Bariano
[ba?rjaːno]
(
Baria
[ba??ja]
in
dialetto bergamasco
[7]
[8]
) e un
comune italiano
di 4 238 abitanti
[4]
della
provincia di Bergamo
in
Lombardia
.
Situato nella pianura centrale bergamasca, e posto a circa 22 chilometri a sud del
capoluogo orobico
.
I primi insediamenti che interessarono il territorio di Bariano furono quelli di alcune piccole tribu del popolo dei Liguri, a cui subentrarono poi i
Galli Cenomani
. Recenti studi considerano addirittura l'ipotesi che furono proprio alcune di queste tribu, dopo aver soggiornato nell'attuale territorio di Bariano, a fondare la citta di Bergamo, molto prima dell'arrivo dei
Romani
.
Tuttavia fu con i Romani stessi che il borgo comincio ad assumere le sembianze di un vero e proprio centro abitato. A tal riguardo numerosi sono i resti rinvenuti sul territorio risalenti a quell'epoca: su tutti spicca per importanza la scoperta di lapidi e di sepolture, testimonianza del fatto che si trattava gia di un centro che rivestiva una particolare importanza.
Si succedettero quindi le dominazioni dei
Longobardi
e dei
Franchi
. A questo periodo risale il primo documento scritto che attesta l'esistenza del toponimo: redatto nell'anno
861
, formalizza il passaggio di queste terre (unitamente ai vicini centri di Morengo e Camisano) sotto la giurisdizione della
Diocesi di Bergamo
.
Fu in quegli anni che cominciarono a verificarsi gli scontri fratricidi tra le diverse anime della popolazione: quella
guelfa
e quella
ghibellina
.
A scopo difensivo quindi venne decisa la costruzione di un castello, che sorgeva nei pressi dell'attuale chiesa parrocchiale. Piu volte attaccato, distrutto e ricostruito, non ha lasciato che pochi resti visibili ai giorni nostri.
Tutti gli scontri tra opposte fazioni terminarono nel
XV secolo
con l'avvento della
Repubblica di Venezia
. Questa compi numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l'irrigazione.
Tra questi va menzionato il
fosso bergamasco
, costruito al fine di stabilire in modo definitivo i confini territoriali tra lo
Stato di terra
di Venezia ed i possedimenti del
Ducato di Milano
. Questo lambiva anche il territorio di Bariano, delimitandolo a sud e ad ovest.
Da allora il paese ha cominciato ad assumere una forte connotazione e tradizione rurale, con l'agricoltura attivita predominante.
Tuttavia in questi anni il paese, come gran parte dei borghi della pianura bergamasca posti nelle vicinanze del confine, dovette subire le scorrerie del
Ducato di Milano
, intenzionati a riprendersi questi territori, compiendo anche atti di rappresaglia contro la popolazione. Documenti in tal senso attestano un'incursione di truppe avvenuta nel
1613
.
I successivi regimi che si susseguirono dopo la fine della
Serenissima
non riguardarono direttamente questo comune, che segui le sorti del resto della provincia.
Soltanto nel corso del
XX secolo
il paese ha visto un sostanziale cambiamento della vita lavorativa: all'agricoltura sono subentrati l'industria ed il terziario, con un conseguente incremento demografico, relegando il lavoro nei campi a parte minoritaria.
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Bariano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 marzo 1979.
[9]
≪
Troncato
da una fascia d'azzurro ondata d'argento: il primo di rosso, a tre
gatti
d'oro, accovacciati
uno accanto all'altro
; il secondo d'argento, a tre pannocchie di mais di verde, poste
in palo
. Ornamenti esteriori da Comune.≫
La presenza di tre gatti nell'emblema comunale e dovuta ad un errore di interpretazione della bozza di stemma predisposta, ma non approvata, nel 1949, dove apparivano i colori rosso e oro del
capoluogo bergamasco
, con tre bachi da seta e tre pannocchie a simboleggiare le principali attivita del paese: la bachicoltura e la coltivazione del mais. Il progetto fu ripreso nel 1978, ma le figure disegnate nel bozzetto vennero scambiate per dei gatti.
[10]
Il gonfalone e un drappo troncato di bianco e di rosso.
