Giuseppe Paratore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Paratore

Presidente del Senato della Repubblica
Durata mandato 26 giugno 1952 –
24 marzo 1953
Predecessore Enrico De Nicola
Successore Meuccio Ruini

Senatore a vita della Repubblica Italiana
Durata mandato 9 novembre 1957 –
26 febbraio 1967
Legislatura I , II , III , IV
Tipo nomina Nomina presidenziale di Giovanni Gronchi
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Legislatura XXIII , XXIV , XXV , XXVI , XXVII
Collegio Milazzo, Messina
Sito istituzionale

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Unione Democratica Nazionale
Collegio Collegio Unico Nazionale
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato 18 aprile 1948  –
24 giugno 1953
Legislatura I
Tipo nomina Senatore di diritto secondo la III disposizione transitoria e finale della Costituzione

Dati generali
Titolo di studio Laurea in giurisprudenza
Professione Avvocato

Giuseppe Paratore ( Palermo , 31 maggio 1876 ? Roma , 26 febbraio 1967 ) e stato un avvocato e politico italiano , deputato , sottosegretario e Ministro delle poste e dei telegrafi nel Regno d'Italia , e stato membro dell' Assemblea Costituente , Senatore della Repubblica (prima elettivo, poi a vita ), Presidente del Senato .

Nato a Palermo da famiglia originaria di Milazzo [1] , da giovane era stato segretario particolare ed esecutore testamentario di Francesco Crispi .

Massone [2] , di idee liberali, venne eletto per la prima volta deputato del Regno nel 1909 nel collegio di Milazzo , quando prevalse sul giolittiano Ludovico Fulci . Fu rieletto deputato ininterrottamente fino al 1929, per un totale di sei legislature.

Occupo le cariche di Sottosegretario per l'Industria, Commercio e Lavoro e commissario all'approvvigionamento delle materie prime dal gennaio al giugno 1919 nel Governo Orlando e quindi di Sottosegretario alle Colonie dal marzo al maggio 1920 nel Governo Nitti II .

E stato Ministro delle poste e dei telegrafi dello stesso Governo Nitti II dal 21 maggio al 15 giugno 1920 e Ministro del Tesoro del Governo Facta II dal 1 agosto al 31 ottobre 1922 .

Si ritiro dalla politica attiva nel 1929 , con l'avvento del regime fascista.

Eletto nel 1946 all' Assemblea Costituente nel collegio unico nazionale, nella lista Unione Democratica Nazionale , fu Vicepresidente della Seconda Commissione per l'Esame dei Disegni di Legge dal 9 settembre 1947 al 31 gennaio 1948 .

Non partecipo alle politiche del 1948 in quanto nominato direttamente al Senato in base alla III disposizione transitoria della Costituzione (Deputato con sei elezioni: legislature 23ª, 24ª, 25ª, 26ª, 27ª e Assemblea Costituente). Nominato Presidente del Senato della Repubblica il 26 giugno 1952 , durante la I Legislatura , si dimise il 24 marzo 1953 , a seguito del violento ostruzionismo contro la legge truffa . [3] [4] Fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 9 novembre 1957 per meriti scientifico-sociali. [5]

Studioso di economia finanziaria, era stato presidente dell' IRI dal 1946 al 1947. Pubblico diversi saggi: La responsabilita dell'armatore (1914), Note di politica monetaria (1925), La politica del denaro (1930). Fu Presidente dell' Assonime (Associazione fra le Societa Italiane per Azioni) dal 1945 al 1952 e dal 1957 al 1959 . Il 14 marzo 1966 gli fu conferita la medaglia d'oro al merito della pubblica finanza . [6]

Venne sepolto al cimitero del Verano .

  1. ^ Giovanni Spadolini, Senato vecchio e nuovo , Le Monnier, 1993, pag. 262
  2. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo , Morlacchi Editore, 2021, p. 221.
  3. ^ Gianni Corbi, Ostruzionismo, quella volta che Pajetta salto sul banco , su ricerca.repubblica.it , la Repubblica, 15 novembre 1994. URL consultato il 21 agosto 2010 .
  4. ^ Aldo Cazzullo , Ostruzionismo, 50 anni di Aula-spettacolo. La resistenza di Almirante e le poesie del Pci , su archiviostorico.corriere.it , Corriere della Sera, 15 settembre 2005. URL consultato il 21 agosto 2010 (archiviato dall' url originale il 10 aprile 2011) .
  5. ^ I Senatori a vita dal 1948 , su senato.it , Senato della Repubblica. URL consultato il 21 agosto 2010 (archiviato dall' url originale il 25 maggio 2012) .
  6. ^ Onorificenze , su quirinale.it , Presidenza della Repubblica . URL consultato il 26 dicembre 2007 .

Altri progetti

[ modifica | modifica wikitesto ]

Collegamenti esterni

[ modifica | modifica wikitesto ]

Predecessore Presidente del Senato della Repubblica Successore
Enrico De Nicola 26 giugno 1952 - 24 marzo 1953 Meuccio Ruini

Predecessore Ministro del tesoro del Regno d'Italia Successore
Camillo Peano 1º agosto 1922 - 28 ottobre 1922 Vincenzo Tangorra
Controllo di autorita VIAF ( EN 89779094  · ISNI ( EN 0000 0000 6176 9949  · SBN SBLV228041  · BAV 495/313488  · GND ( DE 120123428