Antonio del Pollaiolo
Ercole e l'idra
, Firenze, Uffizi
Antonio del Pollaiolo
o
Antonio Benci
(
Firenze
,
1431
circa ?
Roma
,
4 febbraio
1498
) e stato un
pittore
,
scultore
e
orafo
italiano
.
Fu discepolo di
Domenico Veneziano
, ma subi una forte influenza artistica da
Donatello
e da
Andrea del Castagno
.
Ebbe un fratello minore,
Piero del Pollaiolo
(
1441
/
1442
- post
1485
), anche lui noto artista.
Spazio dalla
pittura
alla
scultura
all'
oreficeria
, esprimendo le
arti
come strumento per esternare il suo stile, che sovente minimizzava la rappresentazione in se, per uscire prepotentemente.
La sua bottega fu una delle piu importanti ed interessanti a
Firenze
, ed era in competizione con quella di un altro grande maestro:
Andrea del Verrocchio
.
Presso Antonio erano impiegati numerosi apprendisti e collaboratori, impegnati nella produzione di statue, dipinti, opere a rilievo e anche manufatti tessili.
Battaglia di dieci uomini nudi
, 1471-72
L'attivita del Pollaiolo dimostra chiaramente la sostanziale indifferenza dell'ambiente artistico fiorentino verso le influenze provenienti dall'esterno; gli artisti locali, ad esempio, si disinteressarono quasi del tutto delle proposte di
Piero della Francesca
, che pure si era formato in citta (dal mese di febbraio del 1439) frequentando la bottega di
Domenico Veneziano
e rielaborando poi secondo i suoi personali ideali il linguaggio di Masaccio e di Brunelleschi.
Cio che invece caratterizza maggiormente le opere del Pollaiolo si mostra in perfetto contrasto con lo stile di Piero, che attraverso la sua ricostruzione assolutistica e simbolica del mondo, aveva cercato di offrire certezze di valori immutabili, celando quanto di mutevole possa esistere nella natura.
Antonio, invece, tese sempre ad esaltare questa mutevolezza, il divenire incessante di ogni cosa rappresentato attraverso la riscoperta del dinamismo dell'arte classica. Egli comprese infatti che gli antichi non si erano semplicemente limitati a raffigurare corpi ben proporzionati, solidi e plastici, ma anche a rendere il senso di movimento delle loro azioni: ecco perche i tratti distintivi dello stile del Pollaiolo sono il marcato linearismo, in continuita con quella che era stata la corrente dominante tra gli artisti gia dai tempi di
Filippo Lippi
e
Andrea del Castagno
, ed il grande dinamismo delle figure.
Egli uni allo studio delle proporzioni antiche una profonda conoscenza dell'
anatomia umana
, per conferire ai suoi personaggi maggiore coerenza e credibilita; un primo esempio in questo senso e dato dalla
Battaglia dei nudi
, un'
incisione
su
rame
, di cui un esemplare si conserva al
Museum of Art di Cleveland
, Stati Uniti. La scena non ha un senso preciso, se non quello di presentare un repertorio di figure nel corso di un'azione di guerra e riunite in un insieme ben bilanciato. La propensione dell'artista verso il linearismo risulta evidente dalle linee di contorno dei personaggi, ciascuno immortalato nell'atto di compiere il suo gesto, con particolare attenzione alla resa naturale dei corpi.
Questa incisione ebbe molta influenza sulla realizzazione del
Combattimento tra Amore e Castita
di
Perugino
, realizzato per lo
studiolo di Isabella d'Este
, oggi al
Museo del Louvre
e sulla
Battaglia di Cascina
di
Michelangelo
.
La tomba di Innocenzo VIII (
1497
)
Nel campo della scultura Antonio prediligeva le piccole composizioni in
bronzo
e non si rivolse mai al
marmo
, con l'eccezione del ritratto virile, oggi al Museo del Bargello nella sala del Verrocchio. Resta un'unica
terracotta
attribuitagli con certezza: si tratta di un
giovane guerriero
, modello per un bronzo forse mai realizzato, caratterizzata da una vivace rappresentazione del movimento.
La prima opera assegnabile ad Antonio e la grande
Croce d'argento del Tesoro di San Giovanni
, all'
Opera del Duomo
di
Firenze
(
1457
-
1459
), realizzata in collaborazione con Francesco Betti. Antonio fu pagato 2006 fiorini per la parte inferiore, mentre Betti 1030 per quella superiore.
Tra le opere piu celebri, va innanzitutto menzionato il gruppo di
Ercole e Anteo
, eseguito per
Lorenzo il Magnifico
, oggi al
Museo Nazionale del Bargello
a
Firenze
, databile al quinquennio
1475
circa. Le figure sono disposte su due archi contrapposti e spiccano per la forte gestualita e l'esasperazione dei movimenti; molto accurata e la resa dei dettagli anatomici, attraverso linee nette che quasi "scarnificano" il modello, fino ad individuare i tendini tesi per lo sforzo, mentre dal punto di vista iconografico, si nota il pieno recupero del
mito
antico, per cui
Ercole
e vestito solo con una pelle di leone e
Anteo
e completamente nudo.Tale opera fu commissionata dal Lorenzo il Magnifico, sulla base di un testo di Plinio il vecchio che ne da una descrizione avendola veduta a Roma.
