Il
mandarino
(
Citrus reticulata
Blanco
, 1837
,
nomen conservandum
) e un
albero da frutto
appartenente alla
famiglia
delle
Rutacee
.
[1]
E uno dei tre
agrumi
, assieme al
cedro
ed al
pomelo
, da cui si originano, per successivi incroci e ibridazioni, tutte le specie commestibili di
agrumi
oggi note
[2]
.
Il nome
mandarino
si puo riferire tanto alla
pianta
, quanto al suo
frutto
. Deriva dalla
Cina
tropicale, ed e identico al nome dato agli antichi
funzionari politici imperiali
(e alla relativa famiglia di
lingue
) in quanto questi erano vestiti con un mantello arancione. La coltivazione del frutto arrivo in
Europa
soprattutto in
Portogallo
e in
Spagna
, dove comincio a diffondersi intorno al
XV secolo
.
Semi di mandarino
Il mandarino e un
arbusto
poco piu alto di due metri, in alcune
varieta
fino a quattro metri. Le foglie sono piccole e profumatissime.
Il frutto e di forma sferoidale, un po' appiattito all'attaccatura, e si lascia cogliere facilmente. La polpa e di colore arancio chiaro, costituita da spicchi facilmente separabili, molto succosa e dolce, entro la quale vi sono immersi numerosi semi. La
buccia
e di colore arancione, sottile e profumata, con un'
albedo
molto rarefatta e granulosa che consente una facile pelatura del frutto. Spesso la buccia addirittura si distacca dalla polpa ancora prima che il frutto venga colto dal ramo, il che gli conferisce un aspetto "ammaccato". E particolarmente semplice rimuovere la buccia con le
mani
, proprio in quanto scarsamente attaccata alla polpa. Ha un profumo agrodolce e aromatico come la clementina; il gusto e molto dolce.
I mandarini sono normalmente consumati come frutta fresca o lavorati nella produzione di
marmellate
e
frutta candita
. Dalla buccia si estrae un
olio essenziale
che e un liquido di colore giallo oro leggermente fluorescente. Chimicamente si tratta perlopiu di d-
limonene
che spesso viene sofisticato con l'olio ricavato dal frutto intero non maturo.
Un albero adulto puo dare da 400 a 600 frutti all'anno.
Il mandarino, assieme al cedro (
Citrus medica
) e al pomelo (
Citrus maxima
), e considerato uno dei tre
agrumi
da cui si originano, per successivi incroci e ibridazioni, tutte le specie commestibili di agrumi oggi note
[2]
.
Sebbene si sia a lungo identificato il 'mandarino' con la specie
C. reticulata
, una popolazione selvatica di
C. reticulata
non e mai stata formalmente descritta e la descrizione formale della specie si e basata a lungo su esemplari coltivati provenienti dalle Filippine
[3]
. Recenti studi del
genoma
di svariati ceppi di mandarini coltivati sono giunti alla sorprendente conclusione che i ceppi "tradizionali" di mandarino siano in realta tutti degli ibridi tra
C. maxima
e
C. reticulata
, non potendosi individuare in nessuno dei ceppi coltivati una forma "pura" di
C. reticulata
[3]
. Ne consegue che i mandarini attualmente circolanti, debbano essere ascritti in realta al complesso
Citrus?× aurantium
. Se si accetta il carattere ibridogeno di
C. × reticulata
resta da chiarire quale sia il progenitore selvatico di tale entita; tra le rare popolazioni di mandarini selvatici tuttora esistenti in Cina,
Citrus daoxianensis
, una entita selvatica che cresce nella
Contea di Dao
, nella provincia di
Hunan
, sarebbe il progenitore a cui fare riferimento.
Tuttavia, considerato l'uso fattone per decenni nella letteratura specialistica, e stata avanzata una proposta alla
International Association for Plant Taxonomy
di considerare il binomio
Citrus reticulata
come
nomen conservandum
, instituendo formalmente un
neotipo
di
Citrus reticulata
a partire dalle popolazioni selvatiche della provincia di Hunan, assicurando cosi stabilita al termine utilizzato da tutta la moderna letteratura citrologica.
