Cinema catalano

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L'espressione cinema catalano si riferisce a opere filmiche realizzate, in genere, nei Paesi catalani con mezzi di origine catalana, con una produzione che ha la stessa provenienza e, di preferenza, in lingua autoctona [1] .

Storia [ modifica | modifica wikitesto ]

L'arrivo del cinema in Catalogna [ modifica | modifica wikitesto ]

Il cinematografo Lumiere

Il primo spettacolo cinematografico si tenne il 5 maggio del 1895 a Barcellona , quando avvenne la presentazione del Kinetoscopio di Thomas Alva Edison , in Placa de Catalunya . La prima esibizione del Cinematographe dei fratelli Lumiere si realizzo sulla Rambla nel dicembre del 1896.  [2] [3]  Mesi dopo, Antoni e Emili Fernandez , due fotografi catalani, crearono il Cinematografo Napoleone , dove si iniziarono a tenere proiezioni regolari. In seguito, altre invenzioni relazionate al cinema vennero presentate, come le lanterne magiche, che rappresentavano immagini in movimento. Quest'ultime suscitarono l'interesse piu degli scienziati che degli artisti, ma in ogni caso nessuno poteva immaginare quali sarebbero state le loro potenzialita. A poco a poco, le sale di proiezione iniziarono a proliferare a Barcellona, nella misura in cui gli impresari cominciarono a vedere quella nuova forma di svago come una possibilita di arricchimento. I film proiettati abitualmente erano importati dalla Francia, dall'Italia e dagli Stati Uniti. Gradualmente, si cominciarono a proiettare pellicole di maggior durata e in cui venivano trattati diversi argomenti.

Nel primo anno della sua storia, l'unico supporto linguistico durante la proiezione cinematografica erano la presenza di commentatori, che accompagnavano verbalmente le pellicole. ? molto probabile che, in determinati contesti, la sua attualizzazione fosse in lingua catalana, pero non vi e nessuna prova certa che lo attesti.

Le fonti scritte e le pubblicazioni, anche se si conserva solo una minima parte del patrimonio cinematografico dell'epoca, impongono una certa prudenza su ogni affermazione categorica, ma non andrebbero a confermare la reale presenza della lingua catalana sullo schermo. A quel tempo, infatti, la maggior parte dei produttori erano anche i distributori e, abitualmente, sostituivano le scritte, in modo da rendere tutto comprensibile al pubblico locale. Tuttavia la revisione del materiale che si conserva e i dati indiretti, come la pubblicita o la stampa dell'epoca, indicano che la presenza del catalano fosse minima, rispetto allo spagnolo.

Risulta fondamentale citare - a causa delle sue implicazioni economiche - la produzione incessante di documentari da parte della Laya Film , i quali erano realizzati per il Commissariato della Propaganda della Generalita , durante gli ultimi anni della guerra civile. Cio nonostante, l'intransigenza del regime franchista  contro la cultura catalana fu radicale e venne discriminata in diversi aspetti, sia nella vita sociale, che economica, giuridica e culturale. Per questa ragione, oltre a quelle di carattere economico e industriale esistenti gia prima dell'avvento della guerra, realizzare un tipo di cinema in lingua catalana era politicamente irrealizzabile.

I primi cineasti catalani [ modifica | modifica wikitesto ]

Hotel elettrico

A partire dai fratelli Ricardo e Ramon de Banos , cineasti ufficiali della Casa Reale di Spagna dell'inizio del XX secolo, fino alle visite parigine e romane di Alberto Marro , nel primo cinema catalano si potevano contare numerosi cineasti itineranti. Conseguenza positiva di questo fatto fu il cosmopolitismo di alcuni professionisti, senza dimenticare pero che questa migrazione porto successivamente alla crisi dell'industria locale. Fructuos Gelabert , noto regista, sceneggiatore, operatore di macchina fotografica e produttore catalano, nel 1906 respinse la proposta di andare a lavorare negli Stati Uniti perche "si sentiva catalano dalla testa ai piedi e si considerava capace di fare un ottimo lavoro anche a casa sua". 

