≪Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano≫
Filippo Tommaso Marinetti
(
Alessandria d'Egitto
,
22 dicembre
1876
?
Bellagio
,
2 dicembre
1944
) e stato un
poeta
,
scrittore
,
drammaturgo
e
militare
italiano
.
E conosciuto soprattutto come il fondatore del
movimento futurista
, la prima
avanguardia
storica italiana del
Novecento
.
Nacque ad Alessandria d'Egitto da Enrico Marinetti ed Amalia Grolli, conviventi. Il padre era un
avvocato civilista
originario di
Voghera
e si era trasferito in Egitto come impiegato degli uffici commerciali della Societa del
Canale di Suez
; in seguito aveva aperto studi a
Ramleh
, a
Il Cairo
e a
Khartum
, divenendo inoltre legale personale del
chedive
Tawf?q Pascia
. Queste attivita fruttarono alla famiglia un notevole patrimonio che, piu tardi, servi a Filippo Tommaso per costruire la propria attivita culturale e imprenditoriale. Contrapposta all'esuberanza paterna era la figura della madre, pacata, dolce e comprensiva
[1]
.
E difficile ricostruire l'infanzia di Marinetti, poiche quanto tramandato dagli scritti autobiografici risulta spesso mitizzato e poco attendibile. Di certo nel 1888 entro nel collegio St. Francois-Xavier, retto dai
gesuiti
francesi
[1]
.
L'amore per la letteratura emerge sin dagli anni del collegio. A 17 anni fonda la sua prima rivista scolastica,
Papyrus
; i
gesuiti
lo minacciano di espulsione per avere introdotto a scuola gli scandalosi romanzi di
Emile Zola
. E inviato cosi dalla famiglia a diplomarsi a Parigi, dove ottiene il
Baccalaureato
nel 1893. Si iscrive alla facolta di legge di
Pavia
insieme al fratello maggiore Leone.
La morte di quest'ultimo, appena ventunenne, e il primo vero trauma della vita di Marinetti, che dopo avere conseguito la laurea (a
Genova
nel 1899), decide di abbandonare il diritto e assecondare la sua vocazione letteraria. Da questo momento non cessera di scrivere in ogni campo della letteratura (poesia, narrativa, teatro,
parole in liberta
). Nel 1902 ha un altro grave lutto familiare: muore la madre, Amalia Grolli, che da sempre lo aveva incoraggiato a praticare l'arte della poesia.
Le sue prime poesie in
lingua francese
, pubblicate su riviste poetiche milanesi e parigine, vengono notate soprattutto in
Francia
, da poeti come
Catulle Mendes
e
Gustave Kahn
. In questo periodo Marinetti compone soprattutto
versi liberi
di stampo
simbolista
o
liberty
, che risentono dell'influenza di
Stephane Mallarme
e soprattutto di Gabriele D'Annunzio.
Nel
1902
viene pubblicato il suo primo libro in versi
La conquete des etoiles
nel quale gia si scorgono i primi versi sciolti e quelle figure che caratterizzeranno la
letteratura futurista
.
I suoi rapporti con
D'Annunzio
sono sin dall'inizio ambivalenti: nella scena
parigina
i due poeti
italiani
sono visti come rivali, ma il successo di D'Annunzio oscura quello del piu giovane collega, che spesso anzi e consultato come fonte di prima mano di aneddoti sul "Vate": diversi di questi aneddoti sono raccolti in due volumi,
D'Annunzio intime
e
Les Dieux s'en vont, D'Annunzio reste
. La produzione di Marinetti si distingue da quella dannunziana per il particolare gusto per l'orrido e il grottesco.
Tra il 1905 e il 1909 dirige (in un primo momento in collaborazione con
Sem Benelli
e
Vitaliano Ponti
) la rivista milanese
Poesia
, di cui e fondatore e principale finanziatore. All'inizio si tratta di una rivista eclettica, che ha il merito di proporre in Italia alcuni autori simbolisti, soprattutto francesi e belgi, ancora sconosciuti. Solo nel 1909 essa divenne il primo organo ufficiale di un nuovo movimento poetico: il
Futurismo
.
Amante della velocita, nel 1908 Marinetti venne ripescato in un fossato fuori
Milano
in seguito a un banale incidente: per evitare due ciclisti era uscito di strada con la sua
automobile
, un'
Isotta Fraschini
. L'episodio venne trasfigurato nel
Manifesto del Futurismo
, composto nello stesso anno: Marinetti viene estratto dal fossato e si sente un uomo nuovo, deciso a liberarsi degli orpelli
decadentisti
e
liberty
, e che detta ai suoi compagni un programma fortemente rivoluzionario: occorre chiudere i ponti con il passato, ≪distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie≫ e cantare ≪le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa glorificare la guerra ? sola igiene del mondo ?, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna
[2]
.≫
Alla fine di gennaio del 1909 Marinetti manda il Manifesto ai principali giornali italiani. La ≪
Gazzetta dell'Emilia
≫ di
Bologna
lo pubblica il 5 febbraio
[3]
. Il 20 febbraio il
Manifesto
venne pubblicato sulla prima pagina del piu prestigioso quotidiano francese,
Le Figaro
(pare che Marinetti sia riuscito a farlo pubblicare grazie all'interessamento di un vecchio amico egiziano del padre, azionista del quotidiano, ma soprattutto all'amicizia con la figlia di quest'ultimo che ha spinto per la pubblicazione), conferendo al progetto marinettiano una risonanza europea.
