Dongmyeong
(
同名
?
,
東明
?
,
Tongmy?ng
MR
; nato Go Jumong (
高朱蒙
?
,
高朱蒙
?
,
Chumong
MR
);
58 a.C.
?
settembre
19 a.C.
) e stato un
sovrano
coreano
, fondatore del
Goguryeo
e suo governante dal
37 a.C.
alla morte.
Il suo nome proprio era Go Jumong (
高朱蒙
?
,
高朱蒙
?
), come riportano il
Samguk yusa
e il
Samguk sagi
citando il
Guksa
("Storia nazionale") compilato nel 545 sotto il re
Jinheung di Silla
. Il medesimo nome e ripreso nel
Libro degli Wei
, nel
Libro degli Zhou
, nella
Storia delle dinastie meridionali
, nella
Storia delle dinastie settentrionali
e nel
Libro dei Sui
. Altri testi storici cinesi, tra cui il
Libro degli Han posteriori
, il
Libro dei Liang
e il
Weilue
, usano Dongmyeong (
同名
?
). Il
Samguk sagi
lo menziona anche come Chumo (
追慕
?
,
鄒牟
?
) e Sanghae (
傷害
?
,
象解
?
), mentre la Stele di Gwanggaeto il Grande si riferisce a lui con l'appellativo di "re Chumo". La genealogia giapponese
Shinsen sh?jiroku
riporta il nome Domo (
圖謀
?
,
都牟
?
). Era altresi conosciuto come Chumong (
秋몽
?
,
鄒蒙
?
) e Jungmo (
中모
?
,
中牟/仲牟
?
).
[1]
Le origini di Dongmyeong sono narrate da alcuni antichi miti molto simili, il piu noto dei quali e inciso sulla Stele di Gwanggaeto il Grande ed e ripreso dal
Samguk sagi
.
[2]
Secondo il racconto, nel
59 a.C.
il figlio del Cielo Hae Mosu s'imbatte, mentre andava a caccia sulla terra, nelle tre figlie del conte del
fiume Amnok
e, invaghitosi di loro, le attiro con l'inganno nel suo palazzo: mentre due di loro riuscirono a fuggire, la maggiore, Yuhwa, venne catturata. Il conte adirato chiese spiegazioni a Hae Mosu, il quale gli chiese la mano di Yuhwa e, dopo averla ottenuta dimostrando le proprie capacita divine, si ubriaco in compagnia del futuro suocero, venendo da questi chiuso in una sacca di cuoio e deposto accanto a Yuhwa sul carro diretto verso il cielo. Hae Mosu si riebbe subito e, furioso per il trattamento ricevuto, si libero e ascese al regno celeste, abbandonando Yuhwa alla collera del conte, il quale la esilio nel torrente Ubal. Qui venne ritrovata da un pescatore al servizio del re
Geumwa di Buyeo
, che la salvo e le diede un palazzo, facendone una sua concubina. Nel
58 a.C.
un raggio di sole le sfioro il seno ed ella depose un uovo tanto grosso da risultare mostruoso: Geumwa cerco pertanto di farlo distruggere prima dai cavalli e poi dalle fiere selvatiche, ma inutilmente. A quel punto Yuhwa lo riprese e ne ebbe cura finche non si schiuse e ne usci un bambino, Jumong: il nome significa "abile arciere", e con le sue prime parole il neonato chiese arco e frecce per colpire le mosche che lo tormentavano, senza sbagliare mai un colpo.
[3]
[4]
In eta adulta, l'abilita di Jumong con l'arco suscito l'invidia del principe ereditario, pertanto, su consiglio di sua madre, abbandono il
Buyeo
e si diresse a sud per riunificare i territori che la
dinastia Han
aveva sottratto al
Gojoseon
. Secondo la leggenda, quando lui e i suoi tre amici giunsero sulle sponde del fiume Eom, non trovarono una barca che li traghettasse, percio Jumong evoco il cielo e colpi l'acqua con il suo arco, richiamando pesci e tartarughe che formarono un ponte e gli permisero di fuggire dai soldati al loro inseguimento; poi, in una zona racchiusa tra montagne, fiumi e foreste, fondo il proprio regno,
Goguryeo
, nel
37 a.C.
e assunse il nome di re Dongmyeong.
