≪Il duca di Guisa ha lasciato la sposa in Francia, la moglie in Fiandra, la puttana in Roma e lascera la pelle in Napoli≫
Enrico II di Guisa
(
Parigi
,
4 aprile
1614
?
Parigi
,
2 giugno
1664
) e stato un
arcivescovo
francese
; secondo figlio di
Carlo I di Guisa
e di
Enrichetta Caterina di Joyeuse
, fu
arcivescovo di Reims
dal 1629 al 1640, poi
Duca di Guisa
dal 1640 al 1664, principe di Joinville dal 1640 al 1641 e conte d'Eu dal 1640 al 1657. Guido come
doge
per sei mesi la
Reale Repubblica di Napoli
, nata a valle della rivolta di
Masaniello
del 1647.
Destinato alla carriera ecclesiastica, divenne
arcivescovo di Reims
all'eta di 15 anni, ma la morte nello stesso anno del
padre
e del fratello maggiore, lo costrinsero a chiedere (e ottenere) la dispensa dai voti per poter diventare duca di Guisa.
Nel
1639
sposo in prime nozze la cugina
Anna Maria Gonzaga
(
1616
?
1684
), figlia di
Carlo I di Gonzaga-Nevers
. Si narra che la futura moglie, per potersi unire a lui, abbandono il tetto paterno travestita da uomo. Il matrimonio fu annullato nel
1641
e nel medesimo anno Enrico sposo Onorina di Grimberghe (†
1679
) dalla quale poi si separo due anni dopo. Dai due matrimoni non nacque nessun figlio.
Cospiro contro il
cardinale Richelieu
con
Luigi di Borbone, conte di Soissons
e combatte a fianco di quest'ultimo la
battaglia della Marfee
(6 luglio
1641
, nei pressi di
Sedan
), nella quale Luigi di Borbone-Soissons si uccise per errore
[2]
. Per la sua condotta fu condannato a morte ed ebbe i suoi beni confiscati, riusci a sfuggire alla pena scampando nelle
Fiandre
. Perdonato dal
re
, torno in
Francia
nel
1643
e recupero il ducato di Guisa, mentre la madre riceveva quello di Joinville.
Rinnovando le pretese della sua famiglia sul
Regno di Napoli
, governo per sei mesi la cosiddetta
Reale Repubblica di Napoli
sotto protettorato francese, nata dopo la rivolta di
Masaniello
del 1647, ma il mancato appoggio da parte del
cardinale Mazarino
, nonche i suoi errori diplomatici, gli impedirono di mantenere il potere.
Gia all'inizio del suo governo,
Gennaro Annese
gli delego soltanto il comando militare, con i medesimi poteri con cui "il Serenissimo
Principe d'Orange
difende la
Repubblica e Stati populari d'Olanda
"
[3]
. Questa formula limitava al massimo l'azione del Guisa che peraltro, nel giuramento di fedelta alla repubblica - prestato solennemente nel
Duomo di Napoli
alla presenza del cardinale
Ascanio Filomarino
(17 novembre
1647
) - s'era obbligato ad abbandonare la carica "sempre che ricevera ordini da detta Serenissima Repubblica"
[4]
. Gia pochi giorni dopo l'insediamento,
Antonio Basso
gli aveva dovuto ricordare, presumibilmente con toni non del tutto amichevoli, che il suo compito era quello di fondare la repubblica e creare il senato, e null'altro.
Questa prospettiva era inaccettabile per il francese che per sopravvivere politicamente doveva saldare le aspettative del popolo con quelle dei nobili. Un mese dopo il giuramento, Enrico II di Guisa fece un altro errore che lo allontano dai repubblicani e dai popolari: si proclamo Duce della Serenissima Real Repubblica. Lo scontro finale giunse quando il Guisa tento di esautorare la Consulta, ossia il "covo" del pensiero repubblicano, mettendogli contro i capitani delle Ottine, che diceva di considerare "senatori appresso al duca"
[5]
.
