Enrico II di Guisa

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≪Il duca di Guisa ha lasciato la sposa in Francia, la moglie in Fiandra, la puttana in Roma e lascera la pelle in Napoli≫

Enrico II di Guisa
Ritratto di Enrico II di Guisa, Castello d'Eu
Duca di Guisa
Stemma
Stemma
In carica 30 settembre 1640  ?
2 giugno 1664
Predecessore Carlo I
Successore Luigi Giuseppe
Doge della Repubblica napoletana
In carica 19 novembre 1647  ?
5 aprile 1648
Predecessore carica creata
( Gennaro Annese come Generalissimo della Repubblica Napoletana )
Successore carica abolita
( Filippo III come Re di Napoli )
Altri titoli Principe di Joinville
Conte d'Eu
Nascita Parigi , 4 aprile 1614
Morte Parigi , 2 giugno 1664 (50 anni)
Dinastia Guisa
Padre Carlo I di Guisa
Madre Enrichetta Caterina di Joyeuse
Coniuge Anna Maria di Gonzaga-Nevers (annullato)
Onorina di Glymes-Berghes
Religione Cattolicesimo
Enrico II di Guisa
vescovo della Chiesa cattolica
Enrico II di Lorena, duca di Guisa , di Antoon van Dyck (1634)
 
Incarichi ricoperti Arcivescovo metropolita di Reims e Primate della Gallia Belgica
(1629-1641)
 
Nato 4 aprile 1614 , Parigi
Nominato arcivescovo 1629 da Papa Urbano VIII , dimessosi spontaneamente nel 1641
Deceduto 2 giugno 1664 (50 anni), Parigi
 

Enrico II di Guisa ( Parigi , 4 aprile 1614 ? Parigi , 2 giugno 1664 ) e stato un arcivescovo francese ; secondo figlio di Carlo I di Guisa e di Enrichetta Caterina di Joyeuse , fu arcivescovo di Reims dal 1629 al 1640, poi Duca di Guisa dal 1640 al 1664, principe di Joinville dal 1640 al 1641 e conte d'Eu dal 1640 al 1657. Guido come doge per sei mesi la Reale Repubblica di Napoli , nata a valle della rivolta di Masaniello del 1647.

Destinato alla carriera ecclesiastica, divenne arcivescovo di Reims all'eta di 15 anni, ma la morte nello stesso anno del padre e del fratello maggiore, lo costrinsero a chiedere (e ottenere) la dispensa dai voti per poter diventare duca di Guisa.

Nel 1639 sposo in prime nozze la cugina Anna Maria Gonzaga ( 1616 ? 1684 ), figlia di Carlo I di Gonzaga-Nevers . Si narra che la futura moglie, per potersi unire a lui, abbandono il tetto paterno travestita da uomo. Il matrimonio fu annullato nel 1641 e nel medesimo anno Enrico sposo Onorina di Grimberghe († 1679 ) dalla quale poi si separo due anni dopo. Dai due matrimoni non nacque nessun figlio.

Cospiro contro il cardinale Richelieu con Luigi di Borbone, conte di Soissons e combatte a fianco di quest'ultimo la battaglia della Marfee (6 luglio 1641 , nei pressi di Sedan ), nella quale Luigi di Borbone-Soissons si uccise per errore [2] . Per la sua condotta fu condannato a morte ed ebbe i suoi beni confiscati, riusci a sfuggire alla pena scampando nelle Fiandre . Perdonato dal re , torno in Francia nel 1643 e recupero il ducato di Guisa, mentre la madre riceveva quello di Joinville.

Rinnovando le pretese della sua famiglia sul Regno di Napoli , governo per sei mesi la cosiddetta Reale Repubblica di Napoli sotto protettorato francese, nata dopo la rivolta di Masaniello del 1647, ma il mancato appoggio da parte del cardinale Mazarino , nonche i suoi errori diplomatici, gli impedirono di mantenere il potere.

