
da
George Sandys
nel suo libro
Relations of a Journey Begun
, in cui raffigura con precisione la testa della statua
[16]
, infatti si possono notare i segni dell'erosione sul collo e sul volto.
[17]
Nel
XVIII secolo
la Sfinge venne descritta e illustrata piu dettagliatamente. Nel
1743
Richard Pococke
la illustro ancora con un'espressione classicheggiante, ma gia nel
1755
Frederic Louis Norden
ritrasse la Sfinge in modo molto piu veritiero. Negli
anni venti
, inoltre,
Thomas Shaw
scopri un foro sulla sommita della testa, che molto probabilmente un tempo aveva ospitato una decorazione del copricapo, e getto nuovi indizi per l'ipotesi di passaggi nascosti all'interno del monumento.
Nel
1798
Napoleone Bonaparte
parti per la spedizione in
Egitto
con un gruppo di eruditi, che studiarono i monumenti dell'
Antico Egitto
e annotarono accuratamente i risultati nell'opera
Description de l'Egypte
, dove sono presenti precise incisioni che raffigurano la Sfinge. Durante la spedizione, inoltre, vennero effettuati alcuni scavi per rimuovere la
sabbia
da sotto la testa, ma senza grandi risultati perche i lavori furono abbandonati.
[18]
Nel
1816 d.C.
fu mandato a esplorare il sito di Giza per conto dell'
Inghilterra
Giovanni Battista Caviglia
, navigatore italiano ed egittologo. Egli incomincio a scavare nella sabbia verso la spalla sinistra della Sfinge, preoccupandosi di non far collassare il fossato con tavole di legno, e riusci ad arrivare fino alla base del monumento. Grazie a questo primo scavo, Caviglia scopri che erano state apportate delle modifiche alla superficie del corpo e delle zampe anteriori. Il secondo scavo, invece, porto alla scoperta dei resti della barba spezzata e della testa del cobra reale, decorazione del copricapo. Ma il ritrovamento piu importante fu la
stele
collocata tra le zampe della Sfinge, che a quel tempo non poteva ancora essere decifrata. Sempre nello spazio tra le zampe furono ritrovati i resti di un tempietto, con piccole statue di leoni di pietra dipinti di rosso, e di un altare di granito con segni di combustione, che faceva pensare a rituali in onore della Sfinge. Solo in seguito fu scoperto che erano di un'epoca piu tarda rispetto alla costruzione del monumento. I successivi scavi di Caviglia permisero di scoprire la zona a est intorno alle zampe anteriori, che recavano delle iscrizioni greche. Furono rinvenuti, inoltre, dei gradini di fango che portavano a un altopiano poco distante, dove furono trovate altre iscrizioni greche in onore della Sfinge, e i resti di una rampa di
mattoni di fango
che passava sopra la statua ed era collegata al tempietto ai suoi piedi.
[19]
Negli
anni trenta
e
quaranta
Caviglia fu assunto dall'egittologo inglese
Howard Vyse
, conosciuto per i suoi modi d'investigazione violenti. Egli, infatti, con il collega
John Shae Perring
perforo la schiena della Sfinge alla ricerca delle camere nascoste al suo interno, che naturalmente non trovarono.
[20]
All'inizio degli
anni venti
dell'
Ottocento
l'egittologo francese
Jean-Francois Champollion
decifro i geroglifici con la
stele di Rosetta
e riusci a tradurre l'antica lingua egizia. Cosi la
stele
ritrovata ai piedi della Sfinge pote essere interpretata. Si scopri che parlava di un antico scavo al monumento intrapreso dal faraone
Thutmose IV
del
Nuovo Regno
. La stele e comunemente chiamata
Stele del sogno
, in quanto narra che la causa del restauro fu un sogno, fatto dal faraone mentre si riposava all'ombra della statua, in cui la Sfinge, chiamata
Horemakhet
(
Horus
all'Orizzonte)
Kheperi-Re-Atum
(il sole dell'alba, di mezzogiorno e del tramonto), gli si rivolge per donargli il suo regno sulla terra in cambio delle sue cure. La stele gia all'epoca di Caviglia era gravemente erosa, cosi che non fu possibile decifrare la parte finale completamente. Nella linea 13 pero si riesce a leggere la prima sillaba
Khaf
di
Khafre o Chefren
, seguita poco piu avanti dalla frase "la statua fatta per
Atum-Horemakhet
"
[21]
. Dato che la stele sembrerebbe alludere a un rapporto tra la Sfinge e l'antico farone
Chefren
, venne cosi ipotizzato da
E. A. Wallis Budge
, che la Sfinge fosse stata proprio costruita dal sovrano dell'
Antico Regno
.
