Con l'appellativo
Grande Inter
si identifica il ciclo di vittorie conseguito dalla
societa
calcistica
italiana
del
Football Club Internazionale Milano
negli anni 60 del XX secolo, periodo storico in cui si affermo come una delle migliori squadre di sempre a livello
italiano
ed
europeo
.
[1]
Sotto la presidenza del petroliere
Angelo Moratti
e guidata in panchina dall'allenatore franco-argentino
Helenio Herrera
, l'Inter si laureo fra il 1963 e il 1966 per tre volte
campione nazionale
(
1962-63
,
1964-65
,
1965-66
) e per due consecutive vincitrice della
Coppa dei Campioni
(
1963-64
,
1964-65
) e della
Coppa Intercontinentale
(
1964
,
1965
).
≪Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani (Peiro, Domenghini), Suarez, Corso. Allenatore Herrera.
Quale altra formazione, a distanza di tanti lustri, e impressa piu di questa nella memoria di ogni tifoso, anche non nerazzurro ?≫
A contraddistinguere il gioco della formazione erano la solidita difensiva ? spesso assimilata al
catenaccio
?
[5]
[6]
e le veloci ripartenze in contropiede
[7]
, cui si assommava la prolificita dei terminali offensivi.
[8]
Estremo difensore fu inizialmente
Lorenzo Buffon
[9]
, brevemente sostituito da
Bugatti
nelle ultime battute del
torneo 1962-63
[5]
: a difendere i pali giunse in seguito il concreto
Sarti
[5]
, con
Miniussi
di riserva.
[10]
Con i laterali
Burgnich
e
Facchetti
(al quale
Masiero
lascio spazio sul principio del campionato 1962-63) ? rispettivamente dislocati a destra e sinistra ?
[5]
incaricati di contrastare le ali avversarie
[8]
, il centrale
Guarneri
(che pure aveva iniziato la carriera in veste di terzino
[5]
) agiva in marcatura sul centravanti
[8]
[11]
: a coordinare i movimenti della retroguardia era il capitano
Picchi
[5]
, arretrato a libero dopo l'esperienza sulle fasce e divenuto un ≪allenatore in campo≫ tanto da contraddire persino le indicazioni di Herrera.
[12]
Il contributo del pacchetto difensivo era inoltre rintracciabile nell'innesco del contropiede
[8]
, col supporto di Facchetti alla manovra d'attacco che ne fece il primo ≪fluidificante≫ nella storia del calcio italiano.
[8]
Tra i principali rincalzi del reparto arretrato si segnalarono il mediano
Bolchi
e il polivalente
Malatrasi
[13]
, col primo talvolta utilizzato nel ruolo di centrosostegno.
[5]
In mediana ? con l'obiettivo di neutralizzare il
numero 10
opposto ?
[5]
venne dapprima schierato
Zaglio
, in cui luogo fu scelto
Tagnin
nel 1963
[14]
; a consacrarsi in tale posizione sara poi
Bedin
, promosso titolare nel corso dell'annata 1964-65.
[15]
Fulcro del gioco era il regista
Suarez
[5]
, calatosi nella parte dopo gli inizi da incursore
[16]
: abile in fase d'impostazione
[5]
, lo spagnolo era inoltre capace di armare con precisi lanci le punte.
[8]
Le sortite offensive erano demandate alla mezzala destra
[8]
, posizione nella quale
Mazzola
rilevo
Maschio
gia nell'autunno 1962
[7]
; alla suddetta innovazione si associo un contestuale ricambio dell'ala destra, col brasiliano
Jair
? la cui dote principale risiedeva nella velocita ?
[5]
preferito a
Bicicli
.
[17]
Lungo l'out sinistro agiva poi il "fantasista"
Corso
[18]
, inviso a Herrera per uno scarso atletismo bilanciato tuttavia dalle qualita tecniche e balistiche.
[19]
Minor spazio fu concesso al centrocampista
Gori
, risultato comunque la prima riserva in mediana.
