Il
disastro ambientale della
piattaforma petrolifera
Deepwater Horizon
, affiliata alla
BP
, e stato un massiccio sversamento di
petrolio
nelle acque del
Golfo del Messico
in seguito a un incidente riguardante il Pozzo Macondo che si trova a oltre 1.500 m di profondita.
Lo sversamento e iniziato il 20 aprile 2010 ed e terminato 106 giorni piu tardi, il 4 agosto 2010, con milioni di
barili di petrolio
sulle acque di fronte alla
Louisiana
,
Mississippi
,
Alabama
e
Florida
, oltre alla frazione piu pesante del petrolio che ha formato grossi ammassi sul fondale marino.
E il disastro ambientale piu grave della storia americana, avendo superato di oltre dieci volte per entita quello della petroliera
Exxon Valdez
nel 1989
[1]
, pertanto spesso ci si riferisce a questo disastro con l'espressione "Marea nera"
[1]
[2]
.
La Deepwater Horizon era una
piattaforma petrolifera
di perforazione dal valore di circa 560 milioni di
dollari
[3]
[4]
di proprieta dell'azienda
svizzera
Transocean
, la piu grande compagnia del mondo nel settore delle perforazioni
off-shore
; affittata alla multinazionale
BP
per 496.000 dollari al giorno. Era lunga 112 metri, alta 97 metri e larga 78 metri e si trovava a circa 70 km dalla Louisiana, nel
Golfo del Messico
. Poteva ospitare circa 150 persone. Il 2 settembre 2009 nel giacimento di Tiber, nel Golfo del Messico, la
Deepwater Horizon
ha perforato il pozzo di idrocarburi piu profondo al mondo, lungo
10 685
metri di cui 1259 di acqua. L'impianto di perforazione della
Deepwater Horizon
, poteva operare in acque profonde fino a 2400 metri e scavare pozzi profondi fino a 9100 metri.
[5]
Il 20 aprile 2010, mentre la Deepwater Horizon stava completando la perforazione del
Pozzo Macondo
su un fondale profondo 400 metri al largo della Louisiana, un'
esplosione
sulla piattaforma ha innescato un violentissimo
incendio
; 11 persone sono morte all'istante, incenerite dalle fiamme, mentre 17 lavoratori sono rimasti feriti.
[6]
In seguito all'incendio, la flotta della BP ha tentato invano di spegnere le fiamme e di recuperare i superstiti.
Nei giorni successivi all'esplosione della piattaforma, il contrammiraglio di Guardia Costiera, Mary Landry, intervistato dall'ABC, escludeva un'emergenza ambientale significativa
[7]
. Due giorni dopo, la piattaforma Deepwater Horizon si e rovesciata, affondando e depositandosi sul fondale profondo 400 metri a circa mezzo chilometro piu a nord-ovest del pozzo. Le
valvole di sicurezza
presenti all'imboccatura del pozzo sul fondale marino non hanno funzionato correttamente e il
petrolio greggio
, spinto dalla pressione del giacimento petrolifero, ha iniziato a uscire senza controllo, in parte risalendo in superficie per via della minor
densita
rispetto all'acqua
[8]
. Il 7 maggio 2010 la BP ha poi tentato, col progetto
Top Kill
, di arginare la falla utilizzando una cupola di cemento e acciaio dal peso di 100 tonnellate, ma la perdita non si e arrestata ed il tentativo di ridurre il danno e fallito.
[9]
In attesa di trovare una strategia risolutiva, la BP ha poi approntato il progetto
Lower Marine Riser Package
(LMRP) con la posa in opera di un imbuto convogliatore sospeso sopra al pozzo e collegato a una nave cisterna in superficie, volto a recuperare almeno in parte il petrolio che fuoriusciva senza controllo dal pozzo sul fondo del mare. In contemporanea, la BP iniziava a perforare due pozzi sussidiari in previsione di riuscire a giungere per fine agosto 2010 al condotto del pozzo che perdeva, intercettandolo in profondita, per cementarlo definitivamente.
Il 10 luglio 2010, quando ormai l'entita della perdita era stimata dai
35 000
ai
60 000
barili
(tra i 5 e 10 milioni di litri) di idrocarburi al giorno di cui solo la meta riusciva in qualche modo ad essere recuperata
[10]
, venne effettuato un secondo tentativo con un nuovo tappo per ridurre drasticamente la perdita di petrolio, con l'obiettivo di fermare interamente le perdite entro una decina di giorni, non cessando comunque di lavorare anche a quella che viene considerata dalla BP essere la soluzione definitiva del problema, ossia la perforazione dei due pozzi collaterali di emergenza.
