Giacomo III di Scozia
(
Stirling
o
Saint Andrews
, tra il luglio
1451
e il maggio
1452
?
Sauchieburn
,
11 giugno
1488
) e stato re di
Scozia
dal
1460
al
1488
.
Come monarca fu alquanto impopolare sia a causa della propria riluttanza ad amministrare saggiamente la giustizia, sia per la sua politica di perseguimento di un'alleanza con l'
Inghilterra
e sia per i cattivi rapporti che tenne con molti dei suoi parenti. Fu grazie al suo matrimonio con
Margaretha di Danimarca
che le
Isole Orcadi
e le
Isole Shetland
divennero parte della
Scozia
.
Figlio di
Giacomo II di Scozia
,
Steward
di Scozia
, e di
Maria di Gheldria
, principessa
olandese
, nacque tra il luglio
1451
e il maggio
1452
; anche il luogo di nascita e dibattuto: si crede sia nato al
Castello di Stirling
o al castello di St.Andrews. Ancora bambino Giacomo succedette al padre, morto in battaglia il 3 agosto
1460
, sul trono di
Scozia
, a soli 9 anni, la reggenza venne affidata alternativamente a correnti politiche diverse. Dapprima fu sua madre a tenere le redini che passarono poi a
James Kennedy
, Arcivescovo di St.Andrew, poi a Gilbert Kennedy (22 febbraio
1405
-27 marzo
1489
) ed infine a Robert Boyd (morto
1482circa
). L'incoronazione avvenne il 10 agosto nell'
abbazia di Kelso
: ad incoronare il giovanissimo monarca fu
George Douglas, IV conte di Angus
, che fu uno dei reggenti per il trono scozzese insieme alla regina madre. Infatti Douglas continuo a comandare sulle marche dell'Est e dell'Ovest grazie anche all'insediamento di uomini fedeli nell'amministrazione locale, consentendogli di mantenere cosi una certa supremazia fino alla morte, avvenuta l'11 marzo
1463
.
La fazione dei Boyd guadagno una certa impopolarita a corte specie per i profitti personali che cercarono di ottenere per la propria famiglia, Thomas Boyd (morto
1473circa
), figlio di Robert, venne creato
Conte di Arran
e sposo
Mary Stuart
, sorella del re.
Nel
1469
, a 18 anni, Giacomo III si sposo con
Margherita
, figlia di
Cristiano I di Danimarca
e Norvegia, nell'abbazia di
Holyrood Palace
. Fu un matrimonio molto importante, perche la sposa porto in dote al
Regno di Scozia
il possesso sulle isole
Ebridi
e
Orcadi
, segnando la massima espansione territoriale raggiunta dal regno scozzese. Poco dopo le sue nozze Giacomo fu messo contro la famiglia Boyd e venne indotto ad accusare Thomas e suo fratello Alexander di tradimento, se Alexander venne poi giustiziato, Thomas, che si trovava all'estero scampo alla morte perendo ad
Anversa
nel
1473
piu o meno nello stesso periodo in cui Giacomo dichiaro nulle le sue nozze con sua sorella Mary.
Nel decennio del
1470
le ambizioni politiche di Giacomo si riflessero in ambiziosi schemi territoriali per espandere i domini scozzesi e nell'alleanza con l'
Inghilterra
, fra il
1471
e il
1473
suggeri di annettere o invadere la
Bretagna
, la
Gheldria
e il
Saintonge
. Questi suoi irrealistici progetti davano sempre luogo a scontenti in parlamento, specie perche egli era sempre riluttante ad affrontare la monotonia dell'amministrazione ordinaria.
Nel
1474
Giacomo strinse un accordo matrimoniale con
Edoardo IV d'Inghilterra
per il quale suo figlio ed erede
Giacomo
avrebbe sposato
Cecilia di York
, figlia di Edoardo IV ed
Elisabetta Woodville
. Questa mossa sarebbe stata senz'altro assennata, ma non teneva conto della tradizionale inimicizia fra i due paesi che risaliva ai tempi di
Roberto I di Scozia
e delle
Guerre di indipendenza scozzesi
senza menzionare i diritti dei nobili che vivevano attorno ai confini. Quest'idea di alleanza era comunque solo uno dei motivi per i quali Giacomo era diventato impopolare.
