≪Ho conosciuto il mondo, che ho portato l'armi per conservar la liberta d'Italia ed ho saputo deporle quando mi e parso di aver conseguito questo fine≫
Carlo Emanuele I di Savoia
, detto
il Grande
(
Rivoli
,
12 gennaio
1562
?
Savigliano
,
26 luglio
1630
), fu
duca di Savoia
e sovrano dello
Stato sabaudo
dal 1580 al 1630.
Soprannominato dai sudditi
Testa di Fuoco
, proprio per le manifeste attitudini militari, fu uno dei principi piu abili e colti della storia di
Casa Savoia
.
Nacque nel
Castello di Rivoli
da
Margherita di Valois (1523-1574)
e da
Emanuele Filiberto di Savoia
, al quale successe come duca il 30 agosto del
1580
. Carlo Emanuele era di gracile costituzione, con le spalle leggermente arcuate, i lineamenti delicati e l'incarnato pallido. Fin da bambino, tuttavia, il padre lo aveva abituato ad ogni sorta di esercizio fisico e di sport, rendendolo un abile cavaliere e un invincibile spadaccino.
Nel
1585
sposa l'Infanta
Caterina Michela d'Asburgo
, figlia di
Filippo II
ed
Elisabetta di Valois
; la ragazza era di piccola statura, esangue, malaticcia, con il volto butterato dal vaiolo. Per lei fa realizzare la residenza del Castello di
Mirafiori
, tra gli odierni parchi
Sangone
e
Miraflores
. Ambizioso e sicuro di se, grazie all'ottimo stato del Ducato trasmessogli dal padre, cerca di espandere territorialmente il proprio potere.
Nell'autunno
1588
, approfittando delle
guerre civili che dilaniavano la Francia
di suo cugino di primo grado
Enrico III
, occupo militarmente il
Marchesato di Saluzzo
, che stava sotto la protezione della
Francia
. Il nuovo
Re di Francia
(gia
Re di Navarra
fino al
1589
),
Enrico IV
, gli intimo la restituzione del territorio alla corona francese ma Carlo Emanuele I rifiuto: era guerra contro i francesi.
Gran parte dei combattimenti si svolse in Alta
Val Susa
ed in
Val Chisone
: i francesi erano comandati dal
Lesdiguieres
, detto "la volpe del Delfinato". La guerra si sviluppo con alterne vicende finche si concluse con la
pace di Vervins
(2 maggio
1598
), che rimando ad un successivo accordo la vertenza sul Marchesato. Carlo Emanuele riprese i contatti con la Spagna, Enrico IV allora si infurio e minaccio la ripresa delle ostilita. Intervenne anche
papa Clemente VIII
quale arbitro, ma scoppio ugualmente, nel luglio del
1600
, la
guerra franco-savoiarda
, che si chiuse, grazie anche alla mediazione pontificia ad opera del cardinale
Pietro Aldobrandini
, con il
trattato di Lione
(17 gennaio
1601
). La conquista territoriale venne riconosciuta da Enrico IV a Carlo Emanuele I in cambio della
Bresse
e altre cessioni territoriali oltre le Alpi. Il baratto ribadiva la vocazione italiana dei Savoia e legava i destini della casata a quelli della penisola. Carlo Emanuele annoto nei suoi
Ricordi
: ≪E molto meglio avere uno Stato solo, tutto unito, come e questo di qua dei monti, che due, e tutti e due malsicuri≫.
[1]
Carlo Emanuele progetta allora di attaccare la citta di
Ginevra
, capitale spirituale del calvinismo. Ma la sua azzardata spedizione dell'11 dicembre 1602 : ≪ L'Escalade ≫, impresa condotta con mercenari comandati dall'Albigny, e uno scacco, ancor oggi commemorato dalla citta divenuta svizzera. Nel 1603, egli e costretto a firmare con la citta di Ginevra il
trattato di San Giuliano
, che garantisce alla citta la pace e numerosi diritti.
