Nell'
automobilismo
, per
effetto suolo
si intende l'insieme delle azioni
deportanti
derivanti dallo strato d'
aria
che corre sotto il fondo della vettura.
Nelle vetture progettate con questi criteri, il fondo, il corpo del veicolo e talvolta anche i flussi interni (aria di raffreddamento, soffio degli scarichi) vengono studiati in modo che la vettura nel suo insieme si comporti come un'ala rovesciata.
In tale ottica il fondo della vettura assume il ruolo del dorso dell'ala e questa geometria puo essere apprezzata anche in automobili sportive di serie.
Spesso la connotazione di vettura ad effetto suolo e riferita alle monoposto di
Formula 1
che hanno corso fra la seconda meta degli
anni settanta
e il
1982
, anche se venne studiato ancor prima nelle vetture del
Campionato CanAm
, in particolar modo le
Chaparral
nella loro serie numero 2.
[1]
Infatti in quell'epoca per massimizzare il flusso d'aria destinato al fondo della vettura vennero adottate svariate tecniche in seguito proibite dal regolamento quali le
bandelle striscianti
o
minigonne
, il fondo sagomato lungo tutta la scocca e i dispositivi di aspirazione come quello della
Brabham BT46B
.
In riferimento alle forme adottate nelle vetture da gara (in special modo formula e Sport) da meta anni 80 fino ad oggi, il
diffusore posteriore
ottimizza il flusso inferiore, raccordandolo con quello che lambisce la parte superiore del corpo vettura e col profilo dell'
ala posteriore
riducendo possibilmente anche le scie.
Lo scopo di questo dispositivo e quello di favorire la fuoriuscita del flusso da sotto la vettura in modo tale da permettere l'ingresso della maggior quantita possibile di aria fresca dal davanti e generare, cosi, il maggiore effetto suolo possibile.
L'effetto suolo e spiegabile con le leggi della fluidodinamica: il potere energetico di un flusso e dato dalla sua velocita (contributo cinetico) e dalla propria pressione. A meno di dissipazioni, per l'
equazione di Bernoulli
, la somma di questi due termini energetici si mantiene costante ed e quindi possibile convertire la velocita in pressione e viceversa.
La vettura viene investita da un flusso d'aria (che ha ovviamente parametri energetici uniformi), si fa in modo che l'aria che si insinua al di sotto della vettura aumenti la propria velocita riducendo la sezione di attraversamento, a questo corrisponde una riduzione della pressione. Al di sopra della vettura questo invece non avviene e di conseguenza avremo una differenza di pressione che preme verso il basso la vettura.
Tale effetto puo quindi essere sfruttato per aumentare la forza deportante che spinge il fondo della vettura verso il basso; in questo modo si ottiene un maggiore carico aerodinamico senza dover usare altre appendici aerodinamiche deportanti, che causano resistenza all'avanzamento. L'effetto suolo permette quindi una maggiore aderenza e forza d'attrito statico tra le parti a contatto (come gli
pneumatici
degli autoveicoli).