degli Oddi
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MITI MITIS
"d'oro al leone d'azzurro, linguato di rosso"
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Stato
| Signoria di Perugia
Stato Pontificio
Regno d'Italia
Repubblica Italiana
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Titoli
| Conti
di
Laviano
, patrizi di
Perugia
, nobili.
Durante i secoli medioevali possedettero numerosi feudi con relativi titoli: p. es. Valiana con titolo marchionale,
Lisciano Niccone
,
Rocca di Pierle
ed altri ancora.
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Fondatore
| Oddone
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Data di fondazione
| 1166 - tuttora fiorente
N.B. il 5 dicembre
1942
,
avviene la scomparsa dell'esponente del primo ramo primogenito, Maria Vittoria degli Oddi moglie del marchese Luigi Marini Clarelli di Vacone.
Tuttavia la discendenza continua attraverso lo zio paterno di Maria Vittoria, Oddo di Francesco degli Oddi.
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Rami cadetti
| il ramo perugino discendente da Oddo di Francesco
degli Oddi
(1820-1900), i rami di origine medievale di
Padova
,
Parma
,
Albenga
,
Ferrara
,
Piacenza
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Manuale
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La famiglia
degli Oddi
e un'antica casata perugina, distintasi tra le piu illustri famiglie umbre in eta medievale e rinascimentale, rivelandosi di grande importanza negli equilibri politici dell’epoca.
Costituitasi come una consorteria, ovvero un grande clan familiare diviso in piu rami con connotazione politica, si distinse per le ingenti possessioni territoriali e per il prestigio politico che assunse a Perugia e altrove, anche con i suoi numerosi podesta. Tra le piu importanti famiglie del partito dei nobili, e passata alla storia per il feroce antagonismo con la famiglia
Baglioni
dalla quale sara sconfitta tra fine
Quattrocento
e inizio
Cinquecento
. Al fianco dei degli Oddi si schierarono alcune delle famiglie piu illustri di Perugia come i
Ranieri
, gli
Arcipreti
, gli Armanni della Staffa e altre ancora.
Piu membri della famiglia furono tra i primi committenti di
Raffaello Sanzio
, tra cui Leandra Baglioni, moglie del Magnifico Simone degli Oddi, che commissiono all'Urbinate una pala d'altare per la cappella di famiglia nella
Chiesa di San Francesco al Prato
, denominata
Pala degli Oddi
.
Il 23 gennaio 1881 Maria Vittoria degli Oddi, figlia del conte Angelo maschio primogenito della famiglia, sposo il marchese Luigi
Marini Clarelli
di
Vacone
, pertanto i principali beni della storica casata perugina passarono al ramo primogenito dei
Marini Clarelli
. Nel 2008 a seguito del lascito testamentario di Barbara Marini Clarelli e stata istituita una fondazione privata con l’evoluzione a Casa Museo del
Palazzo degli Oddi Marini Clarelli
, di cui si apprezzano le sale e la quadreria dal notevole valore artistico, nonche un fondo archivistico dichiarato "di interesse storico particolarmente importante" che copre un periodo che va dal
XV secolo
al
1994
.
La leggenda, chiaramente nata in eta basso medievale, vuole che la famiglia sia di mitica origine
macedone
e che, dopo essersi trasferita in
Ungheria
e successivamente in
Germania
, sia giunta infine nella penisola al seguito dell'
imperatore
Federico Barbarossa
. I degli Oddi, secondo la vulgata attestati a
Perugia
dal
1166
con Oddo, figlio di uno dei capitani del menzionato imperatore
svevo
, conquistarono un posto significativo nella citta, tanto che nella
Libra perugina
, nel
1285
, e poi nel
Libro rosso
, appariva Oddo de Oddonibus, registrato nella chiesa di San Nicolo, nel quartiere di Porta Santa Susanna, che sara sempre la parrocchia della casata.
[1]
Il cognome Oddi per quanto simile formalmente e semanticamente a quello di degli Oddi indica un'altra famiglia perugina diversa dai degli Oddi. Quindi la dizione degli Oddi, oltre ad essere la forma corretta di per se, serve a non creare equivoci con la famiglia Oddi.
