Belus
e il settimo album della one man band
Burzum
, pubblicato l'8 marzo
2010
.
Il disco, il primo pubblicato dopo la scarcerazione di
Varg Vikernes
, recava originariamente il titolo
Den Hvite Guden
("Il Dio Bianco", in
lingua norvegese
); successivamente, il titolo e stato modificato per via di talune accuse di razzismo mosse nei confronti della scelta operata da Vikernes.
Belus
segna il ritorno alle sonorita che hanno caratterizzato le prime produzioni.
Si puo notare, nella seconda traccia dell'album (
Belus' død
), l'utilizzo dello stesso riff della title track dell'album
Dauði Baldrs
.
A differenza dei testi degli album precedenti, scritti sia in inglese che i norvegese, quelli di
Belus
sono scritti esclusivamente in
norvegese
.
Il disco e dedicato alla divinita solare Indoeuropea
Belus
, divinita antichissima il cui nome deriva dal
protoindoeuropeo
*b?el-
che significa
luce
.
La copertina e stata caricata sul sito ufficiale di Burzum prima della pubblicazione dell'album. Mostra una fotografia di una foresta con dei raggi di sole che filtrano attraverso la nebbia. L'evocativa immagine della foto fu scattata vicino al luogo di residenza di Vikernes a
Bø
. Poiche tutte le divinita erano originariamente spiriti degli alberi, l'albero in primo piano che ostruisce la vista dell'orizzonte si adatta bene al concetto. Per il logo del nome Burzum qui non vengono utilizzati i consueti caratteri gotici utilizzati nei precedenti album (con l'eccezione del secondo demo del 1991). Vikernes baso questa decisione sul fatto che Burzum non dovrebbe avere un logo come le altre band black metal, e
Belus
era un nuovo inizio per il progetto Burzum.
- Leukes renkespill (Introduksjon)
? 0:33
- Belus' død
? 6:23
- Glemselens elv
? 11:54
- Kaimadalthas' nedstigning
? 6:43
- Sverddans
? 2:27
- Keliohesten
? 5:45
- Morgenrøde
? 8:54
- Belus' tilbakekomst (Konklusjon)
? 9:37