Alcuni tipi di bulino
Il
bulino
o
punzone
e sia un sottile
scalpello
che un
punteruolo
, con la punta in
acciaio
, utilizzato per la
punzonatura
e per particolari
incisioni
, sia la tecnica di incisione, normalmente una
lastra calcografica
, realizzata con tale strumento.
Al di la dei generici manufatti litici piu o meno appuntiti, diffusi a partire dal
Paleolitico
superiore per incidere e che si ottenevano asportando lamelle da una scheggia di
pietra
, le prime manifestazioni artistiche incisorie propriamente dette risalgono ad un periodo prossimo ai primi del
Quattrocento
nelle botteghe degli
orafi
fiammingo
-
renani
, visto che e noto un documento di copia a penna di una
Passione
eseguita col bulino nel
1441
. Tra gli autori delle stampe a bulino
olandesi
si distinsero il cosiddetto Maestro del Calvario ed il Maestro della Morte di Maria, autore di una
Scena di battaglia
, mentre
francesi
furono il Maestro di Balaam ed il Maestro del Giardino d'Amore ed infine una terza corrente fondamentale fu quella
germanica
che produsse opere di raffinata qualita artistica, ben rappresentata dal
Maestro delle Carte da gioco
, che opero a
Costanza
verso la meta del
XV secolo
caratterizzandosi con tratti sottili e armoniosi, e dal
Maestro E.S.
che diede il
la
al sentimento pittorico nell'incisione a bulino.
[1]
Il maestro per eccellenza pero fu
Martin Schongauer
(
1430
-
1491
), nato in una famiglia di orefici, che detto le regole della disciplina con le tavole intitolate
Morte della Vergine
,
Salita al Calvario
e il
Blasone
. Schongauer si mise in luce per la coerenza dell'insieme e per il modellato ricco di tagli e controtagli.
In
Italia
la prima incisione a bulino risale al
1461
e tra i primi artisti del bulino si annoverarono il
Pollaiolo
e il
Mantegna
, del quale si conoscono ben sette tavole, tra cui una
Madonna
e due
Baccanali
considerate tra le piu alte espressioni del
Rinascimento
. Ad
Albrecht Durer
spetto il compito di esprimere al meglio le possibilita offerte da questa tecnica, compiendo una sintesi delle tendenze nordiche e italiche.
Nel
Cinquecento
i ritmi e le regole dell'arte del bulino furono dettati dalla scuola di
Fontainebleau
e da quella dei
Manieristi fiorentini
. Se nel
Seicento
il bulino venne accostato all'
acquaforte
ed il
classicismo
all'
accademismo
dominante, nel
Settecento
si lancio la moda delle stampine galanti e del virtuosismo. Dall'
Ottocento
il bulino subi la diffusione della
litografia
, e divenne arte di rari cultori, tra i quali si segnalarono
Luigi Calamatta
e
Pieter Dupont
.
Bulino/punzone a punte intercambiabili
Punzoni di varia natura
Punzone per scrittura e bulino di foratura/centraggio
A seconda delle necessita di
incisione
, la punta puo avere forma ad
angolo
(piu o meno acuto) o semicircolare. Molti bulini sono realizzati in modo tale che lo stesso manico possa supportare diverse punte.
Il "bulino" viene affilato con la
mola
.
Nell'ambito dell'incastonatura di
pietre preziose
vengono utilizzati:
- bulino a mandorla (con sezione ovale con punte allungate), mezzo tondo (con sezione 1/2 sfera), piano (con sezione quadrata), piano rigato (come il piano ma con la parte tagliente attraversata da righe). Viene utilizzato dagli incastonatori sia per intagliare il metallo e sia per una particolare incastonatura detta "a baffetto", "a squarcio lucido" (tipo punti luce con giro lucido intorno alla pietra);
- bulino mezzo tondo, viene utilizzato nei
pave
per spostare il metallo degli angoli sulle pietre da bloccare (incastonare);
- bulino piano, viene utilizzato per spaccare le varie parti di metallo create in precedenza con il bulino a mandorla da spostare sulle pietre e quindi bloccarle (incastonare);
- bulino piano rigato, viene usato piu in particolare dagli incisori, vengono creati tanti righi fitti sul metallo prezioso con un effetto setato che viene usato come base per le incisioni.
L'incisione con bulino non prevede la
morsura
con
acidi
per scavare il solco della lastra, il quale e ottenuto soltanto tramite l'azione dello scalpello che, asportando il metallo dai
contrografismi
, conferisce alla stampa un segno netto e preciso.
Particolari ingranditi cinque volte di un’incisione a bulino.
Nel XVIII secolo l'uso dei bulini venne introdotto nell'incisione
xilografica
; tale innovazione si deve a
Thomas Bewick
che rinnovo l'arte dell'incisione su legno utilizzando la tavola da incidere nel senso perpendicolare alla sua vena, cioe di
testa
. Fino ad allora le incisioni si effettuavano su tavole di legno lavorando parallelamente alle fibre, utilizzando le sgorbie e, per i dettagli, dei coltellini molto affilati. Ancora oggi le due tecniche sono distinte in
incisione di testa
e
incisione di filo
.
- ^
"Le Muse", Novara, De Agostini, 1964, vol. II, pp. 431-432.
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