Gia all'inizio del suo governo, Gennaro Annese gli delego soltanto il comando militare, con i medesimi poteri con cui "il Serenissimo Principe d'Orange difende la Repubblica e Stati populari d'Olanda " [3] . Questa formula limitava al massimo l'azione del Guisa che peraltro, nel giuramento di fedelta alla repubblica - prestato solennemente nel Duomo di Napoli alla presenza del cardinale Ascanio Filomarino (17 novembre 1647 ) - s'era obbligato ad abbandonare la carica "sempre che ricevera ordini da detta Serenissima Repubblica" [4] . Gia pochi giorni dopo l'insediamento, Antonio Basso gli aveva dovuto ricordare, presumibilmente con toni non del tutto amichevoli, che il suo compito era quello di fondare la repubblica e creare il senato, e null'altro.

Questa prospettiva era inaccettabile per il francese che per sopravvivere politicamente doveva saldare le aspettative del popolo con quelle dei nobili. Un mese dopo il giuramento, Enrico II di Guisa fece un altro errore che lo allontano dai repubblicani e dai popolari: si proclamo Duce della Serenissima Real Repubblica. Lo scontro finale giunse quando il Guisa tento di esautorare la Consulta, ossia il "covo" del pensiero repubblicano, mettendogli contro i capitani delle Ottine, che diceva di considerare "senatori appresso al duca" [5] .

Tra i repubblicani piu intransigenti c'era Antonio Basso , che nel corso di un'accesa riunione nel convento domenicano di San Severo affronto il Guisa accusandolo di tirannide e ingiungendogli di avviare le procedure per l'elezione del senato. Il duca gli replico sostenendo che la cosa era intempestiva senza l'autorizzazione del Papa e l'intervento della nobilta. Era inoltre da stabilirsi il numero dei senatori, quanti di loro dovessero rappresentare la capitale e quanti le province.

Erano problemi che richiedevano l'ausilio di un'apposita assemblea costituente, ma erano anche uno stratagemma del Guisa per temporeggiare ulteriormente. Antonio Basso ripiego allora sulla creazione di un senato provvisorio da eleggersi nell'ambito della Consulta che, a suo dire, rappresentava gia il "corpo del Senato" [6] . Nel frattempo pero i capitani delle Ottine potevano fungere da vice senatori.

L'esplodere della rivolta in tutto il viceregno, e l'irruzione delle truppe spagnole attraverso il varco della " Porta dell'Oglio " il 5 aprile 1648 segnarono la fine delle velleita dei Francesi su Napoli . Il Guisa fuggi per i Camaldoli . poi a Marano , attraverso Aversa per Santa Maria di Capua , ma il capitano Luigi Poderico , saputo della fuga, lo insegui e lo fece prigioniero nei pressi di Morrone mentre voleva raggiungere lo Stato della Chiesa . Non fu neanche disarmato e con tutti i riguardi portato a Capua e poi a Gaeta . [7] Ben provvisto di cuochi e di servitori, era alloggiato in "tre stanze grandi, in una delle quali assai capace si spassava al giuoco della Racchetta" [8] .

Dopo qualche tempo fu trasferito in Spagna, dove rimase detenuto dal 1648 al 1652 . Una volta liberato tento una seconda campagna per la riconquista di Napoli , ma subi uno scacco anche a causa dell'intervento di una flotta inglese al comando dell'ammiraglio Robert Blake . Si installo definitivamente a Parigi come Gran Ciambellano di Luigi XIV e vi fini i suoi giorni.

Enrico II di Guisa e stato indicato fra le possibili identita della famosa Maschera di Ferro . [9]