Il Manifesto viene letto e dibattuto in tutta Europa, ma le prime opere 'futuriste' di Marinetti non hanno la stessa fortuna. In aprile la
prima
del dramma satirico
Le roi Bombance
(
Re Baldoria
), composto nel 1905, viene sonoramente fischiata dal pubblico e da Marinetti stesso, che introduce cosi un altro degli elementi essenziali del Futurismo: la "volonta d'essere fischiati"; l'autore tuttavia affrontera successivamente a duello un recensore troppo severo.
Anche il dramma
La donna e mobile
(
Poupees electriques
), rappresentato a
Torino
non aveva ottenuto molto successo. Oggi lo si ricorda in una versione successiva, con il titolo
Elettricita sessuale
, soprattutto per l'apparizione in scena di automi umanoidi, dieci anni prima che il romanziere ceco
Karel ?apek
inventasse la parola "
robot
".
Nel 1910 il suo primo romanzo,
Mafarka il futurista
, viene assolto dall'accusa di oltraggio al pudore. Ma in quello stesso anno Marinetti trova alleati inattesi: tre giovani pittori (
Umberto Boccioni
,
Carlo Carra
e
Luigi Russolo
) decidono di aderire al Movimento. Insieme a loro (e a poeti come
Aldo Palazzeschi
) Marinetti lancia le
serate futuriste
: spettacoli teatrali in cui i futuristi declamano i loro manifesti davanti a una folla che spesso accorre per il solo piacere di colpirli con ortaggi vari. Ma l'
happening
piu riuscito del periodo e il lancio del Manifesto
Contro Venezia passatista
dal Campanile della
basilica di San Marco
: nel volantino Marinetti propone di "colmare i piccoli canali male odoranti con le macerie dei vecchi palazzi crollanti e lebbrosi" per "preparare la nascita di una Venezia industriale e militare che possa dominare il
mare Adriatico
, gran lago Italiano".
Il 29 settembre del 1911 le truppe italiane sbarcarono sulla
Quarta sponda
, come si comincio a chiamarla; l'azione era nell'aria da tempo con una motivazione politica, una ideale e un'altra - decisiva benche inconfessata ? economica: il
Banco di Roma
aveva da anni forti interessi in terra libica e fu determinante nell'azione del governo. Era diffusa la convinzione che, se non l'avesse fatto l'
Italia
, qualche altra potenza avrebbe tolto quei possedimenti al cadente
impero ottomano
. Quanto ai motivi politici e ideali, da anni l'opinione pubblica nazionalista e borghese invocava la rinascita dopo i disastri coloniali di fine Ottocento.
Marinetti e il solo futurista a perorare la causa della guerra, anche se come al solito usa il plurale nelle dichiarazioni: ≪
Orgogliosi di sentire uguale al nostro il fervore bellicoso che anima tutto il Paese, incitiamo il governo italiano, divenuto finalmente futurista, a ingigantire tutte le ambizioni nazionali, disprezzando le stupide accuse di pirateria≫
. Esorta i propri compagni a seguirlo su questa strada, invitandoli a lasciare ≪
da parte i versi, i pennelli, gli scalpelli e le orchestre
≫ per andare a prendere ispirazione direttamente dalla guerra, poiche ≪
son cominciate le rosse vacanze del genio≫.
Il poeta aveva chiesto di andare in
Libia
come giornalista, come inviato del giornale francese ≪L'Intransigeant≫ di Leon Bailby del quale e anche socio. Ma le autorita, che avevano largheggiato in nulla osta con i rappresentanti dei fogli nazionali, gli avevano negato il permesso: l'idea che i suoi articoli saltassero la censura italiana e apparissero in Francia, non persuadeva il
Ministero dell'Interno
. E cosi proprio Marinetti, il promotore e la guida di una delle piu riuscite manifestazioni svoltesi a
Milano
in favore della spedizione militare in Libia, aveva rischiato di restare sulla banchina palermitana. In extremis, era poi giunto un ordine telegrafico di
Giolitti
, sicche il poeta si era potuto imbarcare, con bersaglieri, carri, armi, cavalli e materiali vari, la mattina del 9 ottobre 1911. La
guerra italo-turca
per il dominio sulla Libia e in atto. Comandata dal vecchio ammiraglio
Luigi Giuseppe Faravelli
, che s'e sentito male dopo le prime cannonate, la flotta ha messo a tacere in breve le artiglierie turche dei forti
Hamidieh
e
Sultanieh
, sulla costa tripolina. Del resto, non c'era confronto tra i pezzi della ≪Napoli≫, della ≪Ferruccio≫, della ≪Varese≫, della ≪Roma≫ e delle altre corazzate italiane, e quelli di
Nashet Bey
, l'ufficiale turco che comanda la piazza di Tripoli. Gli uni sono cannoni da 90 o da 240 millimetri di calibro; gli altri sono cannoni da 305 o da 343. Percio le navi italiane potevano colpire senza essere colpite. Tanto che i giornalisti, in vedetta dietro le murate, hanno stentato a scorgere le bianche colonne di spuma sollevate dai proiettili turchi che cadevano lontani.