Uno dei primi assistenti alle proiezioni del Cinematografo Napoleone dei fratelli Antoni i Emili Fernandez fu lo stesso Fructuos Gelabert , che rimase stupito dalla nuova invenzione, tanto da creare una propria camera per la produzione delle sue pellicole. [4]  Le sue prime produzioni furono Sortida del Public de l'esglesia parroquial de Santa Maria de Sants e Sortida dels treballadors de l'Espanya industrial , entrambe del 1897. La prima pellicola con una trama fu Baralla en un cafe (1897), considerata anche il primo film di fantascienza girato in Spagna. Il creativo Fructos Gelabert , creo anche l'impresa Diorama, piu tardi ribattezzata Films Barcelona , con studi e laboratori propri, in cui inizio ad adattare opere teatrali come Terra Baixa (1907) e Maria Rosa (1908).

Segundo de Chomon , di origine aragonese, si stabili a Barcellona nel 1900 e comincio a ritoccare film stranieri, dipingendoli e re-intitolandoli, usando nuove tecniche artistiche come le dissolvenze, le sovrapposizioni di inquadrature e l'uso di mascherini. Alcune delle sue opere ricreavano classici, come Pollicino (1903) o I viaggi di Gulliver (1904). Altri erano completamente innovativi, come il suo film l'Hotel elettrico, uno dei piu noti. [5]

Bisogna anche evidenziare la collaborazione nel cinema catalano di Albert Marro [6] pioniere dei documentari, che con Ricard de Banos [7] fondo l' Hispano Films , creando alcune pellicole come Don Juan Tenorio (1908), Don Joan de Serrallonga (1910), Justicia del rey Felipe II (1910) e Don Pedro el Cruel (1912). [8]

Inoltre, vale la pena ricordare il ruolo di Baltasar Abadal , un uomo che rese noto il cinematografo tra le contee catalane.

La nascita dell'industria cinematografica in Catalogna [ modifica | modifica wikitesto ]

Nel 1914, Barcellona era il centro dell'industria cinematografica della penisola e, nello stesso anno, Andria Gual creo la casa cinematografica Barcinografo , con la quale produsse l'adattamento di classici, come L' Alcalde di Zalamea   [9] e La zingarella (entrambi del 1914). L'avvento della prima guerra mondiale mise in profonda crisi l'industria cinematografica europea perche ando ad interrompere l'importazione e l'esportazione di pellicole [10]  - e prima nel cinema catalano - poi in quello spagnolo, si iniziarono a copiare le tendenze che piu funzionavano nel mondo. Vennero realizzate pellicole comiche, melodrammatiche, storiche... fino a quelle pornografiche per il re Alfonso XIII , con lo scopo di guadagnare denaro facile. Prendendo spunto dalla rivista di critica cinematografica, intitolata Mirador , Guillermo Diaz-Plaja e Josep Palau crearono il primo cine club dello Stato Spagnolo, dandogli lo stesso nome. [11] Anche il famoso Santiago Rusinol ne presiedette uno, che venne istituito nel febbraio del 1930 con il nome di Barcelona Film Club . Nel 1928 apparve anche il Manifesto avanguardista sopra il cinema , del gruppo L'Amic de les Arts , di cui fecero parte anche Salvador Dali e Sebastia Gasch . [12] Lo Stato fino alla Seconda Repubblica aveva legiferato sulla sicurezza locale e applicato la censura; in seguito con l'avvento del franchismo venne introdotta una tassa del 7,5% sulla cinematografia. [13]

Allo splendore dei primi anni, quando Barcellona era la capitale del cinema spagnolo, segui un tracollo dovuto all'introduzione del sonoro, che comporto costose implicazioni. In aggiunta a questo, l'avvento della Seconda Repubblica implico un declino sempre piu forte per l'industria del cinema, soprattutto in catalano.