[22]
Dal
1853
a dirigere i lavori della Sfinge fu l'egittologo francese
Auguste Mariette
, che dovette nuovamente scavare nella sabbia per ripulire il monumento, dal momento che il lavoro precedente di Caviglia era stato cancellato dalla sabbia portata dal vento. Tuttavia
Mariette
non riusci a scoprire la Sfinge interamente, tanto che penso fosse stata costruita per essere vista sommersa dalla sabbia. Mariette scopri comunque la grande crepa laterale alla base del monumento e rinvenne i resti dei sacrari affiancati al corpo e di una statua di
Osiride
del Nuovo Regno. A quel tempo il tempio ai piedi della Sfinge era ancora coperto dalla sabbia, e Mariette fu il primo a scavare e ritrovare il tempio a sud, ritenendolo della Sfinge, con diverse statue di
Chefren
, che convinsero gli studiosi della costruzione del monumento per mano di questo faraone. Dopo che tale tempio fu riconosciuto come il
Tempio a valle di Chefren
, il rapporto fra il faraone e la Sfinge rimase inalterato, in quanto per dimensione e struttura i due templi erano molto simili; vennero probabilmente costruiti nello stesso periodo.
Nel
1858
Auguste Mariette ritrovo, nei pressi della piccola piramide, attribuita alla figlia
Henutsen
di
Cheope
, a est della
Grande Piramide
, un'iscrizione su una stele, conosciuta come
Stele dell’Inventario
, che permise di ipotizzare la realizzazione della Sfinge prima di Chefren e Cheope. La stele fu ritrovata in un tempio dedicato a
Iside
e narra che il faraone non solo trovo il tempio in rovina e lo ristrutturo, ma anche la stessa Sfinge che aveva bisogno di riparazioni. Per gli studiosi del
XIX secolo
era un documento validissimo, tuttavia in seguito fu scoperto che la Stele dell'Inventario era di un'epoca piu tarda; per lo stile, infatti, appartiene alla
XXVI dinastia
che regno tra il
664 a.C.
e il
524 a.C.
[23]
Alla fine del
XIX secolo
gli scavi alla Sfinge vennero affidati all'egittologo francese
Gaston Maspero
, che nel
1886
ripuli nuovamente il monumento dalla sabbia e permise ai turisti di ammirarne la bellezza direttamente nel sito archeologico, per sovvenzionarne gli scavi. All'inizio
Maspero
era convinto, sulla base del ritrovamento della
Stele dell’inventario
, che la Sfinge fosse appartenuta al
Periodo predinastico dell'Egitto
[24]
, ma cambio presto idea, accordandosi all'opinione comune che fosse stata costruita durante il regno di
Chefren
.
[25]
Maspero noto, inoltre, che nelle stele, ritrovate nei pressi delle Sfinge, la statua era sempre rappresentata sopra un piedistallo. Incomincio cosi la sua ricerca, ma la abbandono presto per focalizzare gli scavi sulla zona sotto testa.
Supporti di cemento alla testa della Sfinge
Nel
1925
l'ingegnere francese
Emile Baraize
costrui intorno alla statua, per tenere lontana la sabbia, un grande muro massiccio, che sara poi demolito negli scavi successivi. Inoltre in quegli anni la Sfinge aveva bisogno di molte riparazioni. Il foro sulla schiena della statua, creato da
Vyse
e
Perring
, venne riempito di cemento, per evitare che l'acqua piovana aumentasse la frattura. Lo stesso accadde per le crepe sul volto e il foro in cima alla testa, che al tempo probabilmente ospitava una decorazione del copricapo. Lo stato di erosione del collo era gia molto avanzato; si temeva che la testa potesse cedere alle eventuali tempeste; cosi, furono aggiunti dei supporti di cemento sotto la testa, dove una volta c'erano le pieghe del copricapo, e dietro.
[26]
Vennero poi tolti o sostituiti alcuni blocchi di pietra, che erano stati aggiunti dopo la costruzione della Sfinge, alla base del corpo.
[27]
Durante i suoi scavi
Emile Baraize
trovo moltissime testimonianze dell'attenzione alla Sfinge dell'ultimo periodo egiziano: stele di eta greca e romana, resti di un tempietto del
Nuovo Regno
, piccole sfingi di pietra e gesso dipinte di rosso. Egli scopri anche un'incisione del
Nuovo Regno
su una porta di un tempio, che si riferiva alla Sfinge con il nome del dio
Hwrna
, termine che compariva anche nella
Stele dell’Inventario
. Nel
1926
, inoltre,
Baraize
scopri il tempio di fronte alla Sfinge e lo attribui alla
IV dinastia egizia
.
