Il
Deutsches Afrikakorps
(
DAK
), piu semplicemente
Afrikakorps
, fu una
grande unita
dell'
esercito tedesco
a livello di
corpo d'armata
, che venne approntata e inviata nel febbraio del 1941 in
Libia
, con lo scopo di sostenere le forze italiane messe a dura prova dall'
8ª armata britannica
sul
fronte del Nordafrica
durante la
seconda guerra mondiale
. L'Afrikakorps, pur mantenendosi sempre una formazione distinta, col tempo diede sempre un maggior contributo alle diverse organizzazioni d'armata che si crearono durante la campagna a sostegno delle forze del
Regio Esercito
Italiano
.
Strettamente parlando, il termine Deutsches Afrikakorps si riferisce solo al quartier generale del corpo e alle unita distaccate presso di esso, anche se alcuni scrittori usano erroneamente il termine con noncuranza per riferirsi a tutte le unita tedesche in nord-Africa prima della ritirata in
Tunisia
.
Dopo l'
operazione Compass
effettuata con successo dal
Regno Unito
e
Australia
e che porto alla cattura di 130.000 soldati italiani, divenne reale la minaccia di consegnare il
Nord Africa
agli
Alleati
. In risposta a tale minaccia, alla fine di febbraio 1941
Adolf Hitler
decise di inviare truppe in Nord Africa per aiutare l'alleato
Benito Mussolini
, prevenendo una sua sconfitta certa
[3]
[4]
con l'
Operazione Sonnenblume
.
Dal 14 febbraio nuove unita giunsero con continuita a Tripoli: l'11 marzo, giunse il primo consistente reparto corazzato, il 5º reggimento panzer, dotato di 150 carri armati, appartenente alla
5. Panzer-Division
, rinominata successivamente, il 1º ottobre,
21ª divisione corazzata
, comandata dal generale
Johann von Ravenstein
, e, entro la fine di maggio, venne sbarcata l'intera
15ª divisione corazzata
, comandata dal generale
Hans-Karl von Esebeck
.
Il
Generalleutnant
tedesco
Erwin Rommel
prese il comando a marzo della
5. Divisione Leggera
e della
15. Panzer-Division
e, non appena sbarcate le prime truppe dal mercantile Alicante, le colloco in difesa di
El-Agheila
, dove si era arrestata l'avanzata degli inglesi. Furono queste le unita iniziali che costituirono l'Afrika Korps, inizialmente sotto comando italiano.
Al nucleo iniziale dell'Afrika Korps seguirono altre grandi unita, le piu importanti delle quali furono: la Divisione z.b.V. (
zur besonderen Verwendung
, con compiti speciali) "Afrika", che venne creata come divisione di
fanteria
e divenne lentamente una divisione completamente motorizzata, e quindi rinominata come
90. leichte Afrika-Division
[5]
(90ª Divisione leggera) giunta in Africa settentrionale al completo in autunno al comando del generale Max Summermann, dopo che in un primo momento era giunto il 361º reggimento della
90. leichte Afrika-Division
, la 13ª compagnia dell'800º reggimento "
Brandenburg
".
[6]
Durante l'estate del 1941 l'
OKW
prese la decisione di potenziare la struttura di comando in
Africa settentrionale
creando un nuovo
quartier generale
chiamato
Panzergruppe Afrika
istituito il 1º settembre 1941 al comando di
Erwin Rommel
promosso nel luglio 1941
General der Panzertruppe
, ribattezzato
Panzerarmee Afrika
il 30 gennaio 1942 al comando di
Erwin Rommel
promosso il 1º febbraio 1942 al grado di
Generaloberst
(
Colonnello generale
); nella seconda meta del 1942 giunsero in
Africa
la
164ª divisione
di
fanteria leggera
, comandata dal generale
Carl-Hans Lungershausen
, la
Brigata paracadutisti "Ramcke"
(che prendeva il nome dal suo comandante
Hermann-Bernhard Ramcke
) e la
10ª divisione corazzata
, comandata dal generale
Wolfgang Fischer
. Nell'estate 1942 Rommel venne promosso
Generalfeldmarschall
.