Il paese presenta una grande quantita di cascine in aperta campagna (tra cui la cascina Bigliarda, la cascina Fada, la cascina Corsa), testimonianza dell'anima rurale del borgo.
Il
centro storico
del borgo, anticamente sede delle mura e del fossato difensivo della citta, presenta oggi solo una traccia dell'antico fortilizio, in corrispondenza dell'edificio noto come
il Palazzo
, che si affaccia sulla piazza principale. La piazza ospita anche la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio. Costruita nel
XVIII secolo
in luogo di un precedente edificio di culto, conserva affreschi di buona fattura, tra i quali spiccano la
Trinita in gloria e i Santi Pietro e Paolo e la Fede
, di
Vincenzo Angelo Orelli
e la
Vergine in trono col Bambino ed i Santi Luigi Gonzaga e Stanislao Kostka
di
Francesco Capella
.
All'interno del centro storico sono inoltre collocate numerose corti rustiche antiche; sono degne di nota la corte di
Palazzo Grataroli
e lo
Stallo della Misericordia
, dalla notevole architettura tardo-quattrocentesca, oggi sede della biblioteca cittadina. Nel territorio comunale, in direzione di
Romano di Lombardia
, sorge anche l'ex Convento dei Neveri, sorto nello stesso luogo dell'antico insediamento romano di
Vicus Aberga
. Antica sede dell'ordine dei
Carmelitani
e dotato di un bel chiostro.
La "casa della Misericordia" di Bariano apparteneva alla Misericordia Maggiore di
Bergamo
(MIA), un'istituzione benefica fondata nel
XIII secolo
e divenuta potente con la donazione ed i lasciti di Bartolomeo Colleoni (1475). La potente istituzione benefica cittadina fu riprodotta ben presto dai vari comuni del territorio, che istituirono delle "Misericordie" locali con il compito di assistere i poveri durante le carestie e le epidemie. Anche Bariano, a partire dal
XVI secolo
, ebbe una sua Misericordia dotata di modeste rendite derivanti dai lasciti di cittadini barianesi. Il Consorzio della Misericordia in Bariano, e la piu antica istituzione caritatevole del luogo, fondata quasi certamente nel
XV secolo
, aveva svariati scopi caritatevoli nei confronti dei poveri della Comunita. Dell'edificio della Misericordia si fa cenno nel
XVI secolo
dove viene aperta "la scuola di leggere, scrivere ed aritmetica" per l'istruzione dei maschi. Dalla scarsa documentazione ritrovata, relativa alla "Casa della Misericordia di Bariano proprieta della Misericordia Maggiore di Bergamo, risulta che la MIA di Bergamo affitta e successivamente vende un lungo elenco di terreni agricoli in Bariano e indica un edificio destinato alla residenza del "massaro". Infatti, sino ai tempi nostri, l'intero complesso di fabbricati e stato utilizzato come residenza rurale. Ritroviamo della documentazione sui fabbricati nel Catasto Teresiano del 1738, 1808, 1830, 1831, 1835 e nel catasto
Lombardo-Veneto
del 1842 e nel nuovo catasto anno 1903, 1943 e 1988. Nella comparazione delle mappe del nuovo catasto con quelle del catasto lombardo-veneto si ha una chiara visione degli interventi realizzati sui fabbricati. Attualmente, lo "Stallo della Misericordia" e di proprieta dell'Amministrazione Comunale di Bariano. Sull'intero complesso sono stati fatti progetti di recupero e di riutilizzo degli spazi a favore della Comunita. I locali recuperati dello "Stallo della Misericordia" , posti a piano terra, caratterizzati da soffitti voltati, sono stati destinati a mostre e attivita espositive, di cui questa importante pubblicazione vuole essere prima testimone, mentre al piano superiore e presente una sala riunioni, utile anche da Sala Consiliare, con locali accessori. Anche se l'edificio non presenta caratteristiche architettoniche di alto pregio e sicuramente una parte importante della storia di Bariano.
