L'
audio stereofonico
o
audio multicanale
[1]
[2]
e il sistema di diffusione dell'
audio
attraverso
flussi informativi
elettronici
distinti, ognuno dei quali fornisce un diverso contenuto
sonoro
riprodotto da un diverso
diffusore acustico
posizionato nell'ambiente d'ascolto
[3]
secondo regole prestabilite.
L'utilizzo dell'aggettivo "stereofonico" nell'espressione
audio stereofonico
deriva dal fatto che l'audio e destinato a implementare la
stereofonia
, una
tecnica
di riproduzione/registrazione del
suono
piu evoluta della
monofonia
[4]
e finalizzata a conferire
spazialita
al suono, quindi finalizzata a conferire maggiore realismo al suono in quanto in natura esso ha quasi sempre origine da molteplici punti spaziali. L'utilizzo dell'aggettivo "multicanale" nell'equivalente espressione
audio multicanale
deriva invece dal fatto che il singolo flusso informativo elettronico e chiamato
canale audio
(o, se chiaro il contesto audio, semplicemente canale)
[5]
.
La denominazione numerica che descrive l'audio multicanale prevede fino a 3 numeri e divisi tra loro tramite il punto, il primo numero descrive il numero di diffusori audio ad ampio spettro, il secondo numero descrive il numero di diffusori per l'effetto subwoofer, mentre l'ultimo numero rappresenta i diffusori da soffitto (dall'alto verso il basso) o virtualizzati attraverso la riflessione di diffusori da pavimento/parete che puntano al soffitto, attualmente la soluzione piu sofisticata e il 7.1.4.
[6]
Sebbene le espressioni
audio stereofonico
e
audio multicanale
siano del tutto equivalenti, e diffuso un loro uso diversificato. Solitamente infatti si parla di
audio stereofonico
per indicare l'audio 2.0, cioe a due canali, mentre
audio multicanale
per indicare audio con un numero di canali maggiore di due. Questo uso diversificato nasce dal fatto che l'audio 2.0 e l'implementazione di gran lunga piu diffusa e utilizzata dell'audio stereofonico, quindi per indicare specificatamente tutti gli altri sistemi con piu di due canali si utilizza l'espressione
audio multicanale
.
L'audio multicanale ha trovato applicazioni inizialmente in campo cinematografico per l'esigenza di spettacolarizzare le
colonne sonore
e gli effetti sonori dei film. Durante gli
anni 1970
fu elaborata una soluzione multicanale dedicata alla riproduzione musicale nota come
quadrifonia
, che pero non duro a lungo. Dopo il boom dell'
home theater
, sono nate nuove proposte di soluzioni multicanale dedicate alla musica.
Si dice che
[7]
Francis Ford Coppola
, per la famosa scena degli elicotteri in
Apocalypse Now
, abbia impiegato piu tempo al
mixer audio
che alla cinepresa: questo aiuta a capire quanto un audio ben realizzato sia determinante ai fini del coinvolgimento dello spettatore, e quanto sia importante per un regista assicurarsi che lo spettatore percepisca l'opera esattamente come lui l'aveva concepita.
Il primo a intuire l'importanza di questo concetto fu
Walt Disney
, che nel
1942
ideo il sistema ottico a 4 canali Fantasound
[8]
adottato per la pellicola
Fantasia
, esempio ideale di come una colonna sonora di qualita (sia artistica che tecnica) possa diventare parte integrante, se non addirittura protagonista, di un'intera opera.
Negli anni successivi si assistera a numerose varianti di sistemi audio multicanale, molto spesso legate a film altamente spettacolari.
Cinerama
,
Cinemascope
e
Todd-AO
sono alcune delle soluzioni che hanno sviluppato il formato visivo e, parallelamente, hanno contribuito all'evolversi del formato sonoro. Tutte le soluzioni adottate dopo il Fantasound erano basate su piste magnetiche, producendo buoni risultati ma costi di produzione e manutenzione elevati.
Il problema fu risolto in maniera ingegnosa da
Ray Dolby
, una delle figure determinanti nella storia del
multichannel
[9]
. Tecnico audio proveniente dalla compagnia
Ampex
, e gia popolare per aver messo a punto un
sistema per la riduzione del rumore di fondo
, egli riporto in auge la colonna sonora basata su pista ottica, che fino ad allora consentiva sonori monofonici e a bassa fedelta (piu o meno quella di una conversazione telefonica). Nel
1977
Dolby elaboro una codifica che consentiva di inserire quattro canali in una traccia stereofonica: oltre alle informazioni sui canali sinistro e destro, trovarono spazio le informazioni per un canale centrale, installato dietro lo schermo, e un canale posteriore, monofonico ma distribuito su due o piu diffusori. Il tutto era ottenuto senza l'ausilio di piste magnetiche, rendendo il sistema economico e retrocompatibile.
Risolvendo la perenne esigenza delle industrie di contenere i costi, il
Dolby Stereo
divenne percio lo standard per l'audio cinematografico professionale, e il suo successo venne definitivamente decretato dal suo uso nei film
Guerre stellari
e
Incontri ravvicinati del terzo tipo
.