[5]
Con
Di Giacomo
a rimpiazzare
Hitchens
all'inizio del campionato 1962-63
[7]
, nel ruolo di punta centrale agi successivamente
Milani
, il cui movimento apriva spazi utili agli inserimenti offensivi di Mazzola
[5]
. Anche quest'ultimo ricopri talvolta la suddetta posizione
[7]
, altrimenti affidata al duttile
Domenghini
(la cui collocazione originaria di ala destra era impedita da Jair).
[20]
Ulteriori interpreti del ruolo di centrattacco furono
Cappellini
(con
Ciccolo
in seconda battuta
[5]
) e l'opportunista
Peiro
[5]
, col suo impiego circoscritto in prevalenza alle
manifestazioni europee
stante il regolamento dell'epoca riguardo al tetto massimo di due stranieri in campionato
[21]
.
Nel 1960, dopo i modesti risultati conseguiti dal suo insediamento alla presidenza dell'
Inter
avvenuto cinque anni prima,
Angelo Moratti
ingaggio dal
Barcellona
l'allenatore
Helenio Herrera
, soprannominato il "Mago", di cui era rimasto impressionato in seguito una partita di
Coppa delle Fiere
nella quale i catalani avevano travolto i meneghini.
[22]
[23]
Sul mercato vennero acquistati il portiere
Buffon
, il terzino
Picchi
e il mediano
Zaglio
: la squadra aveva i suoi punti di forza nello stopper
Bolchi
e negli attaccanti
Firmani
e
Angelillo
,
[24]
quest'ultimo capace di segnare 33 gol nel
campionato 1958-59
.
[25]
La
Serie A 1960-1961
vide una partenza bruciante dell'Inter, che segno nelle prime quattro giornate ben 18 gol: il 23 ottobre gli uomini di Herrera si ritrovarono soli in testa, inseguiti dai campioni uscenti della
Juventus
e dalla
Roma
. Dopo una sconfitta dell'Inter col
Padova
i capitolini tentarono la fuga, ma furono riacciuffati dai milanesi a Natale: i nerazzurri a fine gennaio si aggiudicarono il titolo d'inverno con 3 punti sui rivali cittadini del
Milan
e 4 sul
Catania
.
[26]
Il girone di ritorno inizio all'insegna della Juve del
Trio Magico
: i torinesi, che avevano accusato una flessione nei mesi precedenti, vinsero 5 partite di fila e avvicinarono l'Inter.
[26]
Furono, pero, quattro sconfitte consecutive fra marzo e aprile, contro
Lecco
,
Padova
, Milan e
Sampdoria
, a far scendere i nerazzurri in classifica dietro i bianconeri e i rossoneri.
[26]
Il 16 aprile si gioco Juventus-Inter: a
Torino
, sullo 0-0, la partita venne sospesa per un'invasione di campo da parte di tifosi entrati all'interno dello stadio senza biglietto. I nerazzurri ottennero in primo grado una vittoria 0-2 a tavolino, tuttavia la Juventus fece ricorso e, la sera prima dell'ultima giornata di campionato, con le due contendenti a pari punti (46 a testa), la
CAF
modifico il verdetto iniziale, ordinando la
ripetizione
della gara e comminando ai bianconeri soltanto una multa.
[27]
La decisione fu molto contestata, da parte meneghina, per via del doppio ruolo che ricopriva al tempo
Umberto Agnelli
, dall'agosto del 1959 presidente sia della
FIGC
(eletto anche con il sostegno della stessa societa nerazzurra)
[28]
che del club bianconero.
A quel punto tra le due squadre si creo una distanza di due punti ma il 4 giugno, nonostante uno scialbo pareggio casalingo della Juventus (1-1) contro il Bari, quest'ultima si riconfermo campione d'Italia a causa della contemporanea sconfitta per 2-0 subita dall'Inter a
Catania
(circostanza che verra ricordata con la famosa espressione
Clamoroso al Cibali!
).
[27]
Il 10 giugno, in occasione dell'ormai ininfluente recupero del
derby d'Italia
, il presidente nerazzurro Moratti ordino a Herrera di schierare la squadra
De Martino
per protesta contro la CAF, accusata di aver subito l'ingerenza di Agnelli (il quale si dimise dalla presidenza federale poco tempo dopo). La partita fini 9-1 per i padroni di casa; per i milanesi segno su rigore il diciottenne
Sandro Mazzola
, figlio dell'indimenticato
Valentino
e futura bandiera nerazzurra, che realizzo cosi il suo primo gol con la maglia dell'Inter.