Il generale
Erwin Rommel
(a sinistra), comandante del Deutsches Afrikakorps, insieme agli ufficiali del suo
stato maggiore
Il comando del DAK venne affidato al
General der Panzertruppen
Wilhelm Ritter von Thoma
e al comando della
Panzerarmee Afrika
Rommel, il quale era subordinato al comandante in capo del fronte del Nord Africa, il generale italiano
Italo Gariboldi
, sia pure con il diritto di appellarsi a Berlino in caso di disaccordo; tale situazione continuo fino al 1943 per un duplice ordine di ragioni: le truppe dell'
Asse
erano composte in massima parte da italiani ed egli non ebbe mai al suo comando piu di cinque divisioni tedesche, ed i rifornimenti via
mare
erano trasportati con
mercantili
italiani. Rommel tuttavia, per reputazione e personalita, di fatto riusci sempre ad imporre il suo punto di vista all'alleato e, in caso di richieste o istruzioni, si rivolse sempre al
Fuhrer
o all'
Oberkommando der Wehrmacht
[7]
.
Un
Panzer III
avanza nel deserto, aprile 1941
- 21. Panzer-Division
(in precedenza denominata 5. leichte Division), febbraio 1941
- Panzer-Regiment 5
- Stabs-Regiment 200 zbV (mot.), costituito dal MG Bataillon 2 e dal MG Bataillon 8
- Panzeraufklarungs-Abteilung 3 (mot.)
- 1. Abteilung Artillerie-Regiment 75 (mot.)
- Panzerjager-Abteilung 39 (mot.)
- Panzerjager-Abteilung 605 (sfl.)
- Flak-Bataillon 606 (mot.)
- 1. Abteilung Flak-Regiment 33 (mot.)
- 15. Panzer-Division
, maggio 1941
- Panzer-Regiment 8
- 15. Schutzen-Brigade (mot.), costituita dal 104. Schutzen-Regiment e dal 115. Schutzen-Regiment e Kradschutzen-Bataillon 15
- Artillerie-Regiment 33 (mot.)
- Panzeraufklarungs-Abteilung 33 (mot.)
- Panzerjager-Abteilung 33 (mot.)
- Panzerpionier-Bataillon 33 (mot.)
- Panzernachrichten-Abteilung 78 (mot.)
- Divisions-Nachschubfuhrer 33 (mot.)
- 90. leichte Afrika-Division
(ex-divisione Afrika-Division zbV), novembre 1941
- Schutzenregiment 155
- Afrika-Regiment 361, inclusa l'Artillerie-Abteilung 361 e la Flak-Kompanie I./613
- III./Infanterie-Regiment 255
- III./Infanterie-Regiment 347
- Panzerjager-Abteilung 605 (sfl.) dalla 21. Panzer-Division
- Pionier-Bataillon 900 (mot.)
- Oasen-Bataillon 300 zbV
- 164. leichte Afrika-Division
(in precedenza denominata Festungs-Division "Kreta"), settembre 1942
- Panzergrenadier-Regiment 125 (tre battaglioni)
- Panzergrenadier-Regiment 382 (tre battaglioni)
- Panzergrenadier-Regiment 433 (tre battaglioni)
- Artillerie-Regiment 220 (mot.)
- Aufklarungs-Abteilung 220 (mot.)
- Pionier-Bataillon 220 (mot.)
- Divisions-Nachschubfuhrer 220 (mot.)
- 10. Panzer-Division
, dicembre 1942
- 7. Panzer-Regiment
- 10. Panzergrenadier-Brigade (10ª brigata
panzergrenadier
)
- 69. Panzergrenadier-Regiment
- 86. Panzergrenadier-Regiment
- 90. Artillerie-Regiment
- 10. Aufklarungs-Abteilung
- 302. Heeres Flak-Abteilung (302º distaccamento
FlaK
dell'esercito)
- Luftwaffen-Flak-Artillerie-Gruppe (gruppo antiaereo della
Luftwaffe
)
- 90. Panzerjager-Abteilung (90º battaglione
cacciacarri
)
- 49. Pionier-Abteilung
- 90. Panzernachrichten-Abteilung
- Unita di servizi e supporto
L'anno ed il mese riportato indicano il primo impiego nella campagna d'Africa.
Il
generale
Hans Cramer
(al centro), ultimo comandante del
Deutsches Afrikakorps
Un
panzer Tiger
catturato dagli americani nei pressi di
Tunisi
Durante l'estate del 1941 l'OKW potenzio la struttura di comando in Africa creando un nuovo quartier generale chiamato
Panzergruppe Afrika
, alle cui dipendenze venne posto il DAK insieme ad alcune unita aggiuntive tedesche che erano state mandate in Africa, cosi come due corpi delle unita italiane.
- Comandante Panzergruppe Afrika
Essendo il
Panzergruppe Afrika
una grande unita all'incirca equivalente ad un'armata, il 30 gennaio 1942 venne ribattezzato come
Panzerarmee Afrika
.
