Il
Convoglio PQ-17
fu un
convoglio navale
Alleato
, partito dal
porto
di
Hvalfjorður
, vicino a
Reykjavik
, con destinazione
Arcangelo
, attaccato nell'
Atlantico del nord
da
U-Boot
e
bombardieri
tedeschi
, durante la
seconda guerra mondiale
. L'esito dello scontro tra le unita della
Kriegsmarine
e della
Luftwaffe
ed i
mercantili
componenti il
convoglio
costitui uno dei maggiori successi di parte tedesca della
battaglia dell'Atlantico
nella cosiddetta
guerra dei convogli
.
Il 27 giugno 1942 salpo dal
porto
islandese
di
Hvalfjorður
, distante circa 30 chilometri da
Reykjavik
, il
convoglio
denominato in codice PQ-17
[1]
; il suo carico, trasportato da 36
mercantili
di diverse nazionalita, 23
statunitensi
8
inglesi
, 2
sovietici
, 2
panamensi
ed 1
olandese
, era composto quasi totalmente da materiale bellico:
carri armati
,
aerei
,
camion
ed altro materiale per un totale di 188.000 tonnellate ed un valore complessivo di circa 700 milioni di
dollari
dell'epoca
[2]
; tali materiali facevano parte del programma di aiuti che gli Stati Uniti fornirono, nel periodo tra il marzo del 1941 ed il settembre del 1944, ai paesi impegnati nel conflitto quali
Regno Unito
, Unione Sovietica,
Francia
,
Cina
ed altri
Alleati
, denominato legge
Lend-Lease
(
affitti e prestiti
).
Dato il valore e l'importanza del convoglio venne allestita una nutrita scorta divisa in tre squadre: la prima, comandata dal
capitano
Jack Broome
, che avrebbe dovuto seguire e scortare il convoglio da vicino, era costituita
da 6
cacciatorpediniere
, 4
corvette
e 3
dragamine
; la seconda, comandata dall'
Ammiraglio
Louis Keppel Hamilton
, era composta dagli
incrociatori
inglesi
HMS
Norfolk
e
HMS
London
, dagli incrociatori americani
USS
Tuscaloosa
e
USS
Wichita
e da 3 cacciatorpediniere; la terza, proveniente dalla
base navale
di
Scapa Flow
, comandata dall'Ammiraglio
Sir
John Cronyn Tovey
, comandante in capo della
Home Fleet
e protagonista un anno prima della
caccia alla
Bismarck
, composta dalla
portaerei
inglese
HMS
Victorious
, dalla corazzata
HMS
Duke of York
, dagli incrociatori
HMS
Cumberland
e
HMS
Nigeria
, la corazzata americana
USS
Washington
e 9 cacciatorpediniere mentre a distanza seguiva, insieme alle restanti unita di scorta, la portaerei americana
USS
Wasp
.
Nei mesi precedenti all'attacco al convoglio PQ-17 era stata trasferita nel
nord
della
Norvegia
, ad aggiungersi alle forze sottomarine gia presenti, una consistente flotta di superficie: nel porto di
Trondheim
si trovavano la corazzata
Tirpitz
e l'
incrociatore pesante
Admiral Hipper
e 3 cacciatorpediniere, mentre a
Narvik
erano alla fonda gli incrociatori pesanti
Classe Deutschland
Admiral Scheer
e
Lutzow
(da non confondersi con l'
omonima nave
ceduta alla
flotta sovietica
nel 1940), insieme a 6 cacciatorpediniere.
Tali forze erano tuttavia sottoposte ad un vincolo di carattere estremamente rigido: le disposizioni di
Hitler
infatti vietavano espressamente l'attacco da parte delle navi di superficie nel caso in cui non vi fosse l'assoluta certezza della mancanza di portaerei alleate nella zona di operazioni e questi ordini di fatto limitavano fortemente il raggio di azione delle navi tedesche; allo scopo il
maresciallo dell'aria
Hermann Goring
aveva provveduto ad inviare negli aeroporti intorno a
Capo Nord
264 tra
bombardieri
e
cacciabombardieri
, alcuni adattati per il trasporto di
siluri
, per aumentare sia il raggio di ricognizione che la possibilita di attacco dall'aria alle navi alleate.
