Il
Buenos Aires Herald
e stato un
quotidiano
ed un
settimanale
argentino
in
lingua inglese
fondato a
Buenos Aires
nel
1876
. Fu il primo giornale del paese a denunciare il caso dei
desaparecidos
[1]
.
Il giornale fu fondato come
The Buenos Ayres Herald
dall'immigrato
scozzese
William Cathcart il 15 settembre
1876
[2]
. Un anno dopo la sua fondazione la testata fu venduta e la sua impostazione cambio radicalmente, da semplice foglio di annunci commerciali a quotidiano e vero proprio. Pur lasciando grande spazio alle notizie commerciali, il
Buenos Aires Herald
divenne in breve un punto di riferimento per la colonia britannica residente nella capitale argentina
[2]
.
Nel
1968
la testata passo nelle mani della
statunitense
Evening Post Publishing Company, nello stesso anno fu nominato direttore del giornale Robert Cox
[3]
. Durante gli anni della
dittatura militare (1976-1983)
il
Buenos Aires Herald
mantenne un atteggiamento critico ed ostile al regime, denunciando per primo le
sparizioni forzate degli oppositori politici
[3]
. Ben presto il quotidiano ed i suoi cronisti finirono nel mirino della repressione della giunta. Uno dei piu noti giornalisti della redazione, Andrew Graham-Yooll, fu costretto ad abbandonare l'Argentina gia nel
1976
. Cox, che gia era stato arrestato nel
1977
, fu invece costretto a lasciare il paese nel
1979
dopo le numerose minacce rivolte a lui ed alla sua famiglia
[3]
. Anche i direttori successivi, James Neilson e Dan Newland, furono oggetto di numerose intimidazioni per i loro articoli contro la giunta militare.
Durante la prima decade del
XXI secolo
il
Buenos Aires Herald
fu interessato da una serie di passaggi di proprieta che videro protagonisti alcuni impresari legati al
kirchnerismo
[1]
. Nel
2007
fu comprato dall'imprenditore argentino Sergio Szpolski, il quale lo cedette poi l'anno seguente al gruppo Ambito di Orlando Vignatti
[2]
. Nel febbraio
2015
fu infine ceduto al gruppo Indalo
[2]
.
Nel
2015
un giornalista della redazione online del
Buenos Aires Herald
lancio per primo su
Twitter
la notizia della morte del procuratore federale Alberto Nisman
[3]
, che da tempo indagava sulla presidente
Cristina Kirchner
. Nell'ottobre 2016, il quotidiano fu trasformato in un settimanale a fronte delle crescenti difficolta societarie
[3]
.
Il
31 luglio
2017
il giornale chiuse definitivamente i battenti
[1]
[2]
[4]
.