[4]
A tale proposta si adegua la letteratura specialistica piu recente
[5]
nonche il database
Plants of the World Online
[1]
, che ha posto il binomio
Citrus daoxianensis
in
sinonimia
con
C. reticulata
[6]
.
Raccolto di mandarini in Italia nel 1940
Negli
Stati Uniti d'America
la varieta piu coltivata e la
satsuma
o
mikan
, importata nel
1876
dal Giappone. Da notare che Satsuma, oltre al nome di una regione nel
Ky?sh?
, e anche una citta dell'
Alabama
cresciuta con i mandarineti. Questa varieta viene coltivata anche in
Sicilia
, assieme all'
avana
e al
paterno
. Da non dimenticare il
mandarino tardivo di Ciaculli
(tutelato da
Slow Food
[7]
), dal sapore zuccherino, che viene coltivato nell'omonima frazione di Palermo, nel cuore della pianura
Conca d'oro
. Viene denominato "tardivo" per via di una maturazione prolungata fino ai primi giorni del mese di
marzo
.
Nel Regno Unito e negli USA il mandarino viene chiamato anche
tangerine
, dal che possiamo dedurre che il frutto veniva importato dapprima dal Mediterraneo, presso il porto marocchino di
Tangeri
. Ma si tratta in realta di due distinte varieta. Il vero mandarino e di colore arancio chiaro e leggermente appiattito; il peduncolo si trova in una piccola infossatura. Il tangerino e un
ibrido
del mandarino con l'arancio, percio la buccia e di
clementine
arancio acceso; il peduncolo esce da una piccola protuberanza (come in certi
limoni
); le foglie sono piu larghe.
Alcuni esperti, specialmente americani
[
chi?
]
, includono tra i mandarini anche le
clementine
, ma la classificazione e molto discussa. Anche le clementine sono degli ibridi, e precisamente tra il mandarino e l'
arancio amaro
, per cui ? come i tangerini - si potrebbero catalogare a pari diritto pure tra gli aranci. E stata fatta anche la proposta di includere in un'eventuale unica varieta comune sia i tangerini sia i clementini. I tangerini sono ritenuti una varieta di mandarini, mentre i clementini fanno specie a parte, in quanto hanno dimostrato di possedere qualita durature e ripetibili, il che li porrebbe sullo stesso piano, ad esempio, delle
limette
. Ma una classificazione definitiva non e stata ancora concordata.
Olio essenziale di mandarino
Tenendo presente quanto sopra detto a proposito delle molteplici varieta ed ibridazioni di questo frutto, nonche della relativa incertezza sulla loro classificazione, si indicano di seguito alcune tra le piu note denominazioni commerciali del mandarino.
[
senza fonte
]
- ^
a
b
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EN
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Citrus reticulata
, su
Plants of the World Online
, Royal Botanic Gardens, Kew.
URL consultato l'8 ottobre 2023
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EN
) G.A. Wu, Simon Prochnik e Jerry Jenkins,
Sequencing of diverse mandarin, pummelo and orange genomes reveals complex history of admixture during citrus domestication
, in
Nature Biotechnology
, vol. 32, n. 7, 2014, pp. 656?662,
DOI
:
10.1038/nbt.2906
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) Lun Wang, Fa He e Yue Huang,
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, in
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, vol. 11, n. 8, 2018, pp. 1024?1037,
DOI
:
10.1016/j.molp.2018.06.001
.
URL consultato il 29 aprile 2020
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(
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) Mabberley D.J., Xu Q.,
(2925) Proposal to conserve the name Citrus reticulata (Rutaceae) with a conserved type
, in
Taxon
, 2022.
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) David J. Mabberley,
The Biology of the Citron (Citrus medica L., Rutaceae-Aurantioideae-Aurantieae), its Hybrids and their Allies
, in
The Citron Compendium
, 2023, pp. 3-40,
DOI
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10.1007/978-3-031-25775-9_1
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)
Citrus daoxianensis
, su
Plants of the World Online
, Royal Botanic Gardens, Kew.
URL consultato l'8 ottobre 2023
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http://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/mandarino-tardivo-di-ciaculli/
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(
EN
) Food and Agriculture Organization of The United Nations,
FAOSTAT
, su
fao.org
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URL consultato il 7 agosto 2020
.