Bandiera della Regione Siciliana
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![Bandiera della Regione Siciliana](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/84/Sicilian_Flag.svg/280px-Sicilian_Flag.svg.png) |
Soprannome
| Trinacria
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Proporzioni
| 3:5
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Simbolo FIAV
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Colori
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Pantone
123
Pantone 186
Pantone 138
Pantone
250
Pantone Process Black
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Tipologia
| regionale, di ente subnazionale e culturale
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Adozione
| 2000
(nascita
1282
)
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Ente
| Sicilia
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Manuale
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La
bandiera della Sicilia
e la
bandiera
ufficiale della
Regione Siciliana
, regione a
statuto speciale
.
La bandiera, le cui origini risalgono al
regno di Sicilia
nel
XIII secolo
, e stata adottata ufficialmente, su proposta dell'allora presidente dell'
Assemblea regionale siciliana
Nicolo Cristaldi
, con la legge regionale 4 gennaio 2000 n. 1, e viene esposta in tutti gli edifici pubblici siciliani
[1]
.
La bandiera siciliana ha avuto sempre come simboli distintivi la
triscele
e il
gorgoneion
.
La
triscele
, comunemente chiamata anche
trinacria
, e lo storico simbolo della Sicilia. Si tratta della raffigurazione di un essere con tre gambe (dal
greco
τρισκελ?? appunto). E un simbolo di origine Neolitica, e ha una storia articolata e complessa; essa e similare a simboli di altre civilta antiche come i Celti, e di diverse aree geografiche del pianeta, dal centro America, alla Mesopotamia e all'India.
Dopo il ritrovamento di una
triscele
nella zona di Agrigento, a
Palma di Montechiaro
, sarebbe da accreditare in particolare l'ipotesi dell'origine minoica delle prime civilta sull'isola, a conferma di quanto racconta Omero, e cioe che Minosse, partito da Cnosso all'inseguimento di
Dedalo
, sbarco in Sicilia
[2]
. Questa Triscele di terracotta e conservata presso il
Museo Archeologico di Agrigento
.
L'altro simbolo della bandiera intersecato con la triscele e il
gorgoneion
, ovvero la testa della Gorgone (comunemente chiamata Medusa), i cui capelli erano serpenti.
I serpenti di Medusa divennero poi delle
spighe
di grano. Cio e legato alla fase dei Romani nell'isola. Il grano e simbolo di fertilita perche la
Sicilia
fu la prima provincia e "granaio" di
Roma
[3]
.
La bandiera venne utilizzata per la prima volta nel
1282
nella
Rivoluzione del Vespro
dai siciliani, volendo simboleggiare l'unita della
Sicilia
nello scacciare gli
Angioini
.
Il significato dei colori, posizionati in ordine inverso rispetto alla odierna bandiera della Regione Siciliana, simboleggerebbe l'unione dei colori comunali di
Palermo
(capofila nelle ribellioni) e
Corleone
(in ordine, rosso e giallo), unitisi per primi nella rivoluzione che vedeva i Siciliani fronteggiare gli Angioini. Palermo era la capitale sin dal tempo dell'
Emirato di Sicilia
, Corleone era importante centro agricolo e civile dell'entroterra di Sicilia
[4]
.
Nel
1296
, con l'ascesa di
Federico III
, sul trono di Sicilia, viene introdotta quella che sara la
bandiera del Regno di Sicilia
fino al
1816
. Il vessillo si presenta con una
inquartatura in decusse
, ovvero in
croce di Sant'Andrea
[5]
: al 1° e al 4°
quarto
sono poste le
barre d'Aragona
, mentre, al 2° e al 3° quarto, campeggiano,
affrontate
o rivolte verso il
pennone
, le
aquile
di
Svevia-Sicilia
[6]
[7]
.
Nella
rivoluzione del 1848
, precisamente il 27 maggio, la
Trinacria
, posta al centro del
tricolore
italiano, fu adottata quale simbolo dell'isola dal Parlamento siciliano:
≪Il Parlamento decreta: Che da qui innanzi lo stemma della Sicilia sia il segno della Trinacria senza leggenda di sorta.
Fatto e deliberato in Palermo li 28 marzo 1848.≫
La triscele fu usata anche sull'elmetto della
Guardia nazionale siciliana
tra il 1848 ed il 1849.