Le forze di superficie trasferite nel nord della Norvegia erano state inviate all'espresso scopo di intercettare i convogli che, attraverso la "rotta dell'
Artico
", avrebbero dovuto approdare ai porti di
Murmansk
e di Arcangelo per consegnare gli aiuti alleati all'Unione Sovietica e, nell'azione contro il convoglio PQ-17 vennero impiegate 2 "mute" di
U-Boot
provenienti, oltre a quelle di stanza nei porti di Trondheim e di Narvik, dai porti di
Bergen
e di
Kirkenes
, i cosiddetti
Lupi grigi
, comandati dall'Ammiraglio
Hubert Schmundt
, mentre le forze aeree erano composte da 2 squadre: le
Kampfgeschwader
26 e 30, al comando del
generale
Hans-Jurgen Stumpff
.
Il convoglio, partito il 27 giugno, percorse i primi giorni della sua crociera senza incidenti, navigando disposto su 9 colonne composte da 4 navi ciascuna, e fu avvistato nelle prime ore del 2 luglio dai
Focke-Wulf Fw 200
Condor
della ricognizione tedesca ad
est
dell'
isola
di
Jan Mayen
, dopo avere percorso circa un quarto della distanza che lo separava da Arcangelo. Immediatamente il Comando operazioni navali tedesco, avendo riscontrato che il grosso delle unita di scorta si trovava molto distante dal convoglio, diede le disposizioni per l'attuazione dell'
Operazione Rosselsprung
, ossia la concentrazione di tutte le navi di superficie in un unico attacco
[3]
.
Due squadre tedesche presero il mare: la prima, comandata dall'Ammiraglio
Otto Schniewind
, usci dal porto di Trondheim ed era composta dalla corazzata
Tirpitz
e dall'incrociatore pesante
Admiral Hipper
con i loro 3 cacciatorpediniere di scorta, mentre la seconda, comandata dall'Ammiraglio
Oskar Kummetz
parti da Narvik e comprendeva le corazzate tascabili
Admiral Scheer
e
Lutzow
, accompagnati da 6 cacciatorpediniere, con il punto di incontro stabilito di fronte all'imboccatura dell'Altafjord. Le avverse condizioni del mare e la presenza di banchi di
nebbia
provocarono tuttavia alcuni incidenti: la
Lutzow
urto il fondale rimanendo danneggiata ed identica sorte subirono 3 cacciatorpediniere provenienti da Trondheim, costringendo tali unita a rientrare in Germania per le riparazioni mentre il resto delle due squadre prosegui la navigazione in attesa dell'ordine d'attacco che non arrivo mai, in quanto la ricognizione della
Luftwaffe
aveva perso il contatto con le squadre di scorta Alleate ed il
Fuhrer
non intendeva modificare la sua strategia di non attaccare senza la certezza dell'assenza di portaerei.
Gli Alleati nel frattempo erano venuti a conoscenza che le corazzate tedesche avevano preso il mare, dato che il 3 luglio la ricognizione inglese scatto alcune
foto aeree
che non solo contenevano le immagini delle unita in navigazione ma anche la loro direzione. Il comando alleato, dopo che lo stesso giorno erano stati affondati un mercantile americano ed uno sovietico ad opera dei sommergibili tedeschi che incrociavano le acque della rotta artica
[2]
, ritenne che le navi tedesche fossero uscite proprio per intercettare il convoglio PQ-17: l'
Ammiragliato Britannico
sapeva che il grosso delle unita di scorta era troppo distante dal convoglio ed allora, la sera del 4 luglio, l'Ammiraglio Tovey prese la decisione di fare rientrare le due squadre di scorta comprendenti le corazzate, gli incrociatori e le portaerei; per di piu, il mattino del 5 luglio, venne dato ordine anche alla scorta ravvicinata di invertire la rotta, lasciando che il convoglio, che in quel momento si trovava a nord est di
Bjørnøya
e che, nonostante i due affondamenti, era riuscito a mantenere la formazione, proseguisse senza scorta, con l'ordine di disperdersi e di tentare di raggiungere i porti sovietici individualmente.