Il suono e i primi studi di registrazione, si introdussero a Barcellona nel gennaio 1929, quando usci il film Le caramelle di Amich , sonorizzato con il sistema Parlophon , quindi attraverso dischi sincronizzati, come Il cantante di jazz . Lo stesso direttore, con il medesimo procedimento, registrero anche la famosa canzone popolare El noi de la mare , cantata poi da Raquel Meller , con il sistema americano Western Electric , di cui erano dotati alcuni cinema di Barcellona. [14]  Alla fine dello stesso anno, vennero rilasciati altri due cortometraggi El cafe de la Marina e El fava de Ramonet .

A poco a poco, le sale di proiezione iniziarono a proliferare per tutto il territorio catalano e si comincio a distinguere tra la figura del direttore e quella dell'esercente. Si formo un'intera industria del cinema, fino al punto in cui si creera il Sindacato dei Cinematografi della Catalogna , per difendere i diritti dei lavoratori in questo settore. 

Tempo dopo, arrivera anche la conosciuta Scuola di Barcellona , sperimentatrice e cosmopolita, tra i cui membri spiccano Vicente Aranda , Jaime Camino e Gonzalo Suarez .

Il cinema catalano riusci a recuperare tutto il suo vigore nel 1975 quando, con la fine della dittatura franchista, si permisero manifestazioni culturali in lingua catalana, e venne fondato l' Istituto di Cinema Catalano .

Negli ultimi anni, Barcellona si e distinta nell'industria cinematografica e per la qualita delle produzioni nel campo dell'animazione, nelle riprese di spot pubblicitari e nel doppiaggio. 

Festival di cinema [ modifica | modifica wikitesto ]

Nei Paesi Catalani [ modifica | modifica wikitesto ]

Barcellona, citta di fiere e congressi di tutti i tipi, celebra anche diversi ritrovi annuali di tematica cinematografica. In citta ne vengono celebrati certamente di prestigiosi, come la Mostra Internazionale di Film di Donne , che si tiene dall'anno 1992, e il Festival Internazionale del Documentario di Barcellona , attivo dal 2000. Inoltre, si celebra il Festival Internazionale di Cinema Erotico

Pero Barcellona non e, o almeno non del tutto, l'unica citta tra i Paesi Catalani, in cui si svolgono attivita cinematografiche. Ad esempio, il Festival Internazionale del Cinema di Catalogna , conosciuto come Festival del Cinema di Sitges , si inauguro nel 1967, e si considera attualmente uno dei migliori d'Europa, soprattutto per quanto riguarda il genere fantastico. A Lleida  si celebra ogni anno la Mostra Internazionale del Cinema Latino Americano ; e Gerona possiede il Museo del Cinema . A Valencia c'e uno spazio di programmazione di Radio Klara interamente dedicata al Cinema catalano.

A livello internazionale [ modifica | modifica wikitesto ]

A livello europeo esiste il Festival di Cinema Catalano di Copenaghen , un concorso che ha come obiettivo la diffusione della cultura cinematografica catalana e che si celebra annualmente. Qui, vengono proiettati film in versione originale con sottotitoli in lungua inglese.  [15]

Spettatori di cinema in catalano [ modifica | modifica wikitesto ]

Spettatori di cinema in catalano 2008 2009 2010 2011 2012
Originali in catalano 143.230 197.300 419.739 314.009 201.555
Doppiate in catalano 612.993 367.901 288.350 418.833 626.854
Sottotitolate in catalano 29.806 36.383 44.211 53.050 5.987
Totale 786.029 601.584 752.300 785.892 834.396 [16]

Produzioni cinematografiche in Catalogna [ modifica | modifica wikitesto ]