Il 12 ottobre con Marinetti sbarcano sulla spiaggia di
Tripoli
, in un disastroso caos di uomini e di mezzi, parecchi altri giornalisti. E prima ancora di telegrafare all'≪Intransigeant≫ il poeta scrive a
Balilla Pratella
questa cartolina:
≪Carissimo, spero di tirare a qualche testa di turco. Ma sara difficile. Ritornero presto e riprenderemo tutto energicamente≫
.
[4]
E in effetti, tranne che del colera, sul quale pero la censura esige il silenzio, c'e ben poco da raccontare ai giornali. Gli italiani costruiscono trinceramenti attorno alla citta, la popolazione tripolina sembra accogliere con rassegnazione i nuovi padroni, i turchi paiono spariti oltre le palme dell'oasi. Invece la mattina successiva, il 23 ottobre, la furia dei turchi e la rabbia dei mehalla libici, inquadrati sotto la bandiera del
Sultano
, investono su due lati i trinceramenti tenuti dai bersaglieri a
Sciara Sciat
, nell'oasi fuori della citta, ed e un massacro. I soldati in grigioverde che non riescono a ripiegare in tempo sono massacrati dagli attaccanti e dalla gente dell'oasi che s'e sollevata; turchi e libici non fanno prigionieri, ne tanto meno ne fa la folla. Gli italiani sono buttati a grappoli nei fossi, inchiodati agli alberi, accecati, squartati; solo il calare della sera interrompe la carneficina.
Il giorno dopo, in parte per sopraffazioni ed errori compiuti dagli italiani, in parte per un sussulto d'indipendenza, in parte per comunanza di fede con i turchi, lampi di ribellione si sprigionano anche a Tripoli: il 26, infine,
Nashet Bey
e
Suleiman el Baruni
lanciano un altro massiccio attacco contro i reparti dell'840
Reggimento di fanteria
, attestato tra
Bu Meliana
,
Sidi Messri
e l'altura di
Henni
. La cavalleria libica riesce a sfondare le linee difensive italiane e a impadronirsi della casa di
Gemal Bey
, un punto strategico; ma poi, per l'intervento di nuove forze grigioverdi appoggiate dall'artiglieria navale e terrestre, la situazione si capovolge. Il comandante turco ordina il ripiegamento e, dopo avere infierito nel combattimento, gli italiani avviano nell'oasi e in citta repressioni e rappresaglie che destano l'indignazione degli osservatori stranieri piu sensibili.
Marinetti, sull'onda del contrattacco italiano, giunge tra i primi nella riconquistata casa di Gemal Bey, e scrivera nei suoi appunti presi sul campo: ≪
Vedo avanzarsi un artigliere i cui piedi affondano in una poltiglia di sabbia, di sangue e di bossoli di cartucce. Ridendo dagli occhi azzurri, egli balbetta con le mascelle squarciate: "Otto! Ne ho uccisi otto!" Ma nulla eguaglia la magnificenza epica di quel sergente che con la bocca imbavagliata di bende insanguinate alza le due mani verso di me, a ogni momento, per indicarmi con le dieci dita aperte che ha ucciso dieci nemici≫
. Marinetti partecipa a sua volta al contrattacco, presto divenuto una rappresaglia. Dopo due mesi scrive, ancora a
Pratella
:
≪Ebbi anche il piacere di battermi molte volte, seguendo i plotoni perlustratori all'assalto delle case arabe nell'oasi≫
.
[4]
Si compiace poi di un combattimento in cui ≪
ebbi la gioia di vedere tre arabi cadere sotto i colpi della mia pistola
Mauser
≫.
Turchi e mehalla indietreggiano, ma il generale Caneva non li insegue; si attesta, si trincera, protegge con chilometri di
cavalli di Frisia
e chilometri di sacchetti l'insediamento italiano, gonfio ormai di 40.000 uomini. Il Governo lo sprona ma lui non si muove.
Vittorio Emanuele III
il 5 novembre firma il decreto in forza del quale
Cirenaica
e
Tripolitania
passano sotto la sovranita italiana. Sulla ≪quarta sponda≫ il pletorico corpo di spedizione attende che i tempi maturino ma tutto stagna. Marinetti non sopporta quella fiacca e una mattina annuncia:
≪Non ci sono piu proiettili, non ci sono piu camicie: io me ne vado≫
. E torna in patria per scrivere
La battaglia di Tripoli
,
il racconto sopra le righe dell'esperienza vissuta a
Sidi Messri
,
Bu Meliana
e
Henni
: ne stampera 38.000 copie, e ne cavera decine e decine di declamazioni applaudite qui e la in
Italia
, dove gia si comincia a cantare “
Tripoli, bel suol d'amore
”.