Altro celebre bronzetto (altezza 40,5 cm) e l'
Ercole in riposo
(
1475
-
1480
), oggi agli
Staatliche Museen
di
Berlino
. Ercole, nudo, ha ai suoi piedi la pelle del
leone nemeo
, mentre nella mano sinistra stringe i pomi delle Esperidi.
Assegnato ad Antonio anche il grande
Crocifisso
(160 x 160 cm) in sughero (
1470
-
1480
) oggi nella
Basilica di San Lorenzo
a
Firenze
. La scelta del materiale, sughero, e dettata dalla destinazione dell'opera: si tratta infatti di una croce processionale.
Pur essendo uno degli artisti piu amati dal
Magnifico
, Antonio trascorse l'ultima fase della sua vita a
Roma
; parti nel
1484
(seguito dal fratello
Piero
) e fu prevalentemente impegnato nella realizzazione di due importanti monumenti funerari, considerati i suoi massimi capolavori nell'ambito della scultura.
Il primo e il monumento funebre per
Sisto IV
risale agli anni
1484
-
1493
e si trova esposto all'interno del
Museo del Tesoro di San Pietro
, nella
Sagrestia di San Pietro in Vaticano
; venne commissionato dal cardinale
Giuliano della Rovere
, futuro
Papa Giulio II
e fu realizzato in bronzo, a dimostrazione dell'altissima qualita di
cesello
raggiunta dallo scultore. Il defunto e posto su un largo catafalco elegantemente decorato e circondato dalle personificazioni delle
Virtu
e delle
Arti
, in omaggio al
mecenatismo
che aveva contraddistinto il suo
pontificato
e tra cui spicca la
Prospettiva
, musa del
Rinascimento
.
L'altra opera, che ebbe una notevole influenza sull'ambiente artistico locale e il monumento a
Innocenzo VIII
, situato nella
Basilica di San Pietro in Vaticano
, ma fortemente rimaneggiato; il Pollaiolo adotto in questo caso il modello della tomba a muro, ma la particolarita sta nel fatto che la figura del pontefice appare due volte, in basso, disteso sul letto da morto, ed in alto seduto, vivo, nell'atto di benedire. Questo nuovo impianto compositivo ebbe un notevole successo a
Roma
e costituisce l'originale alternativa proposta da Antonio al tipico modello della tomba a parete della tradizione fiorentina.
Contemporaneamente all'attivita di scultore Antonio vi affianco quella di pittore, cosa che manifestava il suo bisogno di spaziare in diversi campi e con diverse tecniche, alla base delle quali restava il disegno.
Il primo dipinto conosciuto e l'
Assunzione di
Santa Maria Egiziaca
(tempera e olio su tavola, cm 209,5 x 166,2), del
1460
ca., conservato a
Staggia Senese
, frazione di
Poggibonsi
, in
provincia di Siena
, nei locali attigui alla
chiesa di Santa Maria Assunta
. L'iconografia, cosi riconosciuta dal Berenson, e plausibilmente errata; sembra piu felice leggervi un momento della leggenda di
Maria Maddalena
, che, ritiratasi in eremitaggio in una zona desertica della Francia, si nutriva del pane eucaristico portatole quotidianamente dagli angeli, che la elevavano al cielo. A sostegno di questa lettura, la considerazione della somiglianza della figura femminile con la famosa statua della
Maddalena
scolpita da
Donatello
pochi anni prima per il
Battistero di Firenze
.
Il suo interesse verso la mitologia lo porto a realizzare per il
Palazzo Medici
, negli anni Sessanta del
Quattrocento
, le
Fatiche di Ercole
, in tre opere perdute, ma di cui esiste una riproduzione in due piccole celebri tavolette oggi agli
Uffizi
:
Ercole e l'idra
e
Ercole e Anteo
, databili tra il
1470
e il
1480
.
Antonio del Pollaiolo (o Piero del Pollaiolo),
Ragazza di profilo
,
Museo Poldi Pezzoli
,
Milano
L'artista viene ricordato anche per i freschissimi ritratti di
Giovani gentildonne
, quasi tutte anonime: la piu nota e certamente il
Ritratto di donna di profilo
, opera simbolo del
Museo Poldi Pezzoli
di
Milano
(
1470
-
1475
), anche se si tratta di un'opera variamente attribuita sia ad Antonio che a Piero (la critica comunque recentemente sembra protendere per il primo - cfr. A. Galli, 2005, p. 35), cui e pero riferito dal Museo medesimo.
Secondo le sue volonta testamentarie Antonio fu sepolto a
Roma
, nella
basilica di San Pietro in Vincoli
, sulla sinistra, entrando in chiesa.