[26]
[29]
I nerazzurri chiusero il campionato al terzo posto con 44 punti, dietro anche ai concittadini del Milan.
Per la stagione successiva Moratti, dietro richiesta dell'allenatore, acquisto
Luis Suarez
dal Barcellona: il regista era stato un pupillo del
Mago
gia in blaugrana.
[30]
Giunsero anche il portiere di riserva
Bugatti
e l'attaccante britannico
Hitchens
.
[16]
[31]
A tali arrivi corrispose l'addio di
Angelillo
, complice un rapporto sempre piu difficile con il tecnico: l'italo-argentino venne ceduto alla
Roma
.
[32]
In
campionato
l'Inter domino il girone d'andata, perdendo solamente il
derby di Milano
e laureandosi
campione d'inverno
il 10 dicembre 1961 con quattro punti di vantaggio su
Bologna
e
Fiorentina
, nonche cinque sul
Milan
.
[33]
Ancora una volta, pero, la seconda parte di stagione fu fatale per i nerazzurri, cui non basto vincere il 4 febbraio 1962 la stracittadina di ritorno: un crollo primaverile favori infatti la rimonta dei rivali rossoneri, che si aggiudicarono il tricolore lasciando alla
Beneamata
il secondo posto a cinque lunghezze di distacco.
[33]
Nel frattempo Moratti, afflitto da problemi di salute, aveva rassegnato il 20 marzo le dimissioni, pensando al contempo ad un'alternativa per Herrera:
[34]
a pesare sul conto del
Mago
fu anche una diatriba col presidente bianconero
Gianni Agnelli
, sorta dopo alcune dichiarazioni polemiche del tecnico franco-argentino sul cammino dei piemontesi in
Coppa Campioni
.
[35]
Il petroliere torno sui suoi passi il 9 aprile per difendere la squadra da uno scandalo
doping
, il quale aveva coinvolto, fra numerosi calciatori di
Serie A
e
B
, anche gli interisti
Bicicli
,
Guarneri
e
Zaglio
: i tre nerazzurri subiranno una squalifica e una multa.
[26]
[36]
Dopo il secondo posto della stagione precedente, sul mercato l'Inter pesco soprattutto dal campionato italiano (
Burgnich
,
Maschio
,
Di Giacomo
), lanciando stabilmente tra i titolari anche l'emergente
Facchetti
, terzino con ottime doti offensive, e il primogenito di
Valentino Mazzola
,
Sandro
.
[37]
Importante fu poi la riconferma di Herrera: l'allenatore, che aveva chiesto la risoluzione del contratto coi nerazzurri in seguito alla crisi societaria, fu riaccolto invece a Milano al termine della
Coppa del Mondo 1962
, nella quale aveva guidato la
Nazionale spagnola
, proprio quando
Edmondo Fabbri
era pronto a insediarsi sulla panchina dell'Inter.
[38]
[39]
In porta c'era
Lorenzo Buffon
;
[40]
la difesa veniva guidata da
Armando Picchi
, il
capitano
, trasformato in libero da Herrera;
[40]
davanti a lui c'erano
Tarcisio Burgnich
, prelevato dal Palermo, e
Aristide Guarneri
.
[40]
Sulla fascia sinistra venne attuata la prima rivoluzione tattica di Herrera:
Giacinto Facchetti
, confermato ormai in pianta stabile in prima squadra, divento il primo terzino capace di affondare in avanti e trasformarsi in una vera e propria ala, il cosiddetto
fluidificante
.
[40]
A centrocampo c'erano il mediano
Franco Zaglio
e il regista
Luis Suarez
; all'ala destra c'era il nuovo arrivato
brasiliano
Jair
, riserva di
Garrincha
nella nazionale verdeoro, prelevato a novembre
[40]
, mentre l'estrosita di
Mario Corso
dava un tocco di fantasia alla squadra e in attacco
Sandro Mazzola
, anch'egli confermato in prima squadra, fungeva da mezz'ala con al centro
Beniamino Di Giacomo
(scambiato a novembre con
Hitchens
).