- Comandanti Panzerarmee Afrika
Dopo la
prima battaglia di El Alamein
e la
battaglia di Alam Halfa
, l'OKW aumento ancora la sua presenza in Africa creando la
Deutsch-Italienische Panzerarmee
(
Armata corazzata italo-tedesca
) che, duramente sconfitta nella
El Alamein
, si trovo ad affrontare l'
invasione alleata del Nord-Africa occidentale
e nella successiva
difesa della Tunisia
poteva avvalersi di quello che restava dell'
Afrikakorps
, della
164ª Divisione leggera
, della
Brigata paracadutisti Ramcke
e del
XX
e
XXI Corpo
italiani
. Essendo diventata la priorita dell'
Asse
la difesa delle
Tunisia
, nel novembre 1942 venne inviata in Africa la divisione von Broich, successivamente denominata von Manteuffel, nel dicembre 1942 venne inviata in Tunisia la 334ª divisione fanteria e infine, nel marzo 1943, furono trasferite sempre in Tunisia la
999 leichte Afrika Division
e la
Divisione Hermann Goring
della Luftwaffe.
Il 23 febbraio 1943 quello che restava della Deutsch-Italienische Panzerarmee venne inquadrato nella
1ª Armata italiana
posta sotto il comando del generale italiano,
Giovanni Messe
(23 febbraio - 12 maggio 1943), mentre Rommel venne posto al comando di un nuovo
Heeresgruppe Afrika
(Gruppo d'armate Africa) creato per controllare sia la 1ª Armata italiana che la
5. Panzerarmee
, costituita dalle grandi unita italiane e tedesche che a partire dal novembre 1942 erano state inviate in Tunisia. I resti del DAK e delle altre unita sopravvissute della 1ª Armata italiana si ritirarono in Tunisia e si persero, assieme all'Heeresgruppe Afrika nella resa generale del 13 maggio. Il messaggio finale che annunciava la resa si concludeva con
Heia Safari
(Buona caccia), il grido di battaglia dell'Afrikakorps.
[8]
- Comandanti Heeresgruppe Afrika
Il 19 agosto 1940
Benito Mussolini
, terminata con la vittoria dell'
Asse
la
campagna di Francia
, ordino alla
10ª Armata
, comandata dal
Maresciallo d'Italia
Rodolfo Graziani
, divenuto
Governatore della Libia
a seguito della morte di
Italo Balbo
, di invadere l'
Egitto
[9]
. Le operazioni ebbero inizio il 13 settembre e le forze italiane iniziarono ad avanzare in direzione di
Alessandria
ma le
forze britanniche
, comandate dal generale
Archibald Wavell
, non accettarono battaglia, preferendo ripiegare ad est verso
Marsa Matruh
per accorciare le loro linee di comunicazione, e, il 16 settembre, le truppe italiane occuparono
Sidi el Barrani
ma, il 9 dicembre, gli inglesi sferrarono una
controffensiva
sulla direttrice della
via Balbia
con il
XIII corpo
, comandato dal
generale
Richard O'Connor
, formato dalla
7ª divisione corazzata
, comandata dal generale
Michael O'Moore Creagh
, e dalla
6ª divisione di fanteria australiana
, comandata dal generale
Iven Giffard Mackay
[10]
.
Un
carro da fanteria
britannico
Matilda
con una
bandiera italiana
catturata durante l'
operazione Compass
I combattimenti iniziarono il 10 dicembre e, dopo un intenso
fuoco di sbarramento
, i
carri da fanteria
britannici
Matilda
travolsero velocemente le difese italiane, prive di efficaci
armi anticarro
e dotate degli inadeguati carri armati
M11/39
e
M13/40
, rioccupando Sidi el Barrani; l'avanzata
Alleata
tuttavia non si arresto: la sera del 4 gennaio 1941 la 6ª divisione australiana fece il suo ingresso a
Bardia
, il 22 gennaio venne occupata
Tobruch
, il 31 gennaio venne deciso l'abbandono di tutta la
Cirenaica
, divenuta ormai indifendibile, il 6 febbraio cadde
Bengasi
ed il giorno dopo le avanguardie della 7ª divisione corazzata tagliarono la strada alle truppe italiane in ritirata, annientando cio che restava della 10ª armata italiana nella
battaglia di Beda Fomm
, ed avanzando ulteriormente per altri 160 chilometri verso ovest, giungendo ad
El Agheila
, al confine con la
Tripolitania
[11]
.