Lo stesso simbolo fu poi brevemente riutilizzato dai comitati rivoluzionari, ed in seguito dalle amministrazioni dell'isola nel
1860
sotto l'amministrazione di
Garibaldi
, durante la
spedizione dei Mille
[8]
, ma venne sostituita un mese dopo dalla bandiera del Regno d'Italia con Decreto Dittatoriale n. 43 del 17 giugno 1860.
Nel
1944
il
Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
adotto una bandiera
tagliata
di rosso e di giallo, come simbolo del separatismo siciliano.
L'
Assemblea regionale siciliana
nel
1990
approvo l'adozione di stemma e gonfalone, e nel
2000
dell'attuale bandiera.
Il gonfalone
La bandiera e costituita, secondo la legge, da "un drappo di forma rettangolare che al centro riproduce lo stemma della Regione siciliana, con dimensioni pari a tre quinti dell'altezza della bandiera, formato da uno scudo alla francese raffigurante al centro la
triscele
color carnato, con il
gorgoneion
e le spighe. Il drappo ha gli stessi colori dello stemma: rosso aranciato e giallo".
Lo stemma ed il
gonfalone della Regione
sono stati adottati con la legge regionale 28 luglio
1990
n. 12 approvata dall'
Assemblea regionale siciliana
, su proposta del parlamentare regionale e storico
Giuseppe Tricoli
.
Nel gonfalone sono presenti lo stemma normanno, quello svevo, la triscele e quello aragonese.
Lo stemma e costituito da uno scudo alla francese raffigurante al centro la triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe, in campo trinciato color rosso aranciato e giallo.
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Stendardo di un movimento politico con aspirazioni indipendentiste, che non ha mai esercito una sovranita territoriale sull'isola.
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Stendardo di una organizzazione armata illegale periferica al
Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
, che non ha mai esercito una sovranita territoriale sull'isola.
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Bandiera provvisoria realizzata dalla Regione Siciliana nel 1995 dopo la richiesta del Presidente
Oscar Luigi Scalfaro
di esporre le bandiere di tutte le regioni italiana in una sala del Quirinale. Sebbene utilizzata in un ruolo istituzionale, questa bandiera non fu mai formalmente approvata dalla Giunta Regionale Siciliana; cfr.
Bandiere delle regioni italiane
, su
digilander.libero.it
.
URL consultato il 21 settembre 2021
.
- ^
La Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
- ^
R. Graves,
I miti greci
, 1955, trad. di E. Morpurgo, Milano 1983, 92 h-j, pp. 284-285. Ma il mito e avvalorato dai ritrovamenti archeologici che fanno sospettare che la cultura autoctona Siciliana dei Sicani avesse profonde radici Minoiche; vedi ad esempio: L. Bernabo Brea,
La cultura di Castelluccio in Sicilia, in Eolie, Sicilia e Malta nell'eta del bronzo
, in ≪Kokalos≫ XXII-XXIII, 1976-1977, tomo I, pp. 40-67 ovvero V. La Rosa, a cura di,
Le presenze micenee nel territorio siracusano
, Padova 2004 ovvero S. Tusa,
La Sicilia nella preistoria
, Palermo 1999, pp. 348
et passim
.
- ^
https://www.treccani.it/enciclopedia/le-province-europee-dell-impero-romano-le-grandi-isole-al-centro-del-mediterraneo-sicilia-sardegna-corsica_(Il-Mondo-dell'Archeologia)/
- ^
https://www.cristina-sicilyguide.it/2022/02/18/bandiera-della-sicilia/
- ^
(
ES
) Faustino Menendez-Pidal y de Montes,
El escudo de Espana
, Madrid, Faustino Menendez Pidal Ed., 2004, p. 149,
ISBN
84-88833-02-4
.
- ^
Giacomo C. Bascape, Marcello Del Piazzo, Luigi Borgia,
Insegne e simboli: araldica pubblica e privata medievale e moderna
, Roma, Pubblicazioni degli Archivi di Stato: Ministero per i beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici, 1983, p. 1032.
- ^
(
EN
) Byron McCandless, Gilbert Hovey Grosvenor,
Our flag number: with 1197 flags in full colors and 300 additional illustrations in black and white
, in
National Geographic Magazine
, Volume 32, Edizione 4, 1917, p. 391.
- ^
Nino Aquila,
1860-'62 : Garibaldi ed i “Mille? in Sicilia. Documenti storici e riflessi storico-postali dell'evento
, in
Notiziario della associazione sanitari italiani filatelisti A.S.I.F.
, anno XI, n. 9, settembre 1970, pp. 40-46.