Il
Glossario di Monza
e uno dei piu antichi testi che recano traccia della formazione del volgare lombardo. Redatto, probabilmente, nei primi decenni del
X secolo
, esso contiene una raccolta di 65 lemmi in cui, a fianco della voce latino-romanza, viene data la voce greco-bizantina. E un prontario di uso pratico, probabilmente compilato da un religioso che aveva l'occasione di viaggiare in territori di lingua greca e di chiedere informazioni sul vitto (
de mandegare
,
de bevere
,
coglari
,
scutela
), sul vestiario (
vestito
,
braca
,
osa
), sulla salute e sul corpo (
fledemerio
,
de capo
,
lavro
), sulla celebrazione della messa e cosi via.
Nonostante la presenza di termini come
marti
e
mercor
(per indicare i giorni della settimana 'martedi' e 'mercoledi') spieghino la collocazione di questo testo nell'ambito delle
lingue romanze
, non e possibile indicare nel glossario di Monza uno dei primi documenti di volgare in Italia; molto spesso, tuttavia, le forme della
rustica romana lingua
usata nel glossario s'avvicinano alle forme delle
lingue locali del Nord Italia
, anche se non e possibile indicare con precisione la localizzazione del testo.
Dal punto di vista linguistico, nei traducenti greci, e interessante notare la similitudine con il
neogreco
ma, soprattutto, col
greco di Calabria
e col
grico
del
Salento
.
- Arrigo Castellani
,
I piu antichi testi italiani
, Bologna, Patron, 1976, pp 41-44
- Gianfranco Contini
,
Il glossario di Monza e i nomi dei giorni
, in
Rivista di cultura classica e medievale
, vol. 7 (1965), pp. 337-46
- Claudio Marazzini
,
La lingua italiana. Profilo storico
. Bologna, Il Mulino, 1994, pp. 153-54
- Francesco Sabatini,
Il glossario di Monza: il testo, la localizzazione, il compilatore
, in
Atti della Accademia delle Scienze di Torino
, vol. 98 (1963-1964)
- Nino Borsellino, Walter Pedulla
Storia generale della letteratura italiana Vol. I Il Medioevo le origini e il Duecento
Gruppo Editoriale L'Espresso (1 gennaio 2004)