Giorgio Errera
(
Venezia
,
26 ottobre
1860
?
Torino
,
1º dicembre
1933
) e stato un
chimico
italiano
.
Nato da una famiglia
ebrea
sefardita
, si laureo in Chimica all'
Universita degli Studi di Torino
. Fu
professore
per molti anni all'
Universita di Messina
fino al
1908
quando, in occasione del tremendo sisma del 28 dicembre, rimase a lungo sotto le macerie e perse la moglie. Nel
1909
passo all'
Universita di Palermo
, dove fu collega di
Giovanni Gentile
e
Nicola Zingarelli
[1]
ed ebbe fra gli allievi
Domenico Marotta
, futuro direttore dell'
Istituto Superiore di Sanita
. A Palermo rimase gravemente ferito per un'aggressione da parte di uno studente che non aveva superato un esame. Nel
1917
fu trasferito all'
Universita di Pavia
.
Nel 1923 il Ministro dell'Educazione
Giovanni Gentile
lo nomino rettore dell'
Universita di Pavia
per il triennio 1923-26; egli pero rifiuto l'incarico perche "soverchiamente gravoso" (in una lettera ufficiale al Ministro Gentile) e perche "l'ambiente liberale nel quale sono nato e cresciuto fa si che, per quanto riconosca i grandi meriti dell'attuale governo, non sia del tutto d'accordo ne coi principi che lo informano, ne coi metodi seguiti" (in una seconda lettera, contemporanea alla prima, al collega Gentile).
In altre parole, Giorgio Errera riteneva che le nuove leggi sull'istruzione universitaria configurassero il Rettore come un'emanazione diretta del Ministro; e considerava insostenibile la posizione in cui si sarebbe trovato quando si manifestasse un dissenso non su affari di ordinaria amministrazione ma su affari "che involgessero talune questioni di principio". Nel
1925
fu l'unico professore della Facolta di Scienze di Pavia a sottoscrivere il
Manifesto degli intellettuali antifascisti
redatto da
Benedetto Croce
.
La sua carriera universitaria termino bruscamente nel
1931
quando si rifiuto di prestare il
giuramento di fedelta al Fascismo
.
[2]
L'epurazione avvenne nella forma della collocazione a riposo (anzitempo) con la formula dell'avanzata eta ed anzianita di servizio. La sua facolta non manco di adottare e verbalizzare una delibera di saluto al collega che lasciava l'insegnamento; ma il fascista
Paolo Vinassa de Regny
, rettore dell'Universita di Pavia,
trattenne il verbale di saluto e fece in modo che non venisse inviato ad Errera
[
senza fonte
]
.
[3]
Le sue pubblicazioni scientifiche vertono principalmente su argomenti di
chimica organica
; particolarmente importanti quelle sulla chimica dei
terpeni
[4]
.
Il 2 dicembre
1997
l'Universita di Pavia gli ha attribuito un sia pur tardivo riconoscimento dell'ingiustizia subita dedicandogli una lapide nella quale viene definito "saldo negli ideali di liberta civile ed intellettuale”.
Fu membro dell'
Accademia Peloritana dei Pericolanti
[5]
.
- ^
Nel 1922 Errera collaboro alla prima edizione del famoso vocabolario.
- ^
Errera fu nella dozzina circa di professori universitari italiani che decise di non giurare; all'epoca i docenti universitari erano 1213.
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Lo stesso Vinassa de Regny, ne "Il Popolo" del 2 marzo 1930, aveva scritto che tra i professori universitari vi erano moltissimi valentuomini un po' grigi, un po' spostati, un po' pavidi, indifferenti, pronti a lasciarsi guidare.
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piu volte ricordati dal chimico Michele Giua, condannato dal Tribunale Speciale a 9 anni di carcere, che partecipo alla Resistenza e fu membro dell'Assemblea Costituente
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Enza Pelleriti,
1918-1945: L’Accademia Peloritana dei Pericolanti fra le due guerre
, su
accademiapeloritana.it
, Accademia Peloritana dei Pericolanti.
URL consultato il 22 ottobre 2020
.
- AA.VV.
Per ricordare Giorgio Errera. Il rifiuto del giuramento fascista
, Pavia, Universita degli Studi di Pavia, 1998;
- Helmut Goetz,
Il giuramento rifiutato, I docenti universitari e il regime fascista
, La Nuova Italia, 2000;
- Giorgio Boatti,
Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini
, Einaudi, 2001.