Il
papa Innocenzo IV
concesse ai degli Oddi il rango
comitale
e
baronale
ammettendoli nei ranghi della
nobilta nera
o
guelfa
. E da qui inizio il drammatico antagonismo con i
ghibellini
Baglioni
, tanto che la citta fu letteralmente divisa in due parti, in ogni senso. I
Baglioni
erano alleati con i
della Corgna
e i Vincioli, i degli Oddi con i Ranieri e gli Archibugi: la disputa divento efferata, allorche, nel
1330
, Baglione Novello fece assassinare l'autorevole Oddo.
La dissociazione acquisi elementi piu marcati e visibili nella mappa di Perugia: la parte orientale (Sant'Ercolano, Porta Sole, le vie Bontempi e Alessi) era sotto il dominio assoluto dei
Baglioni
; in quella occidentale (via dei Priori - dove fu eretta la loro residenza principale -, Porta Eburnea, Porta Santa Susanna, Porta Sant'Angelo, il Verzaro, la Conca) primeggiavano i degli Oddi.
Queste rivalita costarono parecchio ai degli Oddi perche furono sempre battuti dai rivali con ingenti perdite umane.
[2]
Questo feroce conflitto spinse alcuni dei degli Oddi a lasciare Perugia: ecco il motivo della presenza (anche con stemmi variati) di alcuni loro rami in altre localita. In seguito alla morte per strangolamento di Pompeo di Leone degli Oddi da parte di
Giampaolo Baglioni
, nel
1501
, intervenne addirittura l'energico
papa Giulio II
che, con il ripristino della supremazia della
Santa Sede
, pose fine alla pericolosa inimicizia.
[3]
I degli Oddi, dunque, furono annoverati tra le famiglie piu prestigiose di Perugia e ricoprirono tutte le cariche politico-economico-amministrative della comunita.
[4]
La casata ebbe varie dimore, estive o di campagna: quella piu importante, pero, fu il
palazzo
, in via dei Priori 84, fatto costruire da Guido nel sito dove gia esisteva una casa con torre
medievale
e terreno circostante. La severa ma elegantissima facciata settecentesca contrastava con il ricco interno, in cui predominavano gli elementi
barocchi
sia nel sontuoso arredamento che negli affreschi sulle gesta della stirpe, con richiami alla forte amicizia che lego i degli Oddi ai
Medici
.
[5]
Quasi tutti gli esponenti della casata trovavano sepoltura nella
chiesa di San Francesco al Prato
: la cappella degli Oddi (con quella dei Baldeschi, ancora visibile nel tempio sconsacrato e in restauro radicale con diversa destinazione), dedicata all'
Assunta
, sul fianco sud dell'edificio, fu voluta, nel
1461
, da Maddalena degli Oddi. Per la stessa chiesa, nel
1502
Alessandra di Simone commissiono a
Raffaello Sanzio
il quadro dell'incoronazione della Vergine, detto
Pala degli Oddi
, che qui rimase fino alla requisizione, nel
1797
, da parte dei francesi, per poi far ritorno in Italia, nel
1815
, ma alla
Pinacoteca Vaticana
dove tuttora si trova.
[6]
- ^
Coletti, p. 122
- ^
Coletti, p. 125
- ^
Degli Oddi, p. 25
- ^
Gurrieri, p. 32
- ^
AA. VV.p. 31
- ^
Borgnini, p. 135
- AA. VV. (a cura del comune di Perugia),
Il tempio di San Francesco al Prato in Perugia restituito al culto ed all'arte l'anno 1926
, Bartelli, Perugia 1927
- Daniele Amoni, Castelli fortezze e rocche dell'Umbria, Perugia, Quattroemme, 2010
- L. Bonazzi,
Storia di Perugia
, Perugia 1879
- V. Borgnini,
La chiesa di San Francesco al Prato in Perugia
, Perugia 2011
- M. Coletti (a cura di),
Le Grandi Famiglie Umbre
, pp. 122-128, Bologna 1991
- S. Degli Oddi di Laviano,
Cenni storici della famiglia Degli Oddi
, Parma 1977
- G.B. Di Crollalanza,
Dizionario Storico Blasonico
, Pisa 1888
- U. Diligenti,
Storia delle famiglie illustri italiane
, Firenze 1880
- O. Gurrieri,
I Baglioni
, Nemi, Firenze 1938
- Val di Pierle memorie storiche. Redatte dal Parroco Giovanni Battista Millotti tra il 1891 e il 1894
, Perugia, Guerra. 2010
- V. Spreti,
Enciclopedia storico-nobiliare italiana
, Bologna 1935
- L. Tettoni-F. Saladini,
Teatro Araldico
, Milano 1841