Nel frattempo lavora a un romanzo in versi violentemente anticattolico e antiaustriaco:
Le monoplan du Pape
(
L'aeroplano del Papa
, 1912) e cura un'antologia dei poeti futuristi. Ma in realta i suoi sforzi di rinnovamento del linguaggio poetico lo lasciano ancora insoddisfatto, tanto che nella
prefazione all'antologia
e nel primo punto del Manifesto tecnico della letteratura futurista dell'11 maggio 1912 afferma la nuova rivoluzione: e tempo di farla finita con la sintassi tradizionale, per passare alle
Parole in liberta
.
Le
parole in liberta
sono una tecnica poetica espressiva del tutto nuova, in cui e distrutta la
sintassi
, abolita la
punteggiatura
e si ricorre anche ad artifici
verbo-visivi
. Diversi colleghi che avevano aderito al
futurismo
restano disorientati dalla nuova proposta di Marinetti
[5]
: e il caso di
Aldo Palazzeschi
e di
Corrado Govoni
, che di li a poco abbandoneranno il movimento. Questi grandi talenti vengono rimpiazzati da altri nomi, meno celebri: a partire dal 1912 il Futurismo conosce il momento di massimo
proselitismo
, anche grazie al sostegno (per la verita piuttosto effimero) della rivista fiorentina
Lacerba
diretta da
Giovanni Papini
e
Ardengo Soffici
. In questo periodo Marinetti compone
Zang Tumb Tumb
,
reportage
della guerra bulgaro-turca redatto in parole in liberta. Nel 1914 compie anche un importante viaggio a
Mosca
e a
Pietroburgo
, dove fara la conoscenza dei
futuristi russi
. Questi ultimi, pur accogliendo Marinetti tra loro, solleveranno critiche sulla pratica delle parole in liberta e manterranno una certa distanza nei confronti del movimento artistico italiano.
Dopo l'
attentato di Sarajevo
, Marinetti non esita a schierarsi a favore dell'intervento contro l'
Austria
e la
Germania
: verra arrestato per avere bruciato bandiere austriache in
piazza del Duomo
a
Milano
.
Quando l'Italia entra in
guerra
Marinetti si arruola volontario (prima in un
battaglione di ciclisti volontari
, poi negli
Alpini
). Ferito all'inguine, detta in convalescenza un manualetto che otterra un inatteso successo:
Come si seducono le donne
. Torna quindi sul fronte, e partecipa sia alla rotta di
Caporetto
che alla trionfale
avanzata di Vittorio Veneto
, al
volante
di un autoblindo
Lancia 1Z
(esperienza poi narrata nel romanzo
L'alcova d'acciaio
).
Terminata la guerra (con due medaglie al valore) Marinetti e convinto che sia giunto il momento di fare la rivoluzione. Deluso dalla "
vittoria mutilata
" partecipa per breve tempo all'
impresa fiumana
, ma e deluso da molti seguaci di D'Annunzio ed e invitato da quest'ultimo a lasciare la citta.
In questo stesso periodo fonda il
Partito Politico Futurista
, che nel proprio programma contempla lo "svaticanamento dell'Italia" e il passaggio dalla
monarchia
alla
repubblica
(oltre alla distribuzione di terre ai combattenti, la lotta all'analfabetismo e il suffragio universale). Il 23 marzo 1919 Marinetti partecipa con Mussolini alla
fondazione dei Fasci italiani di combattimento
: da quel momento il Partito Politico Futurista confluisce nei
Fasci di combattimento
. Il 15 aprile, alla guida di un eterogeneo gruppo costituito da arditi, futuristi e fascisti si scontro armi in pugno con i militanti
anarchici
e
socialisti
che in corteo cercavano di raggiungere piazza Duomo
[6]
. Nello scontro rimasero uccisi tre giovani operai. Subito dopo Marinetti partecipo attivamente all'
assalto all'
Avanti!
, che culmino con la distruzione della sede del quotidiano socialista.
[7]
Marinetti tuttavia tiene a ribadire l'originalita del
futurismo
rispetto al
fascismo
, ed e scontento della svolta reazionaria impressa da
Mussolini
dopo la sconfitta elettorale del novembre del 1919 (dopo la quale i due vengono arrestati con l'accusa di detenzione illegale di armi da fuoco: Mussolini esce subito, Marinetti dopo una ventina di giorni). In questo periodo redige diversi manifesti politici, tra cui il pamphlet
Al di la del Comunismo
; nel maggio del 1920 interviene al
secondo congresso dei Fasci
insistendo sulla necessita di "svaticanare l'Italia", abolire la
monarchia
e "appoggiare gli scioperi giusti": ma ormai i fascisti stanno andando nella direzione opposta, e Marinetti decide di dimettersi. Inizia quindi lentamente ma decisamente a divergere dal fascismo: il poeta se ne distacchera prima della fine dell'anno per tornare sui suoi passi quasi un lustro piu tardi.
Esaurita l'esperienza politica Marinetti ritorna alla letteratura con alcune opere (
Gli indomabili
,
Il tamburo di fuoco
) meno sperimentali delle precedenti, ma che ottengono un discreto successo. A sostenerlo c'e la sua nuova compagna di vita,
Benedetta Cappa
, scrittrice e pittrice lei stessa, che sposera nel 1923 con la nascita delle figlie Vittoria, Ala e Luce. Durante una vacanza al mare i due inventano una nuova forma d'arte tattile: il
Tattilismo
, concepito come un'evoluzione multi-sensoriale del
futurismo
. Ma ancora una volta i colleghi futuristi restano interdetti. Anche a
Parigi
Marinetti non e piu accolto come la "caffeina d'Europa", portatrice di eccitanti novita: l'avanguardia che va per la maggiore e
Dada
, che si fa beffe dei futuristi-tattilisti e della loro pretesa di "moltiplicare la sensibilita umana".
