La
brinkmanship
e una pratica di pressione psicologica, praticata al fine di cercare di ottenere un risultato vantaggioso, spingendo in avanti situazioni pericolose fino a condurle sull'orlo del precipizio di un conflitto attivo. Si verifica nella
politica internazionale
, nella
politica estera
, nei
rapporti di lavoro
e nella
strategia militare
(in
contesti contemporanei
) che implicano, ad esempio, la minaccia di ricorso al conflitto armato, o all'impiego di
armi nucleari
, e le controversie con possibili esiti catastrofici.
Questa condotta si prefigge di portare la situazione dell’avversario al limite della pressione prima del momento dell'azione con la finalita di indurlo ad arrendersi o a fare concessioni. Questo risultato puo essere raggiunto attraverso manovre diplomatiche creando l'impressione che si sia disposti ad utilizzare metodi estremi piuttosto che cedere. Durante la
guerra fredda
, la
minaccia della forza nucleare
e stata spesso utilizzata come una tale misura di pressione crescente.
Nel caso pratico, il
brinkmanship
consiste nel muovere truppe con grande dispiego di mezzi e aggressivita come se si volesse muovere guerra senza negoziare, ma si spera segretamente di vincere senza combattere piegando psicologicamente l’avversario.
[1]
Scriveva
Carl von Clausewitz
: "l'aggressore e amante della
Pace
, egli vorrebbe conquistare le nostre case senza sparare un sol colpo" (
Della guerra
,
CAP V della superiorita della Difesa strategica
).
Vedasi anche Risk-Taking, ovvero rischio calcolato, politica del rischio calcolato - political brinkmanship.
[2]