La prima menzione di una chiesa a Bariano dedicata ai santi
Gervasio e Protasio
e da ricercarsi in un documento datato
1148
nel quale si dice che il cardinale Guidone da Somma la attribui alla
diocesi di Bergamo
; era compresa nella pieve foraniale di Fara. In un secondo momento, le fonti non specificano quando, la suddetta chiesa fu declassata a campestre e il suo precedente titolo venne traslato a quella di San Bartolomeo in paese. La parrocchiale passo nel
1565
alla vicaria di Ghisalba, mentre nel
1574
ne costitui una autonoma. Dalla relazione della
visita pastorale
del
1575
dell'arcivescovo di
Milano
Carlo Borromeo
s'apprende che la parrocchiale era sempre dedicata a San Bartolomeo, che la chiesetta dei Santi Gervasio e Protasio era stata rifatta da non molto tempo e che entrambe erano ritornate nella vicaria di Ghisalba. Da quanto scritto in un documento di poco posteriore si intuisce che la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio aveva assunto il titolo di comparrocchiale.
Nel
1667
la parrocchia di Bariano risulta aver ripreso l'antico nonche attuale titolo dei Santi Gervasio e Protasio. Nel
1734
la chiesa entro a far parte della vicaria di
Mornico
. La nuova parrocchiale venne costruita tra il
1743
e il
1750
sul luogo dell'antica chiesa di San Bartolomeo; il
campanile
fu eretto nel
1757
. Nel
1820
la chiesa passo alla vicaria di Spirano e la consacrazione venne impartita dal vescovo
Pier Luigi Speranza
il 28 aprile
1868
. La parrocchiale fu ceduta nel
1923
alla vicaria di
Romano di Lombardia
e nel
1971
, in seguito alla riorganizzazione territoriale della diocesi, alla neo-costituita zona pastorale IX. Infine, nel
1979
venne aggregata al vicariato di Ghisalba-Romano.
EPOCA ROMANA:
Il borgo trae origini da un gentilizio denominato ≪BARIUS≫. Un'iscrizione testimonia che nella localita era dominante la tribu Voturia, alla quale era ascritta
Bergamo
ed il suo territorio, mentre
Cremona
era ascritta alla tribu Aniense.
VI SEC
.
DC:
Nella localita tra Bariano,
Fornovo
e
Mozzanica
, subito dopo la fine della guerra con i
goti
(anno 553), erano stati collocati alcuni
limitanei
bizantini (militari-agricoltori di origine greca).
840
: In un documento del 27 aprile compare un personaggio di nome "Romaldus", che risulta essere quasi certamente il progenitore illustre della famiglia ≪da Bariano≫ che dominera la scena storica della zona un secolo piu tardi. Nello stesso anno viene citato per la prima volta un antico ≪
vicus
≫ romano, Avvilga o Averga, che diviene pieve cristiana in epoca altomedioevale, per poi scomparire in epoca medioevale. Era ubicato nella zona dove attualmente sorge l'ex convento dei Carmelitani.
885
: Il personaggio "Gregorius de Barriano" e citato in un documento del 22 marzo; e la prima volta che il nome del borgo compare in un documento. Il nome comparira ancora piu volte negli anni successivi.
976
: Il piu illustre personaggio della famiglia ≪Da Bariano≫, ROGIERO I, sposa Ermengarda, appartenente ad una vecchia famiglia di giudici pavesi, ed entra in possesso dei molti beni nel territorio di
Lodi
.
977
: Rogiero I di Bariano, Signore delle terre barianesi, definito ≪fidelis noster≫ dall'Imperatore
Ottone III
, risulta essere Vassallo del
vescovo di Cremona
Odelrico.
SECOLO XI:
Il borgo continua il suo periodo di grande importanza storica, destando l'attenzione dei regnanti. Il suo territorio faceva parte del demanio dell'Imperatore che, volta a volta, lo concedeva in feudo ai suoi fedeli. Nell'anno 1037 e citato per la prima volta il ≪castrum≫, cioe il luogo fortificato, edificato solamente dopo il 1022. E in atto per tutto il secolo il tentativo del vescovo di Cremona di prendere possesso del borgo.
1018
: Una parte delle terre di Bariano, di proprieta di Imiza figlia di Rogiero I, furono cedute tramite Giovanni, prete della chiesa SS. Tecla e Pelagia, al vescovo di Cremona Landolfo.