Nel
1982
[10]
comparvero sul mercato
consumer
i primi apparecchi con il sistema
Dolby Surround
[11]
. Questi, basandosi su una registrazione stereo, riuscivano a implementare l'audio dei film inserendo un canale di
riverbero
(monofonico, ma riprodotto con una coppia di altoparlanti tipicamente posta alle spalle dello spettatore). Questo contribuiva ad aumentare il senso di coinvolgimento dello spettatore il quale, anche a casa, aveva l'impressione di trovarsi al centro dell'evento.
Pochi anni dopo, sia il sistema professionale che quello domestico vengono aggiornati: nascono il
Dolby Stereo Spectral Recording
per il cinema ed il
Dolby Pro Logic
per l'home theater. Nel sistema cinematografico viene aumentata la dinamica e diventa standard lo
LFE
(
Low Frequency Effects
), un canale separato dedicato alle basse frequenze e diffuso da un altoparlante dedicato, denominato
subwoofer
, presente anche in precedenza benche opzionale. Il sistema domestico fa passi da gigante, riducendo molto le differenze con quello cinematografico: viene aumentata la dinamica e la separazione tra canali, compare il canale centrale, riservato ai dialoghi e collocato nei pressi dello schermo, e compare anche il canale LFE, anche se opzionale.
L'introduzione dell'audio
digitale
[12]
, operata da
Sony
e
Philips
nel
1982
, porta nel mondo dell'audio multicanale dei cambiamenti radicali. La comparsa del
laserdisc
apre la
rivoluzione digitale
nell'audio multicanale grazie ai
Dolby Laboratories
e alla DTS (azienda che fino ad allora aveva operato solo nel mercato professionale), che introducono il concetto di
compressione audio
per aumentare la qualita del sonoro e il numero di canali anche in supporti a capacita limitata.
Da quel momento la competizione commerciale si sposta sull'efficienza dell'
algoritmo di compressione
, all'aumentare della quale aumenta anche lo spazio libero sul supporto, che puo essere utilizzato per altri scopi. Questi principi porteranno alla realizzazione del nuovo supporto noto come
DVD
, in grado di immagazzinare grandi quantita di informazioni anche di natura diversa (dato che una volta convertite in digitale possono essere trattate allo stesso modo) e che presenta alta qualita video, audio multicanale e/o multilingue, elevata interattivita, contenuti speciali. Il DVD consente anche la crescita del numero di canali a disposizione, fino a sei o piu e tutti "discreti", cioe incisi separatamente. La configurazione tipica di questa fase viene definita 5.1, dove "5" sta per i cinque canali principali (frontale destro, centrale e sinistro, e per la prima volta in ambito domestico anche posteriore destro e sinistro) e ".1" per il canale LFE. I sistema dominanti in ambito domestico sono Dolby AC-3 (poi denominato
Dolby Digital
),
DTS
e
MPEG Multichannel
(quest'ultimo destinato ad uno scarso successo). Si affermera il Dolby Digital, anche se il DTS, con un algoritmo di compressione meno distruttivo, incontrera il favore degli utenti piu esigenti e diventera prevalente nelle sale cinematografiche.
Il mercato dell'audio multicanale punta verso due direzioni: usando un alto livello di compressione, si puo applicare l'audio multicanale anche in campi nuovi, come la comunicazione mobile: suonerie per cellulari
surround
o videochiamata con audio multicanale. Questo genere di applicazioni, dove la qualita audio non e un parametro determinante, vedono l'affermarsi di tecniche che permettono la stereofonia virtuale, riprodotta cioe attraverso una sola coppia di diffusori, e creando il senso di diffusione sonora tramite principi di
psicoacustica
.
D'altro canto, la disponibilita di supporti piu capienti consente l'utilizzo di algoritmi di compressione meno distruttivi, elevando notevolmente la fedelta, come accade per il
DVD-Audio
e il
Super Audio CD
, che utilizzano interamente la loro capacita per l'audio multicanale, senza quindi utilizzare alcun tipo di compressione.
- ^
Audio multicanale (5.1, 6.1, 7.1)
, su
CCM
.
URL consultato il 27 settembre 2019
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Roberto Checchi,
Audio multicanale. Principi, acquisizione e riproduzione
, libreriauniversitaria.it, 2012,
ISBN
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URL consultato il 28 settembre 2019
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Paolo Poli,
Home entertainment che funziona
, Apogeo Editore, 2007,
ISBN
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URL consultato il 28 settembre 2019
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La monofonia e la prima tecnica di riproduzione/registrazione del suono implementata e utilizza un unico flusso informativo sonoro.
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Roberto Checchi,
Tecniche di produzione audio in radio, televisione e cinema
, Libellula Edizioni, 2018,
ISBN
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7.1.4 Overhead speaker setup
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, su
tecnologiamusicale
, 22 luglio 2014.
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, su
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Silviorelandini,
i formati sonori multicanale del cinema (parte seconda)
, su
tecnologiamusicale
, 24 luglio 2014.
URL consultato il 28 settembre 2019
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Le console e l'audio multicanale
, su
Tgcom24
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URL consultato il 27 settembre 2019
(archiviato dall'
url originale
il 28 settembre 2019)
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Silviorelandini,
i formati sonori multicanale del cinema (parte terza)
, su
tecnologiamusicale
, 5 agosto 2014.
URL consultato il 28 settembre 2019
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Redazione Yamaha,
L’audio multicanale dal Dolby 5.1 alle codifiche “a oggetti” - Yamaha Music Club
, su
Yamaha
, 18 marzo 2019.
URL consultato il 27 settembre 2019
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