Il
Castello Alfonsino
(detto anche
Castel Rosso,
dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o
Castello di Mare
) e una complessa
opera fortificata
costruita sull'
isola di Sant'Andrea
, all'imboccatura del
porto esterno
di
Brindisi
. Il castello e contiguo al Forte a mare (o Forte di Brindisi
[1]
), i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante
Filippo II d'Asburgo
, figlio di
Carlo V
, durarono ben 46 anni.
Il castello alfonsino occupa il
promontorio
meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno e un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (
1527
). Ai primi del
XVI secolo
risalgono i due
baluardi
, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.
Caratteristico e il suo piccolo porto interno, cui si accede per un
archivolto
aperto nelle mura che verso il
1577
congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento vicereale. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra il Forte a mare che segue i dettami dell'architettura fortificata
cinquecentesca
. Anche questa parte e preceduta da un portale adorno di stemmi che reca la data
1609
.
L'isola e saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di
Puglia
, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.
L'isola era occupata almeno dall'
XI secolo
dall'antica
abbazia
benedettina
di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al
Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo
di
Brindisi
), che pero fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la citta (
XIV
-
XV secolo
). Il re di Napoli
Ferdinando I d'Aragona
nel
1481
decise cosi di costruire una prima
torre
, sorta come avamposto difensivo del
porto
all'estremita dell'isola; l'opera fu realizzata per iniziativa del figlio del re, Alfonso, duca di Calabria (castello alfonsino). Il castello venne poi prolungato verso NE all'inizio del
XVI secolo
.
Dal
1558
al
1604
buona parte del resto dell'isola venne racchiusa da mura e baluardi (
Forte a mare
), separandone l'ultimo tratto con un taglio nella roccia che funge da
fossato
e creando un sistema complesso di fortificazione a difesa dell'entrata del porto.
Al Forte a Mare sono legati diversi eventi bellici tra i quali si ricordano l'attacco di sedici
galee
veneziane (
1529
) sorprese dalle artiglierie da poco realizzate e l'
assedio
francese al controrivoluzionario
Francesco Boccheciampe
(
1799
). L'isola ha funzionato a lungo come lazzaretto; poi e stato in mano alla
Marina Militare
, fino a quando gravi danni alle strutture murarie causate da una mareggiata hanno convinto alla dismissione (
1984
).
La lunga ed importante fase di restauro dell'intero complesso e in corso ad opera della
Soprintendenza
e la struttura e dal 28 maggio 2021 aperta a visite ed eventi culturali, mentre si dibatte ancora sulla sua destinazione (museale, ricettiva, congressuale).
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Ingresso al porto interno dalla fortificazione dell'
isola di Sant'Andrea
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Porto interno del castello
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Porto interno visto dall'ingresso via imbarcazioni, con il ponte per collegare forte a mare all'isola di Sant'Andrea
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Salone
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Fortificazione dell'isola di Sant'Andrea