[2]
[3]
Cambio anche il proprio cognome Hae in Go, dalla prima sillaba di Goguryeo.
[4]
[5]
Successivamente si dedico alla conquista dei regni vicini: prima prese
Malgal
, poi Biryu nel
36 a.C.
.
[6]
Si racconta che il sovrano del Biryu, Songyang, gli avesse inizialmente lanciato delle sfide assurde per costringerlo a diventare un suo
vassallo
, ma Dongmyeong lo sconfisse e scateno un acquazzone che inondo il Biryu per giorni, non lasciando altra scelta a Songyang se non la sottomissione. Piu tardi una nuvola scura scese sul passo montuoso li vicino e, quando si dirado, rivelo un meraviglioso palazzo.
[3]
Nel
34 a.C.
e nel
28 a.C.
, Dongmyeong conquisto, rispettivamente, i regni confinanti di Haengin e
Okjeo Settentrionale
.
[7]
Mori nel settembre del
19 a.C.
dopo aver nominato suo figlio
Yuri
proprio erede.
[1]
Dongmyeong ebbe due mogli (una originaria del Buyeo, l'altra del Goguryeo), che gli diedero uno oppure tre figli maschi. Il
Samguk sagi
non fornisce dettagli sulla prima moglie, mentre afferma che la seconda fosse la secondogenita del re del Jolbon Buyeo (che poi divenne il Goguryeo); i nomi dei figli erano
Yuri
(il principe ereditario, nato dal primo matrimonio), Biryu e
Onjo
(nati dal secondo matrimonio). Secondo un'altra cronaca, la prima moglie si chiamava Ye, mentre la seconda Soseono ed era figlia del capo tribale Yeontabal. Dongmyeong e Ye avevano generato Yuryu, mentre Biryu e Onjo erano i figli di Soseono e del suo primo marito Utae, nipote del re del Buyeo Settentrionale Hae Buru.
[8]
Gli
Annali di Baekje
identificano invece Biryu e Onjo come figli di Dongmyeong e Soseono.
[7]
Cinque anni dopo la fondazione del Goguryeo, Ye e Yuri raggiunsero Dongmyeong e la donna venne incoronata regina. Cio suscito la gelosia di Soseono, che scappo a sud con Onjo, il quale sarebbe diventato il primo re del
Baekje
.
[2]
Tomba.
Nel
20
, terzo anno di regno di
Daemusin
, venne eretto un tempio per la venerazione di Dongmyeong nell'area di Jolbon (
Manciuria
meridionale). Il mausoleo rimase dov'era anche quando la capitale venne trasferita, mentre il tempietto ancestrale contenente la stele per i riti funebri venne spostato a Gungnaeseong (Ji’anxian, moderna
provincia di Jilin
) e Hwandoseong (Ji'an, sempre nella provincia di Jilin). Negli
anni Settanta
, gli archeologi nordcoreani sostennero di aver ritrovato la sua tomba 25 chilometri a est di
Pyongyang
, dove sarebbe stata spostata all'inizio del
V secolo
quando Goguryeo vi trasferi la propria capitale. Tuttavia, siccome il mausoleo venne alla luce poco dopo che il leader
Kim Il-sung
aveva ordinato che fosse trovato, sono stati sollevati dei dubbi sull'effettiva identita della persona ivi sepolta. Il sito fu radicalmente ristrutturato nel 1993, spostando le dodici sculture degli animali dello
zodiaco cinese
dalla base al corridoio che conduce alla camera sepolcrale.
[5]
[9]
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KO
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동명성왕(東明聖王)
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, vol. 10, n. 1, The Academy of Korean Studies, estate 2013, p. 23.
URL consultato il 3 giugno 2023
(archiviato dall'
url originale
l'11 febbraio 2023)
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) Leonid A. Petrov,
Restoring the Glorious Past: North Korean Juche Historiography and Goguryeo
, in
The Review of Korean Studies
, vol. 7, n. 3, 2004, pp. 240-244.
URL consultato il 3 giugno 2023
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- Peter H. Lee (a cura di),
Fonti per lo studio della civilta coreana
, collana
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, traduzione di Patrizia Brighi e Pietro Ferrari, Volume I: Dalle origini al periodo Kory? (1392), O barra o edizioni, 2000
[1993]
, pp. 443,
ISBN
9788887510010
.