[40]
Nelle prime giornate i nerazzurri stentarono ma riuscirono comunque a rimanere nella parte alta della classifica.
[41]
Il 23 dicembre venne sconfitta la
Juventus
ma un doppio pareggio intralcio la corsa nerazzurra e, il 13 gennaio, furono i bianconeri a terminare il girone d'andata in testa con un punto di vantaggio sui rivali, due sul Bologna e quattro sul
Lanerossi Vicenza
. L'aggancio dell'Inter sulla Juventus arrivo infine il 3 febbraio.
Successivamente, dopo un mese di coabitazione al primo posto, i
torinesi
persero il
derby
e l'Inter balzo in testa: non lascio piu la prima posizione, aumento il suo vantaggio e termino il campionato a quattro punti di distanza dalla Juventus. Il 5 maggio la capolista perse seccamente sul campo della
Roma
, ma risulto essere matematicamente Campione d'Italia
[41]
; fu il primo
scudetto
dell'era
Moratti
-
Allodi
(e ottavo della storia interista), arrivato su rimonta dopo che nei due tornei precedenti erano stati proprio i nerazzurri ad essere superati. A contribuire in modo decisivo alla vittoria fu la difesa, gia distintasi nei due precedenti tornei: Herrera punto in questa stagione su un modulo maggiormente affine al
catenaccio
[41]
. Questa la formazione titolare:
Buffon
,
Burgnich
,
Facchetti
,
Zaglio
,
Guarneri
,
Picchi
,
Jair
,
Mazzola
,
Di Giacomo
,
Suarez
,
Corso
.
Con la conquista dello scudetto, l'Inter pote cosi partecipare per la prima volta alla
Coppa dei Campioni
.
[42]
I nerazzurri, rinforzatisi con gli acquisti del portiere
Giuliano Sarti
, in sostituzione di
Buffon
, e della punta
Aurelio Milani
e promosso titolare
Carlo Tagnin
al posto di
Zaglio
, esordirono in Europa al
Goodison Park
, la tana dell'
Everton
, pareggiando per 0-0. La vittoria nel ritorno per 1-0 garanti il passaggio al turno successivo. Vennero in seguito eliminati in sequenza i francesi del
Monaco
, gli jugoslavi del
Partizan
e in semifinale i tedeschi del
Borussia Dortmund
. In finale al
Prater
di
Vienna
, davanti a 72.000 spettatori, incontrarono gli spagnoli del
Real Madrid
, gia vincitori per cinque volte consecutive nel torneo. Herrera azzecco tutte le mosse: Tagnin in marcatura su Di Stefano, alla sua ultima partita in maglia bianca, Guarneri su Puskas, Facchetti su Amancio, Burgnich su Gento e in piu Suarez arretro occupandosi di Felo. L'Inter, chiusa a riccio nella propria meta campo, controllo le sfuriate iniziali di Amancio e Di Stefano che conversero il gioco su Puskas; Mazzola, controllato da Zoco che spesso gli lasciava ampi spazi, stazionava sul centrocampo pronto a sfruttare il contropiede.
Al 42' del primo tempo la prima rete. Sulla tre quarti nerazzurra, Guarneri tolse palla a Puskas e la smisto sulla sinistra a Facchetti; questi, dopo una breve volata, servi di precisione Mazzola che controllo rapidamente la palla e con un tiro preciso la colloco alle spalle di Vicente. Alla rete di Mazzola segui un palo di Gento in apertura di ripresa e poi il raddoppio di Milani al 61', e quando il ritorno dei madrileni si fece piu insistente dopo che Felo al 70' aveva accorciato le distanze, ancora in una classica manovra di contropiede Mazzola rubo la palla a Santamaria e trafisse Vicente in uscita: fu 3-1 e con lo stesso risultato si chiuse l'incontro facendo cosi diventare l'Inter la prima squadra in Europa a vincere la coppa senza neanche subire una sconfitta (7 vittorie e 2 pareggi).
