Atella
e una
citta
di origine
osca
, una delle piu antiche della
Campania
e una delle prime ad aver ottenuto la
cittadinanza romana
.
[1]
Era attraversata dalla
via Atellana
, che la conduceva a
sud
-
ovest
a
Cuma
e a
nord
-
est
a
Capua
.
[1]
Parte del tracciato della via Atellana e conservato oggi, con lo stesso nome, nel tratto che attraversa
Frattaminore
.
[1]
Dalla citta prende nome l'
atellana
, una delle forme di spettacolo d'origine locale che influenzo il
teatro latino
.
[1]
Non se ne trova menzione su documenti precedenti alla
seconda guerra punica
, quando, sebbene fosse una citta indipendente e battesse
moneta
propria, in particolare in
bronzo
con la
leggenda
ADERL in
alfabeto osco
, risalenti probabilmente alle
guerre puniche
, era alleata con
Capua
e altre citta campane e parteggio per
Cartagine
dopo la
battaglia di Canne
(
216 a.C.
).
[2]
Fu occupata dai
Romani
nel
210 a.C.
e ridotta a
prefettura
[3]
: i sopravvissuti furono mandati in esilio e la citta fu successivamente rifondata come rifugio per i profughi provenienti da
Nocera
.
[1]
Infatti, poiche, gli abitanti di Nuceria e Acerra, si lamentavano di non sapere dove andare a vivere, in quanto Acerra era stata in parte incendiata e Nuceria completamente distrutta, essi furono inviati dal
proconsole
Fulvio Flacco
al
Senato
di
Roma
a fare le loro rimostranze.
[4]
Ai primi, gli Acerrani, venne concesso di ricostruire gli edifici incendiati; ai Nucerini si permise loro di trasferirsi ad Atella, mentre agli Atellani fu imposto di spostarsi a
Calatia
.
[4]
Nel
I secolo a.C.
Cicerone
ne parlo cosi tanto da poter essere considerato il suo
patrono
; durante il periodo
imperiale
fu un
municipium
.
[5]
Nello stesso periodo, la citta veniva rifornita da una diramazione dell'
acquedotto augusteo
che partiva dal tratto ipogeo a Capodimonte.
[6]
In
eta costantiniana
la citta fu abbellita dal
consolare
della
Campania
Gaio Celio Censorino
.
[7]
Inoltre, fra il 455 e il 456, fu devastata dai
Vandali
, al comando di
Genserico
.
[1]
Nel 536
Belisario
assedio Napoli e l'anno seguente gli Atellani furono chiamati a ripopolarla.
[8]
Nel 543
Totila
rioccupo entrambe le citta, fino al 552 quando
Narsete
sconfisse il re
Teia
nella
battaglia dei Monti Lattari
.
[8]
Nell'832
Bono di Napoli
distrusse i castelli di Acerra ed Atella, occupati dai
Longobardi
.
[9]
Nell'835
Sicardo di Benevento
assedio la stessa Napoli depredando la
Liburia
.
[10]
Fra l'841 e l'842, durante le lotte di successione tra
Siconolfo di Salerno
e
Radelchi I di Benevento
, furono distrutte Capua e Atella.
[11]
Nell'882
Landone II di Capua
si fermo ad Atella e riforni Capua.
[12]
Nell'888
Aione II di Benevento
saccheggio tutta la Liburia.
[13]
Nell'888
Atenolfo I di Capua
, dopo essere stato sconfitto da
Atanasio II di Napoli
presso il fiume
Clanio
, si rifugio ad Atella.
[14]
Il declino della citta comincio quando
la sua diocesi
fu trasferita nella vicina citta
normanna
di
Aversa
nel
1030
.
[1]
Le rovine della citta, consistenti in case private, numerose tombe e il
giardino di Virgilio
, sono oggi conservate sui siti dei
comuni
di
Frattaminore
(piu precisamente nella parte corrispondente al capoluogo del comune di Pomigliano d'Atella, soppresso con Decreto Regio del 15/05/1890),
Orta di Atella
,
Sant'Arpino
e
Succivo
.
[5]
Di questi, Orta di Atella, Sant'Arpino e Succivo hanno costituito, durante il fascismo, il comune di
Atella di Napoli
. Questi paesi, inoltre, sono soci fondatori dell'Associazione dei Comuni atellani, cui si sono aggiunti di recente i comuni di
Cesa
e
Gricignano di Aversa
.
[15]
Il Comune di
Orta di Atella
ad inizio 2012 ha lasciato l'Unione.
[16]
Alcuni studiosi ritengono che il territorio di Atella fosse piu vasto e comprendesse anche i suoli oggi occupati da parte degli abitati di
Cesa
,
Caivano
,
Sant'Antimo
e la
frazione
Fratta Piccola del soppresso comune di Pomigliano d'Atella; altri a questi comuni aggiungono addirittura
Afragola
,
Casavatore
,
Casoria
e i quartieri dell'area settentrionale di
Napoli
.
[5]
Nel 1978 viene fondato l'Istituto di Studi Atellani, ente dotato di personalita giuridica, di rilevante interesse regionale, con lo scopo di incentivare gli studi sull'Antica Atella e le fabulae, raccogliendone e conservandone ogni testimonianza e diffondendo il tutto mediante pubblicazioni.
[17]
A Succivo e situato il
museo archeologico dell'Agro Atellano
, istituito all'inizio degli
anni 2000
.
Nel marzo del 2012 per far riaffiorare il ricordo dell'antica citta della Campania, centro di cultura e patria delle famose "Fabulae Atellanae" nasce Atella Multimedia, associazione culturale con lo scopo di diffondere la cultura mediante le nuove tecnologie e la multimedialita.
[18]
Nel luglio del 2012 la medesima associazione fonda Atella.TV,
[19]
la
Web TV
della cultura.
[18]
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URL consultato il 26 settembre 2019
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il 4 marzo 2016)
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Atella.TV, la Web TV della Cultura
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URL consultato il 29 ottobre 2012
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