- Croce del Tesoro di San Giovanni
,
1457
-
1459
, argento e smalti, altezza 250 cm,
Firenze
,
Museo dell'Opera del Duomo
- San Michele Arcangelo
,
1460
,
Museo Bardini
,
Firenze
- Busto di ragazzo in armatura da parata
,
1460
-
1470
, terracotta, altezza 50 cm,
Firenze
,
Museo Nazionale del Bargello
- Assunzione di santa Maria Maddalena
(o
di Maria Egiziaca
),
1460
circa, tempera e olio su tavola, 209,5x166,2 cm,
Staggia Senese
,
Museo del Pollaiolo
- Battaglia di dieci uomini nudi
,
1460
-
1465
, incisione, 42,4x60,9 cm,
Cleveland
,
Cleveland Museum of Art
- Milone di Crotone
, 1465 circa, stucco dipinto e dorato su legno,
Parigi
,
Museo del Louvre
- Nudi danzanti
, 1465 circa, affreschi,
Firenze
,
Villa La Gallina
- Ventisette disegni per i ricami del
Parato di San Giovanni
, 1466-1488, seta e filo d'oro, 22x33 cm circa ciascuno,
Firenze
,
Museo dell'Opera del Duomo
- Pala del cardinale del Portogallo
(con
Piero del Pollaiolo
), 1466-1467 circa, olio su tavola, 172x179 cm,
Firenze
,
Galleria degli Uffizi
- Niccolo Machiavelli
, 1465 circa, 53cm, Museo del Bargello, Firenze
- Ercole e Deianira
, 1470 circa, olio su tavola trasferita su tela, 54,6x79,2 cm,
New Haven
,
Yale University Art Gallery
- Ritratto di donna di profilo
(attribuito da alcuni al solo
Piero del Pollaiolo
),
1470
-
1475
, tempera e olio (?) su tavola, 45,5x32,7 cm,
Milano
,
Museo Poldi Pezzoli
- Adamo
,
1470
-
1480
, matita nera, penna e acquarello su carta, 28,3x17,9 cm,
Firenze
,
Uffizi
,
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- Ercole e l'idra
,
1475
circa, tempera grassa su tavola, 17,5x12 cm,
Firenze
,
Uffizi
- Ercole e Anteo
,
1475
circa, tempera grassa su tavola, 16x9 cm,
Firenze
,
Uffizi
- Ercole e Anteo
,
1475
circa, bronzo, altezza 46 cm,
Firenze
,
Museo Nazionale del Bargello
- Ercole in riposo
(attr. incerta),
1475
-
1480
, bronzo, 40,5 cm,
Berlino
,
Bode-Museum
- Crocifisso
,
1470
-
1480
, sughero, 160x160 cm,
Firenze
,
Basilica di San Lorenzo
- Croce di San Gaggio
, 1477-1480, smalto su argento,
Firenze
,
Museo nazionale del Bargello
- Studio per la statua equestre di Francesco Sforza
, 1480 ca., disegno a penna e bistro,
New York
,
Metropolitan Museum of Art
- Nativita del Battista
(pannello dell'
Altare argenteo di San Giovanni
), 1477-1483 circa, argento,
Firenze
,
Museo dell'Opera del Duomo
- Monumento funebre di Sisto IV
,
1484
-
1493
, bronzo,
Citta del Vaticano
,
Basilica di San Pietro
,
Museo del Tesoro di San Pietro
- Ercole
, 1492-1494 circa, bronzetto, h 44,1 cm col piedistallo,
New York
,
Frick Collection
- Monumento funebre di Innocenzo VIII
,
1493
-
1497
, bronzo parzialmente dorato, 335x238 cm (dimensioni massime nell'assetto attuale),
Citta del Vaticano
,
basilica di San Pietro
- Aldo Galli,
I Pollaiolo
, collana "Galleria delle arti" n.7, Milano, 5 Continents Editions, 2005.
ISBN 88-7439-115-3
- Nicoletta Pons,
I Pollaiolo
, collana "Biblioteca d'arte 2", OCTAVO Editore, 1994
- Nazzareno Gabrielli, Sante Guido, Giuseppe Mantella,
Monumento di Sisto IV, 1484-1493. Descrizione, analisi tecnologica e interventi di restauro
Archivium Sancti Petri, Edizioni Capitolo Vaticano, n.6-7, 2009.
ISBN 978-88-6339-006-3
"Monumento al re Giorgio di Spagna"
- Andrea Di Lorenzo, Antonio e Pietro Pollaiolo, Skira, 2014
- (
EN
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Antonio del Pollaiuolo
/
Pollaiuolo brothers
, su
Enciclopedia Britannica
, Encyclopædia Britannica, Inc.
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, vol. 8,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 1966.
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- Antonio del Pollaiolo
, su
BeWeb
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Conferenza Episcopale Italiana
.
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Bibliografia di Antonio del Pollaiolo
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Internet Speculative Fiction Database
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