Galatea
, opera di
Gustave Moreau
, 1880 circa
Musee d'Orsay
,
Parigi
.
Galatea
(in
greco
Γαλ?τεια
Galateia
, "
lattea
", ma questa interpretazione sembra un'
etimologia popolare
data dalla somiglianza con l'aggettivo
γ?λακτο?
,
γαλακτε?α
, derivato da
γ?λα
'latte', mentre la vera origine potrebbe essere
γαλ?νη
'calma': "la dea del mare calmo"
[1]
) e una figura della
mitologia greca
, una delle cinquanta
ninfe
del mare, le
Nereidi
, figlie di
Nereo
e di
Doride
, la cui abituale residenza e in fondo all'oceano col padre, e che hanno il compito di assistere i marinai.
Trionfo di Galatea
di
Raffaello Sanzio
(1512), affresco,
Roma
,
Villa Farnesina
.
Omero
ne fa cenno nell'
Iliade
(libro XVIII), ma il mito del suo amore per
Aci
e posteriore e costituisce uno dei temi preferiti della
poesia bucolica
dei
poeti greci
in
Sicilia
.
Il mito narra che Galatea fosse innamorata di Aci, un giovane bellissimo, e che il
ciclope
Polifemo
, invidioso del giovane e a sua volta innamorato della ninfa, un giorno avesse cercato di attirarla col suono del suo flauto, senza pero riuscire nel suo intento. Una sera Polifemo vide i due amanti al chiaro di luna in riva al mare. Accecato dalla rabbia, scaglio contro il povero pastorello un grosso masso di lava, schiacciandolo e lasciandolo senza vita. Galatea pianse tutte le sue lacrime sopra il corpo, ormai inerme, del suo amato; Zeus e gli dei ebbero pieta e trasformarono il sangue del pastorello in un piccolo fiume,
?κι?
(
Akis
), che nasce dall'
Etna
e sfocia in una piccola spiaggia vicino a
Capo Mulini
(a Santa Caterina), dove i due amanti erano soliti incontrarsi. Qui si trova una piccola sorgiva, ≪
‘u sangu di Jaci
≫ (cioe "il
sangue
di Aci" in
siciliano
), dal colore rossastro, dovuto alla presenza di ossidi di ferro.
Nelle
Metamorfosi
di
Ovidio
, viene invece raccontato che fu proprio Galatea, per tenere in vita il suo amore, a trasformare il sangue di Aci in una sorgente e lui stesso in un
dio fluviale
.
In onore della morte del pastorello, nove paesi limitrofi al fiume portano il prefisso Aci (proprio negli stessi luoghi dove, sempre secondo leggenda, Polifemo avrebbe buttato nove parti del corpo di Aci):
Aci Castello
con il castello normanno;
Aci Trezza
famosa per i
faraglioni dei ciclopi
e per il libro
I Malavoglia
di
Verga
;
Acireale
;
Aci Sant’Antonio
;
Aci Catena
;
Aci San Filippo
;
Aci Platani
; Aci Santa Lucia
[2]
; e
Aci Bonaccorsi
.
Il tema mitologico ha dato luogo alla diffusione di un soggetto iconografico prediletto dagli artisti del
Rinascimento
, quello del
Trionfo di Galatea
: si tratta di una scena vivace e affollata, nella quale la ninfa campeggia al centro, sul suo carro che e una conchiglia trainata da delfini. Il gruppo e sorvolato da alcuni amorini che scagliano frecce in direzione di Galatea.
Galatea
di
Elisabetta Sirani
, 1664,
Museo civico di Modena
.
- Aci e Galatea
, su
grifeo.it
, sito ufficiale della famiglia
Grifeo
.
URL consultato il 13 aprile 2010
.