La
ferrovia Milano-Monza
fu la prima
linea ferroviaria
del Nord Italia. Venne realizzata durante il governo austriaco del
Lombardo-Veneto
nel 1840 e collegava la citta di
Milano
con quella di
Monza
. Fu la seconda ferrovia costruita nella penisola italiana dopo la
Napoli-Portici
(8 chilometri), inaugurata nel 1839 sotto l'amministrazione borbonica.
Oggi una parte di quel tracciato - variato negli anni - e compresa nella piu moderna linea
Milano-Chiasso
, oltre a essere utilizzata dai treni diretti a
Lecco
(via
Molteno
e via
Carnate
) e
Bergamo
(via
Carnate
).
Le prime proposte di costruzione di
strade di ferro
in Lombardia nacquero intorno all'anno 1830: in quegli anni nei vari Stati pre-unitari della penisola italiana non esistevano ancora ferrovie; esse erano invece gia attive nel Regno Unito dove l'inaugurazione della
Stockton-Darlington
era avvenuta nel 1825.
Fu attraverso i mezzi di informazione (le
Gazzette
) e i cittadini che avevano viaggiato all'estero che nacque anche in Italia l'interesse verso i vantaggi portati dalla costruzione di linee ferroviarie a vapore, costituite da guide -o binari, o
ruotaje
- di ferro per il traino dei veicoli.
[1]
Negli Stati taliani, pero, non esistevano le medesime condizioni industriali e commerciali presenti in Inghilterra: la mancanza di miniere di carbon fossile, di centri mondiali di produzione, di aree specificamente destinate all'industria e in generale l'assenza di un continuo voluminoso scambio di prodotti non rendevano vitale la nascita di vie di comunicazione piu efficienti rispetto a quelle gia esistenti. In Lombardia e piu in generale del nord Italia, infatti, esisteva gia una fitta rete di strade costruite durante l'epoca napoleonica e aumentata durante quella asburgica; quelle strade erano perfettamente mantenute e giudicate sufficienti alle necessita del tempo.
Esistevano inoltre numerose ed efficienti vie d'acqua (fiumi e Navigli) distese fra il mare e i laghi che permettevano un comodo trasporto verso Milano di quanto necessario alla citta. Il primo motivo per pensare alla costruzione di linee ferrate intorno a Milano fu proprio quello di miglioramento delle vie di trasporto dei canali dei Navigli, da secoli arterie fondamentali nell'economia milanese e lombarda. Infatti l'ingegner
Giuseppe Bruschetti
nel 1830 propose di armare tutte le
alzaie
dei Navigli con linee ferrate che potessero rendere piu veloce la salita delle chiatte da trasporto da Milano verso i laghi, tragitto fino ad allora assicurato dalla forza dei cavalli che trainavano le chiatte nei tratti ascendenti verso nord. Lo stesso Bruschetti, qualche anno dopo, fece non a caso richiesta di concessione di
privilegi
per diverse linee: quelle da Milano a Como nel 1834, da Milano a Bergamo e da Milano a Pavia nel 1837.
[2]
La domanda del Bruschetti del 1834 per una via ferrata da Milano a Como colse naturalmente impreparato l'Imperial Regio Governo di Lombardia che fino ad allora non si era mai dovuto occupare della costruzione di strade ferrate. Nel regno asburgico pero le prime ferrovie erano gia state costruite in
Boemia
(1827, 1830 e 1834): il governo lombardo si rivolse quindi all'Imperial Regio Governo di Boemia che aveva gia cognizioni in materia. Il
privilegio
per una ferrovia da Milano a Como venne quindi accordato al Bruschetti e
Zanino Volta
con
sovrana patente
del 27 luglio 1837. Bruschetti e Volta furono quindi a buon diritto gli iniziatori dell'industria ferroviaria in Lombardia nonostante il progetto, pur avendo ricevuto autorizzazione dal Governo, non ebbe mai seguito.
L'origine della ferrovia fra Milano e Monza risale al 20 aprile 1838, data nella quale con
sovrana risoluzione
fu accordata al nobile austriaco Giovanni de Putzer, rappresentante della ditta bancaria Holzhammer & C. di
Bolzano
, la concessione per una
strada ferrata
fra Milano e Monza.