Riprendono le persecuzioni dei protestanti nel Ducato. Allarmato da un possibile riavvicinamento tra Francia e Spagna, Carlo Emanuele si riavvicina ai francesi. Anche la Spagna tenta di riportare nella sua orbita il Ducato. Dopo lunghe trattative fra Carlo Emanuele e gli emissari di
Enrico IV
, si giunge al
Trattato di Bruzolo
(25 aprile
1610
). Il trattato stipulato presso il
Castello di Bruzolo
in
Val di Susa
, a meta strada tra
Torino
e l'antico confine tra
Delfinato
e
Piemonte
, prevede un'alleanza stretta fra il Ducato e la Francia in chiave antispagnola: la vittoria in un'eventuale guerra contro la Spagna avrebbe portato ai Savoia il Ducato di Milano; era previsto nel caso anche il matrimonio dell'erede di Carlo Emanuele, Vittorio Amedeo, con Elisabetta, figlia di
Enrico IV
. Ma l'assassinio di quest'ultimo (14 maggio
1610
) rimette tutto in discussione.
Maria de' Medici
, vedova di
Enrico IV
e reggente in nome del Delfino (il futuro
Luigi XIII
) non ancora adulto, rifiuta di riconoscere il trattato di Bruzolo e Carlo Emanuele si trova isolato e alla merce della Spagna. A questo punto il re di Spagna pretende da Carlo Emanuele pubbliche scuse, nel corso di un'umiliante cerimonia: il figlio del duca di Savoia,
Emanuele Filiberto
deve recarsi a
Madrid
dove, il 10 novembre
1610
s'inginocchia di fronte al re
Filippo III
e legge la richiesta di perdono.
[2]
La morte improvvisa del genero di Carlo Emanuele,
Francesco IV Gonzaga
, alla fine del
1612
scompiglia nuovamente la situazione: Francesco aveva avuto da Margherita di Savoia una figlia, Maria, ed un figlio maschio, Ludovico, morto pero poco prima del padre. Subentra a Francesco il fratello
Ferdinando Gonzaga
, che rinuncia alla porpora
cardinalizia
per il ducato. Carlo Emanuele non accetta, sostenendo di voler difendere i diritti della nipote Maria e l'applicazione degli accordi matrimoniali della figlia, stipulati al tempo del matrimonio, con
Vincenzo Gonzaga
, padre di Francesco e di Ferdinando Gonzaga, ed entra in armi occupando nell'aprile
1613
Trino,
Moncalvo
ed
Alba
[3]
. Insorgono le altre potenze, vi sono vari rovesciamenti di fronte (Luigi XIII manda nel
1617
persino un esercito, al comando del
Lesdiguieres
, in soccorso del ducato per la riconquista, riuscita, di Alba, occupata dagli spagnoli). Nonostante la Pace di
Pavia
del 1617, che prevedeva che il
Monferrato
rimanesse nelle mani dei
duchi di Mantova
, mentre a Carlo Emanuele I sarebbero state restituite le localita perse durante la guerra
[4]
, i combattimenti si trascina fino al
1618
con un nulla di fatto
[5]
.
La questione della
successione nel Ducato di Mantova
rimette in discussione i rapporti fra Spagna e Francia e la guerra riprende.
Luigi XIII
e giunto al potere e riprende la politica del padre. La sorella,
Maria Cristina di Francia
, va sposa al futuro Duca di Savoia
Vittorio Amedeo
(
1619
). Alla morte di
Vincenzo II Gonzaga
, ultimo Duca di Mantova in linea diretta (dicembre
1627
), la Francia sostiene il diritto di
Carlo I di Nevers e Rethel
, discendente di un ramo dei Gonzaga stabilitosi gia da tempo in Francia a
Nevers
, alla sovranita sul
Ducato di Mantova
, occupa Mantova e rafforza le difese di
Casale
, che
viene assediata dagli spagnoli
. Carlo Emanuele si allea alla Spagna. Il
cardinale Richelieu
tenta senza successo di riportare verso la Francia il Duca di Savoia. Nella primavera del
1629
un esercito francese scende in Piemonte, attacca e conquista Susa. Con il
trattato di Susa
(11 marzo
1629
) Carlo Emanuele lascia l'alleanza con la Spagna e diviene nuovamente alleato dei francesi che manterranno un presidio militare in Susa e si impegnano a difendere il Ducato di Savoia da ritorsioni spagnole. Il ducato di Savoia otterra
Alba
e
Moncalvo
a spese degli stessi spagnoli.