Deluso dall'accoglienza parigina Marinetti si riaccosta al
Fascismo
e a Mussolini, che nel frattempo ha preso il potere. Il regime lo ripaga dedicandogli importanti onorificenze nazionali (1924) ed egli, a sua volta, firma il
Manifesto degli intellettuali fascisti
(1925). Come ambasciatore del regime, Marinetti viaggia in
Sudamerica
e in
Spagna
. Nel 1929 lo stesso Mussolini vorra Marinetti nell'
Accademia d'Italia
appena fondata. Il fondatore del Futurismo e ormai diventato un difensore della
letteratura
e della
lingua italiana
contro l'"
esterofilia
" dilagante, con effetti surreali: come quando gli capita di pronunciare discorsi su
Giacomo Leopardi
"maestro d'ottimismo" o di decantare il Futurismo di
Ludovico Ariosto
.
Nel frattempo il
futurismo
si e trasformato da movimento di rottura in scuola poetica, con i suoi congressi, le sue dispute, i suoi generi codificati (le
parole in liberta
e l'
aeropoesia
), ecc. Ma le opere futuriste piu interessanti del Ventennio restano quelle di Marinetti, che in lavori come
Il fascino dell'Egitto
o nel dramma
Il suggeritore nudo
, rivela la sua attenzione alle nuove poetiche italiane ed europee.
Del 1929 e la stesura del
Manifesto dell'aeropittura futurista
, ispiratogli dall'esperienza di un volo sul
Golfo della Spezia
e che sara motivo ispiratore della nuova forma artistica.
Nel settembre del 1930 Marinetti e
Tato
organizzano il primo concorso fotografico nazionale e fra il 1930 e il 1931 propongono il
Manifesto della fotografia futurista
.
[8]
[9]
Attento anche alle arti visive, nell'autunno del 1932 Marinetti indice per l'anno successivo il
Premio di pittura Golfo della Spezia
ispirato alle bellezze naturali del Golfo della Spezia; sullo stesso tema, dalle pagine del giornale
La Terra dei Vivi
diretto da
Fillia
, lancia una sfida a tutti i poeti italiani invitandoli a gareggiare con lui e il suo
Aeropoema
.
Il 27 gennaio 1934 pubblica il
Manifesto dell'Architettura Aerea
, redatto con
Angiolo Mazzoni
e
Mino Somenzi
, e, alla fine di quello stesso anno, presiede la Prima Mostra nazionale di plastica murale per l'edilizia fascista
[10]
, organizzata a Genova da
Enrico Prampolini
,
Fillia
e F. Defilippis.
La sua posizione di Accademico gli consente alcune prese di posizione critiche nei confronti del regime: neI 1938 escono, sulla rivista futurista
Artecrazia
, alcuni articoli (probabilmente dettati o ispirati da Marinetti) contro l'
antisemitismo
e le
leggi razziali
. Fu anche decisamente avverso all'alleanza dell'Italia con la Germania dominata dal regime nazionalsocialista di Hitler, che gia aveva condannato come "arte degenerata" le opere dei futuristi.
Malgrado la non piu giovane eta, Marinetti non rinuncia al fascino della
guerra
. Del resto, in un'intervista del 1926 a
Vitaliano Brancati
[11]
, aveva affermato che la guerra futura sarebbe stata combattuta dai vecchi, mentre i giovani sarebbero stati risparmiati per "la fecondazione della razza". Coerente con i suoi principi, Marinetti partecipa come volontario alla guerra di
Etiopia
(1936) e addirittura (a sessantasei anni) alla spedizione dell'
ARMIR
in
Russia
. Le esperienze su questi fronti sono raccontate ne
Il poema africano della Divisione "28 ottobre"
(1937) e nel
romanzo
postumo
Originalita russa di masse distanze radiocuori
.
L'esperienza russa si rivela pero fatale. Tornato in
Italia
, stanco e malato, Marinetti detta ancora diverse opere a carattere memoriale, tra cui
La grande Milano tradizionale e futurista
, e aderisce alla
Repubblica Sociale Italiana
, che rappresenta un ritorno agli ideali fascisti repubblicani del 1919.
Marinetti mori a
Bellagio
(
CO
), nell'attuale Hotel Excelsior Splendide, sul
lago di Como
, il 2 dicembre 1944, in seguito a una
crisi cardiaca
: aveva appena scritto il suo ultimo testo,
Quarto d'ora di poesia della X Mas
.
La notizia fece velocemente il giro del mondo. Il 3 dicembre anche il
New York Times
dedico alla morte del poeta un articolo (
"Dr. F. T. Marinetti, Italian Author, 67; Early Associate of Mussolini, Also Known for Poems, Dies")
[12]
. Giunsero a onorare le spoglie l'
aeropoeta
Paolo Buzzi
e il compositore futurista
Luigi Russolo
. Lo scultore
Spartaco Di Ciolo
esegui il calco funerario del volto del poeta.