1037
: Rogiero II, nipote di Rogiero I, con atto del 14 maggio, cede tutte le case e le terre che possedeva in Bariano a Rotepaldo di
Sergnano
, probabile intermediario del vescovo di Cremona Ubaldo. Alcuni anni piu tardi (1041) Rogiero rinuncio anche al titolo avito ≪de Bariano≫. Il borgo passo cosi totalmente nelle mani del vescovo di Cremona.
SECOLO XII:
Questi cento anni sono caratterizzati da terribili lotte per il potere temporale sulle terre di pianura tra il vescovo di Cremona e quello di Bergamo. Nella lotta si inseriscono anche i Milanesi, che tuttavia ne rimangono ben presto e definitivamente esclusi.
1123
: La corte di Bariano, con quelle di
Fornovo
e
Mozzanica
, proprieta del vescovo di
Cremona
Oberto, viene temporaneamente ceduta, con atto di investitura, ai milanesi Guido, figlio di Ottone, e Pietro figlio di Ariprando Visconti.
1129
: Il vescovo Oberto investe delle sopraddette terre i conti Guido figlio di Arioaldo, e Ardizzo, figlio di Alberto da
Melegnano
.
1144
:
Papa Lucio II
, dal Laterano il 17 marzo, conferma al vescovo di Cremona Oberto il possesso ed i diritti della corte di Bariano.
1148
: La sentenza arbitrale del Cardinale Guidone da Somma, legato al Pontefice
Eugenio III
, stabilisce espressamente che le terre e la chiesa di Bariano appartenevano al
vescovo di Bergamo
.
1160
: L'Imperatore
Federico Barbarossa
dona al
vescovo di Cremona
i beni di numerose persone nelle corti di Bariano,
Fornovo
,
Mozzanica
,
Rivoltella
e Carenzo, e fa divieto agli uomini di
Caravaggio
di transitare su queste terre e di estrarvi acqua.
1176
: Un documento dell'Acta Cremonae descrive i redditi per i beni ecclesiastici che il
vescovo di Cremona
riscuoteva in
Fornovo
e nella sua plebania; tra di essi figura anche Bariano.
1183
: Anche i Milanesi avanzano pretese sulla corte di Bariano; la
pace di Costanza
, firmata il 25 giugno; assegna tuttavia il borgo ai Bergamaschi.
SECOLO XIII:
Continuano per tutto questo secolo le lotte tra il vescovo di Cremona e quello di Bergamo per il potere sulle terre di pianura. Lentamente tuttavia, almeno per il borgo di Bariano, il predominio passa ai bergamaschi.
1260
: La chiesa di Bariano risulta soggetta alla pieve di Fara Olivana, della
diocesi di Bergamo
.
1263
: Lo Statuto di
Bergamo
cita Bariano come territorio a mezzogiorno della Porta S. Stefano.
1271
: Il vescovo ed il Comune di Cremona avanzano ancora pretese di dominio sulle terre di Bariano. Gli ambasciatori cremonesi infatti presentano formali proteste al Consiglio Comunale di Bergamo per le opere di delimitazione dei confini intraprese dai bergamaschi. Erano infatti stati iniziati i lavori di scavo per il
Fosso Bergamasco
.
1273
: Le corti di Bariano, di
Mozzanica
, e di Calcio, sono descritte in una copia dello statuto di Cremona, autenticata dai notai Basano de' Roberti e Giovanni Hermizani.
SECOLO XIV:
Cambiano notevolmente le situazioni politiche generali; scompaiono definitivamente le lotte ecclesiastiche per il potere temporale sulle terre di pianura; la storia concede ormai il predominio alle grandi potenze, sorrette da organizzati eserciti e dalle prime armi da fuoco.
1320
: Fu costruita la Roggia Ragnola, che nasceva in territorio di
Morengo
, ed attraverso il territorio di Bariano, scendeva ad alimentare il mulino di
Caravaggio
. Essa fu per molti secoli il pomo della discordia tra gli abitanti di Bariano e la comunita di
Caravaggio
.
