Eschimesi
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Mappa del
Inuit Circumpolar Council
(Consiglio circumpolare Inuit) dei popoli eschimesi, che mostra dove vivono gli
Yupik
(
Yup'ik
,
Yupik siberiani
) e gli
Inuit
(
Inupiaq
,
Inuvialuit
,
Nunavut
,
Nunavik
,
Nunatsiavut
,
Inuit groenlandesi
)
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Popolazione
| 183.500
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Lingua
| Russo
,
francese
,
danese
,
groenlandese
, e altre
lingue eschimo-aleutine
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Religione
| Cristianesimo
(
Chiesa ortodossa russa
,
Chiesa ortodossa in America
,
Chiesa cattolica
,
Chiesa anglicana del Canada
,
Chiesa di Danimarca
)
Animismo
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Gruppi correlati
| Aleuti
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Distribuzione
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Manuale
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Con il termine
eschimese
si indicano due principali gruppi etnici: gli
Inuit
(dell'estremo nord dell'Alaska, del Canada e della Groenlandia) e gli
Yupik
(dell'estremo occidente dell'Alaska e dell'
Estremo Oriente russo
). Gli Inuit e gli Yupik parlano due lingue diverse (
Inuktitut
e
Yupik
) che hanno comunque notevoli somiglianze dialettali.
Tale
esonimo
, adoperato da
Algonchini
e
Cree
per indicare genericamente i popoli della zona artica, e da Inuit e Yupik ritenuto dispregiativo. La parola deriva dal
cree
aayaskimeew
, che significa "fabbricante di racchette da neve".
[1]
Da considerarsi invece
paraetimologia
, la molto pubblicizzata derivazione dalla parola
anishinaabeg
ashkipok
che significa "mangiatori di carne cruda".
[2]
Per quanto riguarda il periodo preistorico, le
sculture
antropomorfe e zoomorfe evidenziarono uno stile fantasioso, eseguito con dovizia tecnica.
[3]
Nella fase successiva, rintracciata presso la zona del
Mare di Bering
, si accentuo la tendenza alla simmetria e alla circolarita. Una terza fase rappresento il punto d'incontro delle due precedenti, nella quale risaltarono la rotondita e le teste zoomorfe ormai stilizzate con l'aggiunta di elementi anatomici in bassorilievo. Gli Yupik, maggiormente influenzati dalla cultura siberiana, utilizzarono anche il ferro per la produzione di bulini e lame. Un oggetto in comunanza alla varie culture inuit fu l'oggetto alato, ossia una scultura in avorio caratterizzata da due ali decorate.
Dal
1700
in poi, gli oggetti di uso quotidiano vennero arricchiti di immagini rappresentanti scene di caccia o altri temi raffiguranti la vita degli inuit. Durante il
Novecento
sono state le
maschere
a esemplificare meglio di ogni altra manifestazione artistica, lo spirito e i sentimenti sia degli inuit che dei Yupik. Le maschere possono rappresentare sia lo spirito degli elementi della natura, dei luoghi e degli spiriti malvagi, sia quello degli animali da caccia. La figura piu rappresentata e quella di
Tunghat
, il potente spirito che decide quali e quanti animali i cacciatori riusciranno a catturare.
[4]
Diffusi sono i canestri con radici intrecciate, le collane di gusci, le conchiglie.
La
musica
inuit e yupik e tradizionalmente vocale, con occasionali accompagnamenti di
tamburi
. Le occasioni tipiche per i canti sono le feste danzanti, il festival del tamburo, che prevede una contesa tra i vari contendenti inframezzata da dialoghi canori. Se nei momenti di festa e la donna a intonare cori, nei rituali a sfondo sacro e l'uomo che canta per espletare i riti propiziatori. Non mancano elementi polifonici e la struttura delle scale e piuttosto variabile.
[3]
La letteratura e soprattutto
orale
e solo recentemente gli
europei
hanno cominciato una sua raccolta sistematica. Una caratteristica importante della letteratura Inuit e Yupik, differenziandola da quella di tanti altri
popoli indigeni d'America
e anche degli altri continenti, e proprio il suo carattere umano. La
religione
occupa uno spazio relativamente ristretto; sembra che gli Inuit non sentano il bisogno di trovare spiegazioni sull'origine della
Terra
e dei fenomeni naturali. Ma nonostante cio alcuni racconti sono proprio di carattere
mitologico
.
In particolare due tipi di
mito
sembrano davvero comuni all'intero mondo inuit/yupik: il primo tratta l'origine della
Luna
e del
Sole
, il secondo l'origine della dea o donna del mare, ovvero la progenitrice di tutti gli animali marini e dunque elemento importante per questo popolo di
cacciatori
e
pescatori
. Oltre alla relativa poverta dei racconti mitico-religiosi, troviamo invece una grande ricchezza del patrimonio
favolistico
e
narrativo
[5]
.
Tra tutti questi racconti alcuni trattano proprio del soprannaturale o almeno dell'inverosimile e dunque sono molto collegati a racconti mitici e a quelli che riguardano la vita familiare e sociale. Altri presentano un contenuto
morale
, altri ancora sembrano fatti solo per divertire.
Ma gli Inuit e gli Yupik sono anche popoli di
poeti
e
cantori
; infatti la produzione di composizioni poetiche e continua. Quindi essi sono conosciuti come cantori, come gente che adora gareggiare nella "casa del canto", il luogo di ritrovo comune del
villaggio
; infatti le gare di canto sono uno degli aspetti piu originali della cultura Inuit e Yupik.
- ^
Ives Goddard (RH Ives Goddard, III, Smithsonian Institution)
Mark Israel: Eskimo
Archiviato
il 3 aprile 2012 in
Internet Archive
.
- ^
Mark Israel: Eskimo
Archiviato
il 3 aprile 2012 in
Internet Archive
.
- ^
a
b
Le Muse
, De Agostini, Novara, 1965, Vol.IV, pagg. 387-388
- ^
Gabriel Mandel,
Arte Etnica
, Mondadori, Milano, 2001, pag. 169
- ^
Il teatro dei popoli primitivi
Archiviato
il 5 aprile 2010 in
Internet Archive
.
- (
FR
) Giulia Bogliolo Bruna,
Apparences trompeuses
, Sananguaq.
Au coeur de la pensee inuit
, Montigny le Bretonneux, Yvelinedition, 2007.