Il
Gonfaloniere di Giustizia
era una figura istituzionale del
governo fiorentino
introdotta a partire dal
1293
, con l'entrata in vigore degli
Ordinamenti di Giustizia
di
Giano Della Bella
. Il Gonfaloniere costituiva la suprema magistratura e presiedeva il
Collegio dei Priori
nel governo della
Repubblica fiorentina
. Aveva per insegna il gonfalone recante lo stemma del popolo fiorentino: una croce rossa in campo bianco.
Fiorino (1332-1348)
L'
Italia
del Duecento fu una "terra di citta" e
Firenze
fu uno dei
comuni
piu fiorenti e
politicamente
irrequieti
di quel secolo; il segno piu evidente della sua prosperita e potenza economica era dato dalla coniazione del
fiorino
d'oro (del peso di circa 3 grammi e mezzo) a partire dal 1252 e dalla presenza di grandi compagnie mercantili e finanziarie, ramificate in tutta Europa e in Africa, i cui esponenti reclamavano un crescente coinvolgimento nella vita politica cittadina, rivendicando una pari se non maggiore dignita rispetto alle antiche famiglie della nobilta terriera inurbata, ormai improduttiva. Le
Arti Maggiori
furono nel XIII e XIV secolo i cardini dell'ascesa economica della citta e della rivalsa della borghesia sulla
nobilta
feudale, almeno fino al 1347, quando la bancarotta della monarchia inglese per le spese militari nella
Guerra dei Cento Anni
contro la Francia, trascino nella rovina anche i banchi dei
Bardi
e
Peruzzi
(entrambi creditori di cifre da capogiro; si parla di circa 600.000 fiorini solo da parte dei Peruzzi).
Stemma guelfo
Il dualismo politico caratterizza l'evoluzione delle istituzioni cittadine nel corso del ‘200; la lotta tra
guelfi
e
ghibellini
(in cui tutta la nobilta fiorentina e confluita) rientra nel generale andamento delle vicende italiane ed europee del XIII secolo, con fasi vittoriose alterne e la relativa espulsione del partito avverso in caso di sconfitta. Nel
1250
, dopo la morte di
Federico II di Svevia
, la fazione guelfa riesce a imporsi grazie al cosiddetto Governo del Primo Popolo, che segna l'inizio dell'ascesa delle Arti nel governo cittadino; i membri delle
corporazioni
entrano infatti a far parte dei Consigli delle due massime Magistrature, il Consiglio degli Anziani e del
Capitano del Popolo
, la nuova carica introdotta per affiancare il Podesta nelle sue funzioni. Podesta e Capitano si trovano cosi a svolgere i medesimi incarichi (l'emanazione di leggi, l'imposizione di tasse e gli ordini di carattere militare) e sono entrambi a capo di due Consigli, uno composto da 300 e l'altro da 90 membri, affiancati appunto dal Consiglio dei 12 Anziani e da quello dei cosiddetti 36
boni homines
, cittadini molto selezionati che hanno il difficile compito di dirimere le eventuali controversie e cercare un accordo tra tutti i partecipanti al governo. Sono presenti nei consigli anche i Gonfalonieri, che ancora indicano semplicemente coloro che guidano le milizie cittadine, divise in “popoli”, o parrocchie, ognuna di queste contraddistinte dal proprio vessillo, detto appunto
Gonfalone
. Nel
1260
, pero,
Siena
sconfigge i fiorentini nella
battaglia di Montaperti
e cio consente il rientro degli esponenti ghibellini a Firenze che decretano la fine del Governo del Primo Popolo. Il predominio della fazione ghibellina del resto non e di lunga durata perche nel
1266
Manfredi
, figlio di Federico II, viene sconfitto nella battaglia di Benevento e cosi i guelfi rientrano nuovamente a Firenze, dando vita stavolta al brevissimo Governo di Parte Guelfa, composto dai membri degli strati piu alti della popolazione ma gia abolito l'anno successivo per l'intervento di
Carlo d'Angio
, che in cambio della propria protezione si autoproclama Podesta fino al
1274
.
Il palazzo dell'Arte dei Beccai
Si giunge cosi al
1282
e alla creazione del
Priorato delle Arti
, un nuovo organo composto inizialmente da 3 e poi da 6 membri eletti tra gli appartenenti alle ventuno
Corporazioni delle arti e mestieri
, che raggiungono cosi il massimo riconoscimento giuridico-politico necessario per ambire alla guida delle istituzioni cittadine; il provvedimento piu significativo infatti e dato dal fatto che la partecipazione alla vita politica e vincolata all'iscrizione, anche solo formale, a una delle Arti Maggiori o Medie.
Il Priorato si affianca ai Consigli gia presenti nelle magistrature fiorentine con a capo un Capitano Difensore delle Arti; i suoi membri, i priori, termine peraltro gia esistente ma che indicava una carica con diverse funzioni, restano in carica per due mesi soltanto e questo, oltre a consentire una certa "mobilita" tra i suoi esponenti, evita l'accentramento del potere nelle mani di una sola persona, mettendo cosi la citta al riparo dall'avvento di un
tiranno
.
