Giuseppe Sante Carrara

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Giuseppe Sante Carrara

Giuseppe Sante Carrara ( Bergamo , 28 marzo 1834 ? Bergamo , 18 maggio 1880 ) e stato un patriota italiano .

All'eta di due anni perse il padre, che mori il 29 aprile 1836 a causa del colera che in quell'anno dilago in tutta la penisola. Non aveva ancora compiuto quattordici anni quando, nel marzo 1848, la popolazione del suo quartiere prese a sparare contro gli austriaci, che furono costretti alla fuga verso Brescia , in concomitanza con le famose Cinque Giornate .

Giuseppe Sante fu tra i 178 bergamaschi che presero parte alla Spedizione dei Mille , [1] alla quale partecipo combattendo nell'Ottava Compagnia, quella dei bergamaschi, detta "di ferro"; durante questa impresa riporto una lieve ferita al naso, probabilmente nei combattimenti a Palermo .

Venne congedato il 9 dicembre 1860, col grado di sergente dell' Esercito meridionale , dopo esser stato decorato, e ritorno a casa sbarcando a Genova [2] .

Tornato a casa fu dapprima commesso, poi proprietario di un'osteria e infine mediatore. Si sposo il 19 ottobre 1864 con Anna Maria Giuseppa Manzoni, figlia di un defunto sensale; da lei ebbe dodici figli, di cui quattro nati a Seriate , dove dimoro dal 5 maggio 1870 al 1875 (di questi figli, sicuramente sei morirono in fasce, mentre tre contrassero matrimonio).

Segno del suo attaccamento alla causa garibaldina sono i nomi che diede ai figli: Menotti Ricciotti Garibaldi, Anita Teresita Venezia, Matilde Libera Roma (nata nell'ottobre 1867, un mese prima della disfatta di Mentana ), e Menotti Ricciotti Angelo.

Mori suicida, a quarantasei anni, il 18 maggio 1880 alle ore 5, nella sua casa in piazza Pontida 19, preoccupato per i suoi malanni [3] .

Bibliografia

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  • L. B., F. G., Elenco ufficiale dei mille sbarcati a Marsala condotti dal prode generale Giuseppe Garibaldi , Tip. romana di C. Bartoli, 1870

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