Il
Governo provvisorio panrusso
(in
russo
Временное Всероссийское правительство
?
,
Vremennoe vserossijskoe pravitel'stvo
) fu uno stato nato dopo la fine della
Repubblica Russa
che tento di farsi riconoscere come il governo legittimo della Russia. Durante la
guerra civile russa
, il Governo provvisorio panrusso fu il principale centro di governo dell'
Armata Bianca
con sede ad
Omsk
in
Siberia
.
Formato alla fine di settembre 1918, venne costituito attraverso l'unione dei due principali regimi della regione, il Komu?, o Comitato dei membri dell'assemblea costituente, formato soprattutto da membri del
Partito Socialista Rivoluzionario
e del
Partito dei cadetti
, e il
Governo provvisorio della Siberia autonoma
, principalmente composto da politici regionali e funzionari di destra. Il Komu? aveva l'intenzione di rimanere all'interno della Russia e di lottare contro i
bolscevichi
, mentre il secondo voleva dar vita a uno stato siberiano autonomo, anti-bolscevico.
Le differenze tra i regimi diedero avvio ad una rivalita, sfociata sia in una guerra doganale che in diverse controversie frontaliere. Una conferenza iniziata l'8 settembre 1918 e terminata il 23 sanci l'istituzione di questo Governo come ultimo tentativo di formare un unico governo anti-bolscevico. Ma fu solo un compromesso.
Il Komu? acquisi il riconoscimento per l'
Assemblea costituente
dominata dai socialisti rivoluzionari. Anche se il Komuch abbandono la sua pretesa di essere l'unico legittimo governo russo, in questo periodo vide l'affermarsi del cosiddetto "direttorio dei cinque".
[
non chiaro
]
Era formato da due socialisti rivoluzionari,
Nikolaj Avksent'ev
e
Vladimir Zenzinov
, due
amministratori,
[
non chiaro
]
Vologodskij, politico regionale e capo del Governo provvisorio della Siberia autonoma ed il generale A. G. Boldyrev, e infine dal cadetto Vinogradov.
Nel dicembre 1918 un distaccamento di
cosacchi
arresto, Avksent'ev e Zenzinov, il direttorio venne sciolto e l'ex ministro della guerra di
Kerenskij
, l'ammiraglio
Aleksandr Vasil'evi? Kol?ak
, venne nominato governatore di tutta la Russia, assumendo poteri dittatoriali, fino alla sconfitta del gennaio 1920.