Il giorno dopo fu celebrato il funerale nella basilica di San Giacomo di Bellagio.
Il solenne funerale di Stato, voluto da Mussolini, fu celebrato a Milano il 5 dicembre nella
chiesa di San Sepolcro
, con grande partecipazione della cittadinanza: il poeta subito dopo venne sepolto al
cimitero monumentale
.
Marinetti lascio un fondo contenente quarantadue manifesti
futuristici
, sue opere e di altri poeti aderenti al movimento (come
Giovanni Papini
e
Aldo Palazzeschi
) alla
Biblioteca universitaria di Pavia
[13]
[14]
.
Alcune prime edizioni dei testi futuristi di Marinetti si trovano alla
Biblioteca dell'Universita Cattolica
di Milano.
- La Conquete des Etoiles
. Poeme epique
(poema), Parigi, La Plume, 1902 (trad. it
La conquista delle stelle. Poema epico
, Milano, Sonzogno, 1920
Copia digitale
)
- Destruction. Poemes lyriques
(poema), Parigi, Leon Vanier, 1904 (trad. it.
Distruzione. Poema futurista
, Milano, Edizioni futuriste di "Poesia", 1911
Copia digitale
)
- La Ville Charnelle
(raccolta), Parigi, Sansot, 1908
Copia digitale
(trad. it.
Lussuria-Velocita
, Milano, Modernissima, 1921)
- La battaglia di Tripoli (26 Ottobre 1911) vissuta e cantata da F.T. Marinetti
(poema), Padova, Elzeviriana, 1912
- I poeti futuristi
(raccolta), Milano, Edizioni futuriste di "Poesia", 1912
- L'aeropoema del Golfo della Spezia
, 1935
- Il poema africano della Divisione "28 ottobre"
, 1937
- Il poema del vestito di latte
, 1937
- Il poema di Torre Viscosa
, 1938,
Copia digitale
- Il poema dei sansepolcristi
, 1939 (Raccolto in
Aeropoemi fascisti
, Libreria Europa Roma, 2019),
Copia digitale
- Il poema non umano dei tecnicismi
, 1940,
Copia digitale
- Canto eroi e macchine della guerra mussoliniana
, Mondadori, Milano, 1942 (Raccolto in
Aeropoemi fascisti
, Libreria Europa Roma, 2019)
- Canzoniere futurista amoroso guerriero
(con autori vari), 1943
- L'aeropoema di Cozzarini
, 1944 (Raccolto in
Aeropoemi fascisti
, Libreria Europa Roma, 2019),
Copia digitale
- Quarto d'ora di poesia della X Mas
, 1944 (postumo),
Copia digitale
- Poesie a Beny
(postume, Einaudi, Torino)
- L'aeropoema di Gesu
(postumo)
- L'esercito italiano. Poesia armata
, 1942, Roma
- All'automobile da corsa
- Zang Tumb Tumb. Adrianopoli ottobre 1912. Parole in liberta
, Milano, Edizioni futuriste di "Poesia", 1914 [
Copia digitale
]
- Spagna veloce e toro futurista
. Poema parolibero, Milano, Morreale, 1931
Copia digitale
- Poemi simultanei futuristi
, La Spezia, Casa d'Arte,1933 [
Copia digitale
]
- Dune
, 1914
- Les mots en liberte futuristes
, Edizioni Futuriste di poesia, Milano, 1919
Copia digitale
. Versione digitale in lingua ceca
Osvobozena slova
, 1922
- Si, Si, cosi l'aurora sul mare
, 1925
- Parole in liberta futuriste olfattive tattili-termiche
, Savona-Roma, coedizione Lito-Latta & Edizioni futuriste di "Poesia", 4 novembre 1932
- La tecnica della nuova poesia
, 1937,
copia digitale
- Tuons le Clair de Lune!
, 1909 (trad. it. Uccidiamo il chiaro di luna!, Milano, Edizioni futuriste di "Poesia", 1911 [
copia digitale
])
- Manifesto del Futurismo
, 1909,
Copia digitale
- Fondazione e Manifesto del Futurismo
, 1909,
Copia digitale
- Per la guerra, sola igiene del mondo
, 1911,
Copia digitale
- Manifesto dei Drammaturghi futuristi
, 1911,
Copia digitale
- Manifeste technique de la litterature futuriste
, 1912
Copia digitale
(trad.it.
Manifesto tecnico della letteratura futurista
, 1912),
Copia digitale
- Supplemento al manifesto tecnico della letteratura futurista
, 1912,
Copia digitale
- Il teatro di varieta. Manifesto futurista.
, 1913,
Copia digitale
- L'immagination sans fils et les mots en liberte
, 1913,
Copia digitale
(trad. it.
L'immaginazione senza fili e le parole in liberta
,1913),
copia digitale
della versione in italiano
- In quest'anno futurista
, 1914
Copia digitale
- La splendeur geometrique et mecanique et la sensibilite numerique. Manifeste futuriste.
, 1914,
Copia digitale
(trad. it.
Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilita numerica. Manifesto futurista
,1914),
copia digitale
della versione in italiano
- A Bas le Tango et Parsifal!
