Un'
opera libera
(o a
contenuto libero
), analogamente al concetto di
software libero
, e un'opera fruibile, riutilizzabile e distribuibile senza restrizioni di
copyright
, secondo la
definizione di opera culturale libera
.
[1]
Wikipedia
e un esempio di enciclopedia a contenuto libero.
[2]
Si parla di
contenuto libero copyleft
(o
contenuto libero forte
) se si vuole prevenire che nascano opere derivate con restrizioni aggiuntive che l'opera d'origine non aveva.
[3]
Alcuni esempi:
Si parla di
contenuto libero non copyleft
(o
contenuto libero permissivo
) se la licenza non prevede copyleft. Cio permette una maggiore diffusione dell'opera, lasciando la possibilita che nascano opere derivate non piu libere.
Alcuni esempi, dal piu permissivo:
- Creative Commons Zero (
CC0
)
- Creative Commons - Attribuzione (
CC BY
)
La "CC0", piu che una licenza, e piu propriamente uno strumento di pubblicazione in
pubblico dominio
.
[4]
E importante distinguere tutte le licenze che al contrario
non
sono considerabili a
contenuto libero
perche restringono in qualche modo la liberta di utilizzo di un'opera, come proibirne l'uso per ≪scopi commerciali≫, limitarlo per ambiti amatoriali o di ricerca, restringerlo ad un certo numero di utilizzatori, proibirne modifica o distribuzione, ecc., sono tutte limitazioni che rendono di fatto l'opera in questione
a contenuto non-libero
.
Alcuni esempi:
- Creative Commons - Attribuzione - Non commerciale (By NC)
- Creative Commons - Attribuzione - Non opere derivate (By ND)
Con restrizioni aggiuntive si intendono alcuni limiti sull'uso, sulla modifica o sulla diffusione di un'opera, che la rendono non-libera. Alcune di queste restrizioni sono utilizzate per scoraggiare forme di
concorrenza
o per restringere il campo d'uso dell'opera, come la dicitura ≪per uso non commerciale≫ (dato che, al contrario, un'opera libera e distribuibile anche attraverso una
retribuzione
).
Un'altra dicitura molto diffusa e ≪non opere derivate≫ utilizzata per rendere l'opera fruibile ma non modificabile. E diffusa su testimonianze o pensieri personali per mantenerli intatti nella loro interezza, piuttosto che per opere culturali vere e proprie.
A livello di Unione Europea e in un avanzato stato di progetto la creazione di una
Biblioteca digitale
da realizzare secondo i principi del contenuto libero. Una prima realizzazione concreta, e
Europeana
che per ora fornisce online 12 000 testi, ma che si ripromette di raggiungere i 100.000 testi l'anno.
Il libero utilizzo e pero limitato all'uso personale.
[
perche sarebbe libero allora?
]
Nel 2007 il tema del software e del contenuto libero e stato portato autorevolmente presso il Parlamento italiano. La commissione cultura della Camera dei deputati ha ascoltato, nella forma di una
audizione
, il prof.
Arturo Di Corinto
, unitamente a
Richard Stallman
e a
Bruce Perens
.
[5]
Anche il convegno
Condividi la conoscenza
ha tentato di allargare la base di adesione del mondo accademico sul software libero e sul contenuto libero con l'obiettivo di far ascoltare la propria voce anche dal mondo politico.
- ^
(
EN
)
Understanding Free Cultural Works
, su
creativecommons.org
.
URL consultato il 15 marzo 2016
.
- ^
Wikipedia:LIBERA
- ^
Cos'e il copyleft?
, su
gnu.org
.
URL consultato il 15 marzo 2016
.
- ^
Open Data / Aree tematiche
, su
comune.campodenno.tn.it
.
URL consultato il 23 settembre 2022
.
≪Le Creative Commons sono licenze standard e riconosciute internazionalmente come le licenze di riferimento per la gestione degli open data. In particolare, i dati cartografici sono attribuiti al Pubblico Dominio con lo strumento “Creative Commons Public Domain” (CC-Zero)≫
- ^
Rassegna stampa ≪La repubblica del software≫
(
PDF
), su
dicorinto.it
.
URL consultato il 15 marzo 2016
(archiviato dall'
url originale
il 10 agosto 2011)
.
- Simone Aliprandi,
Copyleft & opencontent. L'altra faccia del copyright
(
PDF
), PrimaOra/Copyleft-Italia.it, 2005, p. 176,
ISBN
88-901724-0-1
.
URL consultato il 10 dicembre 2011
.
- Giulio Concas, Giulio De Petra, Giovanni Battista Gallus, Giaime Ginesu, Michele Marchesi e Flavia Marzano,
Contenuti aperti, beni comuni - La tecnologia per diffondere la cultura
(
PDF
), McGraw-Hill,
ISBN
978-88-386-6552-3
.
URL consultato il 6 ottobre 2022
(
archiviato
il 22 ottobre 2017)
.
- Luciano Paccagnella, Open access. Conoscenza aperta e societa dell'informazione, Il Mulino, 2010.
(
EN
)
Understanding Free Cultural Works
, su
creativecommons.org
.
URL consultato il 15 marzo 2016
.