Nel
1936
l'egittologo
Selim Hassan
intraprese a
Giza
una serie di scavi, che ripulirono dalla sabbia l'intero sito della Sfinge. Per prima cosa fu demolito il muro costruito da
Baraize
e la sabbia fu trasportata a
chilometri
di distanza attraverso tre rotaie con dodici vagoni. Il 20 settembre
1936
Hassan
scopri a nord della Sfinge i resti di un
tempio
a lei dedicato, costruito da
Amenhotep II
, faraone della
XVIII dinastia
, dove furono rinvenute numerose statuine votive di vari materiali, raffiguranti
leoni
e sfingi, e molte stele, che raffiguravano un
orecchio
umano, per incoraggiare il dio, in questo caso
Horemakhet
la Sfinge, ad ascoltare le preghiere. In alcune stele il dio e raffigurato con la testa di
falco
e sopra un piedistallo.
Selim Hassan
, inoltre, prosegui gli scavi al
Tempio della Sfinge
, iniziati da
Baraize
dieci anni prima, e sul lato a ovest della Sfinge. Alla fine del
1936
scavo lungo il lato settentrionale del recinto esterno, dove scopri alcune tombe dell'
Antico Regno
, per la maggior parte della
IV dinastia
, scavate direttamente nella roccia e dirette verso sud. Dato che di solito le tombe erano rivolte verso nord o est,
Hassan
stabili che sicuramente il recinto era gia presente al momento della loro costruzione, e che molto probabilmente la loro posizione insolita era dovuta alla presenza della Sfinge. Cosi egli concluse che il monumento non doveva essere piu tardo della
IV dinastia
. Inoltre, intorno all'area delle tombe
Hassan
rinvenne numerose stele, fra cui una che raffigura la Sfinge con un collare di piume di falco intorno al collo; molto probabilmente a quel tempo il monumento si presentava decorato in quel modo, oltre che dipinto.
Nel
1937
Hassan
ritrovo i resti di un altro tempio dedicato alla Sfinge, piu antico del precedente, costruito da
Thutmose I
verso il
1500 a.C.
E al regno di quest'ultimo faraone che viene attribuito la prima informazione riguardante la Sfinge di
Giza
, che viene indicata con il nome del dio
Horemakhet
. Il culto della Sfinge venne ripreso nella prima parte del
Nuovo Regno
, in modo del tutto autonomo; forse il rapporto tra
Chefren
e il monumento venne semplicemente tralasciato, per lasciare alla Sfinge una propria identita come
Horemakhet
.
Infine Selim Hassan risolse il problema del piedistallo, che si poteva notare in molte raffigurazioni della Sfinge, come aveva osservato Maspero. La grande statua era collocata all'interno di un recinto scavato nella pietra, e non poggiava certamente su un piedistallo. Tuttavia Hassan dimostro che la parte rocciosa, davanti alla Sfinge, era stata tagliata verso il basso e presentava una superficie liscia, che creava l'illusione che la statua poggiasse su un piedistallo se vista dall'ingresso del tempio.
Il professor
Selim Hassan
pubblico il resoconto sugli scavi in
Excavations at Giza
nel
1946
. Da quel momento in poi la Sfinge richiese soltanto una manutenzione regolare, e non furono apportate grandi modifiche al corpo.
[28]
Durante il
Nuovo Regno
la Sfinge era nota con il nome
Horemakhet
,
Horus
all'Orizzonte, come dimostra la
Stele del sogno
di
Thutmose IV
. Questo termine si riferisce al dio-cielo egizio Horus nella forma del Sole che appare all'alba all'orizzonte orientale, dove e rivolta la Sfinge, e al tramonto all'orizzonte occidentale. La posizione della Sfinge fa pensare che, fin dalla sua costruzione, incarnasse la divinita del Sole.
Un altro nome con cui viene chiamata e
Kheperi-Re-Atum
, la trinita del Sole al mattino, a mezzogiorno e al tramonto.