[42]
In campionato l'Inter rimase nelle zone alte nel girone d'andata ma alla fine fu il
Bologna
ad aggiudicarsi il titolo d'inverno alla pari con il
Milan
, il 12 gennaio. Il 9 febbraio il Milan perse e il Bologna ando in testa. Poche settimane dopo, il 4 marzo, la
FIGC
comunico che cinque giocatori del Bologna erano stati trovati positivi alle
amfetamine
dopo la partita vinta il 2 febbraio contro il
Torino
:
[43]
ai granata fu assegnata la vittoria a tavolino e ai rossoblu un punto di penalizzazione.
[43]
La magistratura ordinaria, tuttavia, intervenne sequestrando le provette di urina dei calciatori e, dopo un controllo accurato all'interno del Centro Tecnico di
Coverciano
, si scopri che i campioni erano stati manomessi.
[43]
Per tale motivo, il 16 maggio la
CAF
annullo le sentenze.
[43]
I responsabili della manipolazione delle provette non vennero mai individuati, sebbene nei decenni successivi alcune testimonianze fecero ricadere i sospetti su
Gipo Viani
, l'allora
direttore tecnico
del Milan.
[44]
[45]
[46]
Durante questi due mesi e mezzo, pero, la squadra emiliana aveva subito il ritorno dell'Inter, che alla ventisettesima giornata vinse lo scontro diretto a Bologna portandosi a un solo punto dalla vetta. I rossoblu provarono a resistere, ma il 17 maggio l'Inter li raggiunse. Entrambe le squadre terminarono il campionato al primo posto a quota 54 punti, circostanza mai verificatasi fino ad allora in
Serie A
. Dopo aver inizialmente accolto la proposta del
direttore responsabile
della
Gazzetta dello Sport
Gualtiero Zanetti
di assegnare in via eccezionale all'Inter lo scudetto 1964 e al Bologna quello del 1927 (revocato al Torino per il
caso Allemandi
e mai assegnato),
[45]
[46]
il presidente federale
Giuseppe Pasquale
decise alla fine di non derogare al regolamento e far quindi disputare uno spareggio per l'assegnazione del titolo;
[47]
lo
Stadio "Olimpico"
di
Roma
vinse il ballottaggio con il
"Ferraris"
di
Genova
per ospitare la gara, che venne fissata per il 7 giugno.
[43]
Pochi giorni prima dello spareggio, l'Inter si aggiudico la Coppa dei Campioni, mentre il Bologna fu colpito da un lutto: il presidente
Dall'Ara
mori improvvisamente il 4 giugno, colto da un infarto mentre erano in corso le discussioni con
Moratti
, presidente dell'Inter, sui dettagli per lo spareggio.
[43]
Ai funerali, il 5 giugno, non poterono partecipare i giocatori, visto che la
FIGC
decise di non rinviare la gara.
[43]
Il 7 i bolognesi s'imposero con due gol nella ripresa e vinsero il loro settimo scudetto.
Per la stagione successiva vennero acquistati l'attaccante spagnolo
Joaquin Peiro
, l'ala destra
Angelo Domenghini
(trasformato in centravanti da Herrera a causa della presenza nel suo ruolo di Jair) e il duttile difensore
Saul Malatrasi
ed entro definitivamente in prima squadra il ventenne mediano
Gianfranco Bedin
che a stagione in corso prese il posto di
Carlo Tagnin
.
In campionato alla fine del girone d'andata si ritrovo in testa il
Milan
con ben 5 punti di vantaggio sui nerazzurri, laureandosi
campione d'inverno
. Il 31 gennaio 1965 i punti diventarono sette. Dalla settimana successiva inizio la serie positiva dell'Inter: otto vittorie consecutive (tra cui un 5-2 nel derby di ritorno) che le permisero l'aggancio in vetta. Il Milan inizialmente reagi ritornando in testa, dopo il pareggio dei nerazzurri a
Vicenza
, ma il 16 maggio la sconfitta interna contro la
Roma
costo ai rossoneri lo scudetto, che l'Inter si aggiudico aritmeticamente all'ultima giornata. La lotta per il titolo di
capocannoniere
si chiuse anch'essa con il trentaquattresimo turno: a
Genova
,
Alberto Orlando
segno nel finale il gol della bandiera per la
Fiorentina
, che perse 4-1.
Sandro Mazzola
rispose segnando un rigore al 90'. I due risultarono essere entrambi primi con 17 reti.