Tra i repubblicani piu intransigenti c'era
Antonio Basso
, che nel corso di un'accesa riunione nel
convento domenicano di San Severo
affronto il Guisa accusandolo di tirannide e ingiungendogli di avviare le procedure per l'elezione del senato. Il duca gli replico sostenendo che la cosa era intempestiva senza l'autorizzazione del
Papa
e l'intervento della nobilta. Era inoltre da stabilirsi il numero dei senatori, quanti di loro dovessero rappresentare la capitale e quanti le province.
Erano problemi che richiedevano l'ausilio di un'apposita assemblea costituente, ma erano anche uno stratagemma del Guisa per temporeggiare ulteriormente. Antonio Basso ripiego allora sulla creazione di un senato provvisorio da eleggersi nell'ambito della Consulta che, a suo dire, rappresentava gia il "corpo del Senato"
[6]
. Nel frattempo pero i capitani delle Ottine potevano fungere da vice senatori.
L'esplodere della rivolta in tutto il viceregno, e l'irruzione delle truppe spagnole attraverso il varco della "
Porta dell'Oglio
" il 5 aprile
1648
segnarono la fine delle velleita dei Francesi su
Napoli
. Il Guisa fuggi per i
Camaldoli
. poi a
Marano
, attraverso
Aversa
per
Santa Maria di Capua
, ma il capitano
Luigi Poderico
, saputo della fuga, lo insegui e lo fece prigioniero nei pressi di
Morrone
mentre voleva raggiungere lo
Stato della Chiesa
. Non fu neanche disarmato e con tutti i riguardi portato a
Capua
e poi a
Gaeta
.
[7]
Ben provvisto di cuochi e di servitori, era alloggiato in "tre stanze grandi, in una delle quali assai capace si spassava al giuoco della Racchetta"
[8]
.
Dopo qualche tempo fu trasferito in Spagna, dove rimase detenuto dal
1648
al
1652
. Una volta liberato tento una seconda campagna per la riconquista di
Napoli
, ma subi uno scacco anche a causa dell'intervento di una flotta inglese al comando dell'ammiraglio
Robert Blake
. Si installo definitivamente a
Parigi
come
Gran Ciambellano
di
Luigi XIV
e vi fini i suoi giorni.
Enrico II di Guisa e stato indicato fra le possibili identita della famosa
Maschera di Ferro
.
[9]
- ^
Aurelio Musi
,
La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca
,
Guida Editori
, 2002 (p. 200)
- ^
Si tratto di morte accidentale: il conte aveva l'abitudine di sollevare la visiera del proprio elmo con la canna della sua pistola e, ripetendo il gesto abituale, un colpo parti dall'arma ferendolo mortalmente, quando gia la battaglia stava volgendo in favore delle sue truppe.
- ^
Le leggi, Conti, cit. p.114
- ^
Le leggi, Conti
- ^
Racconto diVerde, cit., ff. 263 r.v
- ^
cosi il Guisa nelle Memorie, I, cit. pp 424-38
- ^
Diario di Francesco Capecelatro
, Vol III 1854 pag. 39 a 41
- ^
in ASV Napoli, vol. 43 ff 195 rv 20 giugno 1648
- ^
Copia archiviata
, su
gibertjoseph.com
.
URL consultato il 2 giugno 2021
(archiviato dall'
url originale
il 6 febbraio 2017)
.
- Guisa, Enrico II duca di
, in
Dizionario di storia
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 2010.
- Guisa, Enrico II, 5º duca di-
, su
sapere.it
,
De Agostini
.
- (
EN
)
Henri II de Lorraine, 5e duke de Guise
, su
Enciclopedia Britannica
, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (
EN
)
Opere di Enrico II di Guisa
, su
Open Library
,
Internet Archive
.
- (
EN
)
David M. Cheney
,
Enrico II di Guisa
, in
Catholic Hierarchy
.