Nello stesso decennio, il re scozzese, perseguendo la linea politica del padre, tento nuovamente di imporre l'autorita regia sulla riottosa nobilta scozzese, venendo a contrasto con il fratello
Alexander Stewart
,
duca d'Albany
e aspirante al trono, riconosciuto come sovrano da re
Edoardo IV d'Inghilterra
ed anche con l'altro fratello John Stewart, conte di Mar. Questi nel
1479
venne imprigionato nel
Castello di Craigmillar
dove mori poco dopo dando adito a parecchie voci. L'altro fratello Alexander fuggi in
Francia
e l'alleanza con l'
Inghilterra
si ruppe. Fra il
1480
e il
1482
una guerra intermittente interesso le due nazioni con gli inglesi che, comandati da
Riccardo duca di Gloucester
e da Alexander Stewart, chiamato
Alessandro IV
dagli inglesi, tentarono un'invasione in larga scala. Nel
1482
mentre tentava di scacciare gli invasori reclutando militari fra i propri sudditi Giacomo venne arrestato da un gruppo di nobili ormai disaffezionati durante il mese di luglio, portato in prigione ad
Edimburgo
rimanendovi fino all'autunno. A quel punto gli inglesi a corto di denaro e di mezzi incapaci di prendere la capitale fecero ritorno in Inghilterra.
Giacomo riusci a ricomprare alcuni nobili dal fratello tanto che dal dicembre dello stesso anno il governo di Alexander era ormai allo sfacelo, in particolare il suo tentativo di reclamare per se il contado vacante di Mar suscito la reazione del potente
George Gordon, II conte di Huntly
nobile alleato di Giacomo.
Nel gennaio successivo Alexander si rifugio nei propri possedimenti a
Dunbar
e la morte del proprio alleato Edoardo, avvenuta nell'aprile seguente, lo lascio in una posizione alquanto debole e fuggi in Inghilterra. Li rimase fino al luglio del
1484
quando tento di invadere la Scozia, si scontro con il fratello a Lochmaben uscendone sconfitto e dovendo fuggire nuovamente al sud. Alexander trovo quindi la morte un paio d'anni piu tardi in un torneo a
Parigi
.
Il 5 marzo
1486
Papa Innocenzo VIII
spedi a Giacomo una
Rosa d'oro
, ai tempi era prassi spedire annualmente una rosa benedetta al principe piu meritevole della cristianita, fu Giacomo Passarelli,
Vescovo di Imola
a portarla in Scozia passando da
Londra
con una dispensa matrimoniale per
Enrico VII d'Inghilterra
[1]
.
Negli anni seguenti Giacomo continuo a cercare di allearsi con gli inglesi, una scelta politica ora poco sensata visti i sentimenti che animavano i suoi sudditi, favori sempre una ristretta cerchia di persone a svantaggio di altri magnati che divennero sempre piu scontenti, si rifiuto di viaggiare per implementare il sistema giudiziario vivendo per lo piu nella capitale. Giacomo si estranio anche dalla moglie, che rimase a vivere a Stirling e dal figlio maggiore Giacomo, avendo una predilezione per il secondogenito James. Nel gennaio
1488
Giacomo provo ad ottenere maggiori consensi elevando il figlio James a Duca di Ross e altri quattro
Laird
al rango di
Lord del parlamento
. Costoro erano John Drummond di Cargill (morto
1519
), che venne creato Lord Drummond, Robert Crichton che divenne Lord Sanquhar, John Hay (
1450circa
-dopo ottobre
1508
), creato Lord Hay di Yester e William Ruthven (morto
1528circa
), creato Lord di Ruthven. Tuttavia altri nobili si opposero a questi disegni fra cui
Archibald Douglas, V conte di Angus
,
Colin Campbell, I conte di Argyll
, oltre al
Clan Home
e a quello degli Hepburn. Centro di questa protesta e capo dei ribelli divenne presto suo figlio Giacomo e non si sa se accetto questo ruolo in maniera riluttante o se egli stesso non fosse stato provocato dai favoritismi fatti verso il fratello minore. I nodi vennero al pettine quando le due armate si trovarono sul campo alla
battaglia di Sauchieburn
l'11 giugno
1488
, Giacomo venne ucciso nello scontro e la sua fazione ne usci sconfitta.
Dal matrimonio nacquero tre figli:
- Nel romanzo
Price of a Princess
di Nigel Tranter (23 novembre
1909
-9 gennaio
2000
del
1994
Giacomo vi e ritratto come personaggio secondario.
- Nel romanzo
Lord in Waiting
dello stesso anno e dello stesso autore vede Giacomo come un uomo influenzato dal proprio astrologo ed alchimista William Sheven.
- Nel romanzo
The Admiral
del
2001
, stesso autore, Giacomo e di nuovo un personaggio secondario.
- Giacomo appare anche nei romanzi di
Dorothy Dunnett
:
The Unicorn Hunt
(
1993
),
To Lie with Lions
(
1995
e
Gemini
(
2000
)
- Giacomo e il protagonista dell'omonima opera teatrale
Giacomo III
di Filippo Barone, tragedia in tre atti interamente incentrata sul sovrano scozzese.
- ^
Calendar State Papers Milan, vol.1 (1912), 247: Burns, Charles, 'Papal Gifts' in Innes Review, 20 (1969), pp.150?194: Chrimes, Stanley, Henry VII, Yale (1999)