Giacomo Campi
(
Milano
,
1846
?
Milano
,
8 dicembre
1921
) e stato un
pittore
italiano
.
Oriundo cremonese, inizio gli studi pittorici con il prof. Gandolfi, passando poi all'Accademia Carrara a
Bergamo
sotto il pittore Scuri; quindi lavoro a
Roma
e in
Vaticano
al Collegio romano col pittore
Francesco Podesti
.
Nel
1870
si trasferi definitivamente a
Milano
dove apri uno studio. Suoi i dipinti presenti oggi in molte dimore milanesi: nella villa Bagatti-Valsecchi di
Milano
e nella casa Arnaboldi di
Carimate
, in casa del Duca Melzi d'Eril, del Principe di Castelbarco, a
St. Moritz
, a
Sanremo
, agli "Hotels Plinius" di
Como
e presso l'"Angleterre" di
Venezia
.
A
Magenta (Italia)
opero per diverso tempo realizzando un famosissimo ciclo di affreschi nella casa del Comm. Giovanni Giacobbe, rappresentanti allegorie sul tema della campagna d'Italia per la guerra d'indipendenza del
1859
, realizzati appunto nella
villa che fu al centro degli scontri
della famosa
Battaglia di Magenta
.
Nel
1894
dipinse, sempre a Magenta, altri affreschi sul tema della storia cittadina nella volta del soffitto del locale Teatro Lirico, che venne inaugurato nel
1904
con un'esibizione di
Francesco Tamagno
.
Sempre del Campi sono affreschi presenti presso il banchiere Aplon a
Parigi
, le sale d'udienza del palazzo reale di
Monza
, in
Vaticano
, all'Accademia di S.Luca a
Roma
ed a
New York
. Re
Umberto I
lo insigni del titolo di cavaliere e la citta di
St. Moritz
gli diede la cittadinanza svizzera; il governo lo nomino professore di disegno.
Massone
, membro del
Grande Oriente d'Italia
, in una lettera di
Giovanni Lentini il Giovane
al Gran Maestro
Ettore Ferrari
del 13 febbraio 1913 fu proposto come membro di un'associazione chiamata "Famiglia artistica", costituita da fratelli artisti
[1]
.
- ^
Elisabetta Cicciola,
Ettore Ferrari Gran Maestro e artista fra Risorgimento e Antifascismo. Un viaggio nelle carte del Grande Oriente d'Italia
, Mimesis, Milano, 2021, p. 107, 6.29 e p. 298.