A seguito della sconfitta il
Maresciallo
Graziani
venne sostituito il 12 febbraio con il generale
Italo Gariboldi
e lo stesso giorno giunse a
Tripoli
il generale
tedesco
Erwin Rommel
, precedentemente convocato il 6 febbraio a
Berlino
da
Adolf Hitler
, preoccupato della situazione che si stava creando in
Nordafrica
, a cui fu delegato il compito di riorganizzare il settore, ed il primo provvedimento attuato fu quello di fare arretrare il fronte verso ovest fino alla citta di
Sirte
, distante circa 400 chilometri da Tripoli, e, il 14 febbraio, iniziarono a sbarcare alcune unita anticarro e da ricognizione, le quali costituirono i primi reparti del nascente Afrikakorps
[12]
.
Dopo la resa in Africa, tre delle divisioni tedesche che avevano combattuto nel deserto occidentale vennero ricostituite in Europa occidentale. La
15ª divisione
corazzata venne riformata come Divisione
Panzergrenadier
e i suoi resti furono utilizzati per costituire la
15. Panzergrenadier-Division
in
Sicilia
, nel luglio del 1943, rinominando la divisione
Sizilien
, che venne successivamente impiegata sul
fronte italiano
fino al 1944 e poi sul
occidentale
fino alla fine del conflitto. La
21ª Divisione corazzata
venne riformata con lo stesso nome e la 90ª divisione leggera venne riformata come 90ª divisione Panzergrenadier.
- Unser Rommel
(
DE
)
≪Wir sind das Deutsche Afrikakorps
Des Fuhrers verwegene Truppe
Wir sturmen wie die Teufel hervor
Versalzen dem Tommy die Suppe
Wir furchten nicht Hitze und Wustensand
Wir trotzen dem Durst und dem Sonnenbrand
Marschieren beim Takt unserer Trommel
Vorwarts, vorwarts
Vorwarts mit unserem Rommel!
Vorwarts mit unserem Rommel!
Die Briten furchten uns wie die Pest
Sie sitzen auf gluhenden Kohlen
Wir rachen Deutsch-Ost und rachen Sudwest
Das einst sie uns feige gestohlen
Sind Churchill und Roosevelt auch Wut entbrannt
Wir werfen die Feinde in jedem Land
Es schlagt Generalmarsch die Trommel
Vorwarts, vorwarts
Vorwarts mit unserem Rommel!
Vorwarts mit unserem Rommel!
Mit uns im Kampf und im Siege verein!
Marschieren Italiens Scharen
Bis einst die Sonne des Friedens uns scheint
Und wieder gen Deutschland wir fahren
Doch wenn mich die feindliche Kugel fand
So lasset mich ruhen im Wustensand
Und ruhret noch einmal die Trommel
Vorwarts, vorwarts
Vorwarts mit unserem Rommel
Vorwarts mit unserem Rommel!≫
(
IT
)
≪Siamo il Deutsches Afrikakorps
Le audaci truppe del Fuhrer
Attacchiamo come il diavolo
Noi guastiamo le zuppe dei Tommys
Non temiamo ne il caldo ne la sabbia del deserto
Sfidiamo la sete e il sole ardente
Marciando a tempo del nostro tamburo
Avanti, avanti!
Avanti con il nostro Rommel!
Avanti con il nostro Rommel!
Gli inglesi ci temono come una piaga
Sono come gatti sul tetto che scotta
Noi rivendichiamo per la Germania l'est e il sud-ovest
Che ci e stato codardamente sottratto
Churchill e Roosevelt stanno impazzendo
Sconfiggiamo il nemico in ogni nazione
Il rombo del tamburo e pronto
Avanti, avanti!
Avanti con il nostro Rommel!
Avanti con il nostro Rommel!
Con noi, uniti nella battaglia cosi come nella vittoria
Marcia una folla di italiani
Finche un giorno il sole della pace risplenda su di noi
E ritorneremo in Germania
Ma se il proiettile nemico mi colpisce
Allora lasciatemi nella sabbia del deserto
E suona ancora una volta il tamburo
Avanti, avanti!
Avanti con il nostro Rommel!
Avanti con il nostro Rommel!≫
- Panzer Rollen in Afrika Korps
(
DE
)
≪Panzer des Fuhrers, Ihr Briten habt acht!
sie sind zu Eurer Vernichtung erdacht!
Sie furchten vor Tod und vor Teufel sich nicht,
an ihnen der Britische Hochmut zerbricht!
Heiß uber Afrikas Boden die Sonne gluht,
Unsere Panzermotoren singen ihr Lied!
Deutsche Panzer im Sonnenbrand,
Stehen zum Kampf gegen Engeland.
Es rassel'n die Ketten, es drohnt der Motor,
Panzer rollen in Afrika vor.≫
(
IT
)
≪Carri del Fuhrer, inglesi attenti!
sono fatti per distruggervi!
non hanno paura ne della morte ne del diavolo,
e l'arroganza inglese si infrange contro di loro!
