La
dannazione
ha significati differenti a seconda dei contesti: puo indicare una generica
condanna
, oppure, in alcune forme del credo del
cristianesimo
, e la punizione che
Dio
riserva alle persone non
redente
dal
peccato
le cui anime vengono condannate all'
inferno
per l'eternita; puo essere poi, in senso figurato, la causa per cui qualcuno si danna l'anima o si dispera e, infine, una
esclamazione
di disappunto.
[1]
[2]
L’idea del Dio misericordioso porta i teologi ad affermare che non si tratterebbe di una punizione divina, ma di una condizione che non dipende in alcun modo da Dio che e causa solo di bene. Sarebbe l’uomo stesso che si condanna da solo all’inferno, e quindi alla dannazione eterna attraverso le sue cattive scelte.
Deriva dal
latino
damnatio
.
[2]
Nella
lingua proto-indo-europea
originale si pensa che sia stata una
radice
dap-
, che era presente nel
latino
ed in parole della
lingua greca
che indicavano "festa" e "spesa". (La improbabile connessione e che le feste tendono ad essere costose.) In latino questa radice si accompagnava ad un
sostantivo
primigenio latino, ovverosia *
dapnom
, che evolse nella forma classica latina
damnum
= "danno" o "spesa". Ma esisteva una radice linguistica nel
sanscrito
dei
Veda
che era simile sia nella
fonetica
dabh
o
dambh
che nel significato "danno".
La parola latina
damnun
non aveva raggiunto ancora toni di imprecazione esclusivamente religiosi. Da questa parola derivano le parole inglesi
condemn
("condanna");
damnified
("dannificato", un aggettivo obsoleto che significa "danneggiato");
damage
.
Comincia ad essere utilizzato per indicare il trovato colpevole nelle corti giudiziarie; ma, per esempio, uno dei primi trattati in lingua francese riferito ai
Giuramenti di Strasburgo
includeva la frase latina
in damno sit
("causera danneggiamento").
Una delle concezioni sulla raffigurazione dell'inferno e quella di una sofferenza "
contemplativa
" eterna per la consapevolezza dell'irrevocabile mancato accesso al
paradiso
(simile a quella temporanea che si sperimenterebbe nel
purgatorio
cattolico). Un'altra, raffigurata nell'
Inferno
di
Dante Alighieri
, viene rappresentata come una serie di
gironi
con punizioni tremende, diversificate a seconda del peccato commesso. Questa concezione sembra ricalcare l'inferno degli
antichi greci
, noto come il
Tartaro
.
La concezione che sembra piu adeguata alle parole di
Gesu
, derivata dalle sue parole nei
vangeli
che parlano della
Geenna
di fuoco
(
Matteo
5,22-30
[3]
),
sembra la semplice discarica dell'anima nella spazzatura.
[
senza fonte
]
Nelle tradizioni Cristiane Orientali della
Chiesa ortodossa
, cosi come in alcune tradizioni occidentali, la dannazione non viene vista come un metodo di punizione legalistico esercitato da un Dio furioso o rancoroso per uno "scivolamento" nel rispetto di un insieme di regole spirituali. Invece, si descrive come uno stato perenne di consapevole e volontaria separazione da Dio, uno stato in cui tutti gli umani nascono, ma del quale il Cristo e il mediatore ed il "
Grande Taumaturgo
".