Claudio Merlotti
poi latinizzato in
Merulo
(
Correggio
,
8 aprile
1533
?
Parma
,
4 maggio
1604
) e stato un
organista
e
compositore
italiano
.
Nacque a
Correggio
, da Giovanna Govi ed Antonio Merlotti e fu battezzato l'8 aprile
1533
, come appare dai registri battesimali della Collegiata di S. Quirino.
Casa Merlotti era posta nel quartiere di Borgovecchio, con accesso sotto il portico lungo, a poca distanza dalla casa del pittore
Antonio Allegri
detto
il Correggio
.
Lo stemma dei Merlotti, gia esistente sulla sepoltura della famiglia nella chiesa di S. Francesco, a Correggio, portava quattro monti, di cui uno, sovrapposto agli altri tre, recava sulla vetta un merlo. Lo stesso stemma si puo ancor oggi vedere nel monumento funerario del compositore nel
Duomo di Parma
.
A Claudio, per bizzarria giovanile, piacque latinizzare il nome dell'uccello e farsi chiamare
Merulus
, da cui derivo, in italiano, il nome di Merulo, ch'egli porto per tutta la vita. Nulla si sa della sua educazione musicale, anche se le fonti sono solite attribuire al prevosto correggese
Girolamo Donati
e al
madrigalista
Tuttovale Menon
(Tugdual Menon) le responsabilita della formazione di base musicale del nostro. Il biografo correggese
Ernesto Setti
, in un suo manoscritto inedito conservato presso l'archivio storico della citta di Correggio, con un notevole sforzo di fantasia lo vuole addirittura allievo di
Orazio Vecchi
, il celebre autore di "
Amfiparnaso
", che fu Canonico ed indi Arcidiacono della Collegiata di S. Quirino, a Correggio, dal
1586
al
1591
.
Il nome di Merulo appare la prima volta a
Brescia
nel
1556
, quando viene nominato organista del Duomo Vecchio, ma da recenti scoperte si e appreso che gia dall'anno precedente Claudio frequentava il salotto di casa Zantani a
Venezia
, punto di passaggio di molti artisti e di teatranti, da cui si evincono i suoi contatti con la nobilta veneziana precedenti la nomina bresciana.
Ancora prima di terminare il primo anno di lavoro a Brescia, nel luglio
1557
, Merulo vince facilmente il concorso per il posto da secondo organista in San Marco a
Venezia
, una delle piazze organistiche piu prestigiose, al posto del defunto
Girolamo Parabosco
. Tre anni dopo uscira il primo madrigale pubblicato a stampa, in un'antologia.
Nel
1565
fonda insieme ad alcuni soci una tipografia musicale, che produrra una quarantina di titoli nell'arco di un quinquennio, con una fortissima attivita soprattutto nei primi due anni e mezzo. La prima opera personale a stampa di Merulo sara autostampata (i
Madrigali
a 5). Il 1º ottobre viene nominato primo organista al posto di
Annibale Padovano
, che aveva lasciato improvvisamente
Venezia
: al secondo organo salira
Andrea Gabrieli
, e i due formeranno per diciotto anni un duo organistico affiatato e celeberrimo, che attirera curiosi e addetti ai lavori.
Nel
1574
viene rappresentata a Venezia in presenza del
re di Francia
Enrico III
, di passaggio nella
Serenissima
per prendere possesso della corona, una "Tragedia" di
Cornelio Frangipane il Giovane
, che secondo le fonti era in parte musicata da Merulo (ma la musica e andata perduta). Il ruolo di Merulo all'interno della vita culturale veneziana e dunque di primo piano, e non e un caso se il suo nome appare fra gli ambasciatori al matrimonio di Francesco
Medici
con la veneziana
Bianca Cappello
. Quasi certa e una sua presenza a
Ferrara
fra
1576
e
1580
, dove entra in contatto con gli ambienti madrigalistici e culturali ariosteschi. Nel
1583
muore dopo anni di sofferenza la moglie, ma si risposa dopo qualche mese.
Nell'ottobre
1584
lascia l'incarico veneziano, e a dicembre appare il suo primo pagamento alla corte di
Ottavio Farnese
nel ducato di
Parma
. Per quanto i biografi ottocenteschi di Merulo abbiano ipotizzato un suo passaggio a
Mantova
dopo aver abbandonato
Venezia
, non ci sono prove che Merulo abbia lavorato per i
Gonzaga
, nonostante ai tempi del servizio veneziano sia intercorso un carteggio con il
duca Guglielmo
per una consulenza organologica.
Claudio Merulo rimarra a
Parma
fino alla fine della vita, prendendo servizio sotto la corte di
Ranuccio I Farnese
come cembalista nel
Duomo
dal
1587
e nella chiesa di
S. Maria della Steccata
dal 5 aprile
1591
prende posto come organista
[1]
: qui sollecitera alcune sostanziali modifiche all'
Organo Antegnati
, per un'esecuzione piu appropriata della sua musica.
Si attribuisce unanimemente a Merulo la costruzione di un piccolo
organo positivo
, ancora adesso perfettamente funzionante: probabilmente pero si tratta di uno strumento in parte costruito da Merulo, anche se quella parte fu probabilmente la piu' delicata e importante per la resa sonora dello strumento.
Nel
1904
, trecento anni dalla morte di Merulo, fu acquistato dallo stato e dato in deposito al
Conservatorio di Parma
, tuttora conservato nella
Sala Merulo
e usato per sporadici concerti.