Alto sulla terra d'Africa il sole arde,
i motori dei nostri corazzati cantano la loro canzone!
Carri tedeschi nel sole infuocato,
sono in battaglia con l'Inghilterra.
sferragliano i cingoli, romba il motore,
i Panzer avanzano in Africa.≫
- ^
Venne costituito in Libia con il nome
Befehlshaber der deutschen Truppen in Lybien
(Comando delle truppe tedesche in Libia) che mantenne fino al 21 febbraio 1941.
- ^
Dal 24 dicembre 1941 al 16 febbraio 1942 gli venne assegnato il Corpo motorizzato Marmarica e assunse la denominazione di
Gruppe Cruwell
.
- ^
Major-General I. S. O. Playfair, Commander G. M. S. with Stitt Royal Navy, Brigadier C. J. C. Molony e Air Vice-Marshal S. E. Toomer,
The Mediterranean and Middle East: The Early Successes Against Italy (to May 1941)
, a cura di J. R. M. Butler, History of the Second World War, United Kingdom Military Series, I, HMSO, 1954,
ISBN
1-84574-065-3
.
- ^
Major-General I. S. O. Playfair, Captain F. C. with Flynn RN, Brigadier C. J. C. Molony e Air Vice-Marshal S. E. Toomer,
The Mediterranean and Middle East: The Germans Come to the Help of their Ally (1941)
, a cura di J. R. M. Butler, History of the Second World War, United Kingdom Military Series, II, Naval & Military Press, 2004
[1st. pub. HMSO 1956]
,
ISBN
1-84574-066-1
.
- ^
La designazione
leichte
, leggera, non si riferisce alla tabella standard di organizzazione ed equipaggiamento delle varie divisioni tedesche che erano cosi definite. Ad esempio, la 5. Leichte-Division aveva un'organizzazione molto simile alle divisioni corazzate, tanto che fu usata per creare la
15.
e la
21. Panzer-Division
, mentre la 164. leichte Infanterie-Division fu inizialmente una divisione di fanteria parzialmente motorizzata e non ebbe mai dei carri armati. Le diverse divisioni tedesche in Africa venivano occasionalmente riorganizzate o riequipaggiate senza cambiarne il nome, o al contrario, venivano rinominate senza una riorganizzazione sostanziale
- ^
Raffaele D'Aniello,
Le sabbie di El Alamein
- ^
Fraser 1993
, p. 216
.
- ^
La pista della volpe - David Irving
- ^
Il telegramma con il quale il Duce ordino a Graziani l'invasione dell'Egitto giunse due giorni dopo che il ministro degli esteri tedesco von Ribbentrop aveva "ammonito" l'Italia, nella persona dell'ambasciatore Alfieri, di non turbare lo status quo nei Balcani; atteggiamento che Mussolini interpreto come un'offesa nei suoi confronti. Vedi
Biagi 1992
, p. 92
.
- ^
Il XIII corpo d'armata disponeva di circa 31.000 soldati di fanteria e di 225 mezzi corazzati, tra cui 57 carri Matilda, la cui corazza era impenetrabile ai proiettili in dotazione agli italiani. Vedi
Liddell Hart 2009
, p. 154
.
- ^
La sconfitta italiana nella prima fase della campagna del Nord Africa frutto ai britannici, oltre alla conquista di tutta la Cirenaica, circa 130.000 prigionieri ed il Maresciallo Graziani chiese a Mussolini di essere richiamato in Italia. Vedi
Salmaggi, Pallavisini 1989
, p. 100
.
- ^
AA.VV. Afrikakorps 1993
, p. 20
.
- AA.VV.,
Il terzo Reich, vol. Afrikakorps
, H&W, 1993, ISBN non esistente.
- Enzo Biagi,
La seconda guerra mondiale, parlano i protagonisti
, Rizzoli, 1992,
ISBN
88-17-11175-9
.
- David Fraser,
Rommel, l'ambiguita di un soldato
, Mondadori, 1993,
ISBN
88-04-41844-3
.
- Basil H. Liddell Hart,
Storia militare della seconda guerra mondiale
, 2009ª ed., Milano, Oscar Storia, Mondadori, 1970,
ISBN
978-88-04-42151-1
.
- Cesare Salmaggi - Alfredo Pallavisini,
La seconda guerra mondiale
, Mondadori, 1989,
ISBN
88-04-39248-7
.
- AA. VV.,
Afrikakorps 1941-1943
, 1993, Osprey Publishing Ldt.
ISBN 84-7838-981-4