1335
:
Azzone Visconti
occupa la terra di Bariano e quelle circostanti fino a
Romano
, che ne diviene la roccaforte.
1376
: La grande famiglia
Suardi
, bergamasca, risulta infeudata, da parte dei
Visconti
, della terra e del castello di Bariano, insieme con altri numerosi castelli.
SECOLO XV:
Si affaccia sulla storia territorio barianese, per la prima volta, la
Repubblica Veneta
. Dopo alcuni decenni di guerre, la repubblica conquista il dominio, in modo pressoche definitivo, alla meta del secolo. Si fonda il luogo pio detto ≪La Misericordia≫ a beneficio dei poveri.
1407
: Pandolfo Malatesta aveva conquistato il dominio del borgo a danno dei
Suardi
.
1408
: Il Malatesta restituisce, per ragioni politiche, Bariano a Pietro Suardi. Questa famiglia era al comando dei
ghibellini
bergamaschi.
1428
: A seguito della
pace di Ferrara
il castello di Bariano e incorporato nel dominio della
Repubblica Veneta
; comandava il castello Gentilino Suardi.
1431
: Gentilino Suardi, Signore delle terre di Bariano, e condannato alla confisca di tutti i suoi beni ed al bando perpetuo per ribellione contro lo Stato Veneto.
1435
: La Repubblica Veneta vende i beni, confiscati al ribelle Suardi, a Fedrighino Rivola, appartenente ad una illustre famiglia bergamasca.
1440
: Il territorio e conquistato dall'esercito veneto agli ordini di
Francesco Sforza
.
1441
: Bariano ed i paesi circostanti sono riconquistati dai
Visconti
per merito di Niccolo Piccinino. La
pace di Cavriana
conferma i Milanesi nel possesso di Bariano.
1443
: A seguito della espulsione delle famiglie piu influenti della Val Brembilla ad opera della Repubblica Veneta, a Bariano e Gera d'Adda si insediano i vari nuclei della grande famiglia Carminati.
1446
: Il territorio e nuovamente conquistato dai veneziani nel mese di ottobre e rimane sotto il controllo del provveditore Giacomo Antonio Marcello.
1448
: Nei pressi di Bariano si accampa l'esercito veneto agli ordini di
Bartolomeo Colleoni
, che affronta il 15 settembre l'esercito milanese accampato a
Caravaggio
, ma subisce una rovinosa sconfitta.
1453
: L'esercito milanese di
Francesco Sforza
, agli ordini di Bartolomeo Colleoni conquista Bariano e tutta la pianura bergamasca fino alla
Val Calepio
.
1454
: La
pace di Lodi
stipulata il 9 aprile decreta i confini definitivi tra la Repubblica Veneta e lo Stato di Milano di
Francesco I Sforza
. Il confine e stabilito lungo il fosso bergamasco; Bariano, situato immediatamente a nord del confine, entra a far parte del territorio della
Repubblica Veneta
.
1480
: Fermo Furnio di Caravaggio, arciprete di Bariano, dona ai Padri Carmelitani dell'Osservanza due cappelle nella sua terra e precisamente quelle dedicate a Santa Maria ed a
San Giovanni Battista;
sei anni piu tardi i Carmelitani vi erigevano un Monastero, avendo le guerre impedito che lo si erigesse prima.
1483
: Nell'ottobre
Ludovico Sforza
Duca di Bari e Governatore di Milano in nome del nipote
Gian Galeazzo Sforza
s'impadronisce della pianura bergamasca da
Urgnano
a
Romano
, compreso Bariano.
1484
: Il 7 agosto la
Repubblica Veneta
recupera il possesso dei suoi territori.
SECOLO XVI:
II secolo fu caratterizzato, fin dai primi anni, dall'apparire sulla scena politica dei grandi stati europei, desiderosi di dominare e condizionare i piccoli stati italiani. Gli eserciti disponevano ormai delle grandi artiglieri di campagna. I piccoli borghi, come Bariano, erano ormai meno importanti e dovevano passivamente subire queste lotte e i soprusi che inevitabilmente ne derivavano.