Finalmente il 15 luglio 2010, dopo 86 giorni dall'inizio dello sversamento di petrolio, la BP dichiarava di essere riuscita a tappare la perdita del greggio, pur non essendo ancora sicura di quanto tempo avrebbe potuto resistere quest'ultima soluzione. Secondo le stime della BP stessa, al 15 luglio erano gia stati riversati in mare tra i 3 e i 5 milioni di barili di petrolio, ovvero tra i 506 e gli 868 milioni di litri che, convertiti con un fattore di 0,920 che rappresenta in media il
peso specifico
del greggio, sono dalle 460.000 alle 800.000 tonnellate
[11]
.
Dopo 100 giorni dall'inizio delle perdite, a due settimane dal nuovo tappo che chiude il pozzo in attesa di una soluzione definitiva, presumibilmente grazie alla tempesta tropicale che si e abbattuta sulla zona per piu giorni, la macchia di petrolio che prima galleggiava sull'acqua e praticamente scomparsa. Rimane visibile solo il catrame spiaggiato sulle coste. Quanto manca, a eccezione di circa 800.000 barili corrispondenti a 127 milioni di litri aspirati nelle operazioni di pulizia o dati alle fiamme in incendi controllati, si presume sia in parte evaporato, in parte dissolto dai 7 milioni di litri di solventi impiegati sulla macchia nera nelle prime settimane dell'emergenza, in parte
digerito
dai batteri. Si ipotizza che la maggior parte sia finita sul fondale marino formando laghi di petrolio destinato a solidificarsi. Un terzo delle acque degli stati statunitensi che si affacciano sul Golfo del Messico sono state chiuse, la pesca sta morendo e il turismo registra la chiusura del 20% delle spiagge
[1]
.
Il 3 agosto 2010 inizia l'operazione
Static Kill
, con la quale la BP si propone di tappare definitivamente il pozzo mediante un'iniezione di fango e cemento attraverso i pozzi sussidiari, cosi da deviare il greggio in un bacino sicuro posto a 4 km di profondita
[12]
. Il 19 settembre 2010 viene terminata la cementificazione definitiva del pozzo
[13]
.
Nel tentativo di porre rimedio al disastro gli ingegneri hanno adottato almeno cinque strategie:
- veicoli sottomarini
operanti in remoto allo scopo di chiudere le
valvole
di sicurezza sul fondo del mare;
[14]
- spargimento di
agenti disperdenti
attraverso robot sommergibili, aerei e navi di supporto, allo scopo di legare chimicamente il petrolio e farlo
precipitare
sul fondo del mare, dove dovrebbe rimanere inerte nei confronti dell'uomo;
[15]
- perforazione
adiacente al punto di fuoriuscita del petrolio, allo scopo di raggiungere con un
tubo di perforazione
il canale di comunicazione fra il
giacimento petrolifero
e il fondale marino per potervi iniettare del
cemento
; questa operazione e stata denominata
Top Kill
;
[16]
- piattaforme galleggianti aspiranti il petrolio che raggiunge la superficie;
[17]
- camera di contenimento calata al di sopra della perdita primaria del tubo di perforazione danneggiato.
[18]
Il disastro della piattaforma petrolifera
Deepwater Horizon
avra nel breve e medio periodo effetti sulla popolazione locale in termini di intensificazione di
malattie respiratorie
e patologie della pelle (
follicoliti
cutanee) e, nel lungo periodo, gravi effetti in termini di aumento statistico dell'incidenza di
tumori
. Gli effetti nel lungo periodo comprendono anche aumenti statistici degli
aborti spontanei
, neonati di basso peso alla nascita o
pretermine
.
Il petrolio e le sostanze chimiche disperdenti rilasciate sul luogo del disastro contamineranno la popolazione locale nel breve e medio termine per via inalatoria; nel lungo termine per via orale, come conseguenza dell'accumulo degli
idrocarburi
nella
catena alimentare
.
Le prime
specie
animali vittime del disastro sono state quelle di dimensioni piu piccole e alla base della catena alimentare, come ad esempio il
plancton
. Sono seguite le specie di dimensioni via via maggiori che sono state contaminate direttamente dagli idrocarburi e dalle sostanze chimiche disperdenti oppure indirettamente per essersi alimentate di animali contaminati. Fra le specie coinvolte: numerose specie di
pesci
,
tartarughe marine
,
squali
,
delfini
e
capodogli
,
tonni
,
granchi
e
gamberi
,
ostriche
,
menhaden
, varie specie di
uccelli
delle rive, molte specie di
uccelli migratori
,
pellicani
.