Durante il 2013 si sono registrate un totale di 3.101 produzioni in Catalogna. Suddividendoli per tipologia: 140 corrispondono a pellicole di carattere istituzionale o aziendale; 398, a cortometraggi o esercizi accademici; 248, a documentari o reportage; 333, a intrattenimento e serie televisive; 708, a spot pubblicitari; 793, a fotografia; 63, a lungometraggi (fiction e documentari, telefilm e miniserie); 157, a videoclip e 261 ad altri tipi di riprese. Delle 63 grandi produzioni registrate (lungometraggi di fantascienza e documentari, telefilm e miniserie), 39 sono stati girati in scenari intorno alla Catalogna, mentre 24 esclusivamente nella citta di Barcellona. Per quanto riguarda l'origine delle produzioni possiamo osservare che 222 (il 15,2%) delle 1.456 sono internazionali. L'anno passato sono state realizzate 2.494 produzioni nella citta di Barcellona (cifra che include 80 produzioni girate in altri comuni limitrofi) e 687 produzioni nel resto del territorio catalano. [17]

Cinema girato in Catalogna [ modifica | modifica wikitesto ]

Prescindendo la nazionalita dell'equipe di produzione, la Catalogna ha goduto di determinate circostanze, di tipo tecnico - come gli studi Orphea o le attrezzature per filmare i primi film sonori -, ma anche geografico - come il mare - che l'hanno resa un luogo privilegiato, diventando un attraente set cinematografico.

Gia precedentemente alla prima guerra mondiale  i grandi cineasti d'Europa andarono in esilio. Alcuni si insediarono direttamente a Hollywood , con brevi soggiorni in Francia, ma nessuno di loro frequentava la Spagna. Arrivarono unicamente alcuni cineasti fuggiti dal nazismo , appartenenti pero piu al campo tecnico - come fotografi o decoratori - piuttosto che registi. 

Per ragioni ovvie, il franchismo ando a frenare l'immigrazione di cineasti stranieri. Sebbene ci sia da ricordare le visite nelle terre catalane di alcuni nostalgici della Spagna eterna , tra i quali Orson Welles . Al contrario, le migrazioni interne furono assai numerose, soprattutto tra Madrid  e Barcellona. 

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ ( CA ) Cinema catalano ( XML ), in Gran Enciclopedia Catalana on line , Enciclopedia Catalana. Modifica su Wikidata
  2. ^ placa commemorativa
  3. ^ hi ha altres versions sobre el dia
  4. ^ Fructuos Gelabert
  5. ^ Cultura catalana [ collegamento interrotto ] , su www20.gencat.cat .
  6. ^ Obra de Marro
  7. ^ Barcelona en tramvia , su ciutatoci.com . URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato dall' url originale il 27 febbraio 2009) .
  8. ^ Don Pedro el cruel
  9. ^ Adria Gual
  10. ^ Els pioners del cinema a Catalunya
  11. ^ Panoramica del cinema a Catalunya
  12. ^ Manifest avantguardista , su llull.cat . URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato dall' url originale l'11 settembre 2012) .
  13. ^ La politica cinematografica de la Generalitat republicana
  14. ^ historia del cinema a Catalunya
  15. ^ The Copenhagen Catalan Film Festival disseminates Catalan culture in Denmark through film and music ≫ (en angles). Institut Ramon Llull, 04-02-2016. [Consulta: 12 febrer 2018].
  16. ^ Serra, Xavi ≪Espectadors de cinema en catala (grafic)≫. Diari Ara , 14-03-2013, p.32.ISSN 2014-010X [Consulta: Marc 2013].
  17. ^ premsa.gencat.cat , http://premsa.gencat.cat/pres_fsvp/AppJava/notapremsavw/detall.do?id=273108&idioma=0&departament=14&canal=15 .

Bibliografia [ modifica | modifica wikitesto ]

  • Miquel Porter & M.Teresa Ros Vilella , Historia del cinema catala , Taber, Barcelona 1969 .
  • Palmira Gonzalez Lopez, Historia del cinema a Catalunya , La Llar del Llibre, Sant Cugat del Valles 1986 .
  • Marc Fontbona, El cinema a l'epoca modernista , a F. Fontbona (dir.), El Modernisme. Aspectes generals , L'isard, Barcelona 2003 , pags. 295-306.
  • Esteve Riambau Moller, La produccio cinematografica a Catalunya , Universitat Autonoma de Barcelona Departament de Comunicacio Audio-vidual i de Publictat, 1962 ? 1969.

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