Keperi
,
Re
e
Atum
sono termini che compaiono anche prima di
Thutmose IV
, nei testi dell'
Antico Regno
. Inoltre in un'iscrizione scoperta da
Selim Hassan
, proveniente dal faraone
Seti I
della
XIX dinastia
, la Sfinge viene chiamata sia
Horemakhet
che
Hwl
, una variante del nome
Hwran
(
Hwrna
,
Hwrar
,
Hwron
o
Horon
), presente nella
Stele dell’Inventario
. Nei geroglifici il suono "r" o "l" viene raffigurato allo stesso modo con un leone sdraiato di lato, percio tutte le varianti del nome egizio non sono poi cosi diverse dal nome greco Horus del dio egizio
Hor
.
Selim Hassan
ipotizzo che all'epoca del
Nuovo Regno
si fosse associata al dio egizio Horus la divinita cananea
Hwron
, proveniente da una citta della
Palestina
, che venne venerata a
Giza
con il nome di
Horemakhet
.
Alla fine degli
anni settanta
si occuparono della Sfinge l'archeologo americano
Mark Lehner
e l'egiziano
Zahi Hawass
, che completarono la pulizia del recinto e scoprirono delle interessanti prove per la datazione del monumento. Inserendo una sonda all'interno della crepa sul retro della statua, rinvennero della ceramica dell'
Antico Regno
e degli utensili usati all'epoca per levigare la pietra, molto probabilmente lasciati da coloro che scolpirono il monumento. Inoltre verificarono tutte le crepe e i fori fatti alla Sfinge ed esclusero definitivamente la presenza di camere e passaggi nascosti al suo interno.
Infine
Mark Lehner
teorizzo con prove archeologiche che la Sfinge non soltanto potesse rappresentare un re divino, come
Chefren
, ma anche una divinita a se stante. Sulla base di opinioni egittologiche precedenti la barba e di tipo "divino" e veniva usata soltanto nelle raffigurazioni di dei, non per un semplice re. Inoltre, grazie ai numerosi studi effettuati sulla Sfinge,
Lehner
dimostro che la testa non poteva essere stata scolpita nuovamente al tempo della
IV dinastia
, in quanto i frammenti della barba e il corpo avevano una simile struttura geologica.
La Sfinge molto probabilmente, data la pessima qualita di pietra calcarea, necessito di riparazioni fin dalla sua costruzione. Durante gli scavi al monumento furono rinvenuti numerosi blocchi di pietra aggiunti al corpo, che furono datati all'epoca dell'
Antico Regno
. Tuttavia dopo questo periodo la Sfinge fu abbandonata a se stessa e ricoperta dalla sabbia fino al collo per secoli, favorendo cosi l'erosione.
I primi interventi consistenti alla Sfinge furono ordinati, come la Stele del sogno narra, dal faraone
Thutmose IV
della
XVIII dinastia
del
Nuovo Regno
, che cerco di ripulire il monumento dalla sabbia.
[29]
Inoltre furono sostituiti alcuni blocchi caduti dal corpo a causa dell'erosione. Molto probabilmente il faraone dipinse di rosso la Sfinge e colloco una statua di suo padre,
Amenhotep II
, tra le zampe del monumento, come mostrano alcune stele ritrovate da
Hassan
. E possibile che ci fosse veramente una statua davanti alla Sfinge, anche se non puo essere dimostrato in quanto sono state ritrovati soltanto rilievi gravemente erosi.
Altre riparazioni furono effettuate nel 1200 a.C. grazie al faraone
Ramesse II
, che eresse in onore alla Sfinge due stele, ritrovate da Caviglia nella cappella davanti al monumento. Da documenti dell'epoca sappiamo che furono estratte numerose pietre da una miniera locale, che molto probabilmente servirono a rinforzare il rivestimento esterno delle zampe, che venne terminato soltanto durante il dominio romano.
All'epoca di
Adriano
furono potenziate le mura che tenevano lontana la sabbia dal sito, mentre al tempo di
Marco Aurelio
fu rivestita la pavimentazione del recinto. Con la fine dell'
Egitto pagano
la Sfinge di
Giza
fu di nuovo abbandonata: non ci furono nuove riparazioni e la sabbia fini con invadere un'altra volta il recinto. La testa, oltre all'erosione naturale e alla barba, resto intatta fino all'epoca araba, in cui il volto fu danneggiato.
I problemi nella datazione della Sfinge derivano dal fatto che non esistono sul corpo della statua, ne altrove, iscrizioni o riferimenti che rivelino chi e quando l'avrebbe costruita. Neanche il
Metodo del carbonio-14
, a cui l'archeologia ricorre per datare scientificamente i reperti, risulta utile in questo caso, perche e applicabile solo sul materiale organico, mentre la Sfinge e interamente scolpita nella roccia viva.