[48]
La striscia di vittorie prosegui con la conquista della seconda
Coppa dei Campioni
: l'Inter non trovo ostacoli sul suo cammino fino alle semifinali dove, nella partita di andata, fu sconfitta per 3-1 dagli inglesi del Liverpool;
[49]
nella partita di ritorno, in un San Siro gremito (90.000 spettatori), l'Inter doveva vincere con tre gol di scarto (all'epoca infatti non esisteva la
regola dei gol fuori casa
): e cosi fu. All'ottavo minuto di gioco
Corso
, su calcio di punizione
a foglia morta
, la sua specialita, porto i nerazzurri in vantaggio. Un minuto dopo
Peiro
segno uno di quei gol che raramente si vedono sui campi di calcio. Corso esegui la rimessa laterale sulla fascia sinistra verso Peiro, il quale, appostato vicino alla linea laterale e strettamente marcato, tocco la palla di testa indirizzandola all'indietro, verso il centrocampo, dove Mazzola attendeva il pallone; quest'ultimo lascio rimbalzare la sfera, poi di prima lancio in profondita lo spagnolo che scatto verso il fondo inseguendo il lancio e, sfruttando al meglio la velocita che lo contraddistingueva, non consenti il recupero al difensore Smith.
L'uscita del portiere Lawrence, pero, fu ottima; il portiere scatto lateralmente e blocco il pallone; sul rinvio fece rimbalzare il pallone a terra due volte ma sbuco, da dietro, il piede sinistro del
numero nove
nerazzurro, che sposto il pallone, mettendolo fuori portata del portiere, poi, dopo due soli passi e prima che l'estremo difensore potesse intervenire, insacco nella porta sguarnita con il destro. Lawrence quasi non si rese conto dell'accaduto, i suoi compagni aggredirono verbalmente l'arbitro, chiedendo l'annullamento del gol ma senza successo. Al 62'
Facchetti
in proiezione offensiva segno il 3-0.
La finale si disputo a San Siro e la squadra supero il
Benfica
per 1-0 con gol di Jair.
[48]
In quell'anno giunse anche la prima
Coppa Intercontinentale
vinta battendo l'
Independiente
; dopo aver perso la gara di andata in
Argentina
per 1-0, i nerazzurri prevalsero a
San Siro
per 2-0 con le reti di Mazzola e Corso.
[42]
Nella terza e decisiva partita giocata allo
stadio Santiago Bernabeu
di
Madrid
l'Inter vinse per 1-0 con gol di Corso nei supplementari: fu la prima squadra italiana a vincere la coppa.
[42]
In
Coppa Italia
l'Inter arrivo in finale ma venne battuta dalla
Juventus
per 1-0. Questa la formazione titolare della stagione:
Sarti
,
Burgnich
,
Facchetti
,
Bedin
,
Guarneri
,
Picchi
,
Jair
,
Mazzola
,
Domenghini
,
Suarez
,
Corso
.
Un organico pressoche immutato andava ad affrontare la stagione
1965-1966
. I
lombardi
nella nona giornata conquistarono la vetta, tallonati da Milan e Napoli, rispettivamente seconda e terza forza alla fine del girone d'andata, il 16 gennaio 1966. Nel girone di ritorno l'Inter manco piu volte il colpo decisivo e spesso rischio di lasciarsi recuperare. La sconfitta di
Catania
(1-0) fece vacillare i nerazzurri, che videro avvicinarsi il Napoli a due punti. Sistemarono tutto sei vittorie consecutive, tra cui una vittoria nel derby per 2-1: al termine di questa serie, il 17 aprile, il Milan aveva ceduto e si era ritrovato a 11 punti di distanza; il Napoli e il
Bologna
erano seconde a 6 punti di distanza. Il finale mise in dubbio la vittoria dell'Inter, allorche due pareggi e una sconfitta nello scontro diretto contro il Bologna diminuirono lo svantaggio di tre punti. Due vittorie contro
Juventus
(3-1) e
Lazio
(4-1) permisero ai nerazzurri, il 15 maggio, di vincere lo scudetto,
[50]
quello della
stella
sul petto, simbolo di dieci scudetti.