La Spagna e costretta a levare l'assedio a
Casale
.
Filippo IV di Spagna
non accetta la situazione: un esercito spagnolo al comando di
Ambrogio Spinola
sbarca a Genova, mentre un altro scende su
Como
al comando del
conte di Collalto
.
[6]
Carlo Emanuele si dichiara neutrale scontentando cosi i francesi. All'inizio del
1630
un esercito francese valica nuovamente le Alpi per costringere Carlo Emanuele a rispettare il trattato di Susa. I francesi occupano
Pinerolo
ed attaccano
Avigliana
. Poco dopo un altro esercito francese valica le Alpi e si congiunge al precedente. In Bassa Valsusa l'esercito ducale, nel quale combatte anche Vittorio Amedeo, viene sconfitto.
Il vedovo Carlo Emanuele I di Savoia si risposo segretamente a
Riva presso Chieri
il 28 novembre
1629
con la sua amante ufficiale
Maria Margherita di Rousillon
, marchesa di Riva presso Chieri (24 dicembre 1599 (batt.) ? 10 novembre 1640), figlia di
Gabriele di Rousillon
"Signore di
Chatelard
" e di
Laura di Saluzzo
dei "Signori di
Monterosso
", dalla quale ebbe avuto quattro figli, legittimati dopo il matrimonio ma senza diritto di successione.
[7]
Fra questi Don Antonio di Savoia, commendatario di quattro abbazie, inclusa la
Sacra di San Michele
.
[8]
Il 26 luglio
1630
Carlo Emanuele, colto da violenta febbre, muore in
Savigliano
, a
Palazzo Cravetta
. Gli succede il figlio Vittorio Amedeo, che diviene Duca di Savoia con il nome di
Vittorio Amedeo I
.
Venne inizialmente sepolto presso la
Chiesa di San Domenico
di
Savigliano
, poi la salma venne trasferita presso il
Santuario di Vicoforte
, comune vicino a
Mondovi
, che fu da lui voluto e finanziato.
La tomba attuale fu realizzata in
marmo
dai fratelli scultori Filippo e
Ignazio Collino
nel
1792
e si trova nella cappella di San Bernardo del santuario.
Carlo Emanuele era legato da profonda amicizia a
Celso Adorno
,
padre barnabita
, che era stato suo confessore e padre spirituale.
La tendenza di Carlo Emanuele a mettersi contro le grandi potenze europee, manifestatasi piu volte, desta ammirazione agli occhi degl'italiani; dice infatti a proposito dell'entrata in guerra di Carlo Emanuele per la successione del Ducato di Mantova il
Tassoni
:
≪La virtu militare in questa eta e un dono raro in maniera ch'eccita meraviglia≫
[9]
gli fa eco successivamente l'oratore veneto Donato:
≪In Italia non hanno trovato chi abbia mostrato loro [le potenze europee,
n.d.r.
] i denti se non il duca≫
[9]
Si dice che il veggente venne invitato a
Torino
dalla corte sabauda nel 1561. L'occasione dell'illustre visita fu colta anche per favorire la fertilita della duchessa
Margherita di Valois
: egli infatti porto con se un unguento profumato che recava l'indicazione
indubitablement
[la femme]
≪vien etre enceinte par peu de vertu que l'homme aie≫
. Nostradamus venne ospitato in una villa patrizia fuori citta e, durante il suo lungo soggiorno, predisse l'agognata nascita: ≪portera il nome di Carlo Emanuele≫, disse, ≪e diverra il piu grande condottiero del suo tempo≫.
[
senza fonte
]
E nota una profezia di
Nostradamus
in merito alla nascita e alla morte del loro futuro figlio. Nel 1562 infatti la suddetta coppia mise alla luce il duca Carlo Emanuele I di Savoia a cui Nostradamus traccio una sorta di oroscopo che confermava le profezie gia annunciate. Il veggente predisse anche la morte, annunciando che sarebbe deceduto ≪sulla strada di
Gerusalemme
, quando un nove si trovera davanti a un sette≫. Sembro subito un buon auspicio in quanto ipotizzava, da una prima interpretazione, di morire ad un'eta molto avanzata (97 anni). La profezia effettivamente si avvero, ma forse richiede una diversa interpretazione.
