Federico Camuri
(
Ferrara
,
19 agosto
1863
?
Ferrara
,
15 luglio
1954
) e stato un
pittore
e
fotografo
italiano
.
Figlio di Achille, impiegato governativo, e di Angelina Bazzi; il padre era di origini modenesi e preferi iscriverlo al
Regio Istituto di belle arti
di
Modena
, dove fu allievo del direttore
Adeodato Malatesta
[1]
.
Tornato a Ferrara, nel 1891 comincio ad esporre in una collettiva al
Palazzo dei Diamanti
, nel 1893 ad una mostra presso il Circolo artistico ferrarese, nel 1894 nel ridotto del
Teatro Regio
di
Parma
.
I primi suoi lavori furono scene di genere (
La caccia
), ritratti (come
Il ragazzo che sorride
[2]
o quello del suo maestro Adeodato Malatesta, dipinto ad olio su vetro), composizioni sacre (
Santa Lucia
per una
arciconfraternita
ferrarese) e nature morte. Nello stesso tempo, Camuri inizio a collezionare e a mercanteggiare quadri antichi, presentando alcuni dei quali al Palazzo dei Diamanti nel 1895 in occasione di una mostra dedicata al terzo centenario dalla morte di
Torquato Tasso
.
Gradualmente, specie dopo essersi accompagnato alla contessa Teresa Squarzoni, dalla quale ebbe quattro figlie, si allontano dalla pittura appassionandosi alla
fotografia
.
Nel 1904 espose una serie di
fotografie multiple
, ossia piu pose dello stesso soggetto in una sola immagine, nella vetrina del floricoltore Melchiori, posta nella piazza della Cattedrale di Ferrara, oggi
Piazza Trento e Trieste
.
[3]
. L'anno successivo ottenne il secondo premio ad una importante mostra fotografica allestita a Ferrara
[4]
, in cui aveva presentato altre immagini eseguite con la stessa tecnica. La sua partecipazione a questa mostra suscito una vivace polemica giornalistica con il letterato Ferruccio Luppis, che aveva criticato aspramente le sue fotografie.
[5]
Gia dal 1904 Camuri aveva aperto a Ferrara, in via Centoversuri, un proprio studio fotografico,
[3]
specializzandosi in ritratti e, per l'appunto, in ingegnosi multipli e scene emozionali, per le quali spesso posavano la compagna e le figlie bambine, in una versione provinciale del mondo di
Lewis Carroll
o degli esperimenti cinematografici di sdoppiamento. Molte delle sue fotografie sono state donate al Comune di Ferrara - Servizi documentazione storica - dal nipote Cesare Giatti, pittore. Una cartella, contenente fotografie, lettere, documenti, dedicata alla sua poliedrica attivita e conservata presso l'
Archivio di Stato
di Ferrara.
Affascinato dal nuovo mezzo cinematografico, Camuri divenne anche proiezionista nella Sala San Pietro, oggi cinema Mignon, e nel 1908-09 si dedico alla scenografia teatrale operando in tutto il nord Italia.
Altra passione di questo eclettico personaggio fu la
meccanica
: Camuri infatti progetto modelli di aeroplani da guerra chiamati
Falco
, proiettili particolari (
Freccia
e
Lampo
) e speciali
granate
(
Sfollatrincea
), che propose inutilmente al Ministero della Guerra in occasione del
conflitto italo-turco
e della
grande guerra
[6]
, al termine della quale, la compagna Teresa mori a seguito della
pandemia
di
spagnola
.
Successivamente Camuri si dedico all'ideazione di un motore ad acqua denominato
Ruota idraulica orizzontale
, quindi torno alla pittura e al restauro. Nell'autunno 1932, presso il
Palazzo arcivescovile
tenne una personale con varie vedute del
Castello Estense
; nel 1936 acquisto e restauro una
Maddalena
attribuita a
Tiziano Vecellio
, per la quale entro in contatto con
Nino Barbantini
e
Giuseppe Fiocco
, famosi storici dell'arte veneta.
Camuri addestro il giovane nipote Cesare alle tecniche del disegno dagli anni immediatamente
post-bellici
e fino alla sua morte, avvenuta a novanta anni di eta, nel 1954.
Nel 1997 gli venne dedicata una mostra retrospettiva presso il Centro Civico di Pontelagoscuro, che affiancava le sue opere a quelle del nipote Cesare Giatti; la mostra venne replicata l'anno successivo presso la Pinacoteca Civica di
Bondeno
.
- ^
Rossella Ariuli (a cura di),
Luoghi di Adeodato Malatesta. Inediti contributi su un pittore ottocentesco
, Ferrara, Liberty House, 1999, ISBN non esistente.
- ^
Lucio Scardino (a cura di),
Rari da trovarsi. 22 pittori ferraresi del Novecento
, Ferrara, 2023, pp. 10-11
- ^
a
b
Gazzetta Ferrarese
, 9 gennaio 1904
- ^
Roberto Roda, Renato Sitti, Carla Ticchioni,
Fotografia Ferrarese (1850-1920)
, Arstudio C, Portomaggiore, 1984
- ^
Uno scrittore ferrarese. Ferruccio Luppis (1880-1959)
, a cura di Emilio Del Ben Belluz, Liberty House, Ferrara, 1998, pp. 94-97
- ^
Antonio P. Torresi,
Volere volare. Federico Camuri, progettista d'aerei, fotografo, pittore e restauratore
, in
Ferrara Storia
, n. 8-9, settembre-dicembre 1997
- Neo-estense. Pittura e restauro a Ferrara nel XIX secolo
, a cura di Lucio Scardino e Antonio P. Torresi, Liberty House, Ferrara 1995
- Antonio P. Torresi,
Ancora su Federico Camuri
, in
Ferrara Storia
, n. 12/13, 1998
- Galeazzo Giuliani,
Dizionario biografico dei pittori, miniatori e incisori attivi a Ferrara dal XIV al XX secolo
, Ferrara, 2019.
ISBN 9791220055338