[51]
In
Coppa dei Campioni
, dopo aver eliminato la
Dinamo Bucarest
(1-2 e 2-0) e il
Ferencvaros
(4-0 e 1-1), il
Real Madrid
si prese la rivincita di due anni prima, eliminando i nerazzurri (0-1 e 1-1) e si involo verso il suo trionfo.
[51]
In
Coppa Italia
l'Inter venne eliminata in semifinale.
[51]
Arrivo di nuovo anche la
Coppa Intercontinentale
, ancora contro l'
Independiente
.
[48]
A
San Siro
l'Inter vinse 3-0 con gol di Peiro e doppietta di Mazzola, poi fece 0-0 in Argentina.
[48]
Con queste tre vittorie l'Inter divenne la prima squadra in Europa e l'unica squadra italiana a realizzare il particolare
treble
costituito da
scudetto
,
Coppa dei Campioni
e
Coppa Intercontinentale
in un anno solare (dopo aver conseguito lo stesso risultato nell'arco della stagione 1964-65).
[48]
L'estate successiva alla
debacle
della
nazionale italiana
al
campionato del mondo 1966
in Inghilterra porto a una grande rivoluzione nel calcio italiano. La
Federcalcio
arrivo alla drastica decisione di bloccare gli ingaggi di giocatori stranieri provenienti dai campionati esteri; i soli gia militanti in Italia poterono continuare a calcare i campi della penisola. La chiusura delle frontiere sconvolse i piani di mercato dell'Inter, costretta a rinunciare ad accordi conclusi con due dei maggiori campioni internazionali del tempo, il tedesco
Beckenbauer
[52]
e il lusitano
Eusebio
.
[53]
Il club scelse quindi di confermare quasi del tutto la squadra campione uscente, limitandosi a operazioni di secondo piano come le cessioni di
Malatrasi
e
Peiro
e gli acquisti del trentaquattrenne
Vinicio
[54]
e di
Bicicli
(per quest'ultimo si tratto di un ritorno).
L'Inter parti bene, vinse le prime sette gare (subendo un'unica rete) e, nel giro di poche settimane, stacco Napoli e Juventus. Col tempo, pero, la squadra di
Helenio Herrera
sembro dare varie occasioni alla Juventus per raggiungerla; il 18 dicembre i nerazzurri caddero a
Roma
, contro una
Lazio
in cerca di punti-salvezza, e vennero agganciati dai bianconeri, i quali si lasciarono poi sfuggire la rivale dopo appena una settimana, a causa di un pareggio arrivato nel finale con l'incostante
Milan
.
[54]
Superato indenne lo scontro diretto, l'Inter si laureo
campione d'inverno
il 22 gennaio, con un punto di vantaggio sui rivali penalizzati, nella gara contro la Lazio, dall'arbitro
De Marchi
di
Pordenone
, che nego a De Paoli una rete regolare.
[55]
I tre pareggi consecutivi in cui incappo la Juventus nelle prime giornate del girone di ritorno spinsero l'Inter a piu quattro. Nelle settimane a venire il vantaggio oscillo sempre tra i due e i quattro punti; alla trentesima, la Juve cadde a
San Siro
contro il Milan e l'Inter sembro ormai vicina al titolo. Ma il logorio di alcuni giocatori e la stanchezza pesarono sui
lombardi
,
[57]
che persero lo scontro diretto e impattarono contro Napoli e
Fiorentina
: la Juve, a un turno dal termine, si ritrovo a meno uno. Il 25 maggio, a
Lisbona
, i nerazzurri persero la
Coppa dei Campioni
contro il
Celtic
di
Glasgow
[58]
e la settimana dopo, a
Mantova
, vennero sconfitti 0-1 per un errore del portiere
Sarti
, che si fece sfuggire un tiro-cross dell'ex
Di Giacomo
,
[59]
assistendo al sorpasso-scudetto di una Juventus vittoriosa sulla
Lazio
.