[
senza fonte
]
Carlo Emanuele I mori nel 1630 a Savigliano, presso Palazzo Cravetta, all'eta 68 anni compiuti (quindi al 69º anno di eta), prima di entrare nei 70; ecco forse il
nove
davanti al
sette
. Inoltre, il riferimento a
Gerusalemme
fu anch'esso riscontrabile: Palazzo Cravetta era, ed e ancora oggi, ubicato in
Via Jerusalem
, a
Savigliano
.
[
senza fonte
]
Dalla moglie
Caterina Michela d'Asburgo
(
1567
- 10 novembre
1597
) ebbe dieci figli:
- Filippo Emanuele (8 aprile
1586
- 9 febbraio
1605
);
- Vittorio Amedeo
(8 maggio
1587
- 7 ottobre
1637
), duca di Savoia;
- Emanuele Filiberto
(16 aprile
1588
- 4 agosto
1624
), vicere di Sicilia;
- Margherita
(28 aprile
1589
- 26 giugno
1655
), sposo
Francesco IV Gonzaga
;
- Isabella
(11 marzo
1591
- 22 agosto
1626
), sposo
Alfonso III d'Este
;
- Maurizio
(10 gennaio
1593
- 4 ottobre
1657
), cardinale;
- Maria Apollonia
(8 febbraio
1594
- 13 luglio
1656
);
- Francesca Caterina
(6 ottobre
1595
- 20 ottobre
1640
);
- Tommaso Francesco
(21 dicembre
1596
- 22 gennaio
1656
), e capostipite del ramo cadetto dei
principi di Carignano
;
- Giovanna (7 o 8 novembre
1597
). (La notizia arrivata a Roma il 10 novembre 1597 diceva che era nato un maschio e la madre morta di parto, in seguito dopo il 15 novembre arrivo la notizia che era stata invece abortita una femmina e che la madre era morta soffocata dal catarro)
ed altri undici illegittimi
[10]
[11]
:
Da Luisa de Dyun, figlia di Jean Marie de Duyn, detto Marechal, barone della
Val'd'Isere
, e di Gasparde de Cuyne, ebbe un figlio:
Da Argentina Provana di Collegno, figlia di
Giovanni Francesco Provana
, conte di
Bussoleno
e di
Collegno
, e di Anna Maria Grimaldi, ebbe un figlio:
- Felice di Savoia
(
1604
- 18 dicembre
1643
), marchese di
Baldissero d'Alba
, signore di
Farigliano
, Sessanta, Serravalle e
Sommariva del Bosco
(1629), cavaliere di
Malta
ascritto alla lingua francese di
Alvernia
, che combatte nel Mediterraneo, fu governatore della
Contea di Nizza
e del Ducato di Savoia, prese parte alla guerra civile che oppose
Cristina di Borbone-Francia
, vedova del fratellastro
Vittorio Amedeo I
, ai cognati
Tommaso Francesco
e
Maurizio di Savoia
, schierandosi dalla parte della duchessa. Fu sempre legato alla Francia, chiese per se il priorato di Alvernia dell'Ordine di Malta senza pero ottenerlo.
Da
Maria Margherita di Rousillon
(1599 - 10 novembre 1640), marchesa di
Riva di Chieri
, figlia di
Gabriele di Rousillon
, signore di
Chatelard
, e di
Laura di Saluzzo
dei signori di
Monterosso
, ebbe quattro figli:
[7]
[12]
- Maurizio di Savoia (- ottobre
1645
), marchese di
Riva di Chieri
1640;
- Gabriele di Savoia (
1620
- 2 giugno
1695
), generale della cavelleria dell'Esercito di Savoia, marchese di Riva di Chieri 1645;
- Antonio di Savoia
[8]
(- 24 febbraio
1688
), commendatario di quattro abbazie:
San Michele della Chiusa
(1642), Santa Maria d'Aulps di
Saint-Jean-d'Aulps
(1645),
Altacomba
(1653),
Fruttuaria
di
San Benigno
(1660), Casanuova (1687), luogotenente generale della
Contea di Nizza
(1672);
- Margherita di Savoia (- 5 settembre 1659), signora di
Dronero
,
Roccabruna
e San Giuliano, sposo nel 1645 Filippo Francesco
d'Este
(1621-fine del 1653), marchese di
San Martino in Rio
, figlio di Sigismondo d’Este, marchese di
Lanzo
e
Borgomanero
, e della moglie Francoise d’Hotel. Antenati di
Maria Teresa Cybo-Malaspina
. Attraverso Margherita di Savoia Carlo Emanuele e anche un antenato del famoso
Camillo Benso, conte di Cavour
.