Si opponeva al de Putzer l'ingegnere milanese Bruschetti che aveva ricevuto promessa di privilegio fino dal 1835 per la costruzione di una linea da Milano a Como passante proprio da Monza; il proprio progetto venne quindi superato dal de Putzer che avrebbe occupato la tratta Milano-Monza gia prevista dal progetto Bruschetti.
Nel percorso della linea ferrata era intenzione del de Putzer di avvalersi del
vialone
della Villa Reale, che gia collegava Monza e Sesto San Giovanni, utilizzandone come sede della ferrovia uno dei viali laterali. La cosa non fu pero possibile perche avrebbe reso necessario una modifica alla parte di vialone collegante Sesto a Milano (oggi
viale Monza
) che gia prevedeva di immettersi in piazzale Loreto e non a Porta Nuova dove era stata prevista la stazione della nuova linea ferrata. Dovette quindi il de Putzer studiare la linea fra Milano e Monza su sede propria e ne diede incarico all'ingegner milanese
Giulio Sarti
.
[3]
La domanda di
privilegio
avanzata dal de Putzer vide il favore dell'Imperial Regio Governo perche Monza era residenza del vicere Ranieri e importante centro industriale; avrebbe potuto essere costruita, per via della modesta lunghezza, in tempi brevi; inoltre la nuova linea sarebbe stata modello per tutte le successive costruite nel Lombardo-Veneto.
La concessione dell'Imperial Regio Governo di Lombardia fu quindi confermata con
sovrana risoluzione
il 13 aprile 1839 e con
sovrana patente di privilegio
il 15 novembre del medesimo anno. Il
privilegio
prevedeva un rapporto di concessione della durata di 50 anni oltre i quali sarebbe potuto scattare il diritto di reversibilita allo Stato.
[4]
Prima ancora pero di ricevere la
patente di privilegio
la ditta Holzhammer ne fece cessione alla Arnstein & Eskeles di Vienna con capitale di 3.600.000 lire austriache a copertura dei costi di realizzazione della ferrovia preventivati dall'ingegner Sarti. Direttore della ferrovia e procuratore della societa fu Antonio Grassi e capo-ingegnere il francese Alfredo Lecointe che sara successivamente il primo progettista della nuova stazione di Porta Nuova del 1850.
[5]
La ferrovia, definita
Imperial-Regia Privilegiata Strada Ferrata da Milano a Monza
fu inaugurata il 17 agosto del
1840
con la corsa fra i due capilinea di Monza e della
stazione di Porta Nuova a Milano
. Il convoglio era trainato dalla locomotiva
Lombarda
ed era composto da un vagone su cui viaggiarono l'Arciduca
Ranieri
con la consorte
Maria Elisabetta di Savoia
e l'arcivescovo di Milano
Carlo Gaetano II
; seguivano quattro vagoni con la corte delle autorita e un quinto che ospitava la banda militare. Il treno percorse i 13 km del tragitto in soli 19 minuti con una velocita di 46 km all'ora.
[6]
Nel precedente mese di luglio erano state fatte diverse corse di prova tra Monza e Milano usando le prime due locomotive
Milano
e
Lombarda
[7]
.
Negli anni successivi si aggiunsero anche le locomotive
Brianza
,
Monza
e
Lambro
. I prezzi dei biglietti in
lire austriache
erano: 1,5 lire la prima classe, 1 lira la seconda e 75 centesimi la terza.
[8]
La linea pose le premesse per lo sviluppo industriale della zona: presto attorno a
Sesto San Giovanni
cominciarono ad apparire le prime industrie e le Poste approfittarono subito del servizio ferroviario per l'inoltro della corrispondenza, fino a quel momento affidata alle corriere a cavalli. L'esercizio non fu privo di inconvenienti, in quanto le prime due locomotive si dimostrarono poco affidabili e subirono seri guasti. Il successo della ferrovia viene tuttavia dimostrato dai passeggeri trasportati: al 31 dicembre dello stesso anno erano gia piu di 150.000.