Gli egittologi sono concordi nel ricondurre all'
Antico Regno
, e precisamente alla
IV dinastia egizia
, la costruzione della Grande Sfinge di Giza, che sarebbe dunque avvenuta attorno al 2500 a.C. Resta incerta la questione dell'attribuzione a
Cheope
,
Chefren
,
Djedefra
o
Micerino
, in quanto per il momento non esistono prove in grado di verificare tali ipotesi in via definitiva.
[30]
Gli elementi a sostegno di questa datazione sono di natura contestuale e comparativa, cioe si basano sul confronto della Sfinge con il resto dei monumenti e dei reperti presenti nell'
area di Giza
, e con le conoscenze piu generali che possediamo dell'
Antico Egitto
e della sua
storia
. Gli scavi effettuati dal professor Selim Hassam, tra il 1936 e il 1946, valutando la datazione e l'orientamento insolito di alcune tombe ritrovate, in relazione alla Sfinge, hanno suggerito una datazione per quest'ultima non oltre la
IV dinastia
. Piu recentemente, le analisi geologiche delle cave e la mappatura dei blocchi utilizzati per costruire alcune parti della
Grande Piramide
(Dobrev)
[31]
e il Tempio della Valle (Lehner), mostrano che queste pietre provengono dagli immediati dintorni della Sfinge, e sarebbero dunque state estratte a mano a mano che la statua veniva scolpita nella roccia.
[32]
Altri elementi a sostegno di queste ipotesi comprendono considerazioni relative all'ubicazione della Sfinge rispetto alle Piramidi, e della strada che conduce al Tempio della Valle
[30]
. E inoltre certo che la testa appartiene alla
IV dinastia
, per lo stile decorativo.
Tuttavia, l'assenza di prove incontrovertibili, e il fatto che nessun faraone o notabile si sia mai attribuito la creazione del monumento, lasciano la questione della datazione aperta, dando spazio a varie ipotesi alternative (ritenute altamente improbabili dagli archeologi
[33]
) che arrivano a retrodatare la costruzione della Sfinge fino al 10500 a.C.
Una di queste fu sviluppata negli
anni trenta
da un
parapsicologo
americano,
Edgar Cayce
, conosciuto anche come
Profeta Dormiente
. Egli attiro verso di se moltissimi seguaci, che credevano nei suoi poteri mistici, tra cui quello di rivivere vite passate attraverso i sogni. Uno di questi lo porto in
Egitto
nel 10500 a.C., dove vide i sopravvissuti di
Atlantide
costruire la
Grande Piramide
e la Sfinge. Secondo il
Profeta Dormiente
le prove della sua teoria erano da ricercare nelle camere nascoste all'interno della piramide e della Sfinge stessa, tra cui la
Stanza dei registri
,
[34]
che sarebbero state riscoperte alla fine del
XX secolo
, prima del grande
cataclisma
.
[35]
Alla fine degli
anni settanta
, grazie al contributo finanziario della Fondazione Edgar Cayce, furono effettuate delle ricerche per misurare la resistivita del terreno intorno alla Sfinge. Il risultato mostro che davanti al
monumento
e nelle zampe posteriori risultavano delle anomalie, che potevano essere causate da cavita sotterranee. Le trivellazioni non rivelarono pero cavita artificiali e le anomalie furono spiegate come causa naturale della pietra calcarea utilizzata. All'inizio degli
anni novanta
furono effettuate ulteriori indagini alla ricerca di camere nascoste, che pero non sono mai state individuate.
[36]
Negli anni '80
Robert Bauval
, scrittore e appassionato di egittologia, sviluppo l'idea di una corrispondenza tra la disposizione delle
piramidi di Giza
e le tre stelle centrali della
costellazione di Orione
, che culmino nel 1994 con la pubblicazione del
best seller
The Orion Mystery
(
Il mistero di Orione
)
[37]
. Nel 1996, nel libro
Custode della Genesi
, pubblicato con
Graham Hancock
(giornalista e scrittore britannico), la teoria venne ampliata includendo nella correlazione astronomica anche la Grande Sfinge, la cui costruzione fu cosi fatta risalire dagli autori al 10500 a.C.
La Sfinge, rivolgendosi verso est, scorge l'alba ogni giorno, ma soltanto due volte l'anno vede nascere il sole in modo diretto; certamente e stata pensata come un monumento solare. Considerando il suo nome divino
Horemakhet
, la Sfinge incarnerebbe non solo il dio
Horus
sotto forma di Sole all'alba, ma anche al tramonto, proteggendo cosi la
necropoli di Giza
. Se nel corso dei secoli il monumento ha sempre guardato verso il sole, pero, non e stato cosi per le stelle sullo sfondo, che si sono spostate a causa della
precessione degli equinozi
.