, 1914
Copia digitale
(trad. it.
Abbasso il tango e Parsifal!
, 1914)
Copia digitale
- Guerra sola igiene del mondo
(raccolta), 1915,
Copia digitale
- Teatro sintetico futurista
(con
Bruno Corra
ed
Emilio Settimelli
), 1915
- La declamazione dinamica e sinottica. Manifesto futurista.
, 1916,
Copia digitale
- La nuova religione-morale della velocita
, 1916,
Copia digitale
- La danse futuriste. Manifeste futuriste
, 1917
Copia digitale
- Il Tattilismo. Manifesto futurista.
, 1921
Copia digitale
- Marinetti e il futurismo
(raccolta)
Copia digitale
, 1929
- Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica
, 1938
- L'Africa generatrice e ispiratrice di poesia e arti
, Roma, Reale Accademia d'Italia, 1940 [
copia digitale
]
- La poesia sublime dell'Esercito italiano
, Roma, Reale Accademia d'Italia, 1942 [
copia digitale
]
- Camicie nere e poeti futuristi combattenti a Sviniuca sul Don 12 settembre 1942
, Roma, Reale Accademia d'Italia, 1943 [
copia digitale
]
- Mafarka le futuriste. Roman africain
, Parigi, Sansot, 1910
Copia digitale
(trad. it.
Mafarka il futurista,
Milano, Edizioni Futuriste di 'Poesia', 1910, ripubblicato in versione censurata come
Mafarka il futurista. Romanzo processato
, Milano, Sonzogno, 1920)
- Le Monoplan du Pape. Roman politique
en vers libres
, Parigi, Sansot 1912 [
Copia digitale
] (trad. it.
L'aeroplano del Papa. Romanzo profetico in versi liberi,
Edizioni Futuriste di "Poesia", Milano, 1914 [
copia digitale]
)
- Come si seducono le donne
, Firenze, Edizioni da Centomila Copie, 1917
[Copia digitale
, seconda edizione del 1918, con in appendice
Polemiche sul presente libro
,
Copia digitale
] (poi, con cinque capitoli aggiuntivi,
Come si seducono le donne e si tradiscono gli uomini
, Milano, Sonzogno, 1920)
- L'isola dei baci. Romanzo erotico-sociale
(con
Bruno Corra
), Milano, Studio Editoriale Lombardo, 1918
- Un ventre di donna. Romanzo chirurgico
(con
Enif Robert
), Milano, Facchi, 1919
- 8 anime in una bomba. Romanzo esplosivo
, Milano, Edizioni Futuriste di "Poesia", 1919
[Copia digitale]
- L'alcova d'acciaio. Romanzo vissuto
, Milano, Vitagliano, 1921
Copia digitale
- Gli indomabili
, Milano, Edizioni Futuriste di "Poesia", 1922
[Copia digitale]
- Lo zar non e morto
. Grande romanzo d'avventure
, (con
i Dieci
), Roma, Edizioni dei Dieci - Sapientia 1929
- Il club dei simpatici
, Palermo, Hodierna, 1931 (poi come
Patriotismo insetticida. Romanzo di avventure legislative
, Milano, Mondadori, 1939 [
Copia digitale
])
- Venezianella e studentaccio
(postumo)
- La momie sanglante
, Milano, Verde e Azzurro, 1904
[Copia digitale]
- Gli amori futuristi - programmi di vita con varianti a scelta
(raccolta), Cremona, Ghelfi, 1922 [
Copia digitale
]
- Scatole d'amore in conserva
(raccolta), Roma, Fauno, 1927
- Novelle colle labbra tinte
(raccolta), Milano, Mondadori, 1930 [
Copia digitale
]
- Il fascino dell'Egitto
, Milano, Mondadori, 1933 [
Copia digitale
]
- La grande Milano tradizionale e futurista
(memoriale), Mondadori, Milano (postumo)
- Una sensibilita italiana nata in Egitto
(memoriale), Mondadori, Milano (postumo)
- Firenze biondoazzurra sposerebbe futurista morigerato
(con
Alberto Viviani
, postumo)
- Originalita russa di masse distanze radiocuori
(postumo)
- Taccuini. 1915-1921
, a cura di
Alberto Bertoni
, Bologna, Il Mulino, 1987
- Le Roi Bombance. Tragedie satirique
, Parigi, Mercure de France, 1905
Copia digitale
(trad. it.
Re Baldoria. Tragedia satirica
, Treves, Milano, 1910 [
Copia digitale
])
- Poupees Electriques
, Sansot, Paris, 1909
Copia digitale
(rielaborato in italiano come
Elettricita sessuale. Sintesi futurista
, Milano, Facchi, 1920 [
Copia digitale
])
- Teatro Futurista Sintetico
(raccolta), Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1915
- Il tamburo di fuoco. Dramma africano di calore, colore, rumore, odori
, Sonzogno, Milano, 1922
Copia digitale
- Prigionieri
, 1927
- Vulcano
,1927
- Simultanina (divertimento futurista in 16 sintesi)
, 1931
- Il teatro futurista Sintetico
(dinamico - alogico - autonomo - simultaneo - visionico)
, Napoli, 1941
- Lo spettacolo nella vita morale dei popoli
, 1935,
copia digitale
- Gabriele D'Annunzio intime
, Milano, Verde e Azzurro, 1903
Copia digitale
(trad. it.