Guisa
Conti e duchi di Guisa

Claudio I (1528-1550)
Figli
  • Maria (1515 - 1560)
  • Francesco (1519 - 1563)
  • Luisa (1520 - 1542)
  • Renata (1522 - 1602)
  • Carlo (1524 - 1574)
  • Claudio (1526 - 1573)
  • Luigi (1527 - 1578)
  • Filippo (1529 - 1529)
  • Pietro (1530 - poco dopo)
  • Antonietta (1531 - 1561)
  • Francesco (1534 - 1563)
  • Renato (1536 - 1566)
Francesco I (1550-1563)
Figli
Enrico I (1563-1588)
Figli
  • Carlo I (1571 - 1640)
  • Caterina (1573 - 1573)
  • Luigi (1575 - 1621)
  • Carlo (1576)
  • Maria (1577 - 1582)
  • Claudio (1578 - 1657)
  • Caterina (1579)
  • Cristina (1580)
  • Francesco (1581 - 1582)
  • Renata (1585 - 1626)
  • Giovanna (1586 - 1638)
  • Luisa Margherita (1588 - 1631)
  • Francesco Alessandro (1589 - 1614)
Carlo I (1588-1640)
Figli
  • Francesco (1612 - 1639)
  • Enrico (1614 - 1664)
  • Maria (1615 - 1688)
  • Carlo Luigi (1618 - 1637)
  • Francesco Renato (1621 - 1682)
  • Luigi (1622 - 1654)
  • Ruggero (1624 - 1653)
Enrico II (1640-1664)
Luigi Giuseppe I (1664-1671)
Figli
Francesco Giuseppe (1671-1675)
Maria I (1675-1688)
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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Francesco I di Guisa 16. Claudio I di Guisa  
 
17. Antonia di Borbone-Vendome  
4. Enrico di Guisa  
9. Anna d'Este 18. Ercole II d'Este  
 
19. Renata di Francia  
2. Carlo I di Guisa  
10. Francesco I di Nevers 20. Carlo II di Cleves Nevers  
 
21. Maria di Albret  
5. Caterina di Cleves  
11. Margherita di Vendome 22. Carlo IV di Borbone-Vendome  
 
23. Francesca d'Alencon  
1. Enrico II di Guisa  
12. Guglielmo II di Joyeuse 24. Giovanni de Joyeuse  
 
25. Francesca de Voisins  
6. Enrico di Joyeuse  
13. Maria de Batarnay du Bouchage 26. Renato de Batarnay du Bouchage  
 
27. Isabella di Savoia  
3. Enrichetta Caterina di Joyeuse  
14. Giovanni de Nogaret de la Vallette 28. Pietro de Nogaret de la Vallette  
 
29. Margherita de l'Isle de Saint-Aignan  
7. Caterina de Nogaret de la Vallette  
15. Giovanna de Saint Lary 30. Peroton de Saint Lary  
 
31. Margherita d'Orbessan  
 
  1. ^ Aurelio Musi , La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca , Guida Editori , 2002 (p. 200)
  2. ^ Si tratto di morte accidentale: il conte aveva l'abitudine di sollevare la visiera del proprio elmo con la canna della sua pistola e, ripetendo il gesto abituale, un colpo parti dall'arma ferendolo mortalmente, quando gia la battaglia stava volgendo in favore delle sue truppe.
  3. ^ Le leggi, Conti, cit. p.114
  4. ^ Le leggi, Conti
  5. ^ Racconto diVerde, cit., ff. 263 r.v
  6. ^ cosi il Guisa nelle Memorie, I, cit. pp 424-38
  7. ^ Diario di Francesco Capecelatro , Vol III 1854 pag. 39 a 41
  8. ^ in ASV Napoli, vol. 43 ff 195 rv 20 giugno 1648
  9. ^ Copia archiviata , su gibertjoseph.com . URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall' url originale il 6 febbraio 2017) .

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Arcivescovo di Reims e Primate della Gallia Belgica Successore
Guillaume de Gifford 1629 ? 1640 Leonore d'Estampes de Valencay
Predecessore Duca di Guisa Successore
Carlo I di Guisa 1640 ? 1664 Luigi Giuseppe I
Predecessore Abate di Saint Denis Successore
Luigi IV di Lorena 1622 ? 1633
in commendam
Riforma dell'Abbazia da parte della Congregazione di San Mauro
Predecessore Abate commendatario dell'Abbazia di Saint Remi di Reims Successore
Luigi III di Guisa 1622 ? 1641 Enrico II di Savoia-Nemours
Controllo di autorita VIAF ( EN 46877180  · ISNI ( EN 0000 0001 2131 180X  · BAV 495/144863  · CERL cnp01146873  · LCCN ( EN n85112453  · GND ( DE 135907861  · BNE ( ES XX1311069 (data)  · BNF ( FR cb125638710 (data)  · J9U ( EN HE 987007262005705171  · WorldCat Identities ( EN lccn-n85112453