1509
:
Carlo d'Amboise
, Signore di Chaumont e di Meillan, regio Luogotenente in Italia, a seguito della
Battaglia di Agnadello
del 14 maggio, viene investito il 10 giugno da
Luigi XII
, Re di Francia e Duca di Milano, della pianura bergamasca, di altre terre della
Valle Imagna
, della
Valle Seriana
, di
Lovere
ed altre terre. La donazione fu convalidata dal Senato di Milano il 24 luglio.
1512
: A seguito dei nuovi accordi internazionali, tutto il territorio ritorna sotto il dominio della
Repubblica Veneta
.
1531
: Nel convento dei Carmelitani ha luogo il Capitolo Generale della Congregazione Generale di Mantova.
1570
: La chiesa parrocchiale dei santi
Gervasio e Protasio
, che sorgeva fuori dall'abitato, incomoda ed in rovina, viene abbandonata.
SECOLO XVII:
Gli avvenimenti politici generali si sono ormai stabilizzati in un equilibrio garantito dai grandi eserciti e dalle grandi armi da fuoco. Bariano fa ormai parte stabilmente della Repubblica Veneta.
1602
: Le cronache locali segnalano al 30 giugno una terribile grandinata che rase al suolo tutti i raccolti, recidendo persino i gambi ed i rami degli alberi. Nell'inverno successivo il territorio fu infestato dai lupi che scendevano lungo i boschi del
Serio
, attaccando bestie ed uomini.
1610
: Il cavaliere Antonio Rivola, nobile di questa terra, discendente di quel Fedrighino Rivola che nel 1435 era divenuto signore di Bariano, provvede a far demolire l'antica chiesa parrocchiale abbandonata nel 1570, ed ordina che sia costruito in sua sostituzione l'oratorio campestre della SS. Annunciata.
1613
: Le truppe spagnole alloggiate nella Geradadda il 13 novembre entrano in Bariano e lo mettono a sacco, asportando viveri e gli arredi sacri delle chiese. La popolazione era fuggita in mezzo ai boschi; tuttavia alcuni borghigiani erano stati fatti prigionieri al fine di ricevere denaro in cambio della loro vita.
1617
: Don Pedro di Toledo, Governatore di Milano, nel mese di ottobre, inviava il proprio esercito sulle terre della Repubblica, saccheggiando Bariano ed altre terre vicine.
1630
: Anche Bariano subisce le conseguenze della terribile pestilenza, resa famosa dal
Manzoni
nei
Promessi Sposi
.
SECOLO XVIII:
Il settecento e un secolo molto tormentato, con grandi calamita naturali, grandi iniziative architettoniche, e sconvolgimenti politici, che porteranno alla scomparsa di quella grande civilta rappresentata dalla Repubblica Veneta.
1714
: Si segnala una grave malattia epidemica negli animali bovini ed equini, definita un vero flagello.
1726
: Iniziano in questo periodo le malattie
malariche
causate dalle risaie impiantate nel territorio di
Caravaggio
,
Fornovo
e
Masano
, oltreche dai campi coltivati a marcita perenne.
1743
: Si inizia la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, sul luogo stesso dove sorgeva l'antica chiesa di S. Bartolomeo, ad opera di Mastro Antonio Ganalli di
Brignano
. La nuova chiesa si rendeva agibile nel 1750, ma venne consacrata solamente nel 1868 col titolo antico dei Santi
Gervasio e Protasio
.
1757
: Si costruisce il campanile della nuova parrocchiale, sopra un'area donata dai conti Albani.
1770
: Il governo della Repubblica Veneta decreta la soppressione del Convento dei Carmelitani, requisendone i beni; sei anni piu tardi l'edificio, con asta pubblica, viene acquisito dalla famiglia Imberti di
Cologno
.
1783
: Inizia un periodo di gravi calamita naturali; ad una grave carestia di questo anno, si succedono due violentissimi terremoti con danni alle abitazioni l'8 aprile 1786, il 16 e 28 giugno 1802.
1797
: Anche Bariano, a seguito delle note vicende storiche seguite alla
rivoluzione francese
ed alla presa di potere di
Napoleone Bonaparte
, entra a far parte della
Repubblica Cisalpina
.
