Giacomo l'Elemosiniere
(
Citta della Pieve
, ... ?
Chiusi
,
15 gennaio
1304
) fu il procuratore dell'ospedale del Vecciano di
Citta della Pieve
e fu fatto assassinare dal vescovo di
Chiusi
. Fu
beatificato
, per equipollenza, da
papa Pio VII
nel 1807.
Era figlio di Antonio dalla Villa e Mustiola e, sin dall'adolescenza, dimostro una spiccata inclinazione alle pratiche religiose.
[1]
Divenne avvocato ma, aspirando a una vita evangelica, dono i suoi beni alla chiesa e all'ospedale del Vecciano di
Citta della Pieve
, dove venivano ricoverati i poveri e gli abbandonati.
[2]
Poiche l'ospedale era soggetto al vescovo di
Chiusi
ed era tenuto a versargli annualmente un censo, Giacomo ricorse a Roma e ottenne, dopo una lunga vertenza, l'esenzione dalla giurisdizione vescovile. Il vescovo reagi facendo assassinare Giacomo da dei sicari in un bosco dopo averlo invitato nella sua citta.
[2]
Il corpo, rinvenuto da alcuni pastori, fu sepolto nella chiesa del Vecciano, detta poi del beato Giacomo.
[2]
L'immagine piu antica del beato, posta in origine sul suo sepolcro, lo raffigura vestito dell'abito dei
Servi di Maria
, cinto dal cordone francescano e con la berretta dei frati dell'ospedale senese di
Santa Maria della Scala
. E incerto, pero, se appartenesse al terz'ordine servita (l'abitazione di Giacomo era presso il convento dei serviti e a questi frati fu affidata la chiesa del Vecciano), al terz'ordine
francescano
(come indicato in una biografia tarda del cronista francescano Mariano da Firenze) o, come era d'uso all'epoca, a entrambi.
[3]
Nel 1468 le spoglie del beato Giacomo furono dissotterrate e traslate sotto la mensa dell'altare maggiore della sua chiesa. Trasferita temporaneamente sotto l'altare di San Giuseppe nella
cattedrale
, l'urna con il corpo fu ricollocata nella riedificata chiesa del Vecciano l'11 luglio 1717.
[2]
A partire dal 1727 i serviti promossero le pratiche per l'approvazione formale del culto e il 7 dicembre 1805 Angelico Becchetti, vescovo di
Citta della Pieve
, presento una relazione a
papa Pio VII
: il suo culto
ab immemorabili
fu confermato dal pontefice il 20 novembre
1806
.
[2]
Il suo elogio si legge nel
Martirologio romano
al
15 gennaio
.
[4]
- ^
Aristide M. Serra, BSS, vol. VI (1965), col. 353.
- ^
a
b
c
d
e
Aristide M. Serra, BSS, vol. VI (1965), col. 354.
- ^
Aristide M. Serra, BSS, vol. VI (1965), col. 355.
- ^
Martirologio romano (2004), p. 134.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.),
Bibliotheca Sanctorum
(BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Universita Lateranense, Roma 1961-1969.
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II
, Libreria Editrice Vaticana, Citta del Vaticano 2004.