[58]
Nella sfida contro i virgiliani, inizialmente la squadra recrimino per la direzione di gara di
Francesco Francescon
;
[59]
il presidente
Angelo Moratti
, tuttavia, tronco sul nascere ogni polemica con le sue parole:
≪Siamo stati grandi quando si vinceva, cerchiamo di essere grandi anche ora che abbiamo perduto. Forse siamo rimasti troppo tempo sulla cresta dell'onda. E tutti a spingere per buttarci giu. Ora saranno tutti soddisfatti.≫
La stagione 1967-1968 dell'Inter si concluse al quinto posto in
Serie A
e al terzo nel girone finale di
Coppa Italia
.
[61]
Il 18 maggio 1968
Angelo Moratti
lascio, dopo tredici anni, la presidenza e la maggioranza delle quote azionarie del club a
Ivanoe Fraizzoli
e con lui se ne andarono anche
Helenio Herrera
e
Italo Allodi
.
[61]
Piu tardi, Moratti dira:
≪Tifo lo stesso, soffrendo molto meno. Non sento piu la responsabilita imposta dalla folla. Sono un tifoso in mezzo ai tifosi.≫
Nel 2004 l'ex giocatore dell'Inter
Ferruccio Mazzola
rivolse all'allenatore
Helenio Herrera
, deceduto nel 1997, l'accusa di sottoporre titolari e riserve a
pratiche dopanti
facendo ricorso ad
amfetamine
sciolte nel
caffe
dei calciatori.
[63]
Nel 2005 la societa nerazzurra ha querelato per diffamazione il suo ex giocatore, chiedendo 3 milioni di euro per danni morali e patrimoniali da devolvere in beneficenza
[64]
ma il giudice ha respinto la richiesta della societa.
[65]
La maggioranza dei giocatori della Grande Inter interpellati nego le accuse: le uniche eccezioni furono quelle di
Franco Zaglio
, che defini le pratiche dopanti di Herrera come fatto comune nel calcio dell'epoca,
[66]
e
Sandro Mazzola
;
[67]
quest'ultimo, tuttavia, ritratto in seguito la propria posizione, spiegando che il vero doping del "Mago" era a conti fatti ≪psicologico≫ e che la denuncia di suo fratello era motivata da un desiderio di ≪rivalsa≫ nei confronti dell'Inter.
[68]
[69]
Luna Herrera, figlia di Helenio, difese la memoria paterna argomentando che il "Mago", convinto
salutista
, forniva come stimolante ai suoi calciatori delle semplici cialde a base di
acido acetilsalicilico
associate a
caffeina
.
[70]
Competizione
|
P
|
V
|
N
|
S
|
GF
|
GF/P
|
GS
|
GS/P
|
Serie A 1960-61
|
3º
|
18
|
8
|
8
|
73
|
2,14
|
39
|
1,14
|
Serie A 1961-62
|
2º
|
19
|
10
|
5
|
59
|
1,73
|
31
|
0,91
|
Serie A 1962-63
|
1º
|
19
|
11
|
4
|
56
|
1,65
|
20
|
0,59
|
Serie A 1963-64
|
2º
|
23
|
8
|
3
|
54
|
1,59
|
21
|
0,62
|
Serie A 1964-65
|
1º
|
22
|
10
|
2
|
68
|
2
|
29
|
0,85
|
Serie A 1965-66
|
1º
|
20
|
10
|
4
|
70
|
2,06
|
28
|
0,82
|
Serie A 1966-67
|
2º
|
19
|
10
|
5
|
59
|
1,73
|
22
|
0,64
|
Serie A 1967-68
|
5º
|
13
|
7
|
10
|
46
|
1,53
|
34
|
1,13
|
Legenda:
P
: Posizione,
V
: Partite vinte,
N
: Partite pareggiate,
S
: Partite perse (sconfitte),
GF
: Goal fatti,
GF/P
: Goal fatti per singola partita (%),
GS
: Goal subiti,
GS/P
: Goal subiti per singola partita (%).
Qui di seguito e riportata la lista di tutte le rose dell'Inter durante il periodo indicato come quello della
Grande Inter
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Il grande romanzo dello scudetto. Sedicesima puntata: comanda Milano, panca d'Italia
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Calcio 2000
, giugno 2003, pp. 39-55.
- Filippo Grassia e Gianpiero Lotito,
INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario
, Milano,
Antonio Vallardi Editore
, 2008, pp. 239,
ISBN
978-88-95684-11-6
.
- Videografia