Enrichetto delle Querce
(... ? ...;
fl.
XIII
-
XIV secolo
) e stato un
notaio
e
politico
italiano
, attivo tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XIV.
Creato notaio nel
1278
, fece parte, a piu riprese, del consiglio del
Comune di Bologna
tra il
1282
e il
1303
. Nel
1307
fu nominato membro del consiglio degli Anziani, nel
1308
proconsole dei notai.
Svolse per la sua citta numerose missioni diplomatiche: fu inviato come
ambasciatore
nella
Repubblica di Firenze
nel
1299
, nel
1300
e successivamente nel
1310
; nel maggio del
1311
si reco invece, insieme a Giacomo Spiolara, presso la corte pontificia, allora ad
Avignone
, per assicurare l'appoggio della
guelfa
Bologna all'allora
Papa Clemente V
.
[1]
Ufficio dei memoriali e il sonetto della Garisenda
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Enrichetto fu chiamato a tenere l'Ufficio dei Memoriali per il secondo semestre del
1287
, ed e in questa data che il suo nome si lego a quello del poeta
Dante Alighieri
. Il notaio, infatti, seguendo una consuetudine letteraria tipica dei
cancellieri
medievali, aggiunse di sua mano, nel registro, il
sonetto
No me poriano zamai
dantesco, seppur con qualche incertezza e, come ipotizzato da alcuni studiosi, con influssi evidenti del proprio
volgare
: e noto infatti che i copisti dell'epoca, nell'atto di riportare sul foglio i componimenti trascelti, usavano adattare al proprio modo di parlare le forme dialettali delle
poesie
stesse, questo per l'assenza, nell'
Italia del Medioevo
, di una lingua volgare comune.
Il sonetto trascritto, soprannominato "della Garisenda" in virtu dell'
omonima torre
, viene cosi a dare testimonianza di quella che sembrerebbe la piu antica poesia scritta da Dante (1287), e fornisce anche riferimenti interessanti per un soggiorno del poeta fiorentino nella citta emiliana.