Attraverso alcuni calcoli elaborati al computer, Hancock e Bauval ricostruirono lo sfondo di stelle su cui sorgeva il sole nel 10500 a.C., e sostennero che si trattasse proprio della
costellazione del Leone
, di cui la Sfinge sarebbe dunque la rappresentazione terrestre. Soltanto in seguito, presumibilmente durante la
IV dinastia
, la testa di leone sarebbe stata scolpita nuovamente a rappresentare il
faraone
[38]
. Cio spiegherebbe l'evidente sproporzione tra le dimensioni del corpo della Sfinge e quelle della sua testa (che secondo gli egittologi dipende dalle crepe presenti nella roccia, che avrebbero costretto i costruttori ad allungare il corpo), nonche l'assenza di erosione verticale riscontrata su quest'ultima, e presente invece sul resto della statua (vedi paragrafo successivo,
Ipotesi di Robert Schoch
).
A sostengo di queste affermazioni esisterebbe, secondo i seguaci delle teorie alternative, anche un importante reperto archeologico, la
Stele dell'Inventario
, in cui e scritto che il faraone
Cheope
compi sulla Sfinge un'importante opera di restauro, dunque essa sarebbe stata logicamente preesistente alla
IV dinastia
. Sebbene nel XIX secolo si ritenesse tale documento attendibile, gli egittologi hanno in seguito scoperto che il suo contenuto fu prodotto da una manipolazione storica dei sacerdoti di un Tempio di
Iside
, con lo scopo di conferire maggiore prestigio a quest'ultimo, investendolo di un'antichita che non aveva mai avuto. Alcuni elementi anacronistici presenti nella tavola, infatti, confermano inequivocabilmente che essa risale circa al 670 a.C., cioe ben milleduecento anni dopo il regno di
Cheope
[39]
[40]
[41]
.
L'ipotesi astronomica, che ha trovato seguito in altri scrittori come
John Anthony West
e
Adrian Gilbert
, non viene presa in considerazione dall'egittologia ufficiale (vedi Hawass, Lehner, Tallet, Dobrev, Verner etc.), secondo cui Bauval e i sostenitori delle teorie alternative sarebbero dilettanti estranei alla vera ricerca scientifica, che si basa su prove e non su ipotesi fantasiose
[42]
[43]
. La teoria della correlazione di Orione, comunque, contiene delle criticita evidenti: se infatti e vero che gli antichi Egizi erano sensibili all'indagine del cielo e alle costellazioni (Orione simboleggiava
Osiride
ed era importante per la
religione egizia
, come si vede ad esempio nel soffitto astronomico della tomba
TT353
appartenuta all'architetto
Senenmut
), e assolutamente dubbio che essi (o addirittura civilta molto precedenti) interpretassero il cielo attraverso quei medesimi
simboli astrologici
, a cui il
Leone
appartiene, che furono codificati solo nel IV secolo a.C. dai
Babilonesi
[44]
[45]
.
Inoltre, secondo i calcoli degli
astronomi
Ed Krupp
e
Anthony Fairall
, eseguiti con strumentazione da
planetario
, nel 10500 a.C. il sole non sarebbe sorto nella costellazione del Leone, bensi nella
Vergine
[46]
, e l'angolo di allineamento tra le piramidi si sarebbe discostato da quello di Orione di 10-12 gradi
[46]
. I due astronomi denunciarono inoltre che Bauval, nel libro del 1994, avrebbe invertito arbitrariamente la posizione delle piramidi per farla combaciare con le stelle
[47]
[48]
. Altri, come
Archie Roy
, si schierarono dalla parte di Bauval
[48]
. Resta il fatto che delle
138 piramidi
costruite dai
faraoni
nell'Antico Egitto, solo per quanto riguarda le
tre piramidi di Giza
e stato possibile individuare una presunta correlazione astronomica.
Tra i sostenitori della retrodatazione della Sfinge, a partire dagli anni '90, rientra anche
Robert Schoch
, geologo e antropologo laureato a
Yale
e professore di scienze naturali dell'
Universita di Boston
, le cui teorie si sono incrociate e supportate a vicenda con quelle di
Bauval
,
Hancock
e soprattutto
John Anthony West
. La datazione di Schoch, comunque, e effettuata su base scientifica, considerando i segni dell'erosione verticale presenti sul corpo della statua, che tipicamente sono il risultato che si rileva da una lunga esposizione a fortissime piogge, e partendo dal fatto che le ultime piogge nella regione desertica di Giza risalgono con prove geologiche alla fine dell'ultima glaciazione, al periodo del cosiddetto "
Younger Dryas
".