La decisione dell'Ammiragliato inglese fu fatale alle navi che componevano il convoglio e che, nei 5 giorni successivi, si trovarono a navigare nel
Mare di Barents
senza nessuna scorta, venendo ripetutamente attaccate dai bombardieri, che in quel breve periodo effettuarono piu di 200 sortite, e dai sommergibili tedeschi che affondarono 24 mercantili, sui 35 partiti da Hvalfjorður, con una perdita di 144.000 tonnellate di materiale delle 188.000 caricate sui mercantili, mentre solo 11 di questi riuscirono a raggiungere i porti sovietici dell'
arcipelago
di
Novaja Zemlja
o di Arcangelo
[4]
con una perdita di 3.350 veicoli, 430 carri armati, 210 aerei ed oltre 99.000 tonnellate di materiale vario, oltre a 153 vittime tra i
marinai
[5]
.
La tragedia del convoglio PQ-17 indusse a profonde considerazioni entrambe le parti: il
Primo ministro del Regno Unito
Winston Churchill
ordino l'allontanamento dell'Ammiraglio Tovey dal comando, anche a causa di precedenti contrasti sulla condotta della guerra sul mare, ma in sua difesa intervenne l'ammiraglio
Andrew Cunningham
, un tempo suo comandante, e cosi, nella
primavera
del 1943, Tovey assunse il comando della zona navale del
sud dell'Inghilterra
, quella destinata all'
Operazione Overlord
, mentre nel Comando operazioni navali tedesco regnava un senso di frustrazione per l'inutilizzo delle navi di superficie, condizionate nella loro potenzialita dagli ordini di Hitler che pochi mesi dopo, nel gennaio del 1943, arrivo a dare l'ordine di disarmare e demolire le corazzate che si trovavano in Norvegia ed utilizzare il loro armamento come batterie costiere, considerandole "inutili"; atteggiamento che provoco le immediate dimissioni del Großadmiral Erich Raeder
[6]
.
- ^
La sigla "PQ" identificava i convogli che partivano dall'Islanda.
- ^
a
b
Il Terzo Reich
, p. 127
.
- ^
Questo tipo di operazione era stato concepito dal
Großadmiral
Erich Raeder
, che, per aggirare gli ordini di Hitler, che di fatto paralizzavano le possibilita di movimento delle unita di superficie, mirava a garantire la protezione, attraverso il raggruppamento, ed il successo di tali unita. Vedi
Biagi
, p. 783
.
- ^
Peillard
, p. 313
.
- ^
Il convoglio PQ-17 per il volume di perdite subite in materiali ed in vite umane fu ribattezzato "il convoglio della morte". Vedi
Salmaggi e Pallavisini
, p. 267
.
- ^
Biagi
, pp. 751 e 787
.
- Il Terzo Reich
, vol.
Guerra sul Mare
, Hobby & Work, 1993, ISBN non esistente.
- Leonce Peillard,
La Battaglia dell'Atlantico
, MIlano, Mondadori, 1992,
ISBN
88-04-35906-4
.
- Enzo Biagi
,
La seconda guerra mondiale
, vol. III, MIlano, Fabbri Editori, 1995, ISBN non esistente.
- Cesare Salmaggi e Alfredo Pallavisini (a cura di),
La seconda guerra mondiale: cronologia illustrata di 2194 giorni di guerra
, Mondadori, 1989,
ISBN
88-04-39248-7
.
- David Irving,
Il convoglio della morte
[
The Destruction of Convoy PQ.17
], Milano, Mondadori, 1969.
- (
EN
)
Resoconto dello U.S. Naval Historical Center sul PQ-17
, su
history.navy.mil
.
URL consultato il 30 luglio 2014
(archiviato dall'
url originale
il 2 febbraio 2006)
.
- (
EN
)
Descrizione di
Rosselsprung
, su
bismarck-class.dk
.
URL consultato il 30 luglio 2014
(archiviato dall'
url originale
il 20 maggio 2012)
.
- (
EN
)
The Requiem on Convoy PQ-17
, romanzo russo di
Valentin Pikul
- (
EN
)
Memoirs of Chief Steward Horace Carswell DSM, MM, BEM during Convoy PQ.17
, su
naval-history.net
.
- (
EN
)
Coxswain Sid Kerslake of armed trawler "Northern Gem" in PQ.17
, su
naval-history.net
.
- (
EN
)
Convoy PQ.17
, un diario di prima mano e materiale di supporto da Jack Bowman, ERA a bordo della HMS
La Malouine
.
- (
EN
)
PQ 17 su Convoyweb
, su
convoyweb.org.uk
.
- (
EN
)
PQ 17 su uboatnet
, su
uboat.net
.