Gallaratese
(
Gallarates
in
dialetto milanese
,
AFI
:
[?alara'te:z]
) e un
quartiere di Milano
facente parte del
Municipio 8
, situato a poco piu di
7 km
a nord-ovest del
duomo
. Idealmente comprende tutto l'ampio territorio compreso tra il comune di
Pero
a nord, via Gallarate a est,
Trenno
a ovest e
Lampugnano
a sud. Il quartiere ha come punto nevralgico il centro commerciale Bonola, che offre numerosi servizi pubblici e negozi. La sua parte nordoccidentale corrisponde al quartiere
San Leonardo
.
Il quartiere Gallaratese e uno dei quartieri piu grandi costruiti ex novo in Italia. E stato costruito sopra un'area agricola solcata dal fiume
Olona
(il cui corso e ora interrato) tra gli
anni sessanta
e
ottanta
, attraverso una serie di interventi edilizi per la costruzione di ampi isolati di condomini popolari. In tempi piu recenti, costruzioni piu piccole e di tipologia abitativa differente stanno gradualmente riempiendo anche i pochi spazi rimasti inedificati. La popolazione residente sfiora le 80 000 unita.
Nel 1955 inizio la revisione del piano regolatore di Milano relativa ad aree specifiche: l'architetto
Piero Bottoni
assunse il compito di progettare un piano particolareggiato in accordo con gli uffici tecnici comunali. Il 13 marzo 1956 Bottoni consegno il progetto urbanistico ≪redatto in forma di proposta di piano particolareggiato dopo l'approvazione delle varie Commissioni urbanistiche≫. Il progetto prevedeva un solo quartiere di 80 000 abitanti in un'area di 275 ettari.
[1]
La pianificazione del quartiere nasce come progetto sperimentale, sulla base della scelta dell'Ottava Triennale di Milano, che si dava come obiettivo la ricerca di
soluzioni di edilizia economica
alle spalle del
quartiere QT8
.
A partire dal 1957 il Comune sceglie di accantonare il piano presentato da Piero Bottoni per autorizzare quello del C.E.P. Quest'ultimo, di matrice profondamente antecedente rispetto a quello approvato, prevede ancora la divisione in due quartieri distinti G1 e G2. Si inizia a costruire il nuovo quartiere Gallaratese G1 che sorge sull'area su cui si sarebbe dovuto realizzare una delle quattro
citta satelliti
, il quartiere Costanzo Ciano
[2]
e vede la collaborazione di ben 68 progettisti coordinati da
Gianluigi Reggio
.
[3]
Il quartiere cresce con una certa "casualita", senza un disegno ponderato degli spazi e delle funzioni. Dal 1964 al 1974 il quartiere viene completato da Gallaratese G2 e
San Leonardo
.
Il progetto originale viene disatteso soprattutto per quanto riguarda i servizi collettivi e la sistemazione urbanistica, nonche per la distribuzione del verde. Il risultato definitivo e la costruzione di insediamenti che assolvono a una sola funzione, quella residenziale, costringendo gli abitanti a lunghi trasferimenti per raggiungere le attivita produttive, le strutture commerciali.
Anche la maggior parte degli
edifici parrocchiali
del quartiere sono rimasti per decenni dei piccoli prefabbricati dove la comunita si riuniva e che, solo alla fine del ventesimo secolo, sono stati ricostruite in muratura
[4]
.
Gli anni a cavallo del 1970 videro la costruzione delle Torri, che caratterizzano ancora oggi lo
skyline
del quartiere.
[5]
Dal 1980 il quartiere e raggiungibile dal centro della citta tramite la
Metropolitana di Milano
con le stazioni
Uruguay
,
Bonola
,
San Leonardo
e
Molino Dorino
.
Nei decenni successivi il quartiere e cresciuto fino a occupare tutto il territorio disponibile fino al confine con il territorio comunale di
Pero
e ha visto numerose attivita commerciali trovare insediamento. E importante ricordare la costruzione del centro civico e municipale all'inizio degli anni ottanta
[6]
, laddove il
papa
fece visita nel 1983. A fianco di questo comprensorio venne poi costruito il centro commerciale Bonola (aperto nel 1988), che riunisce una sede decentrata del servizio
anagrafe
del Comune, la sede del consiglio del
Municipio 8
, una
biblioteca
, la
Azienda sanitaria locale
e un
ipermercato
.
Il
Monte Amiata
fa parte di un intervento urbanistico realizzato su progetto di
Carlo Aymonino
al quale si affianco
Aldo Rossi
. Il complesso e costituito da 5 edifici: 4 progettati dallo stesso Aymonino e uno, costituito da un edificio in linea lungo 180 metri, da Aldo Rossi. Il complesso fu realizzato per ospitare circa 2 500 abitanti
[7]
. Iniziato nel 1967 i lavori di completamento si conclusero nel 1974.
Il quartiere e adiacente alla
Tangenziale Ovest
e alla
statale del Sempione
.
Questa copertura, piuttosto estesa per un quartiere periferico, e ragione dell'elevato numero di residenti e della presenza di alcuni edifici di pubblica utilita, tra i quali il Centro Bonola, la Motorizzazione Civile e alcuni centri educativi nelle vie Alex Visconti e Quarenghi. All'interno del quartiere e presente anche uno studentato di proprieta del
Politecnico di Milano
, il collegio San Leonardo / Newton.
- Edilizia sovvenzionata a Milano
, in
Urbanistica
n. 24/25 (1958), pp. 188?193.
- Maurizio Grandi, Attilio Pracchi,
Milano. Guida all'architettura moderna
, Zanichelli, 1980.
ISBN 8808052109
.
- Piero Bottoni
,
Proposta di un piano urbanistico dei quartieri residenziali a sud della via Gallaratese
, in "Edilizia Popolare" n. 10, maggio 1956, pp. 42?44.
- Il quartiere Gallaratese a Milano: sviluppo urbanistico e partecipazione popolare
, numero monografico di "Edilizia Popolare" n. 119, luglio-agosto 1974.
- Marco Romano,
Il quartiere Gallaratese: limiti della partecipazione tra governo cittadino e comitati di base
, in
Urbanistica
n. 68-69, dicembre 1978, pp. 94?98.