[49]
Schoch ha proposto la spiegazione che i drastici cambiamenti climatici di quella nota epoca geologica, forse provocati da un fenomeno astrofisico o planetario, portando prima a un iniziale riscaldamento della massa liquida planetaria ed evaporandola in atmosfera, abbiano poi favorito un lungo periodo di forti precipitazioni e temporali. Secondo questa teoria le forti precipitazioni avrebbero segnato inconfondibilmente, con le tipiche percolazioni verticali risultanti da fortissime piogge perdurate per forse un millennio o piu, sia la base della sfinge (ma non la testa) sia il materiale con cui e costruito quello che oggi e noto come il tempio della sfinge, che geologicamente e costituito da blocchi parallelepipedi di decine di tonnellate scavati all'interno dello stesso medesimo blocco da cui e stata scolpita la sfinge, e quindi sia la sfinge che i blocchi tagliati sarebbero stati ricavati internamente alla massa originaria e quindi non e possibile che siano stati esposti ad intemperie precedentemente alla costruzione. Secondo questa spiegazione quindi la scultura ed il tempio sarebbero stati costruiti prima della fine del
Younger Dryas
forse con la figura di un leone su cui millenni dopo sarebbe stata attuata una modifica alla testa, e costruiti attorno una serie di manufatti e le note piramidi (a questo proposito bisogna segnalare che la qualita della roccia calcarea di cui e fatta la testa della Sfinge e di livello alto, e nettamente superiore a quella del resto del corpo, che e di scarsa qualita: cio potrebbe spiegare il diverso grado di erosione
[32]
)
Secondo Schoch, soltanto delle piogge forti ed abbondanti avrebbero potuto causare lo stato di erosione, caratterizzato da un andamento ondulato e arcuato. Partendo dal presupposto che l'erosione della pioggia sia caduta in tempi molto piu umidi di quelli dell'
Antico Regno
tra il
7000 a.C.
e
5000 a.C.
[50]
, Schoch e West confrontarono lo stato di erosione della Sfinge con quello di alcune tombe dell'
Antico Regno
, che, pur avendo una roccia di pessima qualita, non hanno subito un tale deterioramento a causa della sabbia portata dal vento. Inoltre, affermarono che la grave erosione della Sfinge, ancora oggi in atto, era cominciata soltanto da duecento anni e che il fenomeno di condensa notturna, presente anche in altre strutture rocciose di
Giza
, non poteva esserne la causa principale. Se il grave danneggiamento del monumento era dovuto all'acqua piovana, era evidente che fosse piu antico degli inizi della civilta egizia, in quanto soltanto prima del
5000 a.C.
le piogge in Egitto erano regolari, ma non perduranti e forti. Schoch e West presentarono il loro lavoro alla Geological Society of America nel 1992. Davanti alle prove da loro raccolte i geologi presenti rimasero allibiti: fu sconcertante constatare che per quasi duecento anni nessun egittologo si fosse reso conto che l'erosione sul corpo della Sfinge e dovuta all'acqua, per quanto gli egittologi non siano anche geologi o geofisici.
[51]
Schoch non dubitava che la testa fosse dell'
Antico Regno
, ma riteneva che un faraone della
IV dinastia egizia
, se non
Chefren
stesso, avesse ordinato di scolpirne di nuovo il volto e restaurarne il corpo rivestendolo con nuovi blocchi di pietra. Egli era comunque consapevole che rimaneva aperto il problema di chi nel
5000 a.C.
avesse potuto costruire un tale colossale monumento. Non trovando delle prove di una civilta piu evoluta nel periodo pre-neolitico dell'
Egitto
, egli si soffermo sulle scoperte archeologiche di
Gerico
risalenti all'
8000 a.C.
; la Sfinge in quest'ottica non risulterebbe piu un caso isolato. Tuttavia non ci sono prove scientifiche a supporto in
Egitto
.
[52]
La teoria di
Robert Schoch
venne due anni dopo contestata da
James A. Harrell
, professore di geologia all'Universita di
Toledo (Ohio)
. Egli noto che, se da una parte il deterioramento della Sfinge poteva essere causato dall'acqua piovana, era molto piu probabile fosse stato realizzato dalla sabbia bagnata, per effetto sia delle piogge sia delle inondazioni durante l'
Antico Regno
, che arrivavano fino al recinto. Inoltre, il confronto di
Schoch
con le tombe dell'
Antico Regno
secondo lui non era plausibile, in quanto esse si trovavano in una posizione piu elevata, e quindi non a portata dell'acqua delle inondazioni.