SECOLO XIX:
E il secolo della dominazione austriaca, delle guerre risorgimentali, della ferrovia e dell'industrializzazione; e l'inizio dell'era moderna.
1802
: Un terribile terremoto provoca gravi danni alle costruzioni del borgo; a
Romano
un angelo in pietra cade dalla facciata della chiesa parrocchiale uccidendo un uomo.
1815
: Su una popolazione di 800 persone, 650 risultano ammalate di
malaria
; i morti furono 32. Dopo un primo decreto di distruzione delle risaie della zona in data 9 marzo 1816, la Comunita di Bariano otteneva un decreto definitivo il 5 giugno 1866.
1832
: Con testamento in data 24 giugno il nobile Francesco Grattaroli fonda il Luogo Pio Grattaroli dei Poveri Infermi.
1859
: Il giorno di
Pentecoste
transita da Bariano, proveniente da
Morengo
, la quinta divisione dell'esercito italiano, agli ordini del Generale
Domenico Cucchiari
.
1860
: Viene demolita la chiesa di Santa Maria de' Neveri, nell'ex Convento dei Carmelitani. Era in pieno corso la gravissima malattia della ≪crittogama delle viti≫ e della ≪atrofia dei bachi da seta≫ che portera alla disperazione ed alla fame un grande numero di famiglie di contadini.
1867
: Una terribile epidemia di
colera
colpisce a Bariano 64 persone, con 39 morti.
1878
: Si inaugura il 5 maggio la nuova ferrovia Treviglio-Rovato, che transita sul territorio di Bariano.
1915
: Giunge anche a Bariano la
corrente elettrica
, proveniente da
Fornovo
.
[11]
Abitanti censiti
[12]
Periodo di riferimento 1575-2008.
[11]
Periodo
|
Nome
|
1575-1593
|
Giulio de Rondis
|
1593-1598
|
Gio. Batta Dantio di Pandino
|
1598-1613
|
Fabio de Apibus
|
1613-1629
|
Federico Trinello
|
1629-1634
|
Antonio Castello
|
1634-1654
|
Pietro Cividino
|
1654-1668
|
Jacopo Antonio Caniana di Romano
|
1668-1687
|
Alessandro Locati
|
1687-1688
|
Cristoforo de Bissolis
|
1688-1703
|
Battista Facchi
|
1703-1746
|
Gio. Antonio Vitalba
|
1746-1803
|
Franco Giuseppe Vitalba
|
1803-1826
|
Luigi Carrara
|
1826-1836
|
Pietro Baronchelli
|
1837-1860
|
Luigi Valoti
|
1860-1869
|
Carlo Fumagalli
|
1869
|
Giuseppe Baizini
|
1869-1881
|
Antonio Adobati
|
1881-1891
|
Vincenzo Busti
|
1891-1905
|
Bernardo Carsana
|
1906-1912
|
Giovanni Ferrari
|
1912-1934
|
Luigi Paganessi
|
1935-1950
|
Adamo Telini
|
1951-1972
|
Alessandro Ceresoli
|
1972-1982
|
Giovanni Albani Rocchetti
|
1982-2008
|
Alessandro Longo
|
- ^
a
b
Ministero dell'Interno,
Comune di Bariano - Risultati scrutinio
, su
elezioni.interno.gov.it
.
URL consultato il 29 maggio 2019
(archiviato dall'
url originale
il 29 maggio 2019)
.
- ^
Comune di Bariano - Statuto
- ^
Informazioni dal "vecchio" sito del Comune di Bariano su web.archive.org
- ^
a
b
Dato Istat
- Popolazione residente al 28 febbraio 2024 (dato provvisorio).
- ^
Classificazione sismica
(
XLS
), su
rischi.protezionecivile.gov.it
.
- ^
Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia
(
PDF
), in
Legge
26 agosto 1993, n. 412
, allegato A
,
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
, 1º marzo 2011, p. 151.
URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2017)
.
- ^
Il toponimo dialettale e citato nel libro-dizionario di
Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di),
Dizionario italiano-bergamasco
, Torre Boldone, Grafital, 2001,
ISBN
88-87353-12-3
.
- ^
AA. VV.,
Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani.
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ISBN
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