Gli
agenti disperdenti
, fra i quali il prodotto commercializzato come
corexit
, ovvero le sostanze chimiche utilizzate per disperdere gli idrocarburi in parti piu piccole e per farli precipitare sul fondale del mare, hanno consentito di eliminare la marea nera della superficie tuttavia non riducendo la quantita di greggio disperso nell'ambiente e depostosi sul fondo oltre 1600 metri di profondita.
I timori si concentrano sulle
specie gia a rischio
per le quali l'
estinzione
potrebbe essere accelerata.
I danni del disastro ambientale sono impossibili da calcolare, tuttavia e possibile farne una
stima
.
I danni diretti, cioe quelli immediatamente visibili ed evidenti sono:
- il valore, non stimabile ne riparabile, della perdita di 11 vite umane;
- il valore, non stimabile ne riparabile, del danno ambientale procurato;
- il valore economico della piattaforma pari a circa 560 milioni di dollari, degli investimenti per la perforazione del pozzo, la perdita azionaria della
British Petroleum
, della
Transocean
e della
Cameron International
;
- il costo dei primi soccorsi, per lo spegnimento dell'incendio, per il salvataggio del personale della piattaforma e per la ricerca dei dispersi;
- il costo della cupola da 100 tonnellate e delle operazioni per calarla;
- il costo delle operazioni per arginare o tappare la fuoriuscita dal pozzo;
- il costo per il tentativo di arginare l'area sul mare dove si e sparso il petrolio fuoriuscito;
- il costo per limitare il danno tentando la bonifica delle acque e delle coste e la pulizia degli animali.
Fra quelli indiretti, cioe quelli correlati, ma non strettamente conseguenti al disastro, vi sono:
- il danno all'industria locale della pesca;
- il danno all'industria del turismo;
- i costi sanitari legati al previsto aumento delle patologie negli abitanti locali;
Il 12 giugno la guardia costiera statunitense ha comunicato un ultimatum di 48 ore per fermare la fuoriuscita del greggio. Ai primi di luglio 2010 viene denunciato mediante un video
[19]
che alcune spiagge inquinate dal petrolio non sono state ripulite come promesso dalla BP, bensi sono state ricoperte con sabbia pulita al fine di nascondere l'inquinamento
[20]
.
Il presidente
Barack Obama
e deciso a far pagare una grossa somma alla BP come risarcimento del disastro ambientale. Il presidente e stato criticato dai repubblicani che ritengono abbia gestito male il disastro. Al 28 giugno 2010 la BP annuncia di aver gia versato 2,65 miliardi di dollari.
Risultando prive di efficacia le azioni volte a fermare la fuoriuscita di petrolio, a poco piu di un mese dall'incidente e a perdite ancora in corso, a
New York
si sono avute manifestazioni di protesta per chiedere che in futuro simili tragedie ambientali non possano piu accadere.
[21]
.
Nel dicembre 2011, per rientrare delle perdite, BP ha chiesto un risarcimento da 20 miliardi di dollari all'americana Halliburton accusandola di avere intenzionalmente cancellato delle prove chiave dopo il disastro.
[22]
[23]
Una verifica biologica compiuta a due anni dal disastro dal dipartimento di biologia marina dell'Universita della Florida del Sud, mostra chiari segni di malattie della fauna marina legate all'ingestione di petrolio.
[24]
Nel 2012 la compagnia britannica BP ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense per il pagamento di una penale di 4,5 miliardi di dollari, dichiarandosi cosi colpevole degli undici capi d'accusa per negligenza o colpa legati alle 11 vittime dell'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, di un capo di imputazione per non aver rispettato il
Clean Water Act
e di un'altra accusa relativa al
Migratory Bird Treaty Act
. Inoltre BP si dichiara colpevole del capo d'accusa di ostruzione al Congresso
[25]
[26]
. Il 2 luglio 2015 gli stati americani colpiti dal disastro e il governo federale di Washington hanno raggiunto un'ipotesi di accordo con la BP riguardo ai danni ambientali provocati dall'incidente del 2010. In base a questo accordo, la BP dovra risarcire circa 18,7 miliardi di dollari nell'arco di 18 anni
[27]
.
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b
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- Raccolte di articoli giornalistici
- Fonte: Repubblica, 21.05.2010, "Marea nera nel Golfo del Messico: le foto mai viste dell'affondamento della piattaforma Deepwater Horizon"
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- Video: a un anno dal disastro (fonte: Repubblica RadioTV, 20.04.2011)
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Fonte: The Guardian, 09.12.2013, Le foto dello sversamento viste dall'aereo
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La cosiddetta Spill Cam: riprende 24 ore su 24 la fuoriuscita di greggio dal pozzo, fornendo una stima indicativa dei galloni dispersi nell'acqua in tempo reale.
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