Harrell
, inoltre, ritenne che le particolari ondulazioni del corpo della Sfinge siano state prodotte da un'erosione accelerata, causata dall'espansione dell'argilla in tempi umidi e dal sale in quelli secchi. Per di piu la disposizione dell'
altopiano di Giza
favoriva il deflusso dell'acqua nel sito della Sfinge, lasciandola forse per secoli ricoperta da sabbia bagnata.
[53]
Robert Schoch si difese osservando che non era ancora stato dimostrato che il sito della Sfinge fosse stato ricoperto dalla sabbia bagnata per secoli. Inoltre, seguendo il ragionamento di Harrell, confronto lo stato di erosione della Sfinge con alcune tombe dell'
Antico Regno
, che potevano essere esposte all'acqua delle inondazioni. Il risultato era che nemmeno queste presentavano i segni di deterioramento presenti nel corpo della statua.
[54]
Harrell
replico notando che la posizione delle tombe di
Schoch
non era inferiore a quella della Sfinge ma superiore, e che la qualita della roccia era ben diversa. Inoltre, egli affermo che nello stesso
altopiano di Giza
c'erano altre strutture che presentavano lo stesso tipo di erosione ondulata, anche se non cosi accentuato come nella Sfinge.
[55]
Nel corso di quegli anni, dal
1992
al
1995
, numerose furono le polemiche che interessarono la datazione della Sfinge, e si concentrarono su riviste specializzate, come il
KMT: A Modern Journal of Ancient Egypt
o
Archaeology
. Alla fine la geologia indica che l'erosione della Sfinge e causata o dall'acqua piovana dal
7000 a.C.
o dalla sabbia bagnata e dalla condensa notturna dal
2500 a.C.
L'egittologia si schiera dalla parte della seconda ipotesi, in quanto non ci sono motivazioni valide per considerare la data piu antica.
[56]
L'ipotesi di Schoch e in contrasto con le analisi dei climatologi tedeschi
Rudolph Kuper
e
Stefan Kropelin
che, analizzando al radiocarbonio i resti nei sedimenti circostanti la piana di Giza, seppur rilevando lenti ma rilevanti cambiamenti climatici a partire da circa l'8500 a.C., hanno concluso che la cessazione delle piogge tropicali e quindi il completo inariditamento della regione sia avvenuto all'incirca tra il 3500 a.C. e il 1500 a.C.
[57]
I recenti studi di
Judith Bunbury
, geoarcheologa dell'Universita di Cambridge, confermano che la desertificazione travolse completamente la regione di Giza soltanto verso la fine dell'
Antico Regno
[58]
.
La teoria di una datazione piu antica della Sfinge viene comunque rifiutata dagli egittologi perche ne a Giza, ne in nessun altro luogo dell'
Egitto
, sono mai stati ritrovati reperti archeologici di alcun tipo che possano confermare l'ipotesi di una costruzione piu antica. L'ipotesi di Schoch e quindi in contrasto con la totalita delle evidenze archeologiche prodotte dagli scavi in Egitto negli ultimi 200 anni.
[59]
I sostenitori della teoria della retrodatazione della Sfinge fanno riferimento a siti archeologici come
Gobekli Tepe
, in Turchia, che risale a circa 12000 anni fa, ma non risulta che sia stato procurato fin ora alcun tipo di prova di un collegamento con il complesso di Giza
[42]
, la cui costruzione appare invece coerentemente spiegabile con cio che sappiamo dell'Antico Egitto e della sua storia architettonica e produttiva, in base ai ritrovamenti effettuati
[43]
. In effetti, e altamente improbabile che una civilta precedente agli antichi Egizi abbia occupato quei luoghi senza lasciare nessuna traccia archeologica, dal momento che siamo in grado di scoprire reperti relativi a insediamenti umani ben piu antichi del periodo che qui sarebbe in discussione.
[60]
Il chirurgo londinese Hutan Ashrafian (Imperial College) ha analizzato la Sfinge per appurare se questa rappresenti un individuo affetto da
prognatismo
, possibile indizio di una patologia sofferta dal modello umano usato come fonte di ispirazione per la scultura. Poiche la Sfinge rappresenta un leone, la medesima persona puo aver sofferto di una condizione associata in cui caratteristiche leonine sarebbero state evidenti (
leontiasi ossea
).
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