D'Annunzio intimo
, Milano, Edizioni di "Poesia", 1906; edizione rivista e aumentata in
Les Dieux s'en vont, D'Annunzio reste
, Parigi, Sansot, 1908 [
Copia digitale
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- Le Futurisme
, Parigi, Sansot, 1911
- I Manifesti del Futurismo. Prima serie
, Firenze, Edizioni di "Lacerba", 1914
- Guerra sola igiene del mondo
, Milano, Edizioni futuriste di "Poesia", 1915
- Democrazia futurista (Dinamismo politico)
, Milano, Facchi, 1919 [
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]
- Al di la del comunismo
, Milano, La Testa di Ferro, 1920
- I Condottieri. Enrico Caviglia
, Piacenza, Porta, 1922 [
Copia digitale
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- Futurismo e Fascismo
, Foligno, Campitelli, 1924 [
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- Futurismo e Fascismo
, Achenmuehle, Brienna Verlag, 2024,
ISBN 9783942318242
- Marinetti e il Futurismo
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- Primo dizionario aereo
(con
Felice Azari
), Milano, Morreale, 1929 [
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]
- Il paesaggio e l'estetica futurista della macchina
, Firenze, NEMI, 1931
- La cucina futurista
(con
Fillia
), Milano, Sonzogno, 1932 [
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]
- Enquete internationale sur le Vers libre
, 1909,
Copia digitale
- La Bataille de Tripoli
, 1912
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(trad. it.
La battaglia di Tripoli
, Edizioni Futuriste di Poesia, Milano, 1912,
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)
- Il paesaggio e l'estetica futurista della macchina
, Nemi, Firenze, 1931
Copia digitale
- Umberto Notari scrittore nuovo
(profilo critico-biografico),
copia digitale
- L'originalita napoletana del poeta Di Giacomo
(profilo critico-biografico), 1936,
Copia digitale
- L'architettura e le arti decorative negli stili dei vari tempi
, 1937
Copia digitale
- Tato raccontato da Tato
, 1941 (con
Nello Quilici
e
Paolo Orano
)
- Mallarme. Versi e prose
, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1916
- Tacito. La Germania
, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1928
- Conversazione di F.T. Marinetti
. Accademico d'Italia : Futurismo mondiale e l'avvenire del romanzo italiano, trasmessa il 24 gennaio 1940
- Futurismo mondiale
:
Aeropittura di guerra
, conversazione di F.T.Marinetti, trasmesso il 9 gennaio 1942
≪Tenente 9 raggruppamento bombardieri 35 gruppo 161 batteria - Durante un'aspra azione, colla parola e con l'esempio incitava i dipendenti all'adempimento del proprio dovere. Ferito mentre si adoperava attivamente a rimettere in servizio un pezzo travolto da un colpo nemico e costretto ad allontanarsi, rivolgeva ancora parole d'incoraggiamento al personale, rammaricandosi soltanto di dovere abbandonare la linea di fuoco.
Monte Kuk
, 12-14 maggio 1917≫
? 25 novembre 1919
[15]
≪Tenente Milizia Territoriale 8 squadriglia automitragliatrice blindate. - Comandante di una automitragliatrice, esempio di mirabile coraggio temerario, di patriottismo impetuoso e di entusiasmo animatore, entro primo in Tolmezzo, catturo nel paese di Amaro l'intero comando di Tolmezzo e masse di soldati, vincendo con audacia i tentativi di resistenza e di ribellione, tagliando a viva forza le comunicazioni telefoniche del nemico.
Tolmezzo
-
Amaro
, 4 novembre 1918≫
? 23 gennaio 1921
[15]
≪Seniore comando 2ª divisione CC.NN.
28 Ottobre
- Seniore addetto al comando di una divisione CC.NN. durante tre giorni di aspra lotta, incurante del pericolo, sotto il fuoco nemico si prodigava per l'assolvimento dei compiti affidatigli. Con la parola e con l'esempio infiammava gli animi dei combattenti.
Passo Uarieu
, 21 gennaio 1936-XIV.≫
? 7 ottobre 1937
[15]
≪Seniore comando 2ª divisione CC.NN.
28 Ottobre
- Seniore addetto a un comando divisionale, con alto senso del dovere e passione, recava in due giorni di aspro combattimento il contributo della sua attivita. Espressione di volontarismo guerriero e stato, in ogni istante della battaglia, esempio di calma sotto il fuoco nemico.
Uork Amba
, 27 febbraio; Debek Amba, 28 febbraio 1936-XIV.≫
? 15 dicembre 1936
[15]
≪1° seniore comando raggruppamento camicie nere
23 marzo
- Animato da grande entusiasmo, benche ammalato chiedeva e otteneva di seguire un'azione del suo raggruppamento camicie nere e, con la sua presenza, sapeva infondere ardire e aggressivita nei reparti lanciati all'attacco.
Sswinjuka
(fronte russo), 12 settembre 1941.≫
? 10 gennaio 1951
[15]
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