La linea ferrata, progettata dall'
ingegnere
milanese
Giulio Sarti
venne costruita con lo stesso sistema della
Napoli-Portici
e cioe con le rotaie montate su grossi dadi di pietra di
Mapello
annegati nel terreno (ancora non si era diffuso il sistema di usare le
traverse
in
legno
) e distanziati di tanto in tanto da barre trasversali. Il percorso era rettilineo e la circolazione dei treni avveniva a tempo con la supervisione di un agente che prendeva posto su delle alte
torri
in muratura poste lungo il percorso e per mezzo di segnali ottici ed acustici segnalava l'arrivo del treno.
Vennero effettuate 4 corse giornaliere di andata e ritorno, presto salite a 6 con una percorrenza di circa 20 minuti. Le stazioni di arrivo e partenza si trovavano fuori da
Porta Nuova
di Milano ed a Monza; era prevista una fermata intermedia a
Sesto San Giovanni
.
Le due prime
locomotive
, di rodiggio 1 A 1, erano state fabbricate nel Regno Unito ed erano condotte da
macchinisti
della medesima nazionalita. La
caldaia
era fasciata da liste di legno tenute insieme da cerchiature in
ottone
. Il
tender
a due assi trasportava sia l'
acqua
sia il
carbone
.
Le locomotive entrate in esercizio successivamente presentavano lo stesso schema tecnico delle prime due; rodiggio 1 A 1 con tender a 2 assi di derivazione progettuale dalla
Patentee
di
Robert Stephenson
. Furono presto sostituite da altre piu moderne, in quanto non compaiono gia nel catalogo delle locomotive della
SFAI
del
1865
.
Di costruzione del Regno Unito:
- Locomotiva a vapore Milano;
- Locomotiva a vapore Lombarda;
- Locomotiva a vapore Brianza;
- Locomotiva a vapore Adda.
Di costruzione francese:
- Locomotiva a vapore Lambro.
Di costruzione belga:
- Locomotiva a vapore Monza.
Nel 1864 -all'indomani dell'Unita d'Italia- la circolazione ferroviaria milanese fu profondamente modificata con la costruzione della prima Stazione centrale, eretta in quell'anno e poi demolita nel 1931. Le linee per Monza e per Como vennero reinstradate sulla nuova centrale e di conseguenza fu dismessa la seconda
stazione di Porta Nuova
(costruita nel 1850 in sostituzione della prima del 1840), capolinea di testa della vecchia linea.
La linea venne elettrificata nel 1899 con il primo servizio regolare effettuato da
automotrici elettriche ad accumulatori
a cura della concessionaria
Rete Mediterranea
.
[9]
La prima corsa di prova delle nuove vetture elettriche venne effettuata il giorno 12 gennaio con risultati definiti
ottimi
.
[10]
L'inaugurazione della linea elettrificata si svolse il 7 febbraio 1899 con una grande cerimonia a cui parteciparono circa 150 eminenti personalita fra cui il sindaco di Milano
Vigoni
e il prefetto
Municchi
. La Societa Mediterranea era rappresentata dal suo presidente, conte
Sanseverino
, e da altre cariche dell'azienda. Presenti anche rappresentanti della
Ferrovia Adriatica
e della
Compagnia Ferroviaria del Gottardo
e l'imprenditore
Felice Grondona
che, cinquantanove anni prima nel 1840, aveva assistito all'inaugurazione della ferrovia, e che forni i nuovi veicoli per la linea elettrificata.
[11]
Il viaggio inaugurale fu effettuato con un convoglio di due carrozze verniciate di giallo che mosse dalla allora
stazione centrale di Milano
alle 15:30 e arrivo a Monza ? con soste a Greco e Sesto San Giovanni ? dopo 24 minuti. Le 22 corse giornaliere ordinarie sarebbero poi durate 20 minuti, alla velocita di 45 km/h, con convogli formati da un solo vagone comprendente prima e seconda classe capace di 64 posti a sedere e 24 in piedi. Alla stazione di Monza fu tenuto un ricco banchetto e furono pronunciati discorsi delle varie personalita intervenute.
