Bruno Villabruna
(
Santa Giustina
,
12 agosto
1884
?
Torre Pellice
,
15 ottobre
1971
) e stato un
avvocato
e
politico
italiano
.
Rappresentante della corrente di centro del
Partito liberale
, giolittiano e
antifascista
democratico, fu eletto per la prima volta alla
Camera dei deputati
nel 1921. Podesta di
Torino
nominato dal governo
Badoglio
nei '45 giorni' tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943,
membro
della
Consulta nazionale
nel 1945 e della
Costituente
dal 1946 al 1948, fu eletto segretario generale provvisorio del PLI il 21 ottobre del
1948
da parte della Direzione paritaria nominata dal precedente Consiglio nazionale del 13 ottobre. Siccome la corrente di destra, facendo valere i risultati del IV congresso nazionale del partito nel dicembre
1947
dal quale era uscita vincitrice, rivendico a sua volta la carica di segretario generale per il suo rappresentante
Augusto Premoli
, Villabruna, pochi giorni dopo la sua elezione, rassegno le dimissioni.
L'8 novembre, pero, la Direzione respinse le dimissioni e confermo Villabruna alla segreteria generale provvisoria, dandogli il necessario spazio di manovra per avviare l'opera di ricostruzione del Partito liberale, che allora si trovava in gravissime condizioni organizzative e finanziarie, dopo la fallimentare esperienza della precedente segreteria
Lucifero
. Villabruna fu confermato nella sua carica dal V congresso nazionale del PLI, che si svolse dal 9 all'11 luglio
1949
a
Roma
. Da allora fu segretario generale a pieno titolo fino al 12 febbraio del
1954
, quando fu nominato
Ministro dell'industria e del commercio
nel
governo Scelba
.
La sua opera alla guida del Partito liberale fu, dall'inizio, caratterizzata dall'obiettivo di fare tornare nelle sue file la corrente di sinistra, uscita nel gennaio del
1948
e organizzatasi nel
Movimento Liberale Indipendente
nel giugno successivo. La sua ricerca di un'intesa terzaforzista con il
Partito Socialdemocratico
, al fine di rafforzare le forze democratiche laiche nei confronti della Democrazia cristiana, fu pero fortemente contrastata dalla corrente di destra. Nel gennaio del
1950
Villabruna dovette accettare l'uscita del suo partito dal governo su posizioni nettamente conservatrici; in seguito, pero, riusci a separarsi da alcuni dei capi della destra monarchica, tra cui lo stesso Lucifero, per avviare poi il partito al processo di riunificazione liberale con la sinistra di
Nicolo Carandini
.
A tale unificazione, conclusasi con il convegno di Torino l'8 dicembre
1951
, giunsero anche gruppi di ex-qualunquisti ed ex-demolaboristi, come quello di
Aldo Bozzi
. Al VI congresso del partito, a
Firenze
nel gennaio del 1953, si inizio il declino della segreteria Villabruna e l'ascesa di
Giovanni Malagodi
, autore di una mozione economica che divenne la base strategica sulla quale, successivamente, egli rovescio la maggioranza villabruniana di
centro-sinistra
. Nonostante il Consiglio nazionale del 13 dicembre del
1953
riconfermasse Villabruna alla segreteria generale egli fu, infine, costretto a cedere alle pressioni di Malagodi perche abbandonasse la politica dell'intesa preferenziale con i socialdemocratici.
La formazione del governo Scelba nel febbraio del
1954
fu per Villabruna l'occasione propizia per rendere meno evidente la sua sconfitta all'interno del Partito liberale con la promozione a un incarico ministeriale. Successivamente si acui il conflitto con il suo successore nella segreteria e Villabruna cerco di creare una base di consenso tra i liberali nel suo
Piemonte
, per preparare il suo ritorno alla guida del partito. Ma verso la fine del 1955, dopo la fine del suo incarico ministeriale con le dimissioni del governo Scelba, si dovette rendere conto che ben pochi erano ancora disposti a seguirlo. Si avvicino quindi alla sinistra di Carandini,
Pannunzio
e
Scalfari
, e a dicembre usci insieme a loro dal PLI, fondando il
Partito Radicale
, per il quale non riusci a mantenere una denominazione che conservasse l'aggettivo "liberale". Fu comunque tra gli esponenti principali di questo nuovo partito, ricoprendo anche, temporaneamente, la carica di segretario generale, fino al 1962, anno del disfacimento del PR in seguito al "caso
Piccardi
". Si ritiro quindi a vita privata.
Fece parte della
Massoneria
del
Grande Oriente d'Italia
[1]
.
Mori a Torre Pellice il 15 ottobre 1971
[2]
all'eta di 87 anni.
- ^
Luca Irwin Fragale,
La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo
, Morlacchi Editore, 2021, p. 205.
- ^
La Stampa - Consultazione Archivio
, su
www.archiviolastampa.it
.
URL consultato il 16 ottobre 2023
.
- Caterina Simiand (a c. di),
I deputati piemonesi all'Assemblea Costituente
, FrancoAngeli, Milano, 1999,
ISBN 9788846416407
.