Dicloruro di cromo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dicloruro di cromo
Nome IUPAC
cloruro di cromo(II)
Nomi alternativi
dicloruro di cromo, cloruro cromoso
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare CrCl 2
Peso formula ( u ) 122,902
Aspetto solido cristallino bianco
Numero CAS 10049-05-5
Numero EINECS 233-163-3
PubChem 24871
SMILES
Cl[Cr]Cl
Proprieta chimico-fisiche
Densita (g/cm 3 , in c.s. ) 2,9
Temperatura di fusione 1097 (824 °C)
Temperatura di ebollizione 1393 (1120 °C)
Proprieta tossicologiche
DL 50 (mg/kg) 1870 (oral, rat)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H 302 - 315 - 319 - 335
Consigli P 261 - 305+351+338 [1]

Il dicloruro di cromo , o cloruro di cromo(II) e il composto chimico di formula CrCl 2 . E noto anche con la vecchia denominazione di cloruro cromoso . In condizioni normali e un solido cristallino bianco inodore, usato per la sintesi di complessi del cromo . CrCl 2 e igroscopico ; si scioglie in acqua dando soluzioni blu che vengono facilmente ossidate dall'ossigeno dell'aria per formare prodotti contenenti Cr(III).

Nel cristallo CrCl 2 ha una struttura cristallina ortorombica tipo rutilo distorta, con gruppo spaziale Pnnm, simile a quella del cloruro di calcio ; le costanti di cella sono: a = 664  pm , b = 598 pm e c = 348 pm. [2] La distorsione e dovuta all' effetto Jahn-Teller generato dalla configurazione d   4 ad alto spin dello ione Cr 2+ in campo ottaedrico.

CrCl 2 viene prodotto riducendo il cloruro di cromo(III) con idrogeno a 500 °C: [3]

2 CrCl 3 + H 2 → 2 CrCl 2 + 2 HCl

Su scala minore si puo ridurre CrCl 3 usando LiAlH 4 :

4 CrCl 3 + LiAlH 4 → 4 CrCl 2 + LiCl + AlCl 3 + 2 H 2

Questo stesso ione si puo ottenere piu semplicemente a partire da soluzioni contenenti i comuni sali di Cr(III), per riduzione con amalgama di zinco :

2 [Cr(H 2 O) 6 ] 3+ + Zn/Hg → 2 [Cr(H 2 O) 6 ] 2+ + Zn 2+ + Hg

CrCl 2 e un composto stabile se mantenuto in assenza di aria e di umidita. Si scioglie in acqua dando soluzioni blu, nelle quali il colore e dovuto alla formazione dello ione complesso esaacquocromo(II), [Cr(H 2 O) 6 ] 2+ .

Lo ione [Cr(H 2 O) 6 ] 2+ e fortemente riducente (E° Cr 3+/2+ = ?0,41 V) e in soluzione acida a caldo riduce l'acqua a idrogeno:

2 Cr(II) + 2 H 3 O + → 2 Cr(III) + H 2 + 2 H 2 O

In soluzione alcalina il cromo forma idrossidi, e in questo caso la reazione di sviluppo di idrogeno e piu veloce perche Cr(OH) 3 ha una solubilita molto bassa e si sottrae all'equilibrio: [4]

2 Cr(OH) 2 + 2 H 3 O + → 2 Cr(OH) 3 + H 2

CrCl 2 viene usato come precursore nella sintesi di complessi inorganici e organometallici di cromo. Riduce alogenuri alchilici e composti nitroaromatici. I composti organometallici del cromo sono molto versatili, data la moderata elettronegativita del cromo e la varieta di substrati con i quali CrCl 2 puo interagire. [5] CrCl 2 e usato come reagente nella reazione di Nozaki-Hiyama-Kishi .

CrCl 2 e fortemente corrosivo per la pelle e le mucose, ed e nocivo se ingerito. Non sono stati effettuati studi approfonditi sulla sua tossicologia. Non risulta classificabile come cancerogeno. [6]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 03.12.2012
  2. ^ J. W. Tracy, N. W. Gregory, E. C. Lingafelter, J. D. Dunitz, H.-C. Mez, R. E. Rundle, C. Scheringer, H. L. Yakel Jr, M. K. Wilkinson, The crystal structure of chromium(II) chloride , in Acta Cryst. , vol. 14, 1961, pp. 927-929, DOI : 10.1107/S0365110X61002710 . URL consultato il 12 marzo 2011 .
  3. ^ A. B. Burg, R. C. Young, C. Starr, Anhydrous chromium(II) chloride : (chromous chloride) , in Inorg. Synth. , vol. 3, 1950, pp. 150-153, DOI : 10.1002/9780470132340 . URL consultato il 14 marzo 2011 .
  4. ^ F. P. Treadwell, Chimica analitica. Volume 1. Analisi qualitativa , 7ª ed., Milano, Vallardi, 1955.
  5. ^ K. Takai, K., T.-P. Loh, Chromium(II) chloride , in Encyclopedia of reagents for organic synthesis , New York, John Wiley & Sons, 2005, DOI : 10.1002/047084289X.rc166 , ISBN   978-0-470-84289-8 .
  6. ^ Alfa Aesar, Scheda di sicurezza di CrCl 2 ( PDF ), su alfa.com: . URL consultato il 14 marzo 2011 .

Bibliografia

[ modifica | modifica wikitesto ]
  • C. E. Housecroft, A. G. Sharpe, Inorganic chemistry , 3ª ed., Harlow (England), Pearson Education Limited, 2008, ISBN   978-0-13-175553-6 .
  • N. N. Greenwood, A. Earnshaw, Chemistry of the elements , 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN   0-7506-3365-4 .
  Portale Chimica : il portale della scienza della composizione, delle proprieta e delle trasformazioni della materia