- ^
Notizie sulle strade di ferro
, in
Annali universali di statistica economia pubblica, storia, viaggi e commercio
, Serie 1, Volume 14, Fascicolo 41, Milano, Annali Universali Medicina e Statistica, novembre 1827.
- ^
L'Edilizia Moderna, 1895
, p. 53
.
- ^
L'Edilizia Moderna, 1895
, p. 56
.
- ^
Ferrovie dell'Alta Italia, 1876
, p. 69
.
- ^
Ferrovie dell'Alta Italia, 1876
, p. 70
.
- ^
Inaugurazione della strada ferrata da Milano a Monza li 17 agosto 1840
, in
Annali universali di statistica
, vol. 65, fascicolo di agosto 1840, Milano, Societa di Editori degli Annali Universali, agosto 1840, pp. 254-255.
- ^
Silvio Gallio,
Ferrovie di Milano, il Quadrante Nordest e le prime strade ferrate
, Modena, Artestampa, 2023, p. 90.
- ^
La citta di Teodolinda
a cura dell'Associazione Italiana Maestro Cattolici, sez. di Monza, Tipografia Sociale, Monza, 1990 (VI ristampa)
- ^
Per i dettagli tecnici specifici si veda
Monitore delle Strade Ferrate
, pp. 83, 84
- ^
Notizie ferroviarie italiane - Ferrovia elettrica Milano-Monza
, in
Monitore delle strade ferrate
, Anno XXXII, N. 2, Torino, 14 gennaio 1899, p. 27.
- ^
Monitore delle Strade Ferrate
, p. 82
.
- Giuseppe Bruschetti
,
Sulla scelta delle linee per le strade di ferro in Lombardia
, in
Biblioteca Italiana ossia Giornale di letteratura scienze ed arti
, Volume 98, Milano, Stella Antonio Fortunato, aprile 1840, pp. 92-122.
- Carlo Possenti
,
Le strade ferrate in Lombardia
, Milano, Editore librajo Angelo Monti, 1841.
- Ferrovie dell'Alta Italia,
Sulla costituzione della Societa del sud dell'Austria e dell'alta Italia
, Milano, Stabilimento Giuseppe Civelli, 1876.
- AA.VV.,
Le strade ferrate della Lombardia
, in
L'Edilizia Moderna
, Anno IV, fasc. VII, VIII, Milano, Stab. Tip. Arturo Demarchi Edit., luglio, agosto 1895.
- Le corse elettriche sulla ferrovia Milano-Monza
, in
Monitore delle strade ferrate
, N. 6, anno XXXII, Torino, Tip. del monitore delle strade ferrate, 11 febbraio 1899.
- Lorenzo Brusetti, Massimo Cogliati, La ferrovia Milano-Lecco nella gran linea delle Alpi, Annone Brianza, Cattaneo editore, 2010,
ISBN 978-8886509954
.
- Onofrio Pardi (1911 - 1994),
Estensione del quadruplo binario di corsa sulla linea Milano-Monza
, in
Ingegneria Ferroviaria
, anno XXII, n. 12, dicembre 1967, pp. 1085-1091,
ISSN
0020-0956
(
WC
·
ACNP
)
.
- Pietro Pulga,
Realizzazione del quadruplo binario di corsa sulla linea Milano-Monza
, in
Ingegneria Ferroviaria
, anno XXVI, n. 10, ottobre 1971, pp. 967-972,
ISSN
0020-0956
(
WC
·
ACNP
)
.
- Autori vari,
1839-1989: I centocinquant'anni delle Ferrovie Italiane
, Roma, FS, 1989.
- Mario Orsenigo, Mauro Vuerich,
Dal bastone pilota alla marcia parallela
, Roma, CIFI, 1989.
- Cesare Columba,
Strade ferrate, stazioni, territorio (1839-1848)
, Roma, CIFI, 1989.
- Mario Moretti,
Da Milano a Monza nel 1840
, in
I Treni Oggi
, n. 109, Salo, Editrice Trasporti su Rotaie, novembre 1990, pp. 26-29,
ISSN
0392-4602
(
WC
·
ACNP
)
.
- Metron (Mario Moretti) Da Milano a Monza dopo il 1840