[2]
Durante il periodo parmigiano, Merulo viaggera molto fra Venezia,
Padova
e
Roma
, dove stampera ulteriore musica fra cui le
Toccate
per tastiera. Dalle cronache dell'epoca apprendiamo che il 25 aprile del
1604
Merulo era gravemente infermo, preambolo alla sua fine giunta il 4 maggio successivo, all'eta di 71 anni, per una probabile infezione viscerale.
Merulo ha lavorato su svariati generi musicali, tra i quali spiccano
madrigali
,
canzonette
, musica per tastiera e
musiche di scena
, quest'ultime andate perdute e giunte a noi attraverso testimonianze indirette.
[3]
Gli studi piu recenti tendono a leggere nella sua figura quella di un umanista della musica, pienamente consapevole del suo ruolo nel momento storico e della responsabilita del singolo nel marcare con la propria esperienza la presenza nel mondo.
Per quanto la sua figura sia legata soprattutto alla produzione organistica, non va sottovalutata la tanta
musica profana
e
sacra
per voce pubblicata in vita, soprattutto i madrigali, da cui si ricava un'attenzione all'espressivita psicologica, e le
messe
e i
mottetti
, con cui Merulo ha tentato di procurarsi un mercato in special modo fra le tantissime chiese veneziane che abbisognavano di testi specifici per le liturgie musicate. I suoi esperimenti per policoralita, secondo l'uso veneziano e attenti agli effetti sonori ambientali, furono certamente esportati a Parma, per cui Merulo si puo ritenere il veicolo principale dell'uso della policoralita in Emilia a partire dal suo arrivo a Parma.
Certamente pero gran parte della sua fama poggia sulla musica per tastiera. Noto fin dai suoi tempi per il rinnovamento della forma della
Toccata
, nella quale introdusse sezioni contrappuntate che per alcuni (ma scorrettamente) anticipano la Sonata classica. In realta Merulo ai suoi tempi era stimato per la
gravitas
delle sue composizioni, per la nobile postura allo strumento e la classe ed espressivita della sua musica, che ne hanno fatto anche il dedicatario e il modello del celebre trattato
Il Transilvano
di
Girolamo Diruta
.
- Madrigali a 5
libro I (1566) e II (1604) Venezia ed. Merulo & Betanio
- Madrigali a 4
(1579) Venezia ed. Gardano
- Madrigali a 3
(1580) Venezia ed. Gardano
- Messe a 5
(1573) Venezia ed. Gardano
- Messe a 8 e 12
(1609, postumo) Venezia ed. Gardano
- Sacrae Cantiones
libro I e II (1578) Venezia ed. Gardano
- Mottetti a 5
libro I e II (1578) Venezia ed. Gardano
- Mottetti a 6
libro I (1583), II (1593) e III (1605, postumo) Venezia ed. Gardano
- Mottetti a 4
(1584) Venezia ed. Gardano
- Mottetti a 6 e a 7
libro I (1583) e II (1593) Venezia ed. Gardano
- Sacri Concentus
(1594) Venezia ed. Gardano
- Ricercari d'intavolatura d'organo
(1567) Venezia ed. Giordano
- Messe d'intavolatura d'organo
(1568) Venezia ed. Giordano
- Ricercari da cantare
libro I (1574), II (1607, postumo) e III (1608, postumo) Venezia ed. Gardano
- Canzoni d'intavolatura d'organo alla francese
libro I (1592), II (1606, postumo) e III (1611, postumo) Venezia ed. Gardano
- Toccate d'intavolatura d'organo
libro I (1598) e II (1604) Roma ed. Verovio
Sono inoltre contenute in antologie a stampa numerose altre opere di Merulo, madrigali e mottetti non attestati nelle opere a stampa personali.
Alcune composizioni strumentali e vocali sono conservate in manoscritti non autografi a
Verona
e a
Torino
.
- ^
citato in:
Claudio Merulo
di Giuseppe Martini a pag. 281
- ^
citato in:
Claudio Merulo
di Giuseppe Martini a pag. 326
- ^
Citato in: Storia della musica, Volume 2 pag.152 di Mario Pasi
- Giuseppe Martini,
Claudio Merulo
, Parma, Ordine Costantiniano di S. Giorgio, 2005 (512 pp., ill.)
ISBN 88-901673-8-6
(
lo studio piu completo e aggiornato sul compositore
)
- Rebecca Edwards,
Claudio Merulo: Servant of the State and Musical Entrepreneur in Later Sixteenth-Century Venice
, Ph.D. dissertation, Princeton University, 1990
- Eleanor Selfridge-Field,
Venetian Instrumental Music, from Gabrieli to Vivaldi
, New York, Dover, 1994.
ISBN 0-486-28151-5
- Nestore Pelicelli, Claudio Merulo, Parma, 1904
- Angelo Catellani,
Memoria della vita e delle opere di Claudio Merulo da Correggio
, Milano, Bollettino Bibliografico Musicale, 1931
- Gustave Reese,
Music in the Renaissance
, New York, W.W. Norton & Co., 1954.
ISBN 0-393-09530-4
- Voce "Merulo, Claudio" in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, ed. Stanley Sadie. 20 vol. London, Macmillan Publishers Ltd., 1980.
ISBN 1-56159-174-2
- Le arti molteplici di Claudio Merulo da Correggio (1533-1604) tra Venezia e Parma
, a cura di M. Capra (atti del convegno di Parma, novembre 2004), Venezia, 2006
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, vol. 73,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
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- Opere di Claudio Merulo
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Claudio Merulo (altra versione)
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URL consultato il 25 dicembre 2022
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