George Dandin o il marito confuso
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Comedie-ballet
in tre atti
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Rappresentazione del 2006 per il programma teatrale "Teatremolo"
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Autore
| Moliere
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Lingua originale
| Francese
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Genere
| comedie-ballet
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Prima assoluta
| 18 luglio
1668
Reggia di Versailles
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Personaggi
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- George Dandin, ricco paesano, marito di Angelique
- Angelique, sua moglie e figlia di M. de Sotenville
- Monsieur de Sotenville, gentiluomo, padre di Angelique
- Madame de Sotenville, sua moglie
- Clitandre, amante di Angelique
- Claudine, al seguito di Angelique
- Lubin, paesano, servitore di Clitandre
- Colin, valletto di George Dandin
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Manuale
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George Dandin o il marito confuso
(
George Dandin ou le Mari confondu
) e una
comedie-ballet
(commedia-balletto) in tre atti di
Moliere
, con musiche di
Jean-Baptiste Lully
e coreografie di
Pierre Beauchamp
.
Fu rappresentata per la prima volta a
Versailles
il 18 luglio
1668
, nel quadro del
Grand Divertissement Royal
voluto dal re
Luigi XIV
per celebrare la conquista della
Franca Contea
e la
pace di Aquisgrana
.
[1]
La
comedie
≪era assortita da una
ouverture
, seguita da una scena in musica (
pastorale
), dal lamento di Cloride, da
intermezzi
danzati a ciascun
entracte
, e da un
balletto
finale, constituente la Pastorale di
George Dandin
≫.
[2]
La
comedie
fu ripresa diverse volte, in autunno, al
Palais-Royal
e al
castello di Saint-Germain-en-Laye
, ed inizio infine le rappresentazioni pubbliche al teatro del Palais Royal dal 9 novembre 1668.
Nella
piece
Dandin, ricco contadino che ha sposato un'aristocratica, si trova a vivere in una situazione familiare difficile, dalla quale e impossibile uscire: egli cerca piu volte, con forza, di convincere i suoceri, i Sotenville, del tradimento della moglie, ma loro si preoccupano solo di mantenere intatta l’onorabilita della famiglia e preferiscono credere alle false parole della figlia, piuttosto che alla prova dei fatti. Dandin avra torto comunque, anche di fronte all’evidenza, perche il suo appartenere a un ceto inferiore si scontrera con una classe dominante che, al contrario, avra sempre ragione per “diritto divino”.
George Dandin deplora la sua condizione: ricco contadino, ha sposato una fanciulla nobile, Angelique de Sotenville, per migliorare la sua posizione sociale. Dal matrimonio gli vengono tuttavia solo dispiaceri. La famiglia Sotenville lo tratta con alterigia, interessata solo al suo denaro.
Rientrando a casa, Dandin sorprende Lubin mentre ne esce. Senza sapere con chi parla, Lubin, servitore di Clitandre, gli confida che ha portato all'accondiscendente Angelique un messaggio del suo padrone, che chiede di poterla incontrare. Dal momento che il marito e geloso, continua, bisogna mantenere il segreto. George riferisce quanto scoperto ai suoceri, Monsieur e Madame de Sotenville, ed essi, dopo averlo trattato dall'alto in basso, si dichiarano pronti a disconoscere la figlia, se colpevole.
Clitandre, sopraggiunto, cade dalle nuvole al sentire le accuse, mentre Angelique, indignata che il marito la sospetti, dice a Clitandre che non avrebbe che da provare a cimentarsi in un corteggiamento, per vedere come sarebbe ricevuto. Anche Claudine, servitrice di Angelique, le da manforte, ed entrambe concludono che George e trattato troppo bene da una moglie che non merita. Per ordine di M. Sotenville, George e costretto a scusarsi con lui e con Clitandre.
Dandin si sfoga con la moglie, rimproverandole di non rispettare il sacro nodo del matrimonio. Angelique, pero, ribatte che nessuno ha chiesto il suo consenso al vincolo coniugale, che i suoi genitori soltanto hanno accettato la richiesta di George. Lei, dal canto suo, e giovane e attraente, e non intende rinunciare ai piaceri della sua eta.
Quando ritrova Lubin, George scopre che Clitandre, in seguito a nuove trame, sta per incontrare Angelique. Ancora una volta riferisce il fatto ai suoceri, e tutti e tre giungono presso la dimora di George proprio mentre Clitandre e con Angelique. La fanciulla ricorre alla propria astuzia: finge indignazione nei confronti dell'amante, lo accusa di essere venuto a proclamare il suo amore a una donna sposata e lo caccia. I Sotenville e Claudine la lodano, davanti all'interdetto marito.
Venuta la notte, Clitandre torna da Angelique, che esce per incontrarlo, mentre il marito dorme. George pero si sveglia, comprende l'intrigo e manda a chiamare i Sotenville, perche vengano subito. Fa chiudere fuori la moglie, che lo supplica di lasciarla entrare, con la promessa di non tradirlo piu, ma siccome George non cede, Angelique simula il suicidio. Quando l'uomo, preso dal dubbio, esce, Angelique e Claudine sgattaiolano in casa, capovolgendo la situazione.
Cosi, Angelique la spunta per la terza volta. Ai genitori racconta che il marito torna solo ora, ubriaco, vinto dalla gelosia e da stravaganti pensieri. Claudine rincara la dose, mentre i Sotenville pregano il genero di non avvicinarsi, dato che sentono la puzza di vino a metri di distanza. Angelique manifesta al padre la volonta di separarsi, ma Monsieur de Sotenville la invita ad essere paziente, per evitare lo scandalo che ogni separazione comporta. George getta la spugna: prima, in ginocchio, porge alla moglie le scuse che il suocero gli detta, poi, rimasto solo, afferma che nelle sue condizioni la cosa migliore da fare sarebbe andarsi ad annegare.
Il
George Dandin
prende spunto da uno dei primi lavori di Moliere,
La Jalousie du Barbouille
, farsa in 13 scene che presenta un intreccio simile, anche se il
George Dandin
aggiunge personaggi, scene ed avvenimenti, creando un'opera indubbiamente piu complessa.
[3]
Al
Grand Divertissement Royal de Versailles
del luglio 1668, a cui Moliere partecipo nella doppia veste di attore e autore,
George Dandin
ebbe la sua prima rappresentazione, intervallata, come detto, da una Pastorale in versi. Fu un grande successo, mentre la messa in scena del 9 novembre al Palais-Royal fu accolta freddamente, forse perche, essendo priva degli intermezzi pastorali, metteva maggiormente in risalto gli aspetti piu aspri e drammatici della commedia.
[4]
- ^
G. Mongredien,
Notice sur George Dandin ou le Mari confondu
, in Moliere,
Œuvres completes
, vol. III, Paris, Garnier-Flammarion, 1965, p. 273.
- ^
Le magazine de l'opera baroque
Archiviato
il 1º marzo 2014 in
Internet Archive
. (consultato il 23 ottobre 2010)
- ^
Vedere il commento di A. Lermant-Panes in Moliere,
George Dandin ou le Mari confondu
, Paris, Larousse, 2007, pp. 112-113.
- ^
G. Mongredien, cit., pp. 273-275.