Franco Aloisi
(
Genova
,
16 novembre
1934
) e un
fumettista
italiano
.
[1]
Nacque da padre siciliano e madre genovese; il padre era appassionato di disegno. Insieme a
Guido Scala
e
Carlo Chendi
entro nell'orbita della
Scuola di Rapallo
di
Luciano Bottaro
, con l'idea di utilizzare un vecchio casolare di costui, situato all'epoca poco fuori dalla cittadina, come centro per la produzione di un
lungometraggio animato
sul modello ispirato da
Walt Disney
e dal suo primo studio, nel garage dello zio Robert nel sobborgo di Burbank a Los Angeles; garage da cui ebbe poi inizio tutta la produzione della Disney.
Dopo l'esperienza della scuola di Rapallo, interpretata in maniera del tutto personale (egli fu sempre disegnatore e autore dei suoi testi
[2]
), si trasferi a Genova verso l'inizio del 1951, dove comincio la sua collaborazione con le edizioni Alpe di Milano, per le quali creo personaggi come
Le scimmiette Trik e Trak
, il
gorilla Napoleon
, e
Robot Man
. Seguirono
Re Pistacchio
, pubblicato anche in Francia dall'editore Victor Broussard come
Roy Pistache
,
Pietro e Genio
,
L'incredibile Ernesto
,
Nicolino e Carmelino
. Comune denominatore di tutti questi personaggi e la vena ironica e surreale, che sara sempre un tratto distintivo di tutta la produzione di Aloisi, anche negli anni successivi.
Nel 1963 Franco Aloisi lascio Genova per Roma e partecipo alla trasmissione televisiva
Gran Premio
nella squadra della
Liguria
. Nel 1965 inizio a collaborare come attore con la Rai, in trasmissioni radiofoniche e poi televisive, soprattutto le serie dirette da Anton Giulio Majano (
La donna di fiori
) e Mario Landi. Fu scritturato anche per alcune produzioni cinematografiche come
Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato
di
Florestano Vancini
(1972) e
Sogni proibiti di Don Galeazzo curato di campagna
(1973), del quale fu l'attore protagonista. Sempre allo stesso periodo risale gran parte della sua esperienza nel mondo del doppiaggio; fu tra l'altro voce di un giovanissimo
Kurt Russell
nel film
Il computer con le scarpe da tennis
(1970).
Nel 1976 decise di ritornare al mondo dell'illustrazione e delle arti figurative (salvo nuovi impegni nel doppiaggio) e apri uno studio in Toscana, dedicandosi a un'arte che a detta della critica e stata definita onirico - iperealista, con la produzione di olii su tela, serigrafie e sculture.
- Tex, G. Bono, Tutti i protagonisti del fumetto italiano, foto di famiglia, Franco Aloisi, 1972
- Figurinai di Liguria, edit. da Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, 1985
- Arte Mondadori, 1990, n.203, pag.145; n.204, pag. 46; n.205, pp.116-117; n.207, pag.56
- Arte Mondadori, 1991, n.217, pag. 153; n.218, pag. 38
- Arte Mondadori, 1992, n.228, pag.52
- Catalogo della Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, 1986, 1987, 1988, pp.186, 174, 190. Laterza, Bari
- Catalogo del Museo d'Arte Contemporanea P. Felice Rossetti, Domus Pacis, Assisi, 2007