Da Virginia
Pallavicino
ebbe tre figli:
- Carlo Umberto di Savoia (
1601
-
Biella
15 gennaio
1663
), marchese di
Mulazzano
con Gonzole, sposo nel 1645 Claudia Ferrero-Fieschi (1621-1677), vedova di Carlo Luigi Arborio di Gattinara, marchese di Viverone, figlia di Francesco Filiberto
Ferrero-Fieschi
, marchese 1548 e principe 1598 di
Masserano
e di
Crevacuore
, e della moglie Francoise de Grillet;
- Silvio di Savoia (-
1645
), commendatore di Santa Maria d’Entremont (1631), San Lorenzo fuori le mura d’Ivrea (1642), luogotenente di
Ivrea
(1641);
- Vitichindo di Savoia (- 4 aprile
1668
), prete;
Da Anna Felicita Cusani ebbe un figlio:
Da ... ebbe una figlia:
- Anna Caterina Meraviglia (-
1660
)
- ^
Ercole Ricotti,
Storia della monarchia piemontese, vol. III
, Firenze, 1865, p. p. 426.
- ^
In questa occasione Carlo Emanuele scrisse questa quartina:
≪No no, semo morti et si volemo
avanti far altri prima morir
tutto zo che si po' tutto faremo
prima che lo spagnol ziogo sofrir.≫
- ^
Cronaca universale della citta di Mantova. Volume III
, su
digilib.bibliotecateresiana.it
.
URL consultato il 10 gennaio 2017
(
archiviato
il 13 gennaio 2017)
.
- ^
Pavia
, su
treccani.it
.
URL consultato il 16 aprile 2019
(
archiviato
il 30 aprile 2019)
.
- ^
La Prima Guerra di Successione del Monferrato (1613-1617)
- ^
Queste vicende storiche sono narrate da
Alessandro Manzoni
ne
I promessi sposi
(capitoli XII, XVIII).
- ^
a
b
Marguerite de Roussillon, marchesa di Riva
, su
geni.com
.
URL consultato il 2 ottobre 2023
.
- ^
a
b
Archivio di Stato di Torino, fascicolo "Lettere di Antonio di Savoia (?-1688) figlio naturale di Carlo Emanuele I duca di Savoia e di Margherita di Rossillon marchesa di Rive, dal 1660 al 1686 luogotenente della citta di Nizza."
, su
archiviodistatotorino.beniculturali.it
.
URL consultato il 25 gennaio 2017
(
archiviato
il 2 febbraio 2017)
.
- ^
a
b
Francesco Cognasso,
I Savoia
, pp. 384-385
- ^
Michele Ruggiero,
Storia della valle di Susa
, p. 199
- ^
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URL consultato il 4 settembre 2023
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- ^
Marguerite de Roussillon, marchesa di Riva
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URL consultato il 4 settembre 2023
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- Francesco Cognasso,
I Savoia
, MIlano, 1999.
ISBN 88-7972-135-6
. pp. 369?394
- Pier Paolo Merlin, Tra guerre e tornei. La corte sabauda nell'eta di Carlo Emanuele I, Torino, SEI, 1991;
- Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, a cura di G. Romano, Torino, CRT, 1995;
- Politica e cultura nell'eta di Carlo Emanuele I. Torino, Parigi, Madrid, a cura di A. Masoero, S. Mamino et C. Rosso, Firenze, Olschki, 1999;
- L'infanta Caterina d'Austria, duchessa di Savoia (1567-1597), a cura di B.A. Raviola et F. Varallo, Roma, Carocci, 2013.
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