Il governo del Priorato, che aveva grandi poteri sia decisionali sia esecutivi, decreta il successo delle Corporazioni maggiori, soprattutto quella dell'Arte della Lana e dell'Arte dei Giudici e dei Notai; bisogna del resto tenere presente, che sia il Governo del Primo Popolo sia quello del Priorato, pur allargando la base sociale rispetto al vecchio comune aristocratico, e monopolizzato sia dal
popolo grasso
sia dalle famiglie magnatizie ormai molto vicine tra loro; le
Arti Medie
ottennero di fatto la propria rappresentanza nei Consigli solo nel
1285
, mentre le
Arti Minori
dovettero accontentarsi di funzioni alquanto ristrette qualche anno piu tardi; le maggiori casate di origine mercantile infatti si erano lentamente inserite nell'antica aristocrazia feudale, assimilandone le caratteristiche, mentre le altre appartenenti al popolo grasso avevano preferito non discostarsi troppo dalla moltitudine degli artigiani e dei commercianti piu modesti ma molto numerosi in citta.
E in quest'ottica che risulta meglio comprensibile la portata piu marcatamente “democratica” degli Ordinamenti di Giustizia emanati nel
1293
da Giano della Bella, che pur essendo di nobili origini, volle dare voce alle istanze della “piccola borghesia”, riuscendo a escludere i
magnati
dalle cariche amministrative e imponendo l'esercizio effettivo di un'Arte per accedere al Priorato. E in questo contesto che viene creata la figura del Gonfaloniere di Giustizia, un magistrato che doveva guidare il Collegio dei Priori e la milizia cittadina contro le eventuali infrazioni dei magnati. Gli Ordinamenti di Giustizia vennero ben presto ridimensionati e nel 1295 Giano venne esiliato da Firenze; il popolo grasso aveva ormai ottenuto la propria vittoria e per non vedersi estromessi dalla vita politica cittadina gli esponenti dell'antica aristocrazia dovettero passare nelle file del partito guelfo (che si era imposto definitivamente con la battaglia di Campaldino del 1289); si formano cosi due nuove fazioni, i
Bianchi
, riuniti intorno ai Cerchi, famiglia borghese arricchitasi con i propri affari e disposta a una maggiore apertura verso le Arti Minori, e i
Neri
, riuniti intorno ai Donati, famiglia della nobilta feudale contraria a ogni forma di partecipazione popolare e che incontra il consenso di buona parte delle Arti Maggiori, che si sentono indubbiamente piu vicine ai magnati “convertiti” che non ai ceti artigiani.
L'assedio di Firenze nel 1530
La carica di Gonfaloniere sopravvive praticamente fino all'abolizione della costituzione repubblicana da parte dei
Medici
, al loro rientro in citta nel
1530
; nel
'400
, infatti, questa carica viene affidata sia ai membri della famiglia Medici sia ai membri delle famiglie a loro vicine e alleate, dando vita a quella signoria dai caratteri del tutto particolari che vede una sorta di potere riconosciuto e, benche mai esplicitamente dichiarato, capace di esautorare le vecchie magistrature.
Dopo la cacciata di
Piero de' Medici
nel
1494
e la breve parentesi del governo di
Girolamo Savonarola
, giustiziato nel
1498
, le famiglie fiorentine tentano di riorganizzare il governo fiorentino sul modello delle vecchie magistrature comunali, nominando nel
1502
Pier Soderini
Gonfaloniere a vita; il suo incarico dura fino al
1512
, quando i Medici tornano a Firenze e Piero decide di abbandonare la citta. Dopo la reggenza dei discendenti di
Lorenzo il Magnifico
e la nuova espulsione della famiglia nel
1527
, il comune si proclama nuovamente indipendente, ma dopo la tenace resistenza alle truppe imperiali di
Carlo V
e del
papa Clemente VII
e costretto ad arrendersi definitivamente. E la fine del sogno repubblicano e l'inizio dell'ascesa della dinastia granducale dei Medici.
Di seguito si elencano le famiglie che diedero piu di cinque Gonfalonieri alla Repubblica di Firenze:
Acciaiuoli
,
Alberti
,
Albizzi
,
Aldobrandini
,
Altoviti
,
Antellesi
,
Ardinghelli
,
Baroncelli
, Bartoli, Bastari, Beccanugi, Benvenuti, Biliotti,
Bonciani
, Bordoni, Bucelli,
Canigiani
,
Capponi
, Carducci,
Carnesecchi
,
Castellani
,
Cellai
, Cocchi, Coppini
[1]
, Corbinelli,
Corsi
,
Corsini
,
Covoni
, Cresci,
Da Filicaia
,
Davanzati
, Del Benino, Federighi, Gherardi,
Gianfigliazzi
, Giugni,
Guadagni
,
Guasconi
,
Guicciardini
,
Machiavelli
,
Magalotti
, Malegonnelle, Marignolli,
Martelli
,
Medici
,
Minerbetti
, Moregli,
Nasi
, Neroni,
Niccolini
, Nobili,
Pandolfini
, Pecori,
Peruzzi
,
Pitti
,
Pucci
,
Quaratesi
, Ricci,
Ridolfi
, Rondinelli,
Rucellai
,
Sacchetti
,
Salviati
,
Serragli
,
Serristori
,
Soderini
, Spini,
Strozzi
, Stufi,
Tornaquinci
,
Valori
, Vettori.
- Franco Cardini
,
Firenze, la citta delle torri
, Milano, Fenice, 1995-2000.
- I. Caliari,
I protagonisti della civilta
, Edizioni Futuro, 1981.
- Marcello Vannucci,